Allegato n. 1 (Parte integrante del bando per la valutazione comparativa, per titoli ed esami, per l'ammissione ai corsi di dottorato di ricerca anno accademico 2005/2006). Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in «Composizione architettonica» a) Obiettivi formativi. Il dottorato si propone di far acquisire la preparazione teorica e operativa relativa alle teorie e alle procedure compositive dell'architettura, intese come momento ultimo e sintetico delle relazioni tra figura, costruzione, e contesto nella storia dell'architettura e della citta'. La didattica e la ricerca tendono a sviluppare le competenze necessarie ad un'esperienza progettuale responsabile e consapevole, orientata criticamente e maturata con l'osservazione e l'esercizio. b) Programma di studio. Il corso di dottorato in composizione architettonica sara' essenzialmente articolato nel modo che segue: a) lezioni su temi relativi alle questioni teoriche trattate (docenti del collegio e personalita' esterne); b) ciclo di lezioni coordinato dal collegio dei docenti e svolto da dottorati degli ultimi anni, nel quale sara' dato conto dei temi trattati nei cicli precedenti e dei risultati conseguiti. I dottorandi affronteranno in questa fase lo studio di questi materiali, l'apprendimento dello «Stato dell'arte» e l'impossessamento delle tecniche della ricerca (primo semestre); c) seminari di progettazione (due per ogni ciclo) con lezioni funzionali al tema; d) svolgimento e conclusioni della tesi di ricerca. Entro il primo trimestre il collegio dei docenti assegnera' i temi di ricerca discutendo con i dottorandi il programma della loro ricerca individuale. In questa forma sara' anche definito il nome del relatore e del/i controrelatore/i. La tesi costituisce per il dottorando la principale esperienza formativa: essa verra' sviluppata individualmente in rapporto diretto con il relatore e con uno o piu' controrelatori e deve avere un elevato grado di compiutezza scientifica e portare un contributo originale. L'attivita' dei singoli dottorandi verra' presentata e discussa dal collegio dei docenti alla fine di ogni semestre. In questa sede verra' espressa una valutazione di merito con possibilita' di parere negativo al prosieguo dell'attivita' da parte del dottorando. Il terzo anno del dottorato e' essenzialmente riservato alla stesura della tesi e agli eventuali stages di ricerca all'estero. La valutazione finale della tesi dovra' riportare i giudizi espressi dal collegio nei vari semestri. Alla conclusione del ciclo di dottorato di ricerca i risultati conseguiti verranno presentati pubblicamente in un seminario di discussione. Gli esiti piu' interessanti e innovativi verranno raccolti e pubblicati a cura del collegio dei docenti. c) Organizzazione del programma di studio. Il corso di dottorato in composizione architettonica sara' essenzialmente articolato nel modo che segue: lezioni su temi relativi alle questioni teoriche trattate (docenti del collegio, esperti e personalita' esterne); cicli di lezioni coordinate dal collegio dei docenti e svolte da dottorandi; convegni e mostre tematiche, seminari di progettazione con lezioni funzionali al tema. Entro il primo trimestre il collegio dei docenti assegnera' i temi di ricerca discutendo con i dottorandi il programma della loro ricerca individuale. In questa forma sara' anche definito il nome del relatore e del/i controrelatore/i. La tesi costituisce per il dottorando la principale esperienza formativa: essa verra' sviluppata individualmente in rapporto diretto con il relatore e con uno o piu' controrelatori e deve avere un elevato grado di compiutezza scientifica e portare un contributo originale. L'attivita' dei singoli dottorandi verra' presentata e discussa dal collegio dei docenti alla fine di ogni semestre. In questa sede verra' espressa una valutazione di merito con possibilita' di parere negativo al prosieguo dell'attivita' da parte del dottorando. Se la tesi lo richiede il dottorando puo' svolgere nel corso dei tre anni piu' stages all'estero. La valutazione finale della tesi dovra' riportare i giudizi espressi dal collegio nei vari semestri. Alla conclusione del ciclo di dottorato di ricerca i risultati conseguiti verranno presentati pubblicamente in un seminario di discussione. Gli esiti piu' interessanti e innovativi verranno raccolti e pubblicati a cura del collegio dei docenti. d) La durata del corso e' triennale. e) Il numero massimo di ammessi al corso e' di dieci unita'. f) Sbocchi professionali previsti. Compito del dottorato e' quello dell'«alta formazione» negli studi sulla progettazione. Esso quindi si rivolge per un verso ai giovani laureati che intendono intraprendere la carriera universitaria, per altro al mondo della «professione d'eccellenza» per coloro che gia' inseriti nel mondo del lavoro, intendono approfondire le proprie conoscenze e accrescere le proprie capacita'. g) Collegio dei docenti: Luciano Semerani - Universita' IUAV di Venezia - coordinatore; Giovanni Battista Fabbri - Universita' IUAV di Venezia; Antonio Monestiroli - Seconda facolta' di architettura - Politecnico di Milano; Pierluigi Grandinetti - Universita' IUAV di Venezia; Armando Dal Fabbro - Universita' IUAV di Venezia; Gino Malacarne - Universita' IUAV di Venezia; Eleonora Mantese - Universita' IUAV di Venezia; Raffaella Neri - Seconda facolta' di architettura - Politecnico di Milano; Patrizia Montini Zimolo - Universita' IUAV di Venezia; Antonella Gallo - Universita' IUAV di Venezia; Esperti: Giorgio Grassi Giorgio - Seconda facolta' di architettura - Politecnico di Milano; Juan Jose' Lahuerta - Escuela tecnica superior d'arquitectura de Barcelona; Carlos Marti' Aris - Escuela tecnica superior d'arquitectura de Barcelona; Luca Ortelli - Ecole Polytechnique federale de Lausanne; Tutors: Piotr Barbarewicz; Gustavo Carabajal; Martina Landsberger; Sandro Pittini; Gundula Rakowitz. h) La rispondenza ai doveri dei dottorandi verra' valutata periodicamente da parte del collegio dei docenti sulla base degli annuali stati di avanzamento delle singole tesi, dello svolgimento dei cicli di lezioni programmate, degli esiti dei seminari progettuali. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in «Design del prodotto e della comunicazione» a) Obiettivi formativi. Il dottorato di ricerca in «Design del prodotto e della comunicazione» ha come obiettivo quello di promuovere l'acquisizione e la comprensione delle problematiche teoriche e metodologiche del disegno industriale e del progetto di comunicazione; la capacita' di individuare e sviluppare temi di ricerca in piena autonomia; di coordinare e gestire gruppi progettuali e di ricerca in situazioni cooperative. Una particolare attenzione va a quegli ambiti di frontiera dove le competenze della comunicazione e del prodotto tendono a intrecciarsi. Il dottorato si occupa anche delle proprie metodologie e dei propri strumenti di ricerca, senza alcun formalismo metodologico astratto, ma individuando problemi e tematiche rilevanti, da affrontare con la convergenza di una pluralita' di contributi disciplinari, le cui aree scientifiche sono presenti nel dipartimento dADI: oltre al disegno industriale e alle comunicazioni visive e multimodali, le scienze cognitive, le discipline storico-critiche, la semiotica, le scienze sociali ed economiche, le informatiche e le tecnologie digitali avanzate. Le tematiche di ricerca previste dal dottorato sono illustrate nel documento istitutivo del dottorato, consultabile on line. b) Programma di studio. La durata del corso e' triennale. Il numero massimo di ammessi al corso e' di tre unita' con borsa di studio, piu' tre unita' senza borsa o con finanziamento esterno. Il programma di studio pone l'accento sugli aspetti conoscitivi e scientifici, di ricerca e di elaborazione individuale e prevede la predisposizione di una tesi scritta e illustrata, con possibilita' di introdurre componenti progettuali in funzione degli argomenti trattati, tenendo conto che in questo contesto le attivita' progettuali vanno intese come strumenti per l'incremento del corpus delle conoscenze condivise (action research). Il lavoro verra' condotto in rapporto diretto con il relatore e sottoposto a verifiche periodiche del collegio dei docenti. Ogni dottorando ha un relatore di tesi, che puo' essere affiancato da uno o piu' co-relatori. Il collegio, se lo ritiene opportuno, puo' nominare un relatore esterno. c) Collegio dei docenti: 1) prof. Giovanni Anceschi - coordinatore; 2) prof.ssa Lucia Barsotti; 3) prof. Medardo Chiapponi; 4) prof. Antonio Costa; 5) prof. Michele De Lucchi; 6) prof. Paolo Garbolino; 7) prof. Vittorio Girotto; 8) prof. Paolo Legrenzi; 9) prof. Stefano Mazzanti; 10) prof. Gaddo Morpurgo; 11) dott.ssa Raimonda Riccini; 12) prof. Pier Luigi Sacco; 13) prof. Camillo Trevisan. Inoltre il dottorato si avvale di una serie di esperti, sia docenti interni a IUAV, sia professori provenienti dal mondo universitario internazionale, ma anche, ove necessario per specifiche esigenze tematiche e di ricerca, dal mondo produttivo, da istituti di ricerca e istituzioni pubbliche e private: Alberto Bassi (direttore portale «Design Italia» e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); Noemi Bitternman (Technion Haifa, Israele); Gui Bonsiepe (Köln international school of design, Germania); Michael Burke (Schwäbisch Gmünd school of design, Germania); Federico Butera (Politecnico di Milano); Roberto Casati (CNRS, Francia); Franco Clivio (Designer a Zurigo e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); Umberto Eco (Universita' di Bologna); Paolo Fabbri (Universita' IUAV di Venezia); Oberdan Forlenza (Magistrato amministrativo e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); Jorge Frascara (University of Alberta Edmonton, Canada); Roberto Groppetti (Universita' di Parma e supplente Universita' IUAV di Venezia); Isao Hosoe (Designer a Milano e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); William Huff (Emerito, Buffalo University, USA); Philip Johnson-Laird (Princeton University, USA); Michael Klar (Universität der Künste Berlin, Germania); Reinaldo Leiro (Universidad de Buenos Aires, Argentina); Patrizia Magli (Universita' IUAV di Venezia); Tomas Maldonado (Emerito, Politecnico di Milano e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); Victor Margolin (University of Illinois Chicago, USA); Daniele Marini (Universita' di Milano); Alberto Meda (Designer a Milano e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); Bernd Meurer (Emerito, Darmstadt school of design, Germania); Schutaro Mukai (Emerito, Musashino Art University Tokyo, Giappone); Sudhakar Natkharni (Indian Institute of Technology Guwahati, India); Antonio Paris (Universita' «La Sapienza» di Roma); Vanni Pasca (Universita' di Palermo); Antonio Pedotti (Politecnico di Milano); Kuno Prey (Libera Universita' di Bolzano); Antonio Rizzo (Universita' di Siena); Hans (Nick) Roericht (Emerito, Universität der Künste Berlin, Germania); Tobia Scarpa (designer a Venezia e docente a contratto Universita' IUAV di Venezia); Lothar Spree (regista cinematografico, Offenbach school of design, Germania); Massimo Sterpi (avvocato esperto di diritto della proprieta' intellettuale, Torino). d) Programma delle attivita'. Il dottorato nei primi due anni del ciclo prevede corsi semestrali tenuti da docenti del collegio. Al termine di ogni corso e' prevista una master class, tenuta da un docente, italiano o straniero, di chiara fama. Il dottorando deve seguire le lezioni e svolgere le attivita' proposte dal collegio dei docenti, che al termine di ogni anno valutera', sulla base della partecipazione, dei risultati di ricerca e dello stato di avanzamento delle tesi, la permanenza dei requisiti di idoneita'. All'inizio si colloca una didattica «strumentale», che comprende la metodologia della ricerca e la didattica frontale e istituzionale. Successivamente la didattica diventa «adattativa» e «partecipata»: da un lato l'offerta dei docenti si modella sulle tematiche che emergono dai lavori di ricerca; dall'altro i dottorandi si impegnano attivamente nella costruzione della didattica, sia tenendo lezioni su temi specifici rivolte ai dottorandi dei cicli inferiori, sia organizzando individualmente o in gruppo cicli di lezioni su un argomento emergente, invitando esperti anche esterni all'universita'. Infine, il dottorato offre una serie di interventi ad alto livello, attraverso lezioni magistrali e convegni internazionali. Anche le attivita' autonome e di ricerca del dottorando seguono una progressione temporale che coincide con gli anni di corso. Nel primo anno queste si esplicano con la scelta del relatore e della propria area di ricerca, scelta che deve essere argomentata pubblicamente in uno degli incontri sullo stato di avanzamento del lavoro. Nel secondo anno, oltre a iniziare la propria ricerca, il dottorando dovra' partecipare a convegni e progetti di ricerca e pubblicare i risultati della propria attivita'. In questa fase dovra' frequentare un corso all'estero, prima di iniziare l'ultimo periodo nel quale si concentrera' nella stesura della propria tesi di dottorato. Fanno parte delle attivita' autonome sia la partecipazione alla didattica interna al dottorato (preparazione di lezioni su argomenti circoscritti da tenere ai dottorandi dei cicli succesivi e nell'organizzazione di seminari su una tematica specifica coordinando gli interventi di esperti e docenti), sia la partecipazione periodica alle discussioni collettive durante la presentazione dello stato di avanzamento delle ricerche da parte dei diversi cicli di dottorato. Al termine del primo anno di corso il dottorando dovra' presentare il programma di ricerca della tesi che intende sostenere, formulandone l'oggetto, gli obiettivi, i riferimenti pratici, teorici e bibliografici. Con cadenza trimestrale, dovra' presentare relazioni sullo stato di avanzamento del lavoro. All'inizio dell'ultimo semestre il dottorando, prima della stesura finale, dovra' esporre la tesi in forma dettagliata al collegio dei docenti. Il titolo di dottore in ricerca viene conferito da una commissione esaminatrice composta da un membro interno al collegio docenti e due membri esterni. Il dottorando esporra' gli elementi principali della propria tesi in forma di lezione pubblica. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in «Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio» a) Obiettivi formativi. L'obiettivo centrale del DrPPT e' cosi' articolato: a) promuovere l'acquisizione e la comprensione - da parte del candidato dello «approccio di politiche» (definito al p. 6.2); b) formare la capacita' del candidato di applicare «l'approccio di politiche» all'analisi, valutazione e progettazione delle politiche urbane e territoriali; c) formare la capacita' del candidato di individuare e sviluppare temi di ricerca inerenti ad alcuni aspetti specifici dell'applicazione dell'approccio di politiche (quali quelli elencati al p. 6. 3), muovendosi in ambiti disciplinari diversi, dimostrando una buona padronanza degli apparati teorico-metodologici propri di tali ambiti. b) Programma di studio. Il corso di dottorato prevede: 1. lo svolgimento di un ciclo di seminari, che e' finalizzato ad orientare e sostenere l'attivita' di studio e ricerca individuale dei candidati per la dissertazione. I seminari hanno una cadenza quindicinale, e sono tenuti da studiosi italiani e stranieri. Sono rivolti in particolare ai candidati del primo anno, ma ad essi partecipano normalmente anche i candidati dei due anni successivi, ed occasionalmente un certo numero di invitati esterni; 2. lo sviluppo di indagini esplorative della letteratura specializzata interdisciplinare e di contenuto teorico-metodologico, effettuate dai candidati del primo anno. Le questioni trattate sono essenzialmente quelle che caratterizzano l'approcio «di politiche», con particolare attenzione: ai processi politici, tecnici ed amministrativi di definizione dei problemi affrontati dalle politiche; ai processi d'interazione tra i diversi attori coinvolti nella progettazione e nella messa in atto delle politiche; ai processi che realizzano forme di interdipendenza tra politiche e tra gli effetti delle politiche; 3. la costruzione di studi-di-caso di politiche (di vario contenuto e in diversi ambiti), che i candidati del secondo anno realizzano nel corso di soggiorni all'estero, presso istituzioni universitarie (e non) con l'assistenza di docenti e ricercatori che normalmente fanno parte del «collegio esterno» del dottorato, seguendo un programma di attivita' concordato con il collegio docenti istituito nel dottorato. I casi studiati costituiscono l'oggetto di un rapporto scritto. I risultati e degli stati di avanzamento significativi degli studi di caso, vengono presentati e discussi in sessioni plenarie coi candidati degli altri anni di corso; 4. la presentazione di esperienze di studio e di realizzazione di politiche, in Italia e all'estero, che vengono discusse con la partecipazione di attori e/o testimoni privilegiati, nel corso di seminari a cio' dedicati, e aperti a tutti i candidati e ad esterni; 5. la discussione di temi e problemi trattati dai candidati del terzo anno nel loro lavoro di dissertazione, e che viene svolta in sessioni plenarie opportunamente programmate. I Rapporti sugli studi di caso, e il testo delle dissertazioni, possono essere proposti per la pubblicazione (secondo le procedure previste dal dipartimento), e sono, eventualmente, pubblicati con il contributo finanziario del dipartimento di pianificazione. Tutti i candiati in corso, presentano normalmente relazioni e contributi a convegni e seminari, in Italia e all'estero. * Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.iuav.it - Offerta formativa - Dottorati - Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio - Pubblicazioni, elenco dei dottori in PPT e altre informazioni aggiornate: bibliografia consigliata per l'ammissione al DrPPT e Newsletter n. 6 (2005). c) Collegio docenti: 1) Becchi Ada, P.O., settore scientifico-disciplinare SECS-P/02 - Politica economica; 2) Crosta Pier Luigi, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana, coordinatore; 3) Dugato Marco, P.A., settore scientifico-disciplinare IUAS 10 - Diritto amministrativo; 4) Ernesti Giulio, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/21 - Tecnica e pianificazione urbana; 5) Marson Anna, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana; 6) Padovani Liliana, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana; 7) Patassini Domenico, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana; 8) Torres Marco, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana; 9) Vettoretto Luciano, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana; 10) Vittadini Maria Rosa, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana. Collegio «esterno» del DrPPT: 1) Balducci Alessandro, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana, Politecnico di Milano; 2) Barella Davide, esperto politiche pubbliche Corep - Torino; 3) Bobbio Luigi, P.A., settore scientifico-disciplinare SPS/04 - Scienza politica, Universita' di Torino; 4) Ciciotti Enrico, P.O., settore scientifico-disciplinare SECS-P/02 - Politica economica, Cattolica - Piacenza; 5) De Leonardis Ota, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/08 - Sociol. processi cult., Universita' Milano-Bicocca; 6) Dente Bruno, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/04 - Scienza politica, Politecnico di Milano; 7) Donolo Carlo, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/12, Universita' «La Sapienza» di Roma; 8) Fareri Paolo, esperto politiche pubbliche, IRS - Milano; 9) Gaudin J. P., P.O., politiche pubbliche, Universita' Montpellier; 10) Lanzara G. F., P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/04 - Scienza politica, Universita' di Bologna; 11) Le-Gales Patrick, P.O., scienza politica IEPP, Universite' de Paris; 12) Mazza Luigi, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana, Politecnico di Milano; 13) Perulli Paolo, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/09 - Universita' di Torino Orientale; 14) Tosi Antonio, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/10 - Sociologia ambientale territ., Polimi; 15) Verpraet Gilles, esperto politiche pubbliche, Cadis-EHEES, Paris; 16) Weidner Helmut, esperto politiche ambientali, W.- Z., Berlin. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in «Storia dell'architettura e dell'urbanistica» a) Finalita' del programma di dottorato. Scopo del programma e' rendere familiari al dottorando i metodi e gli approcci applicabili nel campo della storia dell'architettura nella sua accezione piu' ampia e con attenzione agli aspetti tecnici della ricerca - come l'uso degli archivi, la lettura dei disegni di architettura, l'analisi diretta dei manufatti e al contributo di discipline parallele, quali ad esempio la storia dell'arte o la storia dell'economia. b) Tematiche di ricerca. Temi relativi alla storia dell'architettura antica, medievale, moderna e contemporanea e alla storia dell'urbanistica e della citta'. c) Obiettivi formativi. L'acquisizione delle piu' moderne tecniche della ricerca filologica, una familiarita' con problematiche e approcci in piu' di un periodo storico, e l'esperienza diretta della ricerca attraverso la preparazione della tesi. d) Struttura e organizzazione del corso. Il corso regolare di dottorato e' di tre anni. Alla fine del triennio il titolo di dottore in ricerca viene conferito da una commissione esaminatrice composta da un membro interno al collegio docenti e due membri esterni. Il corso e' strutturato in lezioni/conferenze su problematiche generali e storiografiche e su temi di storia dell'architettura dall'eta' antica a quella contemporanea; in seminari di ricerca tenuti anche da studiosi esterni. I seminari consistono in: a) lezioni introduttive del docente responsabile, un periodo di studio e ricerca da parte dei dottorandi e, come conclusione, presentazione e discussione dei lavori svolti (come ad esempio i seminari tenuti dal prof. Alistair Rowan «The Adam Revolution» «La rivoluzione architettonica di Robert Adam (1728-1792)», dal prof. Stanislaus von Moos su Le Corbusier, dal prof. Sible de Blaauw su «Ispirazioni paleocristiane nell'architettura medievale in Italia»; b) preparazione di un viaggio di studio, in Italia o all'estero, per visitare citta', edifici, musei, raccolte o collezioni, in particolare di disegni di architettura (come ad esempio: il viaggio a Napoli 8-12 gennaio 2003, viaggio a Milano 10-11-12 giugno 2003, viaggio in Francia-Svizzera 17-18-19-20 dicembre 2003, il viaggio di studio in Dalmazia - aprile 2004, viaggio in Sicilia a maggio 2004, visita alla mostra sulla committenza estense nel Rinascimento a Ferrara in giugno 2004, visita alla mostra su Fra' Carnevale Milano, Brera - novembre 2004. Al termine dei primi tre semestri di corso il lavoro e il progetto scritto della tesi di dottorato di ogni studente vengono formalmente valutati dal collegio docenti. Gli ultimi tre semestri, dopo l'approvazione del tema, sono dedicati principalmente alla redazione della tesi per l'esame finale di dottorato. Discussioni periodiche con il coordinatore e il collegio docenti e seminari con la partecipazione anche di studiosi esterni, italiani e stranieri, sono tesi a garantire una guida alle attivita' di studio e di ricerca che i dottorandi svolgono a questo fine. Quando possibile la discussione prevede anche una visita alle architetture o alle citta' oggetto di studio. Ogni dottorando ha uno o piu' relatori di tesi. Il Collegio, se lo ritiene opportuno, puo' nominare un relatore esterno. Di norma le tesi sono scritte in italiano, tuttavia il collegio puo' approvare la loro stesura anche in una lingua straniera. La lingua inglese, de facto, e' la seconda lingua del dottorato e, oltre ad essere la lingua madre di uno dei docenti del collegio, e' spesso utilizzata da conferenzieri stranieri. Il tedesco e' lingua madre di due docenti del collegio. e) Altre attivita' del dottorato. Il dottorato promuove inoltre incontri seminariali dei dottorandi con studiosi invitati a convegni, giornate di studio, conferenze tenute presso l'IUAV; visite di mostre in Italia e, a volte, anche all'estero. I dottorandi sono inoltre incoraggiati a pubblicare loro ricerche, a partecipare a progetti di ricerca e a presentare i loro lavori in occasione di conferenze e convegni, sia all'interno dell'universita' che altrove. Il collegio dei docenti stabilisce nel corso di ciascun anno accademico l'assegnazione di uno o piu' contributi alle spese per lo svolgimento di soggiorni di studio presso universita' o istituti di ricerca stranieri. Ciascun dottorando puo' presentare domanda volta ad ottenere tale contributo. L'assegnazione del contributo e' condizionata all'approvazione da parte del collegio dei docenti, una volta verificata la disponibilita' di bilancio, del programma di ricerca. L'erogazione e' comunque vincolata alla formale accettazione di detto programma da parte delle autorita' accademiche o amministrative delle istituzioni riceventi. f) Collegio dei docenti: 1) dott.ssa Anna Bedon (IUAV); 2) prof. Massimo Bulgarelli (IUAV); 3) dott. Filippo Camerota (IUAV); 4) prof.ssa Monica Centanni (IUAV); 5) prof.ssa Giovanna Curcio (IUAV) coordinatore; 6) prof. Francesco Dal Co (IUAV); 7) prof. Renzo Dubbini (IUAV); 8) dott. Andrea Guerra (IUAV); 9) prof.ssa Elisabeth Kieven (Tuebingen Universitaet - Bibliotheca Hertziana/Max Planck Institut, Roma); 10) prof. Paolo Morachiello (IUAV); 11) prof. Sergio Polano (IUAV); 12) prof. Amerigo Restucci (IUAV); 13) prof. Richard Schofield (IUAV); 14) prof. Christof Thoenes (Bibliotheca Hertziana/Max Planck Institut, Roma); 15) dott.ssa Maria Bonaiti (dottore di ricerca in storia dell'architettura e dell'urbanistica) esperta. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in «Urbanistica» a) Tematiche di ricerca. Oggetto di studio e di ricerca e', in generale, il «progetto urbanistico», termine con il quale si vuol fare riferimento ad un campo piu' ampio del «piano urbanistico» e tale da comprendere sia cio' che normalmente viene indicato con i termini di «politiche urbane e territo-riali», sia cio' che viene indicato con i termini di «progetto urbano». Il progetto urbanistico e' inteso cioe' come l'insieme di attivita' attraverso le quali uno specifico gruppo scientifico-professionale ha teso e tende a ridefinire le condizioni ambientali, ivi comprese quelle urbane e territoriali, entro le quali si svolge il processo di riproduzione sociale. b) Obiettivi formativi. Il dottorato intende costruire lo sfondo di ricerca e di riflessione teorica rilevante per le pratiche analitico-progettuali che all'urbanistica si riferiscono. Per questo diviene obiettivo formativo prioritario l'acquisizione, eventualmente in collaborazione con il Circe, delle piu' avanzate tecniche (non solo di carattere informatico) di analisi ed elaborazione delle informazioni territoriali, la riflessione sul loro retroterra teorico e sul loro campo di applicabilita' e la loro sperimentazione in una serie di casi studio rilevanti. Il dottorato non intende, in linea generale, preparare all'esercizio dell'attivita' professionale (compito al quale sono demandati i masters) quanto all'attivita' di ricerca, sia pure in un campo nel quale l'attivita' progettuale e' parte ineludibile delle strategie cognitive. c) Programma di studio. Il dottorato, sin dalla sua costituzione, indaga quattro principali aree tematiche, tutte relative alla costruzione della citta' e del territorio contemporanei ed al ruolo attuale dell'urbanistica. Esse debbono intendersi come aree-programma di lungo periodo. Annualmente, al loro interno saranno specificati, secondo una ragionevole, chiara, non contingente strategia di ricerca, temi piu' ristretti: a) L'urbanistica: storia, temi, esperienze; b) L'urbanistica: la costruzione di un sapere socialmente rilevante; c) L'urbanistica e l'architettura della citta' e del territorio; d) L'urbanistica e la costruzione materiale della citta' e del territorio. Le ricerche del XXI ciclo di dottorato saranno indirizzate verso il tema, latamente inteso, dei «progetti per il territorio e la citta' europea: comment vivre ensemble». Raccogliendo i frutti delle ricerche in corso il XVII ciclo (scenari della dispersione), e XVIII ciclo (progetti per la citta' europea), il dottorato cerchera' di interrogarsi sui possibili scenari evolutivi della citta' contemporanea in Europa e sui caratteri del progetto urbanistico atto a governarli. Negli ultimi decenni la dispersione e frammentazione della citta' hanno assunto dimensioni evidenti non solo nelle regioni prossime del nostro Paese, ma in buona parte del Continente europeo. Cio' che connota la citta' e la societa' europea in modi sempre piu' evidenti e' una forte tensione tra le dimensioni della liberta' individuale e lo spazio condiviso e pratica, in modi spesso conflittuali, dai diversi segmenti della societa' contemporanea: un tema dalla soluzione del quale dipendera' il futuro della citta' europea. Entro l'area tematica sopra indicata ed in collegamento con i cicli precedenti il dottorato organizza, per il XXI ciclo, un insieme di insegnamenti nella forma di corsi monografici, di seminari, master classes e di workshops, articolando e dettagliando l'area tematica sopra richiamata in programmi specifici, mentre il dottorando sceglie in modo autonomo, ma con l'assistenza del corpo docente, una propria specifica area di indagine e studio. Essa dovra' comunque riguardare rapporti rilevanti tra lo sviluppo della disciplina ed il progetto urbanistico. d) Organizzazione del programma di studio. In ordine al tema di ricerca proposto per il XXI ciclo verranno organizzati dal dottorato, con la partecipazione di studiosi europei, lezioni, seminari, master classes ed esplorazioni progettuali in forma di workshops. Esse si concentreranno nei primi due anni di corso. Lezioni propedeutiche alle master classes: ore previste in ciascuno dei primi due anni ottanta. In una prima fase di attivita', utilizzando materiale di ricerca elaborato da alcuni docenti ed assistenti del dottorato e dai dottorandi dei cicli precedenti, sara' messa a punto una geografia della concentrazione e della dispersione in Europa: della formazione di megacities, da un lato, della formazione di una vasta citta' diffusa dall'altro e dei progetti e politiche che nell'un caso come nell'altro sono state predisposte e messe in atto. Una geografia che in parte modifica ruolo e carattere di un insieme assai variegato di situazioni intermedie. La citta' diffusa, inizialmente studiata in Italia, riguarda vaste regioni italiane (il Veneto, la Lombardia, parte dell'Emilia, le Marche, l'Abruzzo e la Puglia), ma anche, seppure con connotati differenti, Austria e Svizzera, regioni poste ad oriente e ad occidente del corso del Reno, il Belgio, l'Olanda e la Danimarca, la Catalogna ed il nord del Portogallo. In una seconda fase, sempre utilizzando come punto di partenza materiale di ricerca elaborato da alcuni docenti ed assistenti del dottorato e dai dottorandi dei cicli precedenti, sono state studiate la frammentazione della citta' contemporanea come fenomeno distinto o non necessariamente collegato alla dispersione ed evidente anche nelle aree di maggior concentrazione. In una terza fase, prendendo in esame alcuni casi concreti di citta' e territori europei (quindi non solo italiani) si sono costruiti, a partire anche dagli studi condotti in loco e dai risultati di ricerca di esperti e docenti del luogo, concreti scenari e concrete esplorazioni progettuali per i singoli casi. In questa fase il dottorando sara' invitato a predisporre, in preparazione della propria tesi, specifici progetti che possano essere discussi come rilevanti «casi studio». Seminari (o cicli di seminari). Master classes: ore previste in ciascuno dei primi due anni cinquanta. Orientativamente delle quattro master classes previste per il XVIII, XIX, XX e XXI ciclo di dottorato, due saranno collocate nel primo anno di attivita' e due nel secondo. Laboratori: Workshop: ore previste in ciascuno dei primi due anni quarantotto. Il laboratorio e' costituito da alcune differenti attivita' cui i dottorandi sono invitati a partecipare: discussioni interne al gruppo dei dottorandi dei tre cicli in corso su temi proposti dal collegio dei docenti o dagli stessi dottorandi; partecipazione al forum istituito sul sito del dottorato (call for paper e forum); seminario di sperimentazione progettuale (al termine dei primi due anni di corso); seminario conclusivo di presentazione e discussione della tesi di dottorato. e) Altre attivita' didattiche. Ore previste in ciascuno dei primi due anni sessantaquattro. I dottorandi saranno invitati a partecipare a lezioni, seminari tenuti da docenti eventualmente esterni al dottorato e giudicati d'interesse per la loro ricerca e, parimenti, saranno invitati, piu' volte, a presentare uno stato di avanzamento delle proprie ricerche. f) Sbocchi professionali previsti. Attivita' di ricerca in istituti, anche extra-universitari, di studi e di pianificazione territoriale. Consulenze per i problemi territoriali delle amministrazioni ed Istituzioni pubbliche alle diverse scale e nei diversi settori interessati alle modifiche territoriali ed urbane. Progettazione urbanistica alle diverse scale. Progettazione di settore attinente le trasformazioni urbane e territoriali. g) Collegio dei docenti. (Cognome/nome/qualifica/settore scientifico-disciplinare di inquadramento/sede): 1) Secchi Bernardo, professore ordinario, settore scientifico-disciplinare ICAR/21 - Coordinatore; 2) Marcialis Giuseppina, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 3) Barp Armando, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 4) Lombardi Giorgio, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 5) Masiero Roberto, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/18, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 6) Mamoli Marcello, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 7) Vigano' Paola, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura. Altri docenti (non appartenenti al collegio docenti): 1) Bianchetti Cristina, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' di Chieti, facolta' di architettura; 2) Zardini Mirko, Centre Canadien pour l'Architecture, Montreal (Canada). Tutori (non appartenenti al collegio docenti): 1) Claudia Battaino, coll. es., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 16) Fabrizio Paone, prof. inc., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' di Trieste, facolta' di architettura; 17) Chiara Tosi, prof. inc., settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura; 18) Stefano Munarin, ric. settore scientifico-disciplinare ICAR/21, Universita' di Siracusa, facolta' scienze dell'architettura. h) Regolamento didattico. 1) Il dottorato prevede quattro corsi semestrali concentrati nei primi due anni di corso. Al termine di ogni corso e' prevista una master class. Al termine di ognuno dei primi due anni di corso e' previsto un workshop. Di norma i corsi sono tenuti dai docenti appartenenti al collegio dei docenti e nella sede dello IUAV, i seminari sono tenuti da docenti, italiani e stranieri appositamente invitati, le master class, della durata di una settimana ciascuna, sono tenute da un docente, italiano o straniero, di chiara fama appositamente invitato. 1) Workshops, a carattere eminentemente progettuale, coordinati dal collegio dei docenti, seguiti dai tutors, danno luogo ad una critique svolta da docenti esterni. 2) Il dottorando e' tenuto a seguire obbligatoriamente tutte queste attivita' ed a svolgere le attivita' di ricerca, interne al tema proposto per ciascun ciclo di dottorato, che gli vengono proposte dal collegio dei docenti. 3) Al termine di ogni anno di corso il collegio dei docenti valutera', sulla base dei risultati di ricerca prodotti da ciascun dottorando la permanenza dei requisiti di idoneita' dello stesso. 4) Definito, al termine del primo anno di corso, con il collegio dei docenti lo specifico tema che formera' oggetto della propria tesi, il dottorando dovra' relazionare sull'andamento della propria attivita' e sui risultati via via raggiunti in linea di principio ogni trimestre. 5) Al termine del secondo anno di corso il dottorando dovra' presentare uno schema della tesi che intende sostenere che ne chiarisca correttamente l'oggetto, gli obiettivi, i principali riferimenti pratici e teorici, gli archivi esplorati, i casi di studio presi in esame. 6) All'inizio dell'ultimo semestre il dottorando, prima della stesura finale della tesi, dovra' esporre la tesi stessa in forma dettagliata al collegio dei docenti. 7) Al termine del ciclo di studi il dottorando esporra' gli elementi principali della propria tesi di fronte alla commissione di esame in forma di lezione pubblica e rispondera' poi alle questioni che la stessa commissione riterra' di proporgli. 8) Durante il ciclo di dottorato il dottorando e' invitato a passare un periodo di studio all'estero concordando la sede con il collegio dei docenti.