per questi motivi 
                       LA CORTE COSTITUZIONALE 
 
    dichiara l'illegittimita' costituzionale dell'articolo 28,  comma
7, della legge 4 maggio 1983, n.  184  (Diritto  del  minore  ad  una
famiglia), come  sostituito  dall'art.  177,  comma  2,  del  decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia  di  protezione
dei dati personali), nella parte in cui non prevede -  attraverso  un
procedimento,  stabilito  dalla  legge,  che  assicuri   la   massima
riservatezza - la possibilita' per  il  giudice  di  interpellare  la
madre - che abbia dichiarato di non voler essere  nominata  ai  sensi
dell'art.  30,  comma  1,  del  d.P.R.  3  novembre  2000,   n.   396
(Regolamento per la revisione e la  semplificazione  dell'ordinamento
dello stato civile, a norma dell'articolo 2, comma 12, della legge 15
maggio 1997, n. 127) - su  richiesta  del  figlio,  ai  fini  di  una
eventuale revoca di tale dichiarazione. 
    Cosi' deciso in Roma,  nella  sede  della  Corte  costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 18 novembre 2013. 
 
                                F.to: 
                    Gaetano SILVESTRI, Presidente 
                       Paolo GROSSI, Redattore 
                   Gabriella MELATTI, Cancelliere 
 
    Depositata in Cancelleria il 22 novembre 2013. 
 
                   Il Direttore della Cancelleria 
                       F.to: Gabriella MELATTI