Art. 58 Altre attivita' a pagamento 1. L'attivita' di consulenza dei dirigenti medici e veterinari, per lo svolgimento di compiti inerenti i fini istituzionali, all'interno dell'azienda o ente costituisce particolare incarico dirigenziale ai sensi dell'art. 27, comma 1, lett. c). 2. Qualora l'attivita' di consulenza sia chiesta all'azienda da soggetti terzi, essa costituisce una particolare forma di attivita' aziendale a pagamento, rientrante tra le ipotesi di cui all'art. 55 lett. c), da esercitarsi al di fuori dell'impegno di servizio. Essa viene attuata nei seguenti casi e con le modalita' sottoindicate: a) In servizi sanitari di altra azienda o ente del comparto, mediante apposita convenzione tra le istituzioni interessate che disciplini: - i limiti orari minimi e massimi dell'impegno, comprensivi anche dei tempi di raggiungimento delle sedi di servizio, compatibili con l'articolazione dell'orario di lavoro; - il compenso e le modalita' di svolgimento. b) Presso istituzioni pubbliche non sanitarie o istituzioni socio - sanitarie senza scopo di lucro, mediante apposita convenzione tra i soggetti istituzionali che attesti che l'attivita' non e' in contrasto con le finalita' ed i compiti istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale e disciplini: - la durata della convenzione; - la natura della prestazione, che non puo' configurare un rapporto di lavoro subordinato e deve essere a carattere occasionale; - i limiti di orario dell'impegno, compatibili con l'articolazione dell'orario di lavoro; - l'entita' del compenso; - motivazioni e fini della consulenza, al fine, di accertarne la compatibilita' con l'attivita' di istituto. 3. Il compenso per le attivita' di cui alle lettere a) e b) deve affluire all'azienda o ente di appartenenza che provvede ad attribuirne il 95 % al dirigente avente diritto quale prestatore della consulenza con la retribuzione del mese successivo. 4. Tra le attivita' di cui al presente articolo rientra quella di certificazione medico legale resa dall'azienda per conto dell'Istituto Nazionale degli Infortuni, sul lavoro (I.N.A.I.L.) a favore degli infortunati sul lavoro e tecnopatici, ai sensi del D.P.R. n. 1124 del 1965. Per i compensi si applica il comma 3. 5. L'atto indicato nell'art. 54, comma 1 disciplina, inoltre, i casi in cui l'assistito puo' chiedere all'azienda che la prestazione sia resa direttamente dal dirigente da lui scelto ed erogata al suo domicilio, fuori dell'orario di servizio, in relazione alle particolari prestazioni assistenziali richieste o al carattere occasionale e straordinario delle prestazioni stesse o al rapporto fiduciario gia' esistente con il medico prescelto con riferimento all'attivita' libero professionale intramuraria svolta individualmente o in equipe nell'ambito dell'azienda. 6. L'onorario della prestazione di cui al comma 3, stabilito nel rispetto dei vincoli ordinistici, viene riscosso dal dirigente che ha effettuato la prestazione, il quale ne rilascia la ricevuta al paziente su apposito bollettario dell'azienda. L'onorario viene versato entro cinque giorni dalla riscossione all'azienda, che ne accredita il 95% al dirigente stesso con la retribuzione del mese successivo. 7. L'atto aziendale di cui all'art. 54, comma 1, disciplina i casi in cui le attivita' professionali sono richieste a pagamento da singoli utenti e svolte, individualmente o in e'quipe, in strutture di altra azienda del Servizio sanitario nazionale o di altra struttura sanitaria non accreditata, sono disciplinate da convenzione. Le predette attivita' sono consentite solo se a carattere occasionale e se preventivamente autorizzate dall'azienda con le modalita' stabilite dalla convenzione. L'azienda con l'atto richiamato disciplina in conformita' al presente contratto: il limite massimo di attivita' di ciascun dirigente tenuto anche conto delle altre attivita' svolte; l'entita' del compenso dovuto al: dirigente e/o all'equipe che ha effettuato la prestazione; le modalita' di riscossione e di attribuzione dei compensi, la quota della tariffa spettante all'azienda stabilita in conformita' ai criteri indicati nell'art. 56. 8. Gli onorari per le prestazioni di cui al comma 7 sono riscossi dalla struttura presso la quale il dirigente ha svolto l'attivita', la quale ne rilascia ricevuta su appositi bollettari forniti dall'azienda di appartenenza del dirigente stesso; la struttura citata, dedotte le quote di propria spettanza, versa all'azienda ed al dirigente le quote di loro competenza con le cadenze previste nella convenzione. 9. L'atto aziendale di cui all'art. 54, comma 1, disciplina, infine, l'attivita' professionale, richiesta a pagamento da terzi all'azienda e svolta, fuori dall'orario di lavoro, sia all'interno che all'esterno delle strutture aziendali. Tale attivita' puo', a richiesta del dirigente interessato, essere considerata attivita' libero-professionale intramuraria e sottoposta alla disciplina per tale attivita' ovvero considerata come obiettivo prestazionale incentivato con le specifiche risorse introitate, in conformita' al presente contratto. 10. Per le prestazioni di cui al comma 9, l'atto aziendale in conformita' di quanto previsto dal presente articolo, stabilisce per le attivita' svolte, per conto dell'azienda in regime libero professionale: a) i limiti minimi e massimi di ciascun dirigente, comprensivi anche degli eventuali tempi di raggiungimento delle sedi di servizio, compatibili con l'articolazione dell'orario di lavoro; b) l'entita' del compenso dovuto al dirigente che ha effettuato la prestazione, ove l'attivita' abbia luogo fuori dell'orario di lavoro e l'eventuale rimborso spese, dallo stesso sostenute ove l'attivita' abbia luogo nell'orario di lavoro ma fuori della struttura di appartenenza; c) le modalita' di attribuzione dei compensi e rimborsi spese. I compensi e le modalita' di attribuzione sono stabiliti dai contratti collettivi nazionali, di lavoro; d) la partecipazione ai proventi per le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio non puo' essere superiore al 50 per cento della tariffa per le prestazioni finalizzate alla riduzione delle liste di attesa, ai sensi dell'art. 15 quinquies, comma 2, lettera d), del d.lgs. 502/1992; e) l'attivita' deve garantire, di norma, il rispetto dei principi della fungibilita' e della rotazione di tutto il personale che eroga le prestazioni.