Allegato n. 1
(Parte integrante del bando per la
valutazione comparativa, per titoli
ed esami, per l'ammissione ai corsi
di dottorato di ricerca anno accademico 2005/2006).
        Programma formativo del corso di dottorato di ricerca
                  in «Composizione architettonica»
a) Obiettivi formativi.
    Il  dottorato si propone di far acquisire la preparazione teorica
e  operativa  relativa  alle  teorie  e  alle  procedure  compositive
dell'architettura,  intese  come  momento  ultimo  e  sintetico delle
relazioni   tra   figura,   costruzione,   e  contesto  nella  storia
dell'architettura e della citta'. La didattica e la ricerca tendono a
sviluppare  le  competenze  necessarie  ad  un'esperienza progettuale
responsabile  e  consapevole,  orientata  criticamente e maturata con
l'osservazione e l'esercizio.
b) Programma di studio.
    Il  corso  di  dottorato  in  composizione  architettonica  sara'
essenzialmente articolato nel modo che segue:
      a) lezioni  su  temi  relativi alle questioni teoriche trattate
(docenti del collegio e personalita' esterne);
      b) ciclo  di  lezioni  coordinato  dal  collegio  dei docenti e
svolto da dottorati degli ultimi anni, nel quale sara' dato conto dei
temi  trattati  nei  cicli  precedenti  e dei risultati conseguiti. I
dottorandi   affronteranno   in  questa  fase  lo  studio  di  questi
materiali,     l'apprendimento     dello    «Stato    dell'arte»    e
l'impossessamento delle tecniche della ricerca (primo semestre);
      c) seminari  di  progettazione (due per ogni ciclo) con lezioni
funzionali al tema;
      d) svolgimento e conclusioni della tesi di ricerca.
    Entro  il  primo  trimestre  il collegio dei docenti assegnera' i
temi  di  ricerca discutendo con i dottorandi il programma della loro
ricerca individuale. In questa forma sara' anche definito il nome del
relatore e del/i controrelatore/i.
    La  tesi  costituisce  per il dottorando la principale esperienza
formativa: essa verra' sviluppata individualmente in rapporto diretto
con  il  relatore  e  con  uno  o piu' controrelatori e deve avere un
elevato  grado  di  compiutezza  scientifica  e portare un contributo
originale.
    L'attivita'  dei  singoli dottorandi verra' presentata e discussa
dal  collegio  dei docenti alla fine di ogni semestre. In questa sede
verra'  espressa una valutazione di merito con possibilita' di parere
negativo al prosieguo dell'attivita' da parte del dottorando.
    Il  terzo  anno  del  dottorato  e' essenzialmente riservato alla
stesura della tesi e agli eventuali stages di ricerca all'estero.
    La  valutazione  finale  della  tesi  dovra'  riportare i giudizi
espressi dal collegio nei vari semestri.
    Alla  conclusione  del  ciclo di dottorato di ricerca i risultati
conseguiti  verranno  presentati  pubblicamente  in  un  seminario di
discussione.
    Gli  esiti  piu'  interessanti  e  innovativi verranno raccolti e
pubblicati a cura del collegio dei docenti.
c) Organizzazione del programma di studio.
    Il  corso  di  dottorato  in  composizione  architettonica  sara'
essenzialmente  articolato  nel  modo  che  segue:  lezioni  su  temi
relativi  alle  questioni  teoriche  trattate  (docenti del collegio,
esperti  e  personalita'  esterne);  cicli  di lezioni coordinate dal
collegio  dei  docenti  e  svolte  da  dottorandi;  convegni e mostre
tematiche,  seminari di progettazione con lezioni funzionali al tema.
Entro il primo trimestre il collegio dei docenti assegnera' i temi di
ricerca  discutendo  con i dottorandi il programma della loro ricerca
individuale.  In  questa  forma  sara'  anche  definito  il  nome del
relatore  e  del/i  controrelatore/i.  La  tesi  costituisce  per  il
dottorando la principale esperienza formativa: essa verra' sviluppata
individualmente  in rapporto diretto con il relatore e con uno o piu'
controrelatori   e   deve  avere  un  elevato  grado  di  compiutezza
scientifica  e  portare  un  contributo  originale.  L'attivita'  dei
singoli  dottorandi  verra'  presentata  e  discussa dal collegio dei
docenti  alla  fine  di ogni semestre. In questa sede verra' espressa
una  valutazione  di  merito  con  possibilita' di parere negativo al
prosieguo  dell'attivita'  da  parte  del  dottorando.  Se la tesi lo
richiede  il  dottorando  puo'  svolgere  nel corso dei tre anni piu'
stages  all'estero. La valutazione finale della tesi dovra' riportare
i  giudizi  espressi dal collegio nei vari semestri. Alla conclusione
del  ciclo  di  dottorato  di ricerca i risultati conseguiti verranno
presentati  pubblicamente  in  un seminario di discussione. Gli esiti
piu'  interessanti e innovativi verranno raccolti e pubblicati a cura
del collegio dei docenti.
    d) La durata del corso e' triennale.
    e) Il numero massimo di ammessi al corso e' di dieci unita'.
f) Sbocchi professionali previsti.
    Compito  del  dottorato  e'  quello  dell'«alta formazione» negli
studi  sulla  progettazione.  Esso  quindi si rivolge per un verso ai
giovani    laureati   che   intendono   intraprendere   la   carriera
universitaria,  per  altro  al mondo della «professione d'eccellenza»
per  coloro  che  gia'  inseriti  nel  mondo  del  lavoro,  intendono
approfondire le proprie conoscenze e accrescere le proprie capacita'.
g) Collegio dei docenti:
    Luciano Semerani - Universita' IUAV di Venezia - coordinatore;
    Giovanni Battista Fabbri - Universita' IUAV di Venezia;
    Antonio   Monestiroli   -  Seconda  facolta'  di  architettura  -
Politecnico di Milano;
    Pierluigi Grandinetti - Universita' IUAV di Venezia;
    Armando Dal Fabbro - Universita' IUAV di Venezia;
    Gino Malacarne - Universita' IUAV di Venezia;
    Eleonora Mantese - Universita' IUAV di Venezia;
    Raffaella  Neri  - Seconda facolta' di architettura - Politecnico
di Milano;
    Patrizia Montini Zimolo - Universita' IUAV di Venezia;
    Antonella Gallo - Universita' IUAV di Venezia;
Esperti:
    Giorgio  Grassi  Giorgio  -  Seconda  facolta'  di architettura -
Politecnico di Milano;
    Juan  Jose' Lahuerta - Escuela tecnica superior d'arquitectura de
Barcelona;
    Carlos  Marti'  Aris - Escuela tecnica superior d'arquitectura de
Barcelona;
    Luca Ortelli - Ecole Polytechnique federale de Lausanne;
Tutors:
    Piotr Barbarewicz;
    Gustavo Carabajal;
    Martina Landsberger;
    Sandro Pittini;
    Gundula Rakowitz.
h) La   rispondenza   ai   doveri   dei  dottorandi  verra'  valutata
periodicamente  da  parte  del  collegio dei docenti sulla base degli
annuali  stati  di  avanzamento delle singole tesi, dello svolgimento
dei   cicli   di   lezioni  programmate,  degli  esiti  dei  seminari
progettuali.
        Programma formativo del corso di dottorato di ricerca
           in «Design del prodotto e della comunicazione»
a) Obiettivi formativi.
    Il   dottorato  di  ricerca  in  «Design  del  prodotto  e  della
comunicazione»  ha come obiettivo quello di promuovere l'acquisizione
e  la  comprensione  delle problematiche teoriche e metodologiche del
disegno  industriale e del progetto di comunicazione; la capacita' di
individuare  e  sviluppare  temi  di  ricerca  in piena autonomia; di
coordinare  e  gestire  gruppi progettuali e di ricerca in situazioni
cooperative.  Una  particolare  attenzione  va  a  quegli  ambiti  di
frontiera  dove  le  competenze  della  comunicazione  e del prodotto
tendono a intrecciarsi.
    Il  dottorato  si  occupa  anche  delle proprie metodologie e dei
propri  strumenti  di  ricerca,  senza  alcun formalismo metodologico
astratto,   ma   individuando  problemi  e  tematiche  rilevanti,  da
affrontare  con  la  convergenza  di  una  pluralita'  di  contributi
disciplinari, le cui aree scientifiche sono presenti nel dipartimento
dADI:  oltre  al  disegno  industriale  e alle comunicazioni visive e
multimodali, le scienze cognitive, le discipline storico-critiche, la
semiotica,  le  scienze  sociali  ed economiche, le informatiche e le
tecnologie  digitali  avanzate.  Le tematiche di ricerca previste dal
dottorato  sono  illustrate  nel  documento istitutivo del dottorato,
consultabile on line.
b) Programma di studio.
    La durata del corso e' triennale. Il numero massimo di ammessi al
corso  e'  di  tre  unita' con borsa di studio, piu' tre unita' senza
borsa o con finanziamento esterno.
    Il programma di studio pone l'accento sugli aspetti conoscitivi e
scientifici,  di  ricerca  e di elaborazione individuale e prevede la
predisposizione di una tesi scritta e illustrata, con possibilita' di
introdurre   componenti   progettuali  in  funzione  degli  argomenti
trattati,   tenendo   conto  che  in  questo  contesto  le  attivita'
progettuali  vanno  intese come strumenti per l'incremento del corpus
delle  conoscenze  condivise  (action  research).  Il  lavoro  verra'
condotto in rapporto diretto con il relatore e sottoposto a verifiche
periodiche  del  collegio dei docenti. Ogni dottorando ha un relatore
di  tesi,  che  puo'  essere affiancato da uno o piu' co-relatori. Il
collegio, se lo ritiene opportuno, puo' nominare un relatore esterno.
c) Collegio dei docenti:
    1) prof. Giovanni Anceschi - coordinatore;
    2) prof.ssa Lucia Barsotti;
    3) prof. Medardo Chiapponi;
    4) prof. Antonio Costa;
    5) prof. Michele De Lucchi;
    6) prof. Paolo Garbolino;
    7) prof. Vittorio Girotto;
    8) prof. Paolo Legrenzi;
    9) prof. Stefano Mazzanti;
    10) prof. Gaddo Morpurgo;
    11) dott.ssa Raimonda Riccini;
    12) prof. Pier Luigi Sacco;
    13) prof. Camillo Trevisan.
    Inoltre  il  dottorato  si  avvale  di  una serie di esperti, sia
docenti   interni  a  IUAV,  sia  professori  provenienti  dal  mondo
universitario internazionale, ma anche, ove necessario per specifiche
esigenze tematiche e di ricerca, dal mondo produttivo, da istituti di
ricerca e istituzioni pubbliche e private:
      Alberto  Bassi  (direttore  portale «Design Italia» e docente a
contratto Universita' IUAV di Venezia);
      Noemi Bitternman (Technion Haifa, Israele);
      Gui Bonsiepe (Köln international school of design, Germania);
      Michael Burke (Schwäbisch Gmünd school of design, Germania);
      Federico Butera (Politecnico di Milano);
      Roberto Casati (CNRS, Francia);
      Franco   Clivio  (Designer  a  Zurigo  e  docente  a  contratto
Universita' IUAV di Venezia);
      Umberto Eco (Universita' di Bologna);
      Paolo Fabbri (Universita' IUAV di Venezia);
      Oberdan   Forlenza   (Magistrato  amministrativo  e  docente  a
contratto Universita' IUAV di Venezia);
      Jorge Frascara (University of Alberta Edmonton, Canada);
      Roberto Groppetti (Universita' di Parma e supplente Universita'
IUAV di Venezia);
      Isao Hosoe (Designer a Milano e docente a contratto Universita'
IUAV di Venezia);
      William Huff (Emerito, Buffalo University, USA);
      Philip Johnson-Laird (Princeton University, USA);
      Michael Klar (Universität der Künste Berlin, Germania);
      Reinaldo Leiro (Universidad de Buenos Aires, Argentina);
      Patrizia Magli (Universita' IUAV di Venezia);
      Tomas  Maldonado  (Emerito,  Politecnico  di Milano e docente a
contratto Universita' IUAV di Venezia);
      Victor Margolin (University of Illinois Chicago, USA);
      Daniele Marini (Universita' di Milano);
      Alberto   Meda   (Designer  a  Milano  e  docente  a  contratto
Universita' IUAV di Venezia);
      Bernd Meurer (Emerito, Darmstadt school of design, Germania);
      Schutaro   Mukai  (Emerito,  Musashino  Art  University  Tokyo,
Giappone);
      Sudhakar  Natkharni  (Indian  Institute of Technology Guwahati,
India);
      Antonio Paris (Universita' «La Sapienza» di Roma);
      Vanni Pasca (Universita' di Palermo);
      Antonio Pedotti (Politecnico di Milano);
      Kuno Prey (Libera Universita' di Bolzano);
      Antonio Rizzo (Universita' di Siena);
      Hans  (Nick)  Roericht (Emerito, Universität der Künste Berlin,
Germania);
      Tobia   Scarpa  (designer  a  Venezia  e  docente  a  contratto
Universita' IUAV di Venezia);
      Lothar  Spree  (regista  cinematografico,  Offenbach  school of
design, Germania);
      Massimo  Sterpi  (avvocato  esperto di diritto della proprieta'
intellettuale, Torino).
d) Programma delle attivita'.
    Il   dottorato  nei  primi  due  anni  del  ciclo  prevede  corsi
semestrali  tenuti  da docenti del collegio. Al termine di ogni corso
e'  prevista  una  master  class,  tenuta  da  un docente, italiano o
straniero,  di  chiara  fama. Il dottorando deve seguire le lezioni e
svolgere  le  attivita'  proposte  dal  collegio  dei docenti, che al
termine  di ogni anno valutera', sulla base della partecipazione, dei
risultati  di  ricerca  e  dello  stato di avanzamento delle tesi, la
permanenza dei requisiti di idoneita'.
    All'inizio  si colloca una didattica «strumentale», che comprende
la metodologia della ricerca e la didattica frontale e istituzionale.
Successivamente la didattica diventa «adattativa» e «partecipata»: da
un lato l'offerta dei docenti si modella sulle tematiche che emergono
dai   lavori   di  ricerca;  dall'altro  i  dottorandi  si  impegnano
attivamente nella costruzione della didattica, sia tenendo lezioni su
temi  specifici  rivolte  ai  dottorandi  dei  cicli  inferiori,  sia
organizzando  individualmente  o  in  gruppo  cicli  di lezioni su un
argomento emergente, invitando esperti anche esterni all'universita'.
    Infine,  il  dottorato  offre  una  serie  di  interventi ad alto
livello, attraverso lezioni magistrali e convegni internazionali.
    Anche  le  attivita' autonome e di ricerca del dottorando seguono
una  progressione  temporale  che coincide con gli anni di corso. Nel
primo  anno  queste  si  esplicano con la scelta del relatore e della
propria   area   di  ricerca,  scelta  che  deve  essere  argomentata
pubblicamente  in  uno  degli incontri sullo stato di avanzamento del
lavoro.
    Nel  secondo  anno,  oltre  a  iniziare  la  propria  ricerca, il
dottorando  dovra'  partecipare  a  convegni  e progetti di ricerca e
pubblicare i risultati della propria attivita'. In questa fase dovra'
frequentare  un  corso all'estero, prima di iniziare l'ultimo periodo
nel  quale  si  concentrera'  nella  stesura  della  propria  tesi di
dottorato.
    Fanno  parte  delle attivita' autonome sia la partecipazione alla
didattica  interna al dottorato (preparazione di lezioni su argomenti
circoscritti   da   tenere   ai  dottorandi  dei  cicli  succesivi  e
nell'organizzazione di seminari su una tematica specifica coordinando
gli interventi di esperti e docenti), sia la partecipazione periodica
alle  discussioni  collettive durante la presentazione dello stato di
avanzamento delle ricerche da parte dei diversi cicli di dottorato.
    Al   termine  del  primo  anno  di  corso  il  dottorando  dovra'
presentare  il programma di ricerca della tesi che intende sostenere,
formulandone l'oggetto, gli obiettivi, i riferimenti pratici, teorici
e bibliografici. Con cadenza trimestrale, dovra' presentare relazioni
sullo   stato  di  avanzamento  del  lavoro.  All'inizio  dell'ultimo
semestre il dottorando, prima della stesura finale, dovra' esporre la
tesi in forma dettagliata al collegio dei docenti.
    Il   titolo   di  dottore  in  ricerca  viene  conferito  da  una
commissione  esaminatrice  composta  da un membro interno al collegio
docenti  e  due  membri  esterni. Il dottorando esporra' gli elementi
principali della propria tesi in forma di lezione pubblica.
        Programma formativo del corso di dottorato di ricerca
        in «Pianificazione territoriale e politiche pubbliche
                           del territorio»
a) Obiettivi formativi.
    L'obiettivo centrale del DrPPT e' cosi' articolato:
      a)  promuovere  l'acquisizione e la comprensione - da parte del
candidato dello «approccio di politiche» (definito al p. 6.2);
      b) formare la capacita' del candidato di applicare «l'approccio
di   politiche»   all'analisi,   valutazione  e  progettazione  delle
politiche urbane e territoriali;
      c)   formare  la  capacita'  del  candidato  di  individuare  e
sviluppare  temi  di  ricerca  inerenti  ad  alcuni aspetti specifici
dell'applicazione  dell'approccio di politiche (quali quelli elencati
al  p.  6. 3), muovendosi in ambiti disciplinari diversi, dimostrando
una  buona  padronanza  degli apparati teorico-metodologici propri di
tali ambiti.
b) Programma di studio.
    Il corso di dottorato prevede:
      1.  lo  svolgimento di un ciclo di seminari, che e' finalizzato
ad  orientare e sostenere l'attivita' di studio e ricerca individuale
dei  candidati  per  la  dissertazione.  I seminari hanno una cadenza
quindicinale,  e  sono  tenuti da studiosi italiani e stranieri. Sono
rivolti  in  particolare  ai  candidati  del  primo  anno, ma ad essi
partecipano normalmente anche i candidati dei due anni successivi, ed
occasionalmente un certo numero di invitati esterni;
      2.  lo  sviluppo  di  indagini  esplorative  della  letteratura
specializzata  interdisciplinare e di contenuto teorico-metodologico,
effettuate  dai  candidati del primo anno. Le questioni trattate sono
essenzialmente  quelle  che caratterizzano l'approcio «di politiche»,
con   particolare   attenzione:  ai  processi  politici,  tecnici  ed
amministrativi   di   definizione   dei   problemi  affrontati  dalle
politiche;  ai  processi d'interazione tra i diversi attori coinvolti
nella  progettazione  e  nella  messa  in  atto  delle  politiche; ai
processi  che realizzano forme di interdipendenza tra politiche e tra
gli effetti delle politiche;
      3.  la  costruzione  di  studi-di-caso  di  politiche (di vario
contenuto  e  in  diversi  ambiti),  che i candidati del secondo anno
realizzano  nel  corso  di  soggiorni  all'estero, presso istituzioni
universitarie  (e  non) con l'assistenza di docenti e ricercatori che
normalmente   fanno  parte  del  «collegio  esterno»  del  dottorato,
seguendo un programma di attivita' concordato con il collegio docenti
istituito  nel  dottorato. I casi studiati costituiscono l'oggetto di
un  rapporto  scritto.  I  risultati  e  degli  stati  di avanzamento
significativi  degli  studi di caso, vengono presentati e discussi in
sessioni plenarie coi candidati degli altri anni di corso;
      4.  la presentazione di esperienze di studio e di realizzazione
di  politiche,  in  Italia  e all'estero, che vengono discusse con la
partecipazione  di  attori  e/o  testimoni privilegiati, nel corso di
seminari a cio' dedicati, e aperti a tutti i candidati e ad esterni;
      5. la discussione di temi e problemi trattati dai candidati del
terzo  anno  nel  loro lavoro di dissertazione, e che viene svolta in
sessioni plenarie opportunamente programmate.
    I  Rapporti  sugli studi di caso, e il testo delle dissertazioni,
possono  essere  proposti  per la pubblicazione (secondo le procedure
previste  dal dipartimento), e sono, eventualmente, pubblicati con il
contributo  finanziario  del  dipartimento di pianificazione. Tutti i
candiati  in  corso,  presentano normalmente relazioni e contributi a
convegni e seminari, in Italia e all'estero.
    *    Per    ulteriori    informazioni    consultare    il    sito
http://www.iuav.it  -  Offerta formativa - Dottorati - Pianificazione
territoriale  e  politiche  pubbliche del territorio - Pubblicazioni,
elenco   dei   dottori   in  PPT  e  altre  informazioni  aggiornate:
bibliografia  consigliata per l'ammissione al DrPPT e Newsletter n. 6
(2005).
c) Collegio docenti:
    1) Becchi Ada, P.O., settore scientifico-disciplinare SECS-P/02 -
Politica economica;
    2)  Crosta  Pier  Luigi,  P.O.,  settore scientifico-disciplinare
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana, coordinatore;
    3) Dugato Marco, P.A., settore scientifico-disciplinare IUAS 10 -
Diritto amministrativo;
    4) Ernesti Giulio, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/21
- Tecnica e pianificazione urbana;
    5)  Marson Anna, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 -
Tecnica e pianificazione urbana;
    6)   Padovani  Liliana,  P.A.,  settore  scientifico-disciplinare
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana;
    7)  Patassini  Domenico,  P.O.,  settore scientifico-disciplinare
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana;
    8) Torres Marco, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 -
Tecnica e pianificazione urbana;
    9)  Vettoretto  Luciano,  P.A.,  settore scientifico-disciplinare
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana;
    10)  Vittadini Maria Rosa, P.A., settore scientifico-disciplinare
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana.
Collegio «esterno» del DrPPT:
    1)  Balducci  Alessandro,  P.O., settore scientifico-disciplinare
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbana, Politecnico di Milano;
    2) Barella Davide, esperto politiche pubbliche Corep - Torino;
    3)  Bobbio Luigi, P.A., settore scientifico-disciplinare SPS/04 -
Scienza politica, Universita' di Torino;
    4)   Ciciotti   Enrico,  P.O.,  settore  scientifico-disciplinare
SECS-P/02 - Politica economica, Cattolica - Piacenza;
    5)  De  Leonardis  Ota,  P.O.,  settore  scientifico-disciplinare
SPS/08 - Sociol. processi cult., Universita' Milano-Bicocca;
    6)  Dente  Bruno, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/04 -
Scienza politica, Politecnico di Milano;
    7)  Donolo  Carlo, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/12,
Universita' «La Sapienza» di Roma;
    8) Fareri Paolo, esperto politiche pubbliche, IRS - Milano;
    9)   Gaudin   J.   P.,  P.O.,  politiche  pubbliche,  Universita'
Montpellier;
    10)  Lanzara G. F., P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/04
- Scienza politica, Universita' di Bologna;
    11) Le-Gales Patrick, P.O., scienza politica IEPP, Universite' de
Paris;
    12) Mazza Luigi, P.O., settore scientifico-disciplinare ICAR/20 -
Tecnica e pianificazione urbana, Politecnico di Milano;
    13)  Perulli Paolo, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/09
- Universita' di Torino Orientale;
    14) Tosi Antonio, P.O., settore scientifico-disciplinare SPS/10 -
Sociologia ambientale territ., Polimi;
    15)  Verpraet  Gilles,  esperto politiche pubbliche, Cadis-EHEES,
Paris;
    16) Weidner Helmut, esperto politiche ambientali, W.- Z., Berlin.
        Programma formativo del corso di dottorato di ricerca
          in «Storia dell'architettura e dell'urbanistica»
a) Finalita' del programma di dottorato.
    Scopo del programma e' rendere familiari al dottorando i metodi e
gli  approcci  applicabili  nel  campo della storia dell'architettura
nella  sua accezione piu' ampia e con attenzione agli aspetti tecnici
della  ricerca  - come l'uso degli archivi, la lettura dei disegni di
architettura,  l'analisi  diretta  dei  manufatti  e al contributo di
discipline  parallele,  quali  ad  esempio  la  storia dell'arte o la
storia dell'economia.
b) Tematiche di ricerca.
    Temi  relativi  alla  storia dell'architettura antica, medievale,
moderna  e  contemporanea  e  alla  storia  dell'urbanistica  e della
citta'.
c) Obiettivi formativi.
    L'acquisizione   delle   piu'   moderne  tecniche  della  ricerca
filologica,  una familiarita' con problematiche e approcci in piu' di
un  periodo  storico, e l'esperienza diretta della ricerca attraverso
la preparazione della tesi.
d) Struttura e organizzazione del corso.
    Il  corso  regolare  di  dottorato  e' di tre anni. Alla fine del
triennio  il  titolo  di  dottore  in  ricerca viene conferito da una
commissione  esaminatrice  composta  da un membro interno al collegio
docenti e due membri esterni.
    Il  corso  e'  strutturato in lezioni/conferenze su problematiche
generali  e  storiografiche  e  su  temi  di storia dell'architettura
dall'eta'  antica  a  quella  contemporanea;  in  seminari di ricerca
tenuti anche da studiosi esterni. I seminari consistono in:
      a) lezioni introduttive del docente responsabile, un periodo di
studio  e  ricerca  da  parte  dei  dottorandi  e,  come conclusione,
presentazione  e  discussione  dei  lavori  svolti (come ad esempio i
seminari  tenuti  dal  prof. Alistair Rowan «The Adam Revolution» «La
rivoluzione  architettonica  di  Robert  Adam (1728-1792)», dal prof.
Stanislaus  von  Moos  su  Le Corbusier, dal prof. Sible de Blaauw su
«Ispirazioni paleocristiane nell'architettura medievale in Italia»;
      b)   preparazione   di  un  viaggio  di  studio,  in  Italia  o
all'estero,   per   visitare   citta',  edifici,  musei,  raccolte  o
collezioni,  in  particolare  di  disegni  di  architettura  (come ad
esempio:  il  viaggio  a  Napoli  8-12 gennaio 2003, viaggio a Milano
10-11-12 giugno      2003,      viaggio      in      Francia-Svizzera
17-18-19-20 dicembre  2003, il viaggio di studio in Dalmazia - aprile
2004,  viaggio  in  Sicilia  a maggio  2004, visita alla mostra sulla
committenza estense nel Rinascimento a Ferrara in giugno 2004, visita
alla mostra su Fra' Carnevale Milano, Brera - novembre 2004.
    Al  termine  dei  primi  tre  semestri  di  corso  il lavoro e il
progetto  scritto  della  tesi  di dottorato di ogni studente vengono
formalmente valutati dal collegio docenti.
    Gli  ultimi  tre  semestri,  dopo  l'approvazione  del tema, sono
dedicati  principalmente alla redazione della tesi per l'esame finale
di  dottorato.  Discussioni  periodiche  con  il  coordinatore  e  il
collegio  docenti  e seminari con la partecipazione anche di studiosi
esterni,  italiani  e stranieri, sono tesi a garantire una guida alle
attivita'  di  studio e di ricerca che i dottorandi svolgono a questo
fine.  Quando  possibile la discussione prevede anche una visita alle
architetture o alle citta' oggetto di studio.
    Ogni  dottorando  ha uno o piu' relatori di tesi. Il Collegio, se
lo  ritiene opportuno, puo' nominare un relatore esterno. Di norma le
tesi sono scritte in italiano, tuttavia il collegio puo' approvare la
loro  stesura  anche  in  una lingua straniera. La lingua inglese, de
facto,  e'  la  seconda  lingua  del  dottorato e, oltre ad essere la
lingua madre di uno dei docenti del collegio, e' spesso utilizzata da
conferenzieri  stranieri.  Il  tedesco e' lingua madre di due docenti
del collegio.
e) Altre attivita' del dottorato.
    Il dottorato promuove inoltre incontri seminariali dei dottorandi
con  studiosi  invitati  a  convegni,  giornate di studio, conferenze
tenute  presso  l'IUAV;  visite di mostre in Italia e, a volte, anche
all'estero.
    I   dottorandi   sono  inoltre  incoraggiati  a  pubblicare  loro
ricerche,  a  partecipare a progetti di ricerca e a presentare i loro
lavori  in  occasione  di  conferenze  e  convegni,  sia  all'interno
dell'universita' che altrove.
    Il  collegio  dei  docenti  stabilisce  nel corso di ciascun anno
accademico  l'assegnazione di uno o piu' contributi alle spese per lo
svolgimento  di  soggiorni di studio presso universita' o istituti di
ricerca  stranieri.  Ciascun dottorando puo' presentare domanda volta
ad   ottenere  tale  contributo.  L'assegnazione  del  contributo  e'
condizionata  all'approvazione da parte del collegio dei docenti, una
volta  verificata  la  disponibilita'  di  bilancio, del programma di
ricerca. L'erogazione e' comunque vincolata alla formale accettazione
di   detto   programma   da   parte  delle  autorita'  accademiche  o
amministrative delle istituzioni riceventi.
f) Collegio dei docenti:
    1) dott.ssa Anna Bedon (IUAV);
    2) prof. Massimo Bulgarelli (IUAV);
    3) dott. Filippo Camerota (IUAV);
    4) prof.ssa Monica Centanni (IUAV);
    5) prof.ssa Giovanna Curcio (IUAV) coordinatore;
    6) prof. Francesco Dal Co (IUAV);
    7) prof. Renzo Dubbini (IUAV);
    8) dott. Andrea Guerra (IUAV);
    9)   prof.ssa   Elisabeth   Kieven   (Tuebingen   Universitaet  -
Bibliotheca Hertziana/Max Planck Institut, Roma);
    10) prof. Paolo Morachiello (IUAV);
    11) prof. Sergio Polano (IUAV);
    12) prof. Amerigo Restucci (IUAV);
    13) prof. Richard Schofield (IUAV);
    14)  prof.  Christof  Thoenes  (Bibliotheca  Hertziana/Max Planck
Institut, Roma);
    15)   dott.ssa  Maria  Bonaiti  (dottore  di  ricerca  in  storia
dell'architettura e dell'urbanistica) esperta.
        Programma formativo del corso di dottorato di ricerca
                          in «Urbanistica»
a) Tematiche di ricerca.
    Oggetto  di  studio  e  di  ricerca e', in generale, il «progetto
urbanistico»,  termine  con  il  quale si vuol fare riferimento ad un
campo  piu'  ampio  del «piano urbanistico» e tale da comprendere sia
cio'  che  normalmente  viene  indicato  con  i termini di «politiche
urbane e territo-riali», sia cio' che viene indicato con i termini di
«progetto  urbano».  Il  progetto  urbanistico  e'  inteso cioe' come
l'insieme  di  attivita'  attraverso  le  quali  uno specifico gruppo
scientifico-professionale  ha teso e tende a ridefinire le condizioni
ambientali, ivi comprese quelle urbane e territoriali, entro le quali
si svolge il processo di riproduzione sociale.
b) Obiettivi formativi.
    Il  dottorato  intende  costruire  lo  sfondo  di  ricerca  e  di
riflessione  teorica  rilevante per le pratiche analitico-progettuali
che  all'urbanistica  si  riferiscono.  Per  questo diviene obiettivo
formativo prioritario l'acquisizione, eventualmente in collaborazione
con  il  Circe,  delle  piu' avanzate tecniche (non solo di carattere
informatico)   di   analisi   ed   elaborazione   delle  informazioni
territoriali,  la  riflessione sul loro retroterra teorico e sul loro
campo  di  applicabilita'  e  la loro sperimentazione in una serie di
casi  studio  rilevanti. Il dottorato non intende, in linea generale,
preparare  all'esercizio  dell'attivita'  professionale  (compito  al
quale  sono demandati i masters) quanto all'attivita' di ricerca, sia
pure   in  un  campo  nel  quale  l'attivita'  progettuale  e'  parte
ineludibile delle strategie cognitive.
c) Programma di studio.
    Il   dottorato,   sin  dalla  sua  costituzione,  indaga  quattro
principali  aree  tematiche,  tutte  relative  alla costruzione della
citta'   e   del   territorio   contemporanei  ed  al  ruolo  attuale
dell'urbanistica.  Esse  debbono  intendersi  come  aree-programma di
lungo  periodo.  Annualmente,  al  loro  interno saranno specificati,
secondo   una  ragionevole,  chiara,  non  contingente  strategia  di
ricerca, temi piu' ristretti:
      a) L'urbanistica: storia, temi, esperienze;
      b)  L'urbanistica:  la  costruzione  di  un  sapere socialmente
rilevante;
      c)   L'urbanistica   e   l'architettura   della  citta'  e  del
territorio;
      d)  L'urbanistica e la costruzione materiale della citta' e del
territorio.
    Le  ricerche del XXI ciclo di dottorato saranno indirizzate verso
il  tema,  latamente  inteso,  dei  «progetti  per il territorio e la
citta'  europea: comment vivre ensemble». Raccogliendo i frutti delle
ricerche  in corso il XVII ciclo (scenari della dispersione), e XVIII
ciclo  (progetti  per  la  citta' europea), il dottorato cerchera' di
interrogarsi   sui   possibili   scenari   evolutivi   della   citta'
contemporanea in Europa e sui caratteri del progetto urbanistico atto
a  governarli.  Negli  ultimi decenni la dispersione e frammentazione
della citta' hanno assunto dimensioni evidenti non solo nelle regioni
prossime  del nostro Paese, ma in buona parte del Continente europeo.
Cio'  che connota la citta' e la societa' europea in modi sempre piu'
evidenti  e'  una  forte  tensione  tra  le dimensioni della liberta'
individuale   e  lo  spazio  condiviso  e  pratica,  in  modi  spesso
conflittuali,  dai  diversi segmenti della societa' contemporanea: un
tema  dalla  soluzione  del  quale  dipendera' il futuro della citta'
europea.  Entro l'area tematica sopra indicata ed in collegamento con
i  cicli  precedenti  il  dottorato  organizza,  per il XXI ciclo, un
insieme   di  insegnamenti  nella  forma  di  corsi  monografici,  di
seminari,  master  classes e di workshops, articolando e dettagliando
l'area  tematica  sopra  richiamata in programmi specifici, mentre il
dottorando  sceglie  in  modo autonomo, ma con l'assistenza del corpo
docente, una propria specifica area di indagine e studio. Essa dovra'
comunque   riguardare   rapporti  rilevanti  tra  lo  sviluppo  della
disciplina ed il progetto urbanistico.
d) Organizzazione del programma di studio.
    In  ordine  al tema di ricerca proposto per il XXI ciclo verranno
organizzati dal dottorato, con la partecipazione di studiosi europei,
lezioni,  seminari,  master  classes  ed  esplorazioni progettuali in
forma  di  workshops.  Esse  si  concentreranno nei primi due anni di
corso.
    Lezioni  propedeutiche  alle  master  classes:  ore  previste  in
ciascuno dei primi due anni ottanta.
    In  una prima fase di attivita', utilizzando materiale di ricerca
elaborato  da  alcuni  docenti  ed  assistenti  del  dottorato  e dai
dottorandi  dei  cicli  precedenti, sara' messa a punto una geografia
della  concentrazione e della dispersione in Europa: della formazione
di  megacities,  da  un  lato,  della  formazione di una vasta citta'
diffusa  dall'altro  e dei progetti e politiche che nell'un caso come
nell'altro  sono state predisposte e messe in atto. Una geografia che
in  parte modifica ruolo e carattere di un insieme assai variegato di
situazioni intermedie.
    La  citta'  diffusa,  inizialmente  studiata  in Italia, riguarda
vaste  regioni  italiane (il Veneto, la Lombardia, parte dell'Emilia,
le  Marche,  l'Abruzzo  e la Puglia), ma anche, seppure con connotati
differenti,  Austria  e  Svizzera,  regioni  poste  ad  oriente  e ad
occidente  del corso del Reno, il Belgio, l'Olanda e la Danimarca, la
Catalogna ed il nord del Portogallo.
    In  una  seconda  fase, sempre utilizzando come punto di partenza
materiale  di  ricerca  elaborato da alcuni docenti ed assistenti del
dottorato  e dai dottorandi dei cicli precedenti, sono state studiate
la frammentazione della citta' contemporanea come fenomeno distinto o
non  necessariamente  collegato  alla  dispersione  ed evidente anche
nelle aree di maggior concentrazione. In una terza fase, prendendo in
esame  alcuni casi concreti di citta' e territori europei (quindi non
solo  italiani)  si  sono  costruiti,  a  partire  anche  dagli studi
condotti  in loco e dai risultati di ricerca di esperti e docenti del
luogo,  concreti  scenari  e  concrete esplorazioni progettuali per i
singoli casi.
    In  questa  fase  il  dottorando sara' invitato a predisporre, in
preparazione  della  propria  tesi,  specifici  progetti  che possano
essere discussi come rilevanti «casi studio».
    Seminari (o cicli di seminari).
    Master  classes:  ore  previste  in  ciascuno  dei primi due anni
cinquanta. Orientativamente delle quattro master classes previste per
il XVIII, XIX, XX e XXI ciclo di dottorato, due saranno collocate nel
primo anno di attivita' e due nel secondo.
    Laboratori:
      Workshop:   ore   previste  in  ciascuno  dei  primi  due  anni
quarantotto.  Il  laboratorio  e'  costituito  da  alcune  differenti
attivita' cui i dottorandi sono invitati a partecipare:
        discussioni interne al gruppo dei dottorandi dei tre cicli in
corso  su  temi  proposti  dal  collegio  dei  docenti o dagli stessi
dottorandi;
        partecipazione  al  forum  istituito  sul  sito del dottorato
(call for paper e forum);
        seminario  di  sperimentazione  progettuale  (al  termine dei
primi due anni di corso);
        seminario  conclusivo  di  presentazione  e discussione della
tesi di dottorato.
e) Altre attivita' didattiche.
    Ore  previste  in  ciascuno dei primi due anni sessantaquattro. I
dottorandi  saranno invitati a partecipare a lezioni, seminari tenuti
da docenti eventualmente esterni al dottorato e giudicati d'interesse
per  la  loro  ricerca  e, parimenti, saranno invitati, piu' volte, a
presentare uno stato di avanzamento delle proprie ricerche.
f) Sbocchi professionali previsti.
    Attivita'  di  ricerca  in istituti, anche extra-universitari, di
studi e di pianificazione territoriale.
    Consulenze  per  i problemi territoriali delle amministrazioni ed
Istituzioni  pubbliche  alle  diverse  scale  e  nei  diversi settori
interessati alle modifiche territoriali ed urbane.
    Progettazione urbanistica alle diverse scale.
    Progettazione  di  settore  attinente  le trasformazioni urbane e
territoriali.
g) Collegio      dei     docenti.     (Cognome/nome/qualifica/settore
scientifico-disciplinare di inquadramento/sede):
    1)     Secchi    Bernardo,    professore    ordinario,    settore
scientifico-disciplinare ICAR/21 - Coordinatore;
    2)  Marcialis  Giuseppina, P.O., settore scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    3)  Barp Armando, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/21,
Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    4)   Lombardi  Giorgio,  P.O.,  settore  scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    5)   Masiero   Roberto,  P.O.,  settore  scientifico-disciplinare
ICAR/18, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    6)   Mamoli   Marcello,  P.A.,  settore  scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    7) Vigano' Paola, P.A., settore scientifico-disciplinare ICAR/21,
Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura.
Altri docenti (non appartenenti al collegio docenti):
    1)  Bianchetti  Cristina,  P.A., settore scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' di Chieti, facolta' di architettura;
    2)  Zardini  Mirko, Centre Canadien pour l'Architecture, Montreal
(Canada).
Tutori (non appartenenti al collegio docenti):
    1)  Claudia Battaino, coll. es., settore scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    16)  Fabrizio Paone, prof. inc., settore scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' di Trieste, facolta' di architettura;
    17)  Chiara  Tosi,  prof.  inc., settore scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' IUAV, facolta' scienze dell'architettura;
    18)   Stefano   Munarin,  ric.  settore  scientifico-disciplinare
ICAR/21, Universita' di Siracusa, facolta' scienze dell'architettura.
h) Regolamento didattico.
    1)  Il dottorato prevede quattro corsi semestrali concentrati nei
primi  due  anni  di  corso. Al termine di ogni corso e' prevista una
master  class.  Al  termine  di ognuno dei primi due anni di corso e'
previsto un workshop.
    Di norma i corsi sono tenuti dai docenti appartenenti al collegio
dei  docenti  e  nella  sede  dello  IUAV,  i seminari sono tenuti da
docenti,  italiani  e  stranieri  appositamente  invitati,  le master
class,  della  durata  di  una  settimana ciascuna, sono tenute da un
docente, italiano o straniero, di chiara fama appositamente invitato.
    1)  Workshops,  a carattere eminentemente progettuale, coordinati
dal  collegio  dei  docenti,  seguiti  dai tutors, danno luogo ad una
critique svolta da docenti esterni.
    2)  Il  dottorando  e'  tenuto  a seguire obbligatoriamente tutte
queste  attivita'  ed  a svolgere le attivita' di ricerca, interne al
tema  proposto  per  ciascun  ciclo  di  dottorato,  che  gli vengono
proposte dal collegio dei docenti.
    3)  Al  termine  di  ogni  anno  di corso il collegio dei docenti
valutera',  sulla  base  dei risultati di ricerca prodotti da ciascun
dottorando la permanenza dei requisiti di idoneita' dello stesso.
    4)  Definito, al termine del primo anno di corso, con il collegio
dei  docenti  lo  specifico  tema  che formera' oggetto della propria
tesi,  il  dottorando dovra' relazionare sull'andamento della propria
attivita'  e  sui  risultati  via via raggiunti in linea di principio
ogni trimestre.
    5)  Al  termine  del  secondo  anno di corso il dottorando dovra'
presentare  uno  schema  della  tesi  che  intende  sostenere  che ne
chiarisca   correttamente  l'oggetto,  gli  obiettivi,  i  principali
riferimenti  pratici  e  teorici,  gli  archivi  esplorati, i casi di
studio presi in esame.
    6)  All'inizio  dell'ultimo  semestre  il dottorando, prima della
stesura  finale  della  tesi,  dovra' esporre la tesi stessa in forma
dettagliata al collegio dei docenti.
    7)  Al  termine  del  ciclo  di  studi il dottorando esporra' gli
elementi  principali della propria tesi di fronte alla commissione di
esame  in  forma di lezione pubblica e rispondera' poi alle questioni
che la stessa commissione riterra' di proporgli.
    8)  Durante  il  ciclo  di  dottorato il dottorando e' invitato a
passare  un  periodo  di studio all'estero concordando la sede con il
collegio dei docenti.