(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2
Classe 2
CLASSE DELLE LAUREE NELLE
             PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
I laureati nella classe sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n.
251,  articolo  2,  comma  1,  operatori  delle professioni sanitarie
dell'area   della  riabilitazione  che  svolgono  con  titolarita'  e
autonomia  professionale, nei confronti dei singoli individui e della
collettivita',  attivita'  dirette  alla prevenzione, alla cura, alla
riabilitazione  e  a  procedure di valutazione funzionale, al fine di
espletare   le  competenze  proprie  previste  dai  relativi  profili
professionali.
I laureati della classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle
discipline  di base, tale da consentire loro la migliore comprensione
dei   piu'  rilevanti  elementi  che  sono  alla  base  dei  processi
patologici  sui  quali  si focalizza il loro intervento riabilitativo
e/o  terapeutico  in  eta'  evolutiva,  adulta  e  geriatrica. Devono
inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre
l'italiano,  nell'ambito  specifico di competenza e per lo scambio di
informazioni generali.
Le  strutture  didattiche  devono  pertanto  individuare  e costruire
altrettanti  percorsi formativi atti alla realizzazione delle diverse
figure  di  laureati  funzionali ai profili professionali dai decreti
del Ministero della sanita'.
Le  strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna
selezione   degli   ambiti  disciplinari  delle  attivita'  formative
caratterizzanti,     con     particolare    riguardo    ai    settori
scientifico-disciplinari  professionalizzanti, gli specifici percorsi
formativi  delle  professioni  sanitarie  ricomprese nella classe. In
particolare  per  l'educatore professionale, al fine di connotarne la
figura  di  operatore  dell'area  sanitaria,  e'  indispensabile  una
adeguata utilizzazione dei settori scientifico-disciplinari.
In  particolare,  i  laureati  nella classe, in funzione dei suddetti
percorsi formativi, devono raggiungere le competenze professionali di
seguito   indicate   e   specificate   riguardo  ai  singoli  profili
identificati    con    provvedimenti   della   competente   autorita'
ministeriale.  Il  raggiungimento  delle  competenze professionali si
attua  attraverso  una formazione teorica e pratica che includa anche
l'acquisizione  di  competenze comportamentali e che venga conseguita
nel   contesto   lavorativo  specifico  di  ogni  profilo,  cosi'  da
garantire,  al termine del percorso formativo, la piena padronanza di
tutte  le  necessarie  competenze  e  la loro immediata spendibilita'
nell'ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e
qualificante  della  formazione  professionale,  riveste  l'attivita'
formativa  pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione
e   la   guida   di  tutori  professionali  appositamente  assegnati,
coordinata  da  un  docente  appartenente  al  piu'  elevato  livello
formativo previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente
alle norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi,
devono  raggiungere  le  competenze  previste dagli specifici profili
professionali. In particolare:
Nell'ambito della professione sanitaria del podologo, i laureati sono
operatori  sanitari  cui  competono le attribuzioni previste dal D.M.
del  Ministero  della  sanita' 14 settembre 1994, n. 666 e successive
modificazioni  ed  integrazioni;  ovvero  trattano  direttamente, nel
rispetto della normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede, con
metodi  incruenti,  ortesici  ed idromassoterapici, le callosita', le
unghie  ipertrofiche, deformi e incarnite, nonche' il piede doloroso.
I  laureati  in  podologia,  su  prescrizione  medica,  prevengono  e
svolgono  la medicazione delle ulcerazioni delle verruche del piede e
comunque  assistono,  anche  ai  fini  dell'educazione  sanitaria,  i
soggetti  portatori di malattie a rischio; individuano e segnalano al
medico   le   sospette   condizioni  patologiche  che  richiedono  un
approfondimento  diagnostico o un intervento terapeutico; svolgono la
loro  attivita'  professionale  in  strutture  sanitarie, pubbliche o
private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito   della   professione  sanitaria  del  fisioterapista,  i
laureati  sono  operatori  sanitari  cui  competono  le  attribuzioni
previste  dal  D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n.
741  e  successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, in
via  autonoma  o  in  collaborazione  con altre figure sanitarie, gli
interventi  di  prevenzione,  cura  e riabilitazione nelle aree della
motricita', delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali
conseguenti  a  eventi  patologici,  a  varia eziologia, congenita od
acquisita.  I  laureati in fisioterapia, in riferimento alla diagnosi
ed  alle  prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze,
elaborano,  anche  in  equipe  multidisciplinare,  la definizione del
programma   di   riabilitazione   volto   all'individuazione   ed  al
superamento   del   bisogno   di   salute   del  disabile;  praticano
autonomamente  attivita'  terapeutica  per la rieducazione funzionale
delle  disabilita'  motorie,  psicomotorie  e  cognitive  utilizzando
terapie  fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; propongono
l'adozione   di  protesi  ed  ausili,  ne  addestrano  all'uso  e  ne
verificano  l'efficacia;  verificano le rispondenze della metodologia
riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono
attivita'  di  studio,  didattica  e  consulenza  professionale,  nei
servizi  sanitari  ed in quelli dove si richiedono le loro competenze
professionali;  svolgono la loro attivita' professionale in strutture
sanitarie,   pubbliche   o   private,   in  regime  di  dipendenza  o
libero-professionale.
Nell'ambito  della  professione sanitaria del logopedista, i laureati
sono  operatori  sanitari  cui competono le attribuzioni previste dal
D.M.  del  Ministero  della  sanita'  14  settembre  1994,  n.  742 e
successive  modificazioni  ed  integrazioni;  ovvero svolgono la loro
attivita'  nella  prevenzione  e  nel trattamento riabilitativo delle
patologie  del  linguaggio  e  della comunicazione in eta' evolutiva,
adulta  e  geriatrica. L'attivita' dei laureati in logopedia e' volta
all'educazione  e  rieducazione  di  tutte le patologie che provocano
disturbi  della  voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e
degli  handicap  comunicativi.  Essi, in riferimento alla diagnosi ed
alla  prescrizione  del  medico,  nell'ambito  delle loro competenze,
elaborano,  anche in equipe multidisciplinare, il bilancio logopedico
volto  all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del
disabile;   praticano  autonomamente  attivita'  terapeutica  per  la
rieducazione  funzionale  delle disabilita' comunicative e cognitive,
utilizzando  terapie  logopediche  di  abilitazione  e riabilitazione
della   comunicazione  e  del  linguaggio,  verbali  e  non  verbali;
propongono   l'adozione   di  ausili,  ne  addestrano  all'uso  e  ne
verificano  l'efficacia;  svolgono  attivita'  di studio, didattica e
consulenza  professionale,  nei servizi sanitari ed in quelli dove si
richiedono   le   loro   competenze   professionali;   verificano  le
rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di
recupero  funzionale;  svolgono  la  loro  attivita' professionale in
strutture  sanitarie,  pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale.
Nell'ambito    della    professione   sanitaria   dell'ortottista   e
dell'assistente  di  oftalmologia, i laureati sono operatori sanitari
cui  competono  le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della
sanita'  14  settembre  1994,  n.  743  e successive modificazioni ed
integrazioni; ovvero trattano, su prescrizione del medico, i disturbi
motori  e  sensoriali  della  visione  ed  effettuano  le tecniche di
semeiologia  strumentale-oftalmologica.  I  laureati  in ortottica ed
assistenza oftalmologica sono responsabili dell'organizzazione, della
pianificazione  e  della  qualita'  degli  atti  professionali svolti
nell'ambito   delle   loro   mansioni;  svolgono  la  loro  attivita'
professionale  in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime
di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito  della  professione sanitaria del terapista della neuro e
psicomotricita'   dell'eta'  evolutiva,  i  laureati  sono  operatori
sanitari   cui  competono  le  attribuzioni  previste  dal  D.M.  del
Ministero   della  sanita'  17  gennaio  1997,  n.  56  e  successive
modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, in collaborazione con
l'equipe   multiprofessionale  di  neuropsichiatria  infantile  e  in
collaborazione  con  le  altre  discipline  dell'area pediatrica, gli
interventi  di  prevenzione,  terapia e riabilitazione delle malattie
neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricita',
della  neuropsicologia  e  della  psicopatologia  dello  sviluppo.  I
laureati   in   terapia   della  neuro  e  psicomotricita'  dell'eta'
evolutiva,  in riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche,
nell'ambito  delle  specifiche  competenze,  adattano  gli interventi
terapeutici  alle  peculiari  caratteristiche  dei  pazienti  in eta'
evolutiva  con  quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo
in  relazione  alle  funzioni  emergenti;  individuano  ed elaborano,
nell'equipe  multiprofessionale,  il  programma  di  prevenzione,  di
terapia  e  riabilitazione volto al superamento del bisogno di salute
del  bambino  con  disabilita'  dello  sviluppo;  attuano  interventi
terapeutici   e   riabilitativi   nei   disturbi   percettivo-motori,
neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del
bambino  fin dalla nascita; attuano procedure rivolte all'inserimento
dei    soggetti    portatori    di    disabilita'   e   di   handicap
neuro-psicomotorio  e  cognitivo; collaborano all'interno dell'equipe
multiprofessionale  con  gli  operatori  scolastici  per l'attuazione
della   prevenzione,   della   diagnosi   funzionale  e  del  profilo
dinamico-funzionale  del  piano  educativo individualizzato; svolgono
attivita'   terapeutica   per   le   disabilita'  neuro-psicomotorie,
psicomotorie   e  neuropsicologiche  in  eta'  evolutiva  utilizzando
tecniche  specifiche  per  fascia  d'eta'  e  per  singoli  stadi  di
sviluppo;  attuano  procedure  di valutazione dell'interrelazione tra
funzioni  affettive,  funzioni  cognitive e funzioni motorie per ogni
singolo  disturbo  neurologico,  neuropsicologico  e  psicopatologico
dell'eta' evolutiva; identificano il bisogno e realizzano il bilancio
diagnostico  e  terapeutico  tra  rappresentazione somatica e vissuto
corporeo   e   tra  potenzialita'  funzionali  generali  e  relazione
oggettuale;  elaborano  e  realizzano  il  programma  terapeutico che
utilizza  schemi  e  progetti  neuromotori  come  atti mentali e come
strumenti cognitivi e meta-cognitivi; utilizzano altresi' la dinamica
corporea  come  integrazione delle funzioni mentali e delle relazioni
interpersonali;   verificano  l'adozione  di  protersi  e  di  ausili
rispetto  ai  compensi neuropsicologici e al rischio psicopatologico;
partecipano  alla  riabilitazione  funzionale  in  tutte le patologie
acute  e  croniche  dell'infanzia;  documentano  le rispondenze della
metodologia  riabilitativa  attuata secondo gli obiettivi di recupero
funzionale  e  le  caratteristiche  proprie  delle  patologie  che si
modificano  in  rapporto allo sviluppo; svolgono attivita' di studio,
di  didattica  e  di  ricerca  specifica  applicata,  e di consulenza
professionale,  nei  servizi sanitari e nei luoghi in cui si richiede
la  loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del
personale  di  supporto  e  concorrono direttamente all'aggiornamento
relativo  al  loro  profilo professionale; svolgono la loro attivita'
professionale  in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime
di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito   della   professione   sanitaria   del   tecnico   della
riabilitazione  psichiatrica,  i laureati sono operatori sanitari cui
competono  le  attribuzioni  previste  dal  D.M.  del Ministero della
sanita' del 29 marzo 2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
ovvero  svolgono, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato in
un  equipe  multidisciplinare,  interventi riabilitativi ed educativi
sui  soggetti  con disabilita' psichica. I laureati in riabilitazione
psichiatrica  collaborano alla valutazione della disabilita' psichica
e  delle  potenzialita'  del  soggetto,  analizza  bisogni  e istanze
evolutive   e   rivela   le   risorse   del   contesto   familiare  e
socio-ambientale,  collaborano  all'identificazione  degli  obiettivi
formativo-terapeuci  e  di  riabilitazione  psichiatrica nonche' alla
formulazione  dello  specifico  programma  di  intervento  mirato  al
recupero  e  allo  sviluppo  del  soggetto  in  trattamento;  attuano
interventi  volti  all'abilitazione/riabilitazione  dei soggetti alla
cura  di  se'  e  alle relazioni interpersonali di varia complessita'
nonche',  ove  possibile,  ad  un'attivita'  lavorativa;  operano nel
contesto  della  prevenzione  primaria  sul  territorio,  al  fine di
promuovere   lo  sviluppo  delle  relazioni  di  rete,  per  favorire
l'accoglienza  e  la gestione delle situazioni a rischio di patologie
manifestate;  operano  sulle  famiglie  e  sul  contesto  sociale dei
soggetti,  allo  scopo di favorirne il reinserimento nella comunita';
collaborano   alla   valutazione   degli   esiti   del  programma  di
abilitazione e riabilitazione nei singoli soggetti, in relazione agli
obiettivi prefissati; contribuiscono alla formazione del personale di
supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro
profilo  professionale;  svolgono  la loro attivita' professionale in
strutture  e  servizi  sanitari  pubblici  o  privati,  in  regime di
dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito    della    professione    sanitaria    della   terapista
occupazionale,  i  laureati  sono operatori sanitari cui competono le
attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 17 gennaio
1997,  n.  136  e  successive  modificazioni  ed integrazioni; ovvero
operano  nell'ambito  della  prevenzione,  cura  e riabilitazione dei
soggetti  affetti  da  malattie  e disordini fisici, psichici sia con
disabilita'   temporanee   che   permanenti,   utilizzando  attivita'
espressive,  manuali-rappresentative, ludiche, della vita quotidiana.
I  laureati in terapia occupazionale, in riferimento alla diagnosi ed
alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze ed in
collaborazione  con  altre  figure  socio-sanitarie,  effettuano  una
valutazione funzionale e psicologica del soggetto ed elaborano, anche
in   equipe   multidisciplinare,   la   definizione   del   programma
riabilitativo, volto all'individuazione ed al superamento dei bisogni
del  disabile  ed  al  suo  avviamento  verso  l'autonomia  personale
nell'ambiente  di  vita  quotidiana  e  nel tessuto sociale; trattano
condizioni   fisiche,   psichiche   e   psichiatriche,  temporanee  o
permanenti,  rivolgendosi  a  pazienti  di  tutte le eta'; utilizzano
attivita'  sia  individuali  che di gruppo, promuovendo il recupero e
l'uso    ottimale   di   funzioni   finalizzate   al   reinserimento,
all'adattamento   e   all'integrazione   dell'individuo  nel  proprio
ambiente  personale, domestico e sociale; individuano ed esaltano gli
aspetti    motivazionali    e   le   potenzialita'   di   adattamento
dell'individuo, proprie della specificita' terapeutica occupazionale;
partecipano alla scelta e all'ideazione di ortesi congiuntamente o in
alternativa a specifici ausili; propongono, ove necessario, modifiche
dell'ambiente di vita e promuovono azioni educative verso il soggetto
in  trattamento,  verso la famiglia e la collettivita'; verificano le
rispondenze  tra la metodologia riabilitativa attuata e gli obiettivi
di recupero funzionale e psicosociale; svolgono attivita' di studio e
ricerca,  di  didattica  e  di supporto in tutti gli ambiti in cui e'
richiesta  la  loro  specifica  professionalita'; contribuiscono alla
formazione  del  personale  di  supporto  e  concorrono  direttamente
all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono la
loro  attivita' professionale in strutture socio-sanitarie, pubbliche
o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria dell'educatore professionale,
i  laureati  sono  operatori  sanitari  cui competono le attribuzioni
previste  dal D.M. del Ministero della sanita' 8 ottobre 1998, n. 520
e  successive modificazioni ed integrazioni; ovvero attuano specifici
progetti  educativi  e  riabilitativi,  nell'ambito  di  un  progetto
terapeutico  elaborato  da  un'equipe  multidisciplinare, volti a uno
sviluppo     equilibrato    della    personalita'    con    obiettivi
educativo/relazionali  in  un  contesto  di partecipazione e recupero
alla  vita quotidiana; curano il positivo inserimento o reinserimento
psico-sociale  dei  soggetti in difficolta'. I laureati in educazione
professionale   programmano,   gestiscono   e  verificano  interventi
educativi  mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialita' dei
soggetti  in difficolta' per il raggiungimento di livelli sempre piu'
avanzati  di  autonomia;  contribuiscono  a  promuovere e organizzare
strutture  e  risorse  sociali  e sanitarie, al fine di realizzare il
progetto  educativo integrato; programmano, organizzano, gestiscono e
verificano  le  loro  attivita'  professionali all'interno di servizi
socio-sanitari  e  strutture  socio-sanitarie-riabilitative  e  socio
educative,   in   modo   coordinato  e  integrato  con  altre  figure
professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto
dei  soggetti  interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della
collettivita';  operano  sulle  famiglie  e  sul contesto sociale dei
pazienti,  allo  scopo  di favorire il reinserimento nella comunita';
partecipano   ad   attivita'  di  studio,  ricerca  e  documentazione
finalizzate agli scopi sopra elencati; contribuiscono alla formazione
degli  studenti e del personale di supporto e concorrono direttamente
all'aggiornamento   relativo   al   loro   profilo   professionale  e
all'educazione alla salute; svolgono la loro attivita' professionale,
nell'ambito   delle   loro   competenze,   in   strutture  e  servizi
socio-sanitari  e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio,
nelle   strutture   residenziali  e  semiresidenziali  in  regime  di
dipendenza o libero professionale.
Negli  ordinamenti  didattici  delle  classi  di  laurea  deve essere
prevista  l'attivita' didattica in materia di radioprotezione secondo
i  contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio
2000, n. 187.
          ---->  Vedere tabelle da pag. 21 a pag. 25  <----