P. Q. M. 
 
    Chiede che codesta ecc.ma Corte costituzionale voglia: 
        dichiarare che  non  spettava  allo  Stato,  e  per  esso  al
Ministero dell'economia e delle finanze, adottare, in violazione  del
principio di ragionevolezza di cui all'art. 3 Cost., degli artt. 7, 8
e 54 della legge cost. n. 3 del 1948, recante Statuto speciale per la
Sardegna, degli artt. 3, 117  e  119  della  Costituzione,  anche  in
riferimento all'art. 10 della legge cost. n. 3 del 2001, nonche' agli
artt. 2, commi 3 e 4, del d.-1.  n.  74  del  2012,  il  decreto  del
Direttore Generale delle Finanze  e  del  Ragioniere  Generale  dello
Stato 5 dicembre  2012,  recante  «Modalita'  di  individuazione  del
maggior gettito di competenza delle autonomie speciali  da  riservare
all'erario, ai sensi dall'art. 2, comma 4, del decreto-legge 6 giugno
2012, n. 74, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  1°  agosto
2012, n. 122», pubblicato in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n.
289 del 12 dicembre 2012; 
        conseguentemente e per l'effetto, annullare l'atto impugnato,
con tutte le connesse conseguenze di diritto, ivi compreso il  dovere
di restituzione alla Regione  autonoma  della  Sardegna  delle  somme
indebitamente trattenute o recuperate in forza dell'atto impugnato. 
    Si deposita copia conforme  all'originale  della  delibera  della
Giunta regionale della Regione autonoma della Sardegna n. 6/2 del  31
gennaio 2013, con allegato estratto del verbale d'approvazione. 
          Roma-Cagliari, addi' 7 febbraio 2012 
 
                   Avv. Ledda - Avv. prof. Luciani