Art. 2.
                          F i n a l i t a'
 
  1.  Tenuto  conto  delle  caratteristiche  del sistema distributivo
della  Calabria,  la  presente  legge  e  i  provvedimenti   previsti
all'articolo precedente perseguono, ciascuno per il proprio ambito di
intervento, le seguenti finalita':
   a)  la  gradualita'  del  passaggio  al  nuovo  assetto  normativo
previsto  dal  decreto  legislativo  n.   114/1998,   attraverso   la
promozione,  dei  processi di ristrutturazione e, riconversione delle
attivita' commerciali esistenti;
   b) lo  sviluppo  della  rete  commerciale  secondo  i  criteri  di
efficienza  e  modernizzazione,  promuovendo l'evoluzione tecnologica
dell'offerta e incentivando forme di affiliazione contrattuale  o  di
associazionismo tra gli operatori al fine di conseguire il pluralismo
e l'equilibrato sviluppo delle diverse tipologie distributive;
   c)   l'equilibrio   funzionale   e   insediativo  delle  strutture
commerciali  in  rapporto  con  l'uso  del  suolo  e  delle   risorse
territoriali  in raccordo con le disposizioni delle leggi regionali 2
giugno 1980, n. 20, 11 luglio 1994, n. 16 e 25 febbraio 1995, n. 3  e
successive  modificazioni,  in  materia  di  urbanistica,  tutela del
territorio  e  delle  zone  di  particolare  interesse  ambientale  e
paesaggistico;
   d)  il  riequilibrio  territoriale  della  presenza  delle medie e
grandi strutture di vendita, assicurando  il  rispetto  dei  principi
della   concorrenza   e   della   liberta'   di  impresa,  attraverso
l'articolazione   della   programmazione   per   aree   e    sub-aree
sovracomunali  anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali
nelle rispettive aree;
   e)  il  concorso  alla  valorizzazione  delle  produzioni  tipiche
calabresi,  delle  attivita'  turistiche  e  del patrimonio storico e
culturale  regionale  e,  in  special  modo,  alla  conservazione   e
rivitalizzazione dei centri storici;
   f)  la rivitalizzazione del tessuto economico, sociale e culturale
sia nei centri storici, sia nelle zone rurali e  di  montagna,  anche
mediante la promozione di centri polifunzionali;
   g)  la  tutela  dei  consumatori,  con  particolare  riguardo alla
correttezza     dell'informazione,     alla      possibilita'      di
approvvigionamento,  al  servizio di prossimita', all'assortimento ed
alla sicurezza dei prodotti;
   h)  la  qualificazione  e  l'aggiornamento   professionale   degli
operatori commerciali con particolare riguardo ai titolari di piccole
e medie imprese;
   i)  la  predisposizione  di  un  sistema  di monitoraggio riferito
all'entita' e'  all'efficienza  della  rete  distributiva  regionale,
attraverso il coordinamento operativo tra Regione, comuni e camere di
commercio per la gestione dei flussi informativi;
   j)   la   trasparenza   e   la  semplificazione  dei  procedimenti
amministrativi, anche attraverso un  sistema  decisionale  coordinato
tra le regioni le province, i comuni e le Camere di commercio.