Art. 2. F i n a l i t a' 1. La Regione, nel rispetto delle disposizioni contenute nella legge 4 aprile 2001, n. 154, «Misure contro la violenza nelle relazioni familiari», e nella legge 8 novembre 2000, n. 328, «legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali», promuove, coordina e stimola iniziative per contrastare il ricorso all'uso della violenza tra i sessi, attraverso azioni efficaci contro la violenza sessuale, fisica, psicologica ed economica, i maltrattamenti, le molestie ed i ricatti a sfondo sessuale in tutti gli ambiti. 2. La Regione, al fine di garantire adeguata solidarieta', sostegno e soccorso alle vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri e di abusi sessuali extra o intrafamiliari, promuove e sostiene l'attivita', nel territorio regionale, di centri antiviolenza e case di accoglienza, in grado di rispondere alle necessita' delle donne che si trovano esposte alla minaccia di ogni forma di violenza o che l'abbiano subita. 3. La Regione favorisce e promuove interventi di rete, sia con l'insieme delle istituzioni, associazioni, organizzazioni, enti pubblici e privati, sia con l'insieme delle competenze e figure professionali, per offrire le risposte necessarie alle diverse tipologie di violenza per i danni da esse causate e sugli effetti procurati alle singole donne, cittadine italiane, straniere o apolidi, ai sensi del comma 1 dell'Art. 2 della legge n. 328/2000. 4. La Regione riconosce e valorizza i percorsi di elaborazione culturale e le pratiche di accoglienza autonome e autogestite delle donne, avvalendosi delle esperienze e delle competenze espresse localmente da enti, associazioni e organizzazioni non lucrative di utilita' sociale (ONLUS), che abbiano, tra i loro scopi prioritari, la lotta alla violenza contro le donne ed i minori, la prevenzione e la solidarieta' alle vittime di tale violenza. 5. La Regione riconosce il carattere decisivo dell'attivita' svolta dai centri antiviolenza operanti nel territorio regionale, sia per le attivita' di aiuto alle donne vittime di violenza ed ai loro figli attraverso l'accoglienza ed il sostegno alla costruzione di nuovi progetti di vita con l'utilizzo di personale qualificato professionalmente ed adeguatamente specializzato sul tema della violenza di genere, sia per la realizzazione di progetti di rete quale azione integrata contro la violenza alle donne. La Regione valorizza le esperienze pilota e garantisce la promozione di nuovi centri o case rifugio e il supporto alle attivita' delle reti locali.