Art. 4 
 
 
                         Programma del corso 
 
 
    Il programma formativo  del  primo  anno  e'  comune  a  tutti  i
curricula attivati. 
    Esso si fonda su: 
      un corso di almeno 80 ore costituito da iniziative seminariali,
predisposte nell'ambito di ciascun curriculum, aventi ad  oggetto  il
tema comune dell'interpretazione giuridica nonche'  le  problematiche
fondamentali del curriculum; 
      altre 20 ore vengono  dedicate  ad  iniziative  seminariali  su
tematiche trasversali, quali, esemplificativamente,  la  circolazione
dei modelli giuridici, il rapporto tra scienze giuridiche  e  scienze
sociali,  le  innovazioni  giuridiche  dovute   al   fenomeno   della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto; 
      altre  20  ore  sono  a  disposizione  dei  dottorandi  per  la
partecipazione a seminari, convegni e giornate di  studio  interne  o
esterne alla Facolta'. 
    Le lezioni potranno essere svolte anche da docenti  esterni  alla
Facolta', italiani o stranieri. Potranno essere in  parte  svolte  in
lingua inglese, e, ove opportuno a giudizio del Collegio dei Docenti,
anche in francese, tedesco e spagnolo. 
    I dottorandi parteciperanno inoltre ad altre attivita'  formative
strutturate,    organizzate    nell'ambito    della    Facolta'    di
Giurisprudenza, nonche' di strutture dell'Universita' degli Studi  di
Trento, per un minimo di 80 ore. 
    Il programma degli anni successivi  si  articola  per  curricula,
attraverso iniziative seminariali e brevi corsi: 
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale 
    Gli ambiti tematici del dottorato in  riferimento  al  secondo  e
terzo anno di corso saranno: 
      la conoscenza dei modelli -  macrocomparazione  e  comparazione
diacronica; 
      la  comparazione   degli   istituti   -   microcomparazione   e
comparazione sincronica; 
      il  diritto  delle  imprese:  struttura  finanziaria,   modelli
societari di corporate governance, integrazione tra imprese,  profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo. 
    Saranno  approfondite  in  particolare  le   seguenti   tematiche
corrispondenti a moduli didattici: 
      sistemi   giuridici   comparati   -   proprieta',    contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law; 
      analisi  comparata,  in  prospettiva   interdisciplinare,   dei
sistemi di governo della proprieta' intellettuale; 
      formazione di un diritto privato comune europeo; 
      circolazione  dei  modelli  nell'ambito  del  diritto   privato
europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law; 
      diritto dell'economia - circolazione  dei  modelli  ed  analisi
economica. 
    Gia' nel corso dei  cicli  precedenti,  il  percorso  di  Analisi
economica del diritto inserito all'interno della Corso  di  Dottorato
in Studi Giuridici Comparati ed Europei  ha  consentito  una  stretta
collaborazione con il Dipartimento di Economia e  management  per  la
realizzazione  di  alcune  iniziative  rivolte  ai   dottorandi.   In
particolare,  i  dottorandi  potranno  partecipare  alle   iniziative
organizzate dal Dipartimento di Economia e management, come la Summer
School in Behavioral Economics, e altri seminari su temi  di  ricerca
comuni ai Dipartimenti «Facolta' di  Giurisprudenza»  e  «Economia  e
management». 
B) Diritto amministrativo, costituzionale e internazionale 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
riguarderanno   l'approfondimento   delle   materie   di    carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali. 
    In questa parte, il curriculum manterra' al proprio  interno  una
struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'  di  centri
d'attenzione   disciplinare   liberamente   aggregabili   entro   una
prospettiva  di   diritto   nazionale,   comparato,   comunitario   e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali. 
    In  particolare,  oggetto  specifico  del  curriculum  saranno  i
seguenti temi: 
      i diritti fondamentali:  origini  filosofiche  e  codificazione
costituzionale; 
      i  diritti  fondamentali:  fondamento,  regime,   struttura   e
contenuto; 
      i diritti dei cittadini comunitari; 
      i diritti dei cittadini extracomunitari; 
      gli strumenti internazionali di  tutela:  strumenti  universali
(ONU)  e  strumenti  regionali  (Consiglio  d'Europa,  UA  -   Unione
Africana, OSA - Organizzazione degli Stati Americani); 
      gli  strumenti  processuali  internazionali  e  sovranazionali:
giudici  internazionali  e  giudice  comunitario;  rapporti  con   le
giurisdizioni nazionali; 
      gli  strumenti  di  tutela  del   settore:   la   liberta'   di
manifestazione  del  pensiero  (liberta'  informatica,  liberta'   di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari,  tutela  dei  dati  statistici,  il  regime  delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le  carte
dei servizi (la posizione  dell'utente  nei  confronti  dei  soggetti
erogatori di servizi  pubblici);  gli  strumenti  di  attuazione  del
principio di sussidiarieta' orizzontale; 
      i diritti dei popoli, con particolare riferimento al  principio
di  autodeterminazione,  alla  sovranita'  permanente  sulle  risorse
naturali e ai diritti dei popoli indigeni; 
      i diritti delle minoranze (etniche,  linguistiche,  religiose):
strumenti di tutela individuale e collettiva; 
      la  tutela  dei  diritti  umani  nei  conflitti   armati,   con
riferimento alla relazione tra diritti umani  e  diritto  umanitario,
alle situazioni di occupazione bellica  e  al  problema  dei  diritti
umani dei combattenti; 
      la relazione tra la tutela dei diritti economici e sociali,  la
protezione internazionale dell'ambiente e gli obblighi derivanti  dal
diritto del commercio internazionale  e  dal  diritto  internazionale
degli investimenti; 
      i  diritti  fondamentali  di  fronte  alle   nuove   tecnologie
applicate alla biomedicina (BioDiritto); 
      gli strumenti di tutela:  a)  giustizia  in  ambito  europeo  e
costituzionale;  b)  giustizia   amministrativa;   c)   giurisdizione
ordinaria; d) giurisdizione internazionale;gli strumenti  di  tutela:
tutela definitiva e tutela cautelare. 
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto 
    I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori: 
      Armonizzazione del  diritto  penale  e  processuale  penale  in
prospettiva europea e transnazionale. 
    In questo ambito, si intendono privilegiare  gli  studi  relativi
alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare  attenzione  ai
profili   di   armonizzazione,   oggi   incentivati   da   iniziative
sovranazionali che  vanno  nella  direzione  di  un  adeguamento  dei
diritti nazionali a  principi  fissati  in  disposizioni  di  diritto
comunitario o internazionale. 
    Riguardo alla relazione con il diritto  dell'Unione  Europea,  si
guardera' soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto
comuni nella  lotta  contro  le  frodi,  il  riciclaggio,  la  tutela
dell'ambiente, considerando sia le fattispecie incriminatici  che  le
misure di natura processuale,  come  ad  esempio  l'introduzione  del
mandato di arresto europeo. 
    Riguardo alla relazione  con  il  diritto  internazionale,  sara'
oggetto principale  di  attenzione  lo  Statuto  della  Corte  penale
internazionale, e la sua attuazione mediante i  procedimenti  davanti
alla Corte dell'Aja. La giurisprudenza della Corte sara' in grado  di
fornire interessantissimi e numerosi spunti per  articolate  indagini
scientifiche su questioni fondamentali concernenti i  presupposti  di
teoria  generale  del  reato  (criteri   di   imputazione,   elemento
soggettivo ed errore, concorso di persone,  scriminanti  e  scusanti,
commisurazione  della  pena),  le   singole   fattispecie   criminose
(genocidio,  crimini  di  guerra,  crimini  contro   l'umanita')   ed
importanti aspetti processuali  (ruolo  dell'accusa,  azione  penale,
tecniche di  indagine,  formazione  della  prova,  ne  bis  in  idem,
efficacia del giudicato). 
    La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la ricerca di una giustizia "sostanziale",  da'  luogo  anche  ad  un
ripensamento di natura giusfilosofica sul  concetto  di  giustizia  e
sull'opportunita' di armonizzare principi e regole,  per  individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo. 
    Diritto penale e nuove tecnologie. 
    Al centro dell'analisi saranno, in  questo  settore,  il  diritto
penale dell'informatica e di internet da un lato ed il  rapporto  fra
diritto penale e bioetica, dall'altro. 
    Sul primo punto,  con  l'ausilio  delle  competenze  in  tema  di
informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica,  le
ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze  di  disciplina  e  di
armonizzazione  giuridica  causate  dall'imponente   sviluppo   delle
relazioni  attraverso  la  rete,  con  la  conseguente  quantita'  di
problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy  e
del copyright, alle  intercettazioni  illecite,  alla  diffusione  di
materiali   pornografici,   all'individuazione    di    profili    di
responsabilita'  dell'internet  provider,   nonche',   sul   versante
processuale,   al   regime   delle   prove   ed   alla   cooperazione
internazionale. 
    Sul secondo punto, si  potranno  sviluppare  ricerche  di  natura
interdisciplinare,  nelle  quali   far   convergere   le   competenze
giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi,  tra  l'altro,
alla identita' genetica, alle tecniche di  fecondazione  assistita  e
alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine  vita,  alla
produzione di organismi geneticamente modificati. 
    Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti. 
    Si tratta  di  un  settore  di  indagine  di  grande  attualita',
incentrato in particolare sul versante della  giustizia  conciliativa
attuata attraverso  la  mediazione  tra  autore  e  vittima  e  sulla
conseguente  individuazione  di  sanzioni  pur   sempre   penali   ma
caratterizzate dalla natura riparatoria. 
    Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato ad intervenire proprio  con  strumenti  di  questo  tipo,  e
comunque  mai  con  sanzioni  detentive,   nel   regolare   conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'. 
    Interessante, al riguardo, e' lo studio delle  particolari  forme
processuali che  il  giudice  di  pace  utilizza  per  raggiungere  i
suddetti scopi, dei criteri di imputazione del  fatto  e  soprattutto
della funzionalita' del  regime  sanzionatorio  che  e'  chiamato  ad
applicare, la cui caratteristica  non  e'  tanto  la  mitezza  quanto
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima. 
    Nella chiave interdisciplinare di questo  tipo  di  indagine,  la
riflessione  giusfilosofica  apporta  un  necessario  contributo  sul
versante della struttura e dei  fini  della  pena,  reso  ancor  piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali. 
    Argomentazione giuridica, diritto e processo penale. 
    In questo percorso si affronteranno i temi  soprattutto  connessi
alla forma del ragionamento giuridico che si  realizza  nel  processo
penale,  sia  in  chiave  descrittiva   con   riguardo   ai   diversi
ordinamenti, sia prescrittivamente  con  riguardo  alle  specificita'
logiche e linguistiche che derivano dalla struttura  dialogica  della
controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere  compresa
e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica  che
la piu' recente epistemologia  giuridica  post-positivista  ha  messo
ampiamente in luce. 
    Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva  di  natura
teorico-giuridica, delle questioni legate  all'interpretazione  delle
norme  penali  e  processuali  (come  nel  caso  della   c.d.   prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale. 
    Allo studio del  metodo  argomentativo  giudiziale  si  associano
approfondimenti di natura meta-didattica  e  deontologica,  volti  ad
indirizzare la formazione del giurista pratico, e  del  penalista  in
particolare,   alle   competenze   logico-dialettiche   e   retoriche
necessarie. 
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
saranno rivolti ad abbracciare un  orizzonte  molto  ampio  di  studi
storico-giuridici, dai diritti  dell'antichita'  e  dalla  tradizione
romanistica  al  diritto   comune   fino   alla   piena   modernita',
caratterizzandosi  per   un'attenzione   speciale   alla   dimensione
giurisprudenziale   e   dottrinale   del   diritto.   Il   curriculum
storico-giuridico  non  e'  destinato  a  svolgere  alcuna   funzione
incoativa,  ma  a  sottolineare   l'intrinseca   dimensione   storica
dell'esperienza  giuridica,  e  in  particolar  modo   del   pensiero
scientifico  nella  grande  stagione  classica  della  giurisprudenza
romana e,  successivamente,  dell'elaborazione  giusdottrinale  nella
lunga durata dello ius commune Europaeum. 
    Il contributo  delle  discipline  storiche  alla  formazione  dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso  la  comunicazione
del patrimonio metodologico  e  concettuale  depositato  nel  diritto
romano e nella piu' ampia tradizione  giuridica  europea,  dall'altra
verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza  storica  del
diritto, individuati in relazione ai  temi  di  ricerca  dei  singoli
dottorandi. 
    Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due  anni
successivi  al  primo  anno  comune,  si  palesano  quelli   relativi
all'esperienza   giuridica   romana,   alla   produzione   dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra  forme
letterarie  ed  elaborazione  teorica   (letteratura   consulente   e
commentariale), alla comparazione tra i  diritti  propri  nella  loro
dimensione storica. 
    Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea  della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta. 
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
riguarderanno   l'approfondimento   delle   materie   di    carattere
giuslavoristico,  in   particolare   la   disciplina   dei   rapporti
individuali  e  collettivi  di  lavoro  in  prospettiva   europea   e
transnazionale,  nonche'  i   profili   fondamentali   del   rito   e
dell'arbitrato lavoristici. 
    In  questa  parte  si  approfondiranno,  attraverso  una  lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di  tutela
dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro  piu'
ampia   accezione,   nell'ambito   della   dimensione   nazionale   e
transnazionale. 
    Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di  sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di  fonti  normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un  curriculum  formativo  strutturato  su  due  livelli:  il   primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in  materia  di
tutela  dei  diritti  fondamentali  della  persona  e  dei   principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche  piu'  specifiche,   strettamente   inerenti   al   diritto
sostanziale e processuale del lavoro  e  attinenti  alla  tutela  dei
lavoratori.  Si  tratta  di  due  centri  d'attenzione  diversi,   ma
liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul  piano
del  diritto  nazionale  e  comparato,  sia  sul  piano  del  diritto
internazionale e sovranazionale. 
    In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata  ai  temi
connessi alla sempre piu' forte spinta  all'armonizzazione  normativa
certamente  derivante  dal  rafforzamento  dell'Unione  europea,   ma
riscontrabili  anche  sul  piano  transnazionale,  che  determina  un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale. 
    Pertanto,  oltre  alle  problematiche   di   carattere   generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto dell'indirizzo i seguenti grandi temi: 
      rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare  riguardo
al   diritto   dell'Unione   europea   e   dell'OIL   (Organizzazione
internazionale del lavoro) - e diritto interno; 
      armonizzazione  o  «comunitarizzazione»  delle  discipline  nei
diversi settori con particolare riferimento a: 
      liberta' di circolazione dei lavoratori; 
      diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari; 
      tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive; 
      tutela della privacy e nuove tecnologie; 
      promozione dell'impiego e formazione professionale; 
      sicurezza e ambiente di lavoro; 
      tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato,
autonomo; 
      promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in
entrata ed in uscita dal mercato del lavoro; 
      poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro; 
      strumenti  e  tecniche   di   tutela:   autotutela   e   tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa; 
      tecniche di tutela  alternative  al  processo  giurisdizionale:
conciliazione ed arbitrato; 
      ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto
nazionale, comunitario e internazionale; 
      contrattazione collettiva transnazionale ed europea. 
    I dottorandi verranno inoltre indirizzati  alla  frequenza  delle
iniziative culturali  e  scientifiche  organizzate  dall'Associazione
Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza  Sociale  (AIDLASS),
nonche'  a  quella  promossa  dalla  Associazione  italiana  fra  gli
studiosi del processo civile. 
    I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages  ed
iniziative scientifiche presso importanti Universita'  straniere  con
le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani  studiosi  e
presso le quali insegnano, stabilmente  o  in  qualita'  di  visiting
professor, alcuni componenti del Collegio dei Docenti.