(Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 32 dell'8 agosto 2018) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Promulga la seguente legge: Art. 1 Sostituzione dell'art. 2 della legge regionale n. 12/2015 1. Nelle more del riordino del sistema delle autonomie locali, l'art. 2 della legge regionale 22 maggio 2015, n. 12 (Disciplina del Consiglio delle autonomie locali del Friuli-Venezia Giulia, modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 26/2014 in materia di riordino del sistema Regione-Autonomie locali e altre norme urgenti in materia di autonomie locali), e' sostituito dal seguente: «Art. 2 (Composizione del CAL). - 1. Il CAL e' composto da una rappresentanza istituzionale di enti locali cosi' formata: a) i Comuni di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste quali membri di diritto; b) un comune per ciascun ambito territoriale del servizio sociale dei comuni di cui all'art. 17 della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale), esclusa l'applicazione dei commi 3 e 4 dello stesso articolo. 2. I comuni di cui al comma 1, lettera b), sono individuati, ogni cinque anni, per ciascun ambito territoriale, dai sindaci dei comuni compresi nell'ambito, esclusi i sindaci dei comuni di cui al comma 1, lettera a). Le conferenze dei sindaci sono convocate, per ciascun ambito territoriale, dal sindaco del comune con il maggior numero di abitanti almeno trenta giorni prima della scadenza del quinquennio; in difetto provvede, previa diffida ad adempiere entro il termine di dieci giorni, l'assessore regionale competente in materia di autonomie locali. Lo stesso sindaco, con l'assistenza del segretario del rispettivo comune, presiede la conferenza. 3. Per individuare i comuni di cui al comma 1, lettera b), ogni sindaco esprime un solo voto, uguale e segreto. Risulta individuato il comune che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parita' di voti, risulta individuato il comune con il maggior numero di abitanti. Dell'avvenuta individuazione viene data comunicazione all'assessore regionale competente in materia di autonomie locali. 4. Qualora tra i comuni individuati con le modalita' di cui ai commi 2 e 3, non risultino compresi almeno due comuni con popolazione sino a 3.000 abitanti, si procede ad una elezione suppletiva per l'individuazione di un comune montano e di un comune non montano, entrambi con popolazione sino a 3.000 abitanti. A tal fine, l'assessore regionale competente in materia di autonomie locali, entro venti giorni dalla comunicazione di cui al comma 3, ultimo periodo, convoca, in due distinte conferenze, i sindaci dei comuni con popolazione sino a 3.000 abitanti classificati montani di cui all'allegato A) alla legge regionale 20 dicembre 2002, n. 33 (Istituzione dei comprensori montani del Friuli-Venezia Giulia), e i sindaci degli altri comuni, non montani, con popolazione sino a 3.000 abitanti. Ciascuna conferenza e' rispettivamente presieduta, con l'assistenza della struttura regionale di cui all'art. 1, comma 5, dal sindaco del comune con il maggior numero di abitanti. L'individuazione dei due comuni avviene con le modalita' indicate al comma 3. 5. L'assessore regionale competente in materia di autonomie locali da' atto della composizione del CAL con decreto da pubblicarsi nel Bollettino ufficiale della Regione. Il quinquennio decorre dalla data di pubblicazione del decreto. 6. Partecipano alle attivita' del CAL i sindaci dei comuni di cui al comma 1, o loro delegati, scelti tra i sindaci dei comuni compresi nello stesso ambito territoriale. 7. La qualita' di componente del CAL non comporta il diritto a compensi o rimborsi a carico della regione.».