L'AVVOCATO GENERALE DELLO STATO Visto il testo unico delle leggi e delle norme giuridiche sulla rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato e sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato, approvato con regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, ed il relativo regolamento approvato con regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1612, con le successive modificazioni; Vista la legge 3 aprile 1979, n. 103, contenente modifiche dell'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato; Vista la legge 3 gennaio 1991, n. 3, recante misure urgenti relative all'Avvocatura dello Stato; Visto l'art. 3 del decreto legislativo 2 marzo 1948, n. 155; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1954, n. 368; Vista la legge 20 giugno 1955, n. 519; Vista la legge 23 novembre 1966, n. 1035; Visto il testo unico 10 gennaio 1957, n. 3, ed il regolamento 3 maggio 1957, n. 686; Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1972, n. 211; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1980, n. 271; Vista la legge 19 febbraio 1981, n. 27; Vista la legge 6 agosto 1984, n. 425; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 1984, n. 538; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con i Ministri di grazia e giustizia e del tesoro in data 28 maggio 1997, registrato dal Ministero del tesoro, Ragioneria centrale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 30 maggio 1997 al n. 521; Vista la legge 22 agosto 1985, n. 444; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modifiche ed integrazioni; Visto l'art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto, per quanto applicabile, il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487; Vista la legge 24 febbraio 1997, n. 27, ed in particolare l'art. 5, terzo comma; Visto l'art. 3 della legge 15 maggio 1997, n. 127; Visto l'art. 2, comma 9, della legge 16 giugno 1998, n. 191; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403, recante il regolamento di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della legge 15 maggio 1997, n. 127, in materia di semplificazione delle certificazioni amministrative; Decreta: Art. 1. E' indetto un concorso per esame teorico-pratico ad otto posti di Avvocato dello Stato. Al concorso possono partecipare i cittadini italiani di regolare condotta civile e morale in possesso dei requisiti previsti dal presente decreto ed appartenenti alle seguenti categorie: a) procuratori dello Stato con almeno due anni di effettivo servizio; b) magistrati dell'ordine giudiziario che abbiano conseguito la nomina a magistrato di tribunale; c) magistrati della giustizia militare che abbiano la qualifica equiparata a quella di magistrato di tribunale della magistratura ordinaria; d) magistrati amministrativi; e) avvocati attualmente iscritti all'albo con l'anzianita' di iscrizione non inferiore a sei anni; f) dipendenti dello Stato appartenenti ai ruoli delle ex carriere direttive o alle corrispondenti ex qualifiche funzionali di cui alla legge n. 312/1980, con almeno cinque anni di effettivo servizio, i quali abbiano superato l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato; g) professori universitari di materie giuridiche di ruolo o stabilizzati e assistenti universitari di materie giuridiche, appartenenti al ruolo ad esaurimento, che abbiano superato gli esami di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato; h) dipendenti di ruolo delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici a carattere nazionale, assunti mediante pubblici concorsi con almeno cinque anni di effettivo servizio nella carriera direttiva o professionale legale, che abbiano superato l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato. Il possesso delle condizioni richieste per l'ammissione al concorso deve sussistere alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 2 per la presentazione delle domande.