(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2

Criteri  per  la  definizione  dei limiti dei ricavi o compensi per i
soggetti   che  si  avvalgono  del  regime  fiscale  delle  attivita'
marginali  relativamente  ai ventinove studi di settore in vigore dal
periodo  d'imposta  2000,  approvati  con  decreti  ministeriali  del
                           20 marzo 2001.

                     Nota tecnica e metodologica

  Le  persone  fisiche  esercenti  attivita'  per  le quali risultano
applicabili gli studi di settore possono avvalersi del regime fiscale
delle  attivita'  marginali  a condizione che i ricavi o compensi del
periodo  d'imposta  risultino di ammontare non superiore ad un valore
limite,  differenziato  in relazione ai diversi settori di attivita'.
Tale  limite  non  puo',  comunque,  essere superiore a 50 milioni di
lire.
  Di  seguito  vengono esposti i criteri seguiti per l'individuazione
dei  limiti dei ricavi o compensi per i 29 studi di settore in vigore
dall'anno  d'imposta  2000, approvati con decreti ministeriali del 20
marzo2001.
  L'elaborazione e' stata condotta sui questionari, utilizzati per la
definizione degli studi di settore, relativi alle persone fisiche.
  Per  ogni  studio  di  settore e' stata analizzata la distribuzione
ventilica  dei  ricavi  o  compensi dichiarati dalle persone fisiche,
eventualmente  allineati  al  ricavo o compenso di riferimento minimo
determinato in base all'applicazione degli studi di settore.
  Analogamente  a  quanto  predisposto  per  gli  ottantasei studi di
settore  in  vigore  nell'anno d'imposta 1999, come valore limite per
l'applicazione  del regime fiscale delle attivita' marginali e' stato
scelto  il  valore  del  1o  ventile della distribuzione dei ricavi o
compensi.
  In tal modo si e' ottenuto un limite, differenziato in relazione ai
diversi  settori di attivita', che tiene conto delle dimensioni medie
degli operatori del settore. Per valori del 1o ventile superiori a 50
milioni  di lire, il limite e' stato comunque fissato a 50 milioni di
lire.