P. Q. M. 
 
    Letto l'art. 23 della legge n. 87 del 1953; 
    Ritenutane la rilevanza e la non manifesta infondatezza, solleva,
nei termini sopra indicati, questione di legittimita' costituzionale:
1) dell'art. 4-bis  del  decreto-legge  30  dicembre  2005,  n.  272,
introdotto dalla legge di conversione 21 febbraio 2006, n. 49,  nella
parte in cui ha modificato l'art. 73 del testo unico  sulle  sostanze
stupefacenti di cui al d.P.R. n. 309/1990, e segnatamente nella parte
in cui, sostituendo i commi 1 e 4  dell'art.  73,  parifica  ai  fini
sanzionatori le  sostanze  stupefacenti  o  psicotrope  di  cui  alle
tabelle II e IV previste dal previgente art. 14 a quelle di cui  alle
tabelle I e III, e conseguentemente eleva le sanzioni  per  le  prime
dalla pena della reclusione da due a sei anni e della multa  da  euro
5.164 ad euro 77.468 a quella della reclusione da sei a venti anni  e
della multa da euro 26.000 ad euro  260.000;  2)  dell'art.  4-vicies
ter, comma 2, lett. a)  e  comma  3,  lett.  a)  n.  6  del  medesimo
decreto-legge, nella parte in cui sostituisce gli artt. 13 e  14  del
d.P.R.  n.  309/1990,  unificando  le  tabelle  che  identificano  le
sostanze stupefacenti, ed in particolare includendo la cannabis  e  i
suoi prodotti nella prima di tali tabelle,  in  riferimento  all'art.
77, secondo comma, della Costituzione, in  via  principale  sotto  il
profilo dell'estraneita' delle nuove norme inserite  dalla  legge  di
conversione   all'oggetto,   alle   finalita'    ed    alla    ratio,
dell'originario decreto-legge e, in via subordinata, sotto il profilo
della evidente carenza del  presupposto  del  caso  straordinario  di
necessita' ed urgenza; 
    Sospende  il  giudizio  in  corso  sino  all'esito  del  giudizio
incidentale di legittimita' costituzionale; 
    Dispone  che,  a  cura  della   cancelleria,   gli   atti   siano
immediatamente trasmessi alla Corte costituzionale, e che la presente
ordinanza sia notificata al Presidente del Consiglio dei  ministri  e
che  sia  anche  comunicata  ai  Presidenti  delle  due  Camere   del
Parlamento. 
      Vibo Valentia, addi' 5 luglio 2013 
 
                             Il giudice