(Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata - Speciale n. 53 del 5 dicembre 2018) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge: Art. 1 Principi e campo di applicazione 1. Nel rispetto ed in applicazione della Costituzione della Repubblica italiana la Regione Basilicata, nell'ambito delle proprie competenze, promuove ed attua il diritto allo studio e sostiene l'apprendimento permanente, in modo integrato con le proprie politiche di istruzione, formazione, cultura, sviluppo economico ed inclusione sociale. 2. La regione assume quali principi generali alla base delle politiche per il diritto allo studio ed il sostegno all'apprendimento permanente: a) la promozione dell'eguaglianza di tutti gli individui nei confronti delle opportunita' di apprendimento, sulla base delle proprie potenzialita' ed aspirazioni, come parte essenziale del diritto al pieno sviluppo dell'identita' personale e sociale; b) lo sviluppo delle capacita' e delle possibilita' individuali di effettuare ed esercitare le proprie scelte di studio ed apprendimento lungo il corso della vita; c) l'affermazione della piena parita' degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e la prevenzione del fenomeno della violenza contro le donne; d) la lotta ad ogni forma di discriminazione basata su condizioni fisiche, etniche e di nazionalita', di lingua, religione, opinioni politiche, caratteristiche personali, economiche e sociali; e) la promozione dello sviluppo economico, sociale, della qualita' dell'occupazione, della cultura e della ricerca scientifica; f) la promozione della cultura, la coesione sociale e l'educazione alla cittadinanza attiva e solidale. 3. Le politiche per il diritto allo studio ed il sostegno all'apprendimento permanente sono rivolte a: a) garantire la completa scolarizzazione, nel territorio regionale, dalla scuola dell'infanzia fino all'assolvimento dell'obbligo di istruzione; b) rimuovere gli ostacoli di ordine territoriale, economico, sociale e culturale all'accesso ed alla partecipazione degli individui all'offerta educativa, di istruzione e formazione di ogni ordine e grado, anche con riferimento al sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, al supporto alle transizioni fondamentali nella vita attiva ed all'orientamento all'esercizio delle scelte; c) favorire e sostenere l'accesso e la partecipazione all'offerta educativa, di istruzione e formazione in applicazione dei principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilita' certificata, nonche' degli individui interessati da condizioni fisiche temporaneamente inabilitanti, con disturbi dell'apprendimento, differenti modalita' di comunicazione e bisogni educativi speciali; d) valorizzare gli apprendimenti formali, non formali ed informali maturati nel corso della vita attiva, come condizione per accedere ad ulteriori opportunita' di apprendimento; e) prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa, nonche' sostenere la ripresa dei percorsi educativi interrotti, anche a carattere universitario; f) valorizzare il merito scolastico e formativo, sostenendo la continuita' e la progressione dei percorsi, anche in una dimensione internazionale; g) promuovere la formazione civica e sociale dei giovani e il senso di appartenenza alla comunita' locale e nazionale per l'acquisizione di una cultura di cittadinanza attiva e coesione sociale. 4. Le politiche rivolte al diritto allo studio ed all'apprendimento permanente assumono quali specifici campi di azione: a) l'accesso e la positiva partecipazione ai sistemi educativi, di istruzione e di formazione professionale, di educazione permanente ed all'universita', dalla nascita fino al raggiungimento dei piu' elevati livelli di istruzione; b) l'accesso alla validazione ed alla certificazione delle competenze, quale parte dei piu' complessivi diritti di partecipazione a percorsi di istruzione e formazione nel corso della vita attiva; c) la qualificazione e l'innovazione strutturale e didattica dei sistemi di offerta, nella logica dell'equilibrio territoriale, della specializzazione intelligente e del ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione.