(all. 3 - art. 1)
                                                         Allegato 3/S
Classe 3/S	
CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE NELLE
            SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
I   laureati  specialisti  nella  classe  possiedono  una  formazione
culturale  e  professionale  avanzata  per  intervenire  con  elevate
competenze  nei  processi  assistenziali,  gestionali, formativi e di
ricerca  in  uno  degli  ambiti  pertinenti  alle diverse professioni
sanitarie  ricomprese nella classe (area tecnico-diagrostica: tecnico
audiometrista,  tecnico  sanitario  di laboratorio biomedico, tecnico
sanitario di radiologia biomedica, tecnico di neurofiopatologia; area
tecnico-assistenziale:  tecnico  ortopedico, tecnico audioprotesista,
tecnico   della   fisiopatologia   cardiocircolatoria   e  perfusione
cardiovascolare, igienista dentale).
I  laureati  specialisti che hanno acquisito le necessarie conoscenze
scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti
alle  professioni nell'ambito tecnico-sanitario e hanno ulteriormente
approfondito  lo  studio  della disciplina e della ricerca specifica,
alla   fine  del  percorso  formativo  sono  in  grado  di  esprimere
competenze  avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in
risposta  ai  problemi prioritari di salute della popolazione in eta'
pediatrica,  adulta  e  geriatrica  e  ai  problemi  di  qualita' dei
servizi.  In  base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere
conto,  nella  programmazione  e  gestione  del  personale  dell'area
sanitaria, sia delle esigenze della collettivita', sia dello sviluppo
di  nuovi  metodi  di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione
tecnologica  ed  informatica,  anche  con  riferimento  alle forme di
teleassistenza  o  di  teledidattica,  sia  della  pianificazione  ed
organizzazione    degli   interventi   pedagogico-formativi   nonche'
dell'omogeneizzazione  degli standard operativi a quelli della Unione
Europea.
I  laureati  specialisti  sviluppano, anche a seguito dell'esperienza
maturata   attraverso   una   adeguata  attivita'  professionale,  un
approccio  integrato  ai  problemi  organizzativi  e gestionali delle
professioni  sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e
delle  procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed
altrui  competenze.  Le conoscenze metodologiche acquisite consentono
loro  anche  di  intervenire  nei  processi  formativi  e  di ricerca
peculiari degli ambiti suddetti.
Le competenze dei laureati specialisti nella classe comprendono:
*  applicare  le  conoscenze  di  base  delle scienze pertinenti alla
specifica  figura  professionale  necessarie  per  assumere decisioni
relative  all'organizzazione  e gestione dei servizi sanitari erogati
da   personale   con   funzioni  tecnico-sanitarie  dell'area  medica
all'interno  di  strutture  sanitarie  di complessita' bassa, media o
alta;
*  utilizzare le competenze di economia sanitaria e di organizzazione
aziendale  necessarie per l'organizzazione dei servizi sanitari e per
la gestione delle risorse umane e tecnologiche disponibili, valutando
il rapporto costi/benefici;
*  supervisionare specifici settori dell'organizzazione sanitaria per
l'ambito tecnico-sanitario;
*  utilizzare  i  metodi  e  gli  strumenti  della  ricerca nell'area
dell'organizzazione dei servizi sanitari;
*  applicare  e  valutare  l'impatto  di  differenti  modelli teorici
nell'operativita'   dell'organizzazione   e   gestione   dei  servizi
sanitari;
*  programmare  l'ottimizzazione  dei  vari  tipi  di risorse (umane,
tecnologiche,   informative,   finanziarie)   di  cui  dispongono  le
strutture sanitarie di bassa, media e alta complessita';
*  progettare e realizzare interventi formativi per l'aggiornamento e
la  formazione  permanente  afferente  alle  strutture  sanitarie  di
riferimento;
*  sviluppare  le  capacita'  di insegnamento per la specifica figura
professionale    nell'ambito   delle   attivita'   tutoriali   e   di
coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e
permanente;
*  comunicare  con chiarezza su problematiche di tipo organizzativo e
sanitario con i propri collaboratori e con gli utenti;
*  analizzare  criticamente  gli  aspetti  etici e deontologici delle
professioni   dell'area   sanitaria,  anche  in  una  prospettiva  di
integrazione multi-professionale.
Le  strutture  didattiche  devono  pertanto  individuare e costruire,
mediante   l'opportuna  selezione  degli  ambiti  disciplinari  delle
attivita'  formative  caratterizzanti,  nonche' dei correlati settori
scientifico-disciplinari        di       carattere       direttamente
professionalizzante,   gli   specifici   percorsi   formativi   delle
professioni  sanitarie ricomprese nella classe, riservando all'ambito
disciplinare proprio di ciascuna professione sanitaria non meno di 50
CFU.
I  laureati  specialisti  nella  classe,  in  funzione  dei  suddetti
percorsi   formativi,  devono  aver  maturato  nel  corso  di  laurea
esperienze   formative  caratterizzanti  corrispondenti  al  relativo
profilo  professionale, cosi' come definito dai decreti del Ministero
della sanita'. In particolare i laureati:
Area tecnico-diagnostica
nell'ambito   professionale  delle  tecniche  audiometriche,  secondo
quanto  previsto  dal  D.M.  del Ministero della sanita' 14 settembre
1994,  n.  667  e  successive  modificazioni  ed integrazioni, devono
essere  in  grado  di  svolgere  la loro attivita' nella prevenzione,
valutazione  e  riabilitazione  delle patologie del sistema uditivo e
vestibolare,  nel  rispetto  delle  attribuzioni  e  delle competenze
diagnostico-terapeutiche  del  medico; di eseguire tutte le prove non
invasive,  psico-acustiche  ed  elettrofisiologiche  di valutazione e
misura  del  sistema  uditivo  e  vestibolare e per la riabilitazione
dell'handicap   conseguente   a  patologia  dell'apparato  uditivo  e
vestibolare;  di  operare,  su prescrizione del medico, mediante atti
professionali che implicano la piena responsabilita' e la conseguente
autonomia; di collaborare con altre figure professionali ai programmi
di   prevenzione  e  di  riabilitazione  delle  sordita'  utilizzando
tecniche  e metodologie strumentali e protesiche; di svolgere la loro
attivita'  professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private,
in regime di dipendenza o libero-professionale;
nell'ambito  professionale delle tecniche diagnostiche di laboratorio
biomedico,  secondo  quanto  previsto  dal  D.M.  del Ministero della
sanita'  26  settembre  1994,  n.  745  e successive modificazioni ed
integrazioni,  devono  essere  in  grado  di  svolgere  attivita'  di
laboratorio  di analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e
biotecnologiche  ed  in particolare di biochimica, di microbiologia e
virologia,  di  farmacotossicologia,  di  immunologia,  di  patologia
clinica,  di ematologia, di citologia e di istopatologia; di svolgere
con autonomia tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in
diretta  collaborazione  con  il  personale  laureato  di laboratorio
preposto  alle  diverse  responsabilita'  operative  di appartenenza;
assumersi  la  responsabilita',  nelle  strutture di laboratorio, del
corretto  adempimento  delle procedure analitiche e del loro operato,
nell'ambito  delle  loro  funzioni  in applicazione dei protocolli di
lavoro   definiti   dai  dirigenti  responsabili;  di  verificare  la
corrispondenza  delle  prestazioni erogate agli indicatori e standard
predefiniti  dal  responsabile  della  struttura;  di  controllare  e
verificare    il   corretto   funzionamento   delle   apparecchiature
utilizzate,   di  provvedere  alla  manutenzione  ordinaria  ed  alla
eventuale  eliminazione di piccoli inconvenienti; di partecipare alla
programmazione   e   organizzazione   del  lavoro  nell'ambito  della
struttura  in cui operano; di svolgere la loro attivita' in strutture
di  laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa
vigente,   in  rapporto  di  dipendenza  o  libero-professionale;  di
contribuire alla formazione del personale di supporto e di concorrere
direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale
e alla ricerca;
nell'ambito  professionale delle tecniche diagnostiche per immagini e
radioterapia,  secondo  quanto  previsto dal D.M. del Ministero della
sanita'  26  settembre  1994,  n.  746  e successive modificazioni ed
integrazioni,  devono essere in grado di assumersi la responsabilita'
degli  atti  di  loro  competenza,  espletando indagini e prestazioni
radiologiche,  nel  rispetto  delle norme di radioprotezione previste
dall'Unione  Europea,  di  svolgere, in conformita' a quanto disposto
dalla   legge  31  gennaio  1983,  n.  25,  in  via  autonoma,  o  in
collaborazione  con  altre  figure  sanitarie, su prescrizione medica
tutti  gli  interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni
ionizzanti,  sia  artificiali  che  naturali,  di  energie  termiche,
ultrasoniche,  di risonanza magnetica nucleare nonche' gli interventi
per  la  protezionistica  fisica  o  dosimetrica; di partecipare alla
programmazione   e   organizzazione   del  lavoro  nell'ambito  della
struttura  in  cui  operano  nel  rispetto  delle loro competenze; di
programmare e gestire l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro
competenza  in  collaborazione  diretta con il medico radiodiagnosta,
con  il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico
sanitario,    secondo    protocolli    diagnostici    e   terapeutici
preventivamente  definiti dal responsabile della struttura; assumersi
la  responsabilita'  degli  atti  di  loro competenza, in particolare
controllando  il  corretto  funzionamento  delle apparecchiature loro
affidate,  provvedendo  alla eliminazione di inconvenienti di modesta
entita' e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della
qualita'  secondo  indicatori  e standard predefiniti; di svolgere la
loro  attivita'  nelle  strutture  sanitarie  pubbliche o private, in
rapporto  di  dipendenza  o libero professionale; di contribuire alla
formazione  del  personale  di  supporto  e  concorrere  direttamente
all'aggiornamento  relativo  al  loro  profilo  professionale  e alla
ricerca;
nell'ambito    professionale    delle    tecniche    di   diagnostica
neurofisiopatologica,  secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero
della  sanita'  15  marzo  1995, n. 183 e successive modificazioni ed
integrazioni,  devono  essere  in grado di svolgere la loro attivita'
nell'ambito  della  diagnosi  delle  patologie  del  sistema nervoso,
applicando   direttamente,   su  prescrizione  medica,  le  metodiche
diagnostiche   specifiche  in  campo  neurologico  e  neurochirurgico
(elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali
evocati,  ultrasuoni);  di  applicare le metodiche piu' idonee per la
registrazione  dei  fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul
paziente  e  sulle  apparecchiature ai fini della realizzazione di un
programma    di   lavoro   diagnostico-strumentale   o   di   ricerca
neurofisiologica  predisposto in stretta collaborazione con il medico
specialista;  di  gestire  compiutamente  il  lavoro di raccolta e di
ottimizzazione  delle  varie  metodiche diagnostiche, sulle quali, su
richiesta  devono  redarre  un  rapporto  descrittivo sotto l'aspetto
tecnico;  assumersi  dirette  responsabilita' nell'applicazione e nel
risultato  finale della metodica diagnostica utilizzata; di impiegare
metodiche  diagnostico-strumentali  per l'accertamento dell'attivita'
elettrocerebrale  ai  fini  clinici  e/o medico-legali; di provvedere
alla   predisposizione   e   controllo   della  strumentazione  delle
apparecchiature  in  dotazione;  di  esercitare  la loro attivita' in
strutture  sanitarie  pubbliche  e private, in regime di dipendenza o
libero professionale.
Area tecnico-assistenziale
nell'ambito  professionale delle tecniche ortopediche, secondo quanto
previsto  dal  D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n.
665  e  successive  modificazioni  ed  integrazioni, devono essere in
grado  di  operare,  su prescrizione medica e successivo collaudo, la
costruzione  e/o  adattamento,  applicazione  e fornitura di protesi,
ortesi   e   di   ausili   sostitutivi,   correttivi  e  di  sostegno
dell'apparato  locomotore,  di natura funzionale ed estetica, di tipo
meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea
ed  esterna,  mediante  rilevamento  diretto sul paziente di misure e
modelli;   di  addestrare,  nell'ambito  delle  loro  competenze,  il
disabile all'uso delle protesi e delle ortesi applicate; di svolgere,
in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura,
la  sostituzione  e  la  riparazione  delle  protesi  e  delle ortesi
applicate;   di   collaborare   con  altre  figure  professionali  al
trattamento  multidisciplinare  previsto nel piano di riabilitazione;
di assumersi la responsabilita' dell'organizzazione, pianificazione e
qualita'  degli  atti  professionali  svolti  nell'ambito  delle loro
mansioni;  di  svolgere  la loro attivita' professionale in strutture
sanitarie,   pubbliche   o   private,   in  regime  di  dipendenza  o
libero-professionale;
nell'ambito professionale della audioprotesi, secondo quanto previsto
dal  D.M.  del  Ministero  della  sanita' 14 settembre 1994, n. 668 e
successive  modificazioni  ed integrazioni, devono essere in grado di
svolgere  la  loro attivita' nella fornitura, adattamento e controllo
dei  presidi  protesici  per  la prevenzione e correzione dei deficit
uditivi;   di  operare  su  prescrizione  del  medico  mediante  atti
professionali che implicano la piena responsabilita' e la conseguente
autonomia,   di  applicare  presidi  protesici  mediante  il  rilievo
dell'impronta  del  condotto  uditivo  esterno, costruire e applicare
chiocciole  o altri sistemi di accoppiamento acustico e somministrare
prove  di  valutazione  protesica;  di  collaborare  con altre figure
professionali  ai  programmi di prevenzione e di riabilitazione delle
sordita' mediante la fornitura di presidi protesici e l'addestramento
al loro uso; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture
sanitarie,   pubbliche   o   private,   in  regime  di  dipendenza  o
libero-professionale;
nell'ambito   professionale   della   tecnica   della  fisiopatologia
cardiocircolatoria   e  perfusione  cardiovascolare,  secondo  quanto
previsto  dal D.M. del Ministero della sanita' 27 luglio 1998, n. 316
e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di
provvedere  alla  conduzione  e  manutenzione  delle  apparecchiature
relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche
di  emodinamica; di coadiuvare, alle loro mansioni di natura tecnica,
il  personale  medico  negli  ambienti  idonei  fornendo  indicazioni
essenziali    o    condurre,   sempre   sotto   indicazione   medica,
apparecchiature  finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati
le  funzioni  cardiocircolatorie;  di pianificare, gestire e valutare
quanto  necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di
cui  sono  responsabili;  di garantire la corretta applicazione delle
tecniche  di  supporto  richieste;  di  svolgere  la  loro  attivita'
professionale  in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime
di  dipendenza o libero-professionale; di contribuire alla formazione
del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento
relativo  al  profilo  professionale  e alla ricerca nelle materie di
loro competenza;
nell'ambito   professionale   dell'igiene   dentale,  secondo  quanto
previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 15 marzo 1999, n. 137 e
successive  modificazioni  ed integrazioni, devono essere in grado di
svolgere,  su  indicazione  degli  odontoiatri e dei medici chirurghi
legittimati  all'esercizio  dell'odontoiatria,  compiti relativi alla
prevenzione  delle  affezioni  orodentali;  di  svolgere attivita' di
educazione  sanitaria dentale e partecipare a progetti di prevenzione
primaria  nell'ambito  del sistema sanitario pubblico; di collaborare
alla  compilazione  della  cartella  clinica odontostomatologica e di
occuparsi  della  raccolta  di dati tecnico-statistici; di provvedere
all'ablazione  del  tartaro  e  alla  levigatura delle radici nonche'
all'applicazione  topica  dei  vari mezzi profilattici; di provvedere
all'istruzione  sulle  varie metodiche di igiene orale e sull'uso dei
mezzi  diagnostici  idonei  ad  evidenziare placca batterica e patina
dentale  motivando  l'esigenza  dei  controlli  clinici periodici; di
indicare  le norme di un'alimentazione razionale ai fini della tutela
della  salute dentale; di svolgere la loro attivita' professionale in
strutture  sanitarie,  pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale,  su  indicazione degli odontoiatri e dei medici
chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria;
nell'ambito  professionale  della dietistica, secondo quanto previsto
dal  D.M.  del  Ministero  della  sanita' 14 settembre 1994, n. 744 e
successive  modificazioni  ed integrazioni, devono essere in grado di
operare per tutte le attivita' finalizzate alla corretta applicazione
dell'alimentazione  e  della  nutrizione  ivi  compresi  gli  aspetti
educativi   e   di   collaborazione  all'attuazione  delle  politiche
alimentari,  nel  rispetto  della normativa vigente; di organizzare e
coordinare  le  attivita'  specifiche  relative  all'alimentazione in
generale  e  alla  dietetica  in  particolare; di collaborare con gli
organi  preposti  alla  tutela  dell'aspetto  igienico  sanitario del
servizio  di  alimentazione;  di  elaborare,  formulare ed attuare le
diete  prescritte dal medico e controllarne l'accettabilita' da parte
del   paziente;  di  collaborare  con  altre  figure  al  trattamento
multidisciplinare  dei  disturbi  del  comportamento  alimentare;  di
studiare  ed  elaborare  la composizione di razioni alimentari atte a
soddisfare   i  bisogni  nutrizionali  di  gruppi  di  popolazione  e
pianificare   l'organizzazione   dei   servizi  di  alimentazione  di
comunita'    di   sani   e   di   malati;   di   svolgere   attivita'
didattico-educativa  e di informazione finalizzate alla diffusione di
principi  di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e
il  mantenimento  di  un  buono  stato  di  salute  del  singolo,  di
collettivita'  e  di  gruppi  di  popolazione;  di  svolgere  la loro
attivita'  professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private,
in regime di dipendenza o libero-professionale.
I   laureati   specialisti  nella  classe  acquisiscono,  nell'intero
percorso  formativo  proprio  delle singole professioni, la capacita'
di:
*  conoscere  i  principi dell'analisi economica e le nozioni di base
dell'economia pubblica e aziendale;
*   conoscere   in   modo   approfondito   gli   elementi  essenziali
dell'organizzazione  aziendale con particolare riferimento all'ambito
dei servizi sanitari;
*   conoscere   i   principi  del  diritto  pubblico  e  del  diritto
amministrativo  applicabili  ai rapporti tra le amministrazioni e gli
utenti coinvolti nei servizi sanitari;
*  conoscere  gli  elementi  essenziali  della gestione delle risorse
umane,  con  particolare  riferimento  alle  problematiche  in ambito
sanitario;
*  conoscere  le  principale tecniche di organizzazione aziendale e i
processi   di   ottimizzazione   dell'impiego   di   risorse   umane,
informatiche e tecnologiche;
*  applicare  appropriatamente l'analisi organizzativa e il controllo
di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie;
*  verificare l'applicazione dei risultati delle attivita' di ricerca
in    funzione    del    miglioramento    continuo   della   qualita'
dell'assistenza;
*  effettuare correttamente l'analisi e la contabilita' dei costi per
la  gestione  di strutture che erogano servizi sanitari di medio-alta
complessita';
*     applicare     i     metodi    di    analisi    costi/efficacia,
costi/utilita-benefici e i metodi di controllo di qualita';
* conoscere gli elementi metodologici essenziali dell'epidemiologia;
*  rilevare  le  variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione
della programmazione integrata e del controllo di gestione;
*  utilizzare  in  modo  appropriato gli indicatori di efficacia e di
efficienza  dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di
patologie;
*  individuare  le componenti essenziali dei problemi organizzativi e
gestionali  del  personale  tecnico sanitario in strutture di media o
alta complessita';
*  conoscere  le  norme per la tutela della salute dei lavoratori (in
particolare, di radioprotezione);
*  operare  nel  rispetto  delle  principali  norme  legislative  che
regolano    l'organizzazione    sanitaria,    nonche'   delle   norme
deontologiche e di responsabilita' professionale;
*   conoscere   e  applicare  tecniche  adeguate  alla  comunicazione
individuale  e  di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali
con i pazienti e i loro familiari;
*  individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti
sulla  salute  e  predisporre  interventi di tutela negli ambienti di
lavoro;
* approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di
altri paesi;
*  gestire  gruppi  di  lavoro  e applicare strategie appropriate per
favorire   i   processi   di   integrazione  multi  professionale  ed
organizzativa;
*  acquisire  il  metodo  per  lo studio indipendente e la formazione
permanente;
*  effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso
banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici;
* effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici;
*  sviluppare  la  ricerca  e l'insegnamento, nonche' approfondire le
strategie  di  gestione  del personale riguardo alla specifica figura
professionale;
*  raggiungere  un  elevato  livello  di  conoscenza  sia scritta che
parlata di almeno una lingua della Unione Europea;
*  acquisire  competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi
informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione;
*  svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e
formativi  specialistici  in  Italia  o  all'estero,  con progressiva
assunzione di responsabilita' e di autonomia professionale.
In  particolare, i laureati specialisti nella classe, in funzione dei
diversi  percorsi  formativi e delle pregresse esperienze lavorative,
devono raggiungere le seguenti competenze:
Nell'ambito dell' area tecnico-assistenziale
*   collaborano   con   le   altre  figure  professionali  e  con  le
amministrazioni   preposte   per   ogni   iniziativa  finalizzata  al
miglioramento  delle attivita' professionali del settore sanitario di
loro  competenza,  relativamente ai singoli ed alle collettivita', ai
sistemi   semplici   e   a   quelli   complessi   di   organizzazione
dell'assistenza sanitaria diretta;
*  progettano, sperimentano e sviluppano procedure per l'integrazione
tra   l'assistenza  ospedaliera,  l'assistenza  residenziale,  quella
domiciliare e quella ambulatoriale;
*  progettano,  sperimentano  e  sviluppano  modalita'  di assistenza
integrata e utilizzano procedure informatiche o di telecontrollo, per
l'assistenza  post-ospedaliera  al  paziente  chirurgico, al paziente
nefropatico,  alla  puerpera, al paziente geriatrico, etc, allo scopo
di ridurre il disagio per il paziente ed i suoi familiari, mantenendo
peraltro  elevati  standard  assistenziali,  oltre  che per ridurre i
costi della degenza ospedaliera;
*  progettano  e  dirigono iniziative nel campo dell'organizzazione e
gestione  delle  residenze  sanitarie assistite, raccordandosi con le
altre figure professionali;
*  sviluppano  modalita'  di organizzazione dell'assistenza al malato
terminale  ispirate  a  criteri di uamanizzazione e razionalizzazione
degli interventi;
*  curano l'organizzazione dei servizi di intervento immediato, anche
mediante ambulanza;
* pianificano le attivita' di assistenza diretta in caso di calamita'
naturali,   curando   altresi'   la   formazione   dei  cittadini  ai
comportamenti da tenersi in queste circostanze;
* curano le relazioni nell'ambiente di lavoro, riducendo e prevenendo
il burn-out o la perdita di motivazione professionale;
*  curano le relazioni tra le diverse figure professionali sanitarie,
e tra queste e le amministrazioni;
*  curano  e  seguono  la definizione e l'applicazione del manuale di
procedura per il controllo di qualita';
*  promuovono interventi di educazione sanitaria a livello scolastico
e nei luoghi di lavoro;
*  mantengono  costanti  rapporti  internazionali  con  le rispettive
strutture  sociosanitarie  specie nella Unione Europea, allo scopo di
favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento.
Nell'ambito dell' area tecnico-diagnostica
*   collaborano   con   le   altre  figure  professionali  e  con  le
amministrazioni   preposte   per   ogni   iniziativa  finalizzata  al
miglioramento  delle attivita' professionali del settore sanitario di
propria competenza relativamente ai singoli ed alle collettivita', ai
sistemi semplici e a quelli complessi di organizzazione sanitaria;
*  progettano  e  curano  l'aggiornamento  della professionalita' dei
laureati,   assicurando   loro   la   continua   crescita  tecnica  e
scientifica,  nonche'  il  mantenimento  di  un  elevato  livello  di
motivazione personale:
* curano il sistema di controllo di qualita', seguendo in particolare
l'applicazione e l'aggiornamento del manuale delle procedure;
*  progettano  e  sviluppano  l'automazione nei processi diagnostici,
avendo  altresi'  cura  della tutela della professionalita' specifica
del singolo operatore;
*  elaborano,  progettano  e  sviluppano  proposte  per  aumentare la
sicurezza degli operatori ed eventualmente dei pazienti;
*   curano   il   conseguimento   o  il  mantenimento  dell'eventuale
certificazione di qualita';
*   curano  l'aggiornamento  tecnico  del  personale  e  la  qualita'
dell'ambiente   di   lavoro,   favorendo   lo  sviluppo  tra  i  vari
professionisti   di   dinamiche   interpersonali  che  promuovano  la
produttivita' senza indurre demotivazione o dequalificazione;
*  curano  la  rotazione del personale tecnico tra diverse funzioni o
linee   diagnostiche,   quando  cio'  sia  funzionale  alla  migliore
valorizzazione del personale stesso;
* curano la formazione continua e l'aggiornamento del personale;
*  collaborano  all'analisi  costi/benefici  delle  diverse procedure
analitiche e diagnostiche;
*  mantengono  costanti  rapporti  internazionali  con  le rispettive
strutture  sociosanitarie  specie nella Unione Europea, allo scopo di
favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento.
I  regolamenti  didattici  di  ateneo  determinano,  con  riferimento
all'articolo 5, comma 3, del decreto ministeriale 3 novembre 1999, n.
509,  la  frazione  dell'impegno  orario  complessivo  riservato allo
studio  o  alle  altre  attivita'  formative  di  tipo individuale in
funzione  degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello
svolgimento  di attivita' formative ad elevato contenuto sperimentale
o pratico.
          ---->  Vedere tabelle da pag. 66 a pag. 69  <----