(all. 2 - art. 1)
                                                         Allegato 2/S
Classe 2/S	
CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE NELLE
      SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
I   laureati  specialisti  nella  classe  possiedono  una  formazione
culturale  e  professionale  avanzata  per  intervenire  con  elevate
competenze  nei  processi  assistenziali,  gestionali, formativi e di
ricerca  in  uno  degli  ambiti  pertinenti  alle diverse professioni
sanitarie   ricomprese   nella   classe   (podologo,  fisioterapista,
logopedista, ortottista - assistente di oftalmologia, terapista della
neuro  e psicomotricita' dell'eta' evolutiva, tecnico dell'educazione
e   della   riabilitazione  psichiatrica  e  psicosociale,  terapista
occupazionale, educatore professionale).
I  laureati  specialisti che hanno acquisito le necessarie conoscenze
scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti
alle  professioni  nell'ambito  riabilitativo  e  hanno ulteriormente
approfondito  lo  studio  della disciplina e della ricerca specifica,
alla   fine  del  percorso  formativo  sono  in  grado  di  esprimere
competenze  avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in
risposta  ai  problemi prioritari di salute della popolazione in eta'
pediatrica,  adulta  e  geriatrica  e  ai  problemi  di  qualita' dei
servizi.  In  base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere
conto,  nella  programmazione  e  gestione  del  personale  dell'area
sanitaria, sia delle esigenze della collettivita', sia dello sviluppo
di  nuovi  metodi  di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione
tecnologica  ed  informatica,  anche  con  riferimento  alle forme di
teleassistenza  o  di  teledidattica,  sia  della  pianificazione  ed
organizzazione    degli   interventi   pedagogico-formativi   nonche'
dell'omogeneizzazione  degli standard operativi a quelli della Unione
Europea.
I  laureati  specialisti  sviluppano, anche a seguito dell'esperienza
maturata   attraverso   una   adeguata  attivita'  professionale,  un
approccio  integrato  ai  problemi  organizzativi  e gestionali delle
professioni  sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e
delle  procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed
altrui  competenze.  Le conoscenze metodologiche acquisite consentono
loro  anche  di  intervenire  nei  processi  formativi  e  di ricerca
peculiari degli ambiti suddetti.
Le competenze dei laureati specialisti nella classe comprendono:
*  applicare  le  conoscenze  di  base  delle scienze pertinenti alla
specifica  figura  professionale  necessarie  per  assumere decisioni
relative  all'organizzazione  e gestione dei servizi sanitari erogati
da personale con funzioni riabilitative dell'area medica, all'interno
di strutture sanitarie di complessita' bassa, media o alta;
*  utilizzare le competenze di economia sanitaria e di organizzazione
aziendale  necessarie per l'organizzazione dei servizi sanitari e per
la gestione delle risorse umane e tecnologiche disponibili, valutando
il rapporto costi/benefici;
*  supervisionare specifici settori dell'organizzazione sanitaria per
la riabilitazione;
*  utilizzare  i  metodi  e  gli  strumenti  della  ricerca nell'area
dell'organizzazione dei servizi sanitari;
*  applicare  e  valutare  l'impatto  di  differenti  modelli teorici
nell'operativita'   dell'organizzazione   e   gestione   dei  servizi
sanitari;
*  programmare  l'ottimizzazione  dei  vari  tipi  di risorse (umane,
tecnologiche,   informative,   finanziarie)   di  cui  dispongono  le
strutture sanitarie di bassa, media e alta complessita';
*  progettare e realizzare interventi formativi per l'aggiornamento e
la  formazione  permanente  afferente  alle  strutture  sanitarie  di
riferimento;
*  sviluppare  le  capacita'  di insegnamento per la specifica figura
professionale    nell'ambito   delle   attivita'   tutoriali   e   di
coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e
permanente;
*  comunicare  con chiarezza su problematiche di tipo organizzativo e
sanitario con i propri collaboratori e con gli utenti;
*  analizzare  criticamente  gli  aspetti  etici e deontologici delle
professioni   dell'area   sanitaria,  anche  in  una  prospettiva  di
integrazione multi-professionale.
Le  strutture  didattiche  devono  pertanto  individuare e costruire,
mediante   l'opportuna  selezione  degli  ambiti  disciplinari  delle
attivita'  formative  caratterizzanti,  nonche' dei correlati settori
scientifico-disciplinari      di      carattere      specificatamente
professionalizzante,   gli   specifici   percorsi   formativi   delle
professioni  sanitarie ricomprese nella classe, riservando all'ambito
disciplinare proprio di ciascuna professione sanitaria non meno di 50
CFU.
I  laureati  specialisti  nella  classe,  in  funzione  dei  suddetti
percorsi   formativi,  devono  aver  maturato  nel  corso  di  laurea
esperienze   formative  caratterizzanti  corrispondenti  al  relativo
profilo  professionale, cosi' come definito dai decreti del Ministero
della sanita'. In particolare i laureati:
nell'ambito  professionale  della  podologia, secondo quanto previsto
dal  D.M.  del  Ministero  della  sanita' 14 settembre 1994, n. 666 e
successive  modificazioni  ed integrazioni, devono essere in grado di
trattare  direttamente,  nel  rispetto  della normativa vigente, dopo
esame   obiettivo  del  piede,  con  metodi  incruenti,  ortesici  ed
idromassoterapici,  le  callosita', le unghie ipertrofiche, deformi e
incarnite,  nonche'  il  piede  doloroso;  su prescrizione medica, di
prevenire  e svolgere la medicazione delle ulcerazioni delle verruche
del  piede  e  assistere,  anche ai fini dell'educazione sanitaria, i
soggetti  portatori di malattie a rischio; di individuare e segnalare
al  medico  le  sospette  condizioni  patologiche  che  richiedono un
approfondimento  diagnostico o un intervento terapeutico; di svolgere
la  loro  attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o
private, in regime di dipendenza o libero-professionale;
nell'ambito professionale della fisioterapia, secondo quanto previsto
dal  D.M.  del  Ministero  della  sanita' 14 settembre 1994, n. 741 e
successive  modificazioni  ed integrazioni, devono essere in grado di
svolgere,  in  via  autonoma  o  in  collaborazione  con altre figure
sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle
aree  della  motricita',  delle  funzioni  corticali  superiori, e di
quelle  viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia,
congenita od acquisita; di elaborare, in riferimento alla diagnosi ed
alle  prescrizioni  del  medico,  nell'ambito  delle loro competenze,
anche  in  equipe  multidisciplinare, la definizione del programma di
riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno
di   salute   del  disabile;  di  praticare  autonomamente  attivita'
terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilita' motorie,
psicomotorie   e  cognitive  utilizzando  terapie  fisiche,  manuali,
massoterapiche  e occupazionali; di proporre l'adozione di protesi ed
ausili,  addestrarne all'uso e verificarne l'efficacia; di verificare
le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi
di  recupero funzionale; di svolgere attivita' di studio, didattica e
consulenza  professionale,  nei servizi sanitari ed in quelli dove si
richiedono  le  loro  competenze  professionali;  di svolgere la loro
attivita'  professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private,
in regime di dipendenza o libero-professionale;
nell'ambito  professionale  della  logopedia, secondo quanto previsto
dal  D.M.  del  Ministero  della  sanita' 14 settembre 1994, n. 742 e
successive  modificazioni  ed integrazioni, devono essere in grado di
svolgere  la  loro  attivita'  nella  prevenzione  e  nel trattamento
riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in
eta'  evolutiva, adulta e geriatrica, per l'educazione e rieducazione
di  tutte  le  patologie  che  provocano  disturbi  della voce, della
parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi;
di  elaborare,  in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del
medico,   nell'ambito   delle   loro   competenze,  anche  in  equipe
multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione ed
al  superamento  del  bisogno  di  salute  del disabile; di praticare
autonomamente  attivita'  terapeutica  per la rieducazione funzionale
delle  disabilita'  comunicative  e  cognitive,  utilizzando  terapie
logopediche  di  abilitazione  e riabilitazione della comunicazione e
del  linguaggio,  verbali  e  non  verbali; di proporre l'adozione di
ausili,  addestrarne  all'uso  e verificarne l'efficacia; di svolgere
attivita'  di  studio,  didattica  e  consulenza  professionale,  nei
servizi  sanitari  ed in quelli dove si richiedono le loro competenze
professionali;   di   verificare  le  rispondenze  della  metodologia
riabilitativa  attuata  agli  obiettivi  di  recupero  funzionale; di
svolgere  la  loro  attivita'  professionale  in strutture sanitarie,
pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale;
nell'ambito    professionale    della    ortottica    ed   assistenza
oftalmologica,  secondo  quanto previsto dal D.M. del Ministero della
sanita'  14  settembre  1994,  n.  743  e successive modificazioni ed
integrazioni, devono essere in grado di trattare, su prescrizione del
medico, i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettuano le
tecniche   di  semeiologia  strumentale-oftalmologica;  di  assumersi
responsabilita'  nell'organizzazione,  nella  pianificazione  e nella
qualita'  degli  atti  professionali  svolti  nell'ambito  delle loro
mansioni;  di  svolgere  la loro attivita' professionale in strutture
sanitarie,   pubbliche   o   private,   in  regime  di  dipendenza  o
libero-professionale;
nell'ambito professionale della terapia della neuro e psicomotricita'
dell'eta'  evolutiva,  secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero
della  sanita'  17  gennaio 1997, n. 56 e successive modificazioni ed
integrazioni,  devono  essere in grado di svolgere, in collaborazione
con  l'equipe  multiprofessionale  di neuropsichiatria infantile e in
collaborazione  con  le  altre  discipline  dell'area pediatrica, gli
interventi  di  prevenzione,  terapia e riabilitazione delle malattie
neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricita',
della  neuropsicologia  e  della  psicopatologia  dello  sviluppo; in
riferimento  alle  diagnosi  e alle prescrizioni mediche, nell'ambito
delle  specifiche  competenze, di adattare gli interventi terapeutici
alle  peculiari  caratteristiche  dei  pazienti in eta' evolutiva con
quadri  clinici  multiformi  che si modificano nel tempo in relazione
alle  funzioni  emergenti;  di  individuare ed elaborare, nell'equipe
multiprofessionale,   il  programma  di  prevenzione,  di  terapia  e
riabilitazione volto al superamento del bisogno di salute del bambino
con  disabilita'  dello sviluppo; di attuare interventi terapeutici e
riabilitativi  nei  disturbi  percettivo-motori, neurocognitivi e nei
disturbi  di  simbolizzazione  e di interazione del bambino fin dalla
nascita;  di  attuare  procedure rivolte all'inserimento dei soggetti
portatori   di   disabilita'   e  di  handicap  neuro-psicomotorio  e
cognitivo;  di collaborare all'interno dell'equipe multiprofessionale
con  gli  operatori  scolastici  per  l'attuazione della prevenzione,
della diagnosi funzionale e del profilo dinamico-funzionale del piano
educativo  individualizzato; di svolgere attivita' terapeutica per le
disabilita'  neuro-psicomotorie,  psicomotorie e neuropsicologiche in
eta'  evolutiva  utilizzando  tecniche specifiche per fascia d'eta' e
per  singoli  stadi  di sviluppo; di attuare procedure di valutazione
dell'interrelazione  tra  funzioni  affettive,  funzioni  cognitive e
funzioni    motorie    per   ogni   singolo   disturbo   neurologico,
neuropsicologico    e   psicopatologico   dell'eta'   evolutiva;   di
identificare  il  bisogno  e  realizzare  il  bilancio  diagnostico e
terapeutico  tra  rappresentazione  somatica e vissuto corporeo e tra
potenzialita'   funzionali   generali   e  relazione  oggettuale;  di
elaborare e realizzare il programma terapeutico che utilizza schemi e
progetti  neuromotori  come atti mentali e come strumenti cognitivi e
meta-cognitivi;  di  utilizzare  altresi'  la  dinamica corporea come
integrazione delle funzioni mentali e delle relazioni interpersonali;
di verificare l'adozione di protersi e di ausili rispetto ai compensi
neuropsicologici  e  al  rischio psicopatologico; di partecipare alla
riabilitazione  funzionale  in  tutte  le  patologie acute e croniche
dell'infanzia;   di  documentare  le  rispondenze  della  metodologia
riabilitativa  attuata secondo gli obiettivi di recupero funzionale e
le  caratteristiche  proprie  delle  patologie  che  si modificano in
rapporto allo sviluppo; di svolgere attivita' di studio, di didattica
e  di ricerca specifica applicata, e di consulenza professionale, nei
servizi  sanitari  e nei luoghi in cui si richiede la loro competenza
professionale;  di  contribuire  alla  formazione  del  personale  di
supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro
profilo professionale; di svolgere la loro attivita' professionale in
strutture  sanitarie,  pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale;
nell'ambito   professionale   delle   tecniche  della  riabilitazione
psichiatrica,  secondo  quanto  previsto dal D.M. del Ministero della
sanita' del 29 marzo 2001 e successive modificazioni ed integrazioni,
devono  essere  in  grado  di  svolgere,  nell'ambito  di un progetto
terapeutico  elaborato  in  un  equipe  multidisciplinare, interventi
riabilitativi  ed educativi sui soggetti con disabilita' psichica, di
collaborare  alla  valutazione  della  disabilita'  psichica  e delle
potenzialita'  del soggetto, analizzare bisogni e istanze evolutive e
rivela   le   risorse  del  contesto  familiare  e  socio-ambientale,
collaborare all'identificazione degli obiettivi formativo-terapeuci e
di   riabilitazione  psichiatrica  nonche'  alla  formulazione  dello
specifico  programma di intervento mirato al recupero e allo sviluppo
del   soggetto   in   trattamento;   di   attuare   interventi  volti
all'abilitazione/riabilitazione  dei soggetti alla cura di se' e alle
relazioni   interpersonali   di   varia   complessita'  nonche',  ove
possibile,  ad un'attivita' lavorativa; di operare nel contesto della
prevenzione  primaria  sul  territorio,  al  fine  di  promuovere  lo
sviluppo  delle  relazioni  di  rete, per favorire l'accoglienza e la
gestione  delle  situazioni  a  rischio  di patologie manifestate; di
operare  sulle  famiglie  e  sul  contesto sociale dei soggetti, allo
scopo  di  favorirne il reinserimento nella comunita'; di collaborare
alla   valutazione  degli  esiti  del  programma  di  abilitazione  e
riabilitazione  nei  singoli  soggetti,  in  relazione agli obiettivi
prefissati;  di contribuire alla formazione del personale di supporto
e  di  concorrere  direttamente  all'aggiornamento  relativo  al loro
profilo professionale; di svolgere la loro attivita' professionale in
strutture  e  servizi  sanitari  pubblici  o  privati,  in  regime di
dipendenza o libero-professionale;
nell'ambito professionale della terapia occupazionale, secondo quanto
previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 17 gennaio 1997, n. 136
e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di
operare  nell'ambito  della  prevenzione,  cura  e riabilitazione dei
soggetti  affetti  da  malattie  e disordini fisici, psichici sia con
disabilita'   temporanee   che   permanenti,   utilizzando  attivita'
espressive,  manuali-rappresentative, ludiche, della vita quotidiana;
in  riferimento  alla  diagnosi  ed  alle  prescrizioni  del  medico,
nell'ambito  delle  loro  competenze  ed  in collaborazione con altre
figure  socio-sanitarie,  di  effettuare una valutazione funzionale e
psicologica    del   soggetto   ed   elaborare,   anche   in   equipe
multidisciplinare,  la definizione del programma riabilitativo, volto
all'individuazione  ed  al superamento dei bisogni del disabile ed al
suo  avviamento  verso  l'autonomia  personale  nell'ambiente di vita
quotidiana  e  nel  tessuto  sociale; di trattare condizioni fisiche,
psichiche  e  psichiatriche,  temporanee o permanenti, rivolgendosi a
pazienti  di  tutte  le eta'; di utilizzare attivita' sia individuali
che  di  gruppo, promuovendo il recupero e l'uso ottimale di funzioni
finalizzate  al  reinserimento,  all'adattamento  e  all'integrazione
dell'individuo  nel  proprio ambiente personale, domestico e sociale;
di   individuare   ed   esaltare   gli  aspetti  motivazionali  e  le
potenzialita'    di   adattamento   dell'individuo,   proprie   della
specificita'  terapeutica occupazionale; di partecipare alla scelta e
all'ideazione  di  ortesi congiuntamente o in alternativa a specifici
ausili;  di proporre, ove necessario, modifiche dell'ambiente di vita
e promuovere azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso
la  famiglia  e la collettivita'; di verificare le rispondenze tra la
metodologia   riabilitativa  attuata  e  gli  obiettivi  di  recupero
funzionale e psicosociale; di svolgere attivita' di studio e ricerca,
di didattica e di supporto in tutti gli ambiti in cui e' richiesta la
loro  specifica  professionalita'; di contribuire alla formazione del
personale  di  supporto  e  concorrono direttamente all'aggiornamento
relativo al loro profilo professionale; di svolgere la loro attivita'
professionale  in  strutture socio-sanitarie, pubbliche o private, in
regime di dipendenza o libero-professionale;
nell'ambito   professionale  dell'educazione  professionale,  secondo
quanto  previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 8 ottobre 1998,
n.  520  e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in
grado  di  attuare  specifici  progetti  educativi  e  riabilitativi,
nell'ambito   di  un  progetto  terapeutico  elaborato  da  un'equipe
multidisciplinare,   volti   a   uno   sviluppo   equilibrato   della
personalita'  con  obiettivi  educativo/relazionali in un contesto di
partecipazione e recupero alla vita quotidiana; di curare il positivo
inserimento   o   reinserimento   psico-sociale   dei   soggetti   in
difficolta';   di   programmare,   gestire  e  verificare  interventi
educativi  mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialita' dei
soggetti  in difficolta' per il raggiungimento di livelli sempre piu'
avanzati  di  autonomia;  di  contribuire  a promuovere e organizzare
strutture  e  risorse  sociali  e sanitarie, al fine di realizzare il
progetto  educativo integrato; di programmare, organizzare, gestire e
verificare  le  loro  attivita'  professionali all'interno di servizi
socio-sanitari  e  strutture  socio-sanitarie-riabilitative  e  socio
educative,   in   modo   coordinato  e  integrato  con  altre  figure
professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto
dei  soggetti  interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della
collettivita';  di  operare sulle famiglie e sul contesto sociale dei
pazienti, allo scopo di favorire il reinserimento nella comunita'; di
partecipare   ad   attivita'  di  studio,  ricerca  e  documentazione
finalizzate agli scopi sopra elencati; di contribuire alla formazione
degli  studenti e del personale di supporto e concorrere direttamente
all'aggiornamento   relativo   al   loro   profilo   professionale  e
all'educazione   alla   salute;   di   svolgere   la  loro  attivita'
professionale,  nell'ambito  delle  loro  competenze,  in strutture e
servizi  socio-sanitari  e  socio-educativi  pubblici  o privati, sul
territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime
di dipendenza o libero professionale.
I   laureati   specialisti  nella  classe  acquisiscono,  nell'intero
percorso  formativo  proprio  delle singole professioni, la capacita'
di:
*  conoscere  i  principi dell'analisi economica e le nozioni di base
dell'economia pubblica e aziendale;
*   conoscere   in   modo   approfondito   gli   elementi  essenziali
dell'organizzazione  aziendale con particolare riferimento all'ambito
dei servizi sanitari;
*   conoscere   i   principi  del  diritto  pubblico  e  del  diritto
amministrativo  applicabili  ai rapporti tra le amministrazioni e gli
utenti coinvolti nei servizi sanitari;
*  conoscere  gli  elementi  essenziali  della gestione delle risorse
umane,  con  particolare  riferimento  alle  problematiche  in ambito
sanitario;
*  conoscere  le  principale tecniche di organizzazione aziendale e i
processi   di   ottimizzazione   dell'impiego   di   risorse   umane,
informatiche e tecnologiche;
*  applicare  appropriatamente l'analisi organizzativa e il controllo
di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie;
*  verificare l'applicazione dei risultati delle attivita' di ricerca
in    funzione    del    miglioramento    continuo   della   qualita'
dell'assistenza;
*  effettuare correttamente l'analisi e la contabilita' dei costi per
la  gestione  di strutture che erogano servizi sanitari di medio-alta
complessita';
*     applicare     i     metodi    di    analisi    costi/efficacia,
costi/utilita-benefici e i metodi di controllo di qualita';
* conoscere gli elementi metodologici essenziali dell'epidemiologia;
*  rilevare  le  variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione
della programmazione integrata e del controllo di gestione;
*  utilizzare  in  modo  appropriato gli indicatori di efficacia e di
efficienza  dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di
patologie;
*  individuare  le componenti essenziali dei problemi organizzativi e
gestionali  del personale tecnico riabilitativo in strutture di media
o alta complessita';
*  conoscere  le  norme per la tutela della salute dei lavoratori (in
particolare, di radioprotezione);
*  operare  nel  rispetto  delle  principali  norme  legislative  che
regolano    l'organizzazione    sanitaria,    nonche'   delle   norme
deontologiche e di responsabilita' professionale;
*   conoscere   e  applicare  tecniche  adeguate  alla  comunicazione
individuale  e  di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali
con i pazienti e i loro familiari;
*  individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti
sulla  salute  e  predisporre  interventi di tutela negli ambienti di
lavoro;
* approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di
altri paesi;
*  gestire  gruppi  di  lavoro  e applicare strategie appropriate per
favorire   i   processi   di   integrazione  multi  professionale  ed
organizzativa;
*  acquisire  il  metodo  per  lo studio indipendente e la formazione
permanente;
*  effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso
banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici;
* effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici;
*  sviluppare  la  ricerca  e l'insegnamento, nonche' approfondire le
strategie  di  gestione  del personale riguardo alla specifica figura
professionale;
*  raggiungere  un  elevato  livello  di  conoscenza  sia scritta che
parlata di almeno una lingua della Unione Europea;
*  acquisire  competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi
informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione;
*  svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e
formativi  specialistici  in  Italia  o  all'estero,  con progressiva
assunzione di responsabilita' e di autonomia professionale.
In  particolare, i laureati specialisti nella classe, in funzione dei
diversi  percorsi  formativi e delle pregresse esperienze lavorative,
devono raggiungere le seguenti competenze:
*   collaborano   con   le   altre  figure  professionali  e  con  le
amministrazioni   preposte   per   ogni   iniziativa  finalizzata  al
miglioramento  delle attivita' professionale del settore sanitario di
propria competenza relativamente ai singoli ed alle collettivita', ai
sistemi semplici e a quelli complessi di tipo riabilitativo;
*  progettano  e  curano  l'aggiornamento  della professionalita' dei
laureati,   assicurando   loro   la   continua   crescita  tecnica  e
scientifica,  nonche'  il  mantenimento  di  un  elevato  livello  di
motivazione personale;
*  garantiscono  la  continua  ricaduta sul gruppo di lavoro dei piu'
recenti  metodi e strumenti forniti dal continuo sviluppo tecnologico
e   scientifico   del   settore,  con  particolare  riferimento  alle
opportunita'   offerte   dalle   applicazioni   della  bioingegneria,
bioelettronica e bioinformatica alla riabilitazione;
*    curano    lo   sviluppo   di   progetti   interdisciplinari   ed
interprofessionali  di  recupero  e  riabilitazione,  relativi sia al
singolo utente che a categorie di utenti;
*  partecipano,  con  funzioni  di  consulenti,  alle  iniziative per
l'abbattimento delle barriere architettoniche;
*   curano  le  relazioni  interpersonali  nell'ambiente  di  lavoro,
armonizzando  il  contributo delle diverse professionalita' impegnate
nel   campo   della   riabilitazione,   evitando   sovrapposizioni  e
ottimizzando il processo riabilitativo;
*   curano   l'analisi   costi/benefici   delle   diverse   procedure
riabilitative a fini di valutazione dell'efficacia e della durata dei
benefici indotti;
*  mantengono  costanti  rapporti  internazionali  con  le rispettive
strutture  sanitarie  specie  nella  Unione  Europea,  allo  scopo di
favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento.
I  regolamenti  didattici  di  ateneo  determinano,  con  riferimento
all'articolo 5, comma 3, del decreto ministeriale 3 novembre 1999, n.
509,  la  frazione  dell'impegno  orario  complessivo  riservato allo
studio  o  alle  altre  attivita'  formative  di  tipo individuale in
funzione  degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello
svolgimento  di attivita' formative ad elevato contenuto sperimentale
o pratico.
          ---->  Vedere tabelle da pag. 56 a pag. 59  <----