(all. 4 - art. 1)
                                                         Allegato 4/S
Classe 4/S	
CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE NELLE
        SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
I   laureati  specialisti  nella  classe  possiedono  una  formazione
culturale  e  professionale  avanzata  per  intervenire  con  elevate
competenze  nei  processi  assistenziali,  gestionali, formativi e di
ricerca  in  uno  degli  ambiti  pertinenti  alle diverse professioni
sanitarie   ricomprese   nella   classe  (tecnico  della  prevenzione
nell'ambiente   e   nei   luoghi  di  lavoro,  assistente  sanitario,
dietista).
I  laureati  specialisti che hanno acquisito le necessarie conoscenze
scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti
alle  professioni nell'ambito della prevenzione e hanno ulteriormente
approfondito  lo  studio  della disciplina e della ricerca specifica,
alla   fine  del  percorso  formativo  sono  in  grado  di  esprimere
competenze  avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in
risposta  ai  problemi prioritari di salute della popolazione in eta'
pediatrica,  adulta  e  geriatrica  e  ai  problemi  di  qualita' dei
servizi.  In  base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere
conto,  nella  programmazione  e  gestione  del  personale  dell'area
sanitaria, sia delle esigenze della collettivita', sia dello sviluppo
di  nuovi  metodi  di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione
tecnologica  ed  informatica,  anche  con  riferimento  alle forme di
teleassistenza  o  di  teledidattica,  sia  della  pianificazione  ed
organizzazione    degli   interventi   pedagogico-formativi   nonche'
dell'omogeneizzazione  degli standard operativi a quelli della Unione
Europea.
I  laureati  specialisti  sviluppano, anche a seguito dell'esperienza
maturata   attraverso   una   adeguata  attivita'  professionale,  un
approccio  integrato  ai  problemi  organizzativi  e gestionali delle
professioni  sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e
delle  procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed
altrui  competenze.  Le conoscenze metodologiche acquisite consentono
loro  anche  di  intervenire  nei  processi  formativi  e  di ricerca
peculiari degli ambiti suddetti.
Le competenze dei laureati specialisti nella classe comprendono:
*  applicare  le  conoscenze  di  base  delle scienze pertinenti alla
specifica  figura  professionale  necessarie  per  assumere decisioni
relative  all'organizzazione  e gestione dei servizi sanitari erogati
da   personale   con   funzioni   di  prevenzione  dell'area  medica,
all'interno  di  strutture  sanitarie  di complessita' bassa, media o
alta;
*  utilizzare le competenze di economia sanitaria e di organizzazione
aziendale  necessarie per l'organizzazione dei servizi sanitari e per
la gestione delle risorse umane e tecnologiche disponibili, valutando
il rapporto costi/benefici;
*  supervisionare specifici settori dell'organizzazione sanitaria per
la prevenzione;
*  utilizzare  i  metodi  e  gli  strumenti  della  ricerca nell'area
dell'organizzazione dei servizi sanitari;
*  applicare  e  valutare  l'impatto  di  differenti  modelli teorici
nell'operativita'   dell'organizzazione   e   gestione   dei  servizi
sanitari;
*  programmare  l'ottimizzazione  dei  vari  tipi  di risorse (umane,
tecnologiche,   informative,   finanziarie)   di  cui  dispongono  le
strutture sanitarie di bassa, media e alta complessita';
*  progettare e realizzare interventi formativi per l'aggiornamento e
la  formazione  permanente  afferente  alle  strutture  sanitarie  di
riferimento;
*  sviluppare  le  capacita'  di insegnamento per la specifica figura
professionale    nell'ambito   delle   attivita'   tutoriali   e   di
coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e
permanente;
*  comunicare  con chiarezza su problematiche di tipo organizzativo e
sanitario con i propri collaboratori e con gli utenti;
*  analizzare  criticamente  gli  aspetti  etici e deontologici delle
professioni   dell'area   sanitaria,  anche  in  una  prospettiva  di
integrazione multi-professionale.
Le  strutture  didattiche  devono  pertanto  individuare e costruire,
mediante   l'opportuna  selezione  degli  ambiti  disciplinari  delle
attivita'  formative  caratterizzanti,  nonche' dei correlati settori
scientifico-disciplinari        di       carattere       direttamente
professionalizzante,   gli   specifici   percorsi   formativi   delle
professioni  sanitarie ricomprese nella classe, riservando all'ambito
disciplinare proprio di ciascuna professione sanitaria non meno di 50
CFU.
I  laureati  specialisti  nella  classe,  in  funzione  dei  suddetti
percorsi   formativi,  devono  aver  maturato  nel  corso  di  laurea
esperienze   formative  caratterizzanti  corrispondenti  al  relativo
profilo  professionale, cosi' come definito dai decreti del Ministero
della sanita'. In particolare i laureati:
nell'ambito  professionale  della  prevenzione  nell'ambiente  e  nei
luoghi di lavoro, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministro della
sanita'  17  gennaio  1997,  n.  58  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni, devono essere in grado di assumersi la responsabilita',
nell'ambito   delle   loro  competenze,  di  tutte  le  attivita'  di
prevenzione,  verifica  e  controllo in materia di igiene e sicurezza
ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e
delle  bevande,  di  igiene  di  sanita'  pubblica  e veterinaria; di
operare  nei  servizi  con compiti ispettivi e di vigilanza, essendo,
nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria;
di   svolgere  attivita'  istruttoria,  finalizzata  al  rilascio  di
autorizzazioni   o  di  nulla  osta  tecnico-sanitari  per  attivita'
soggette   a   controllo;  di  istruire,  determinare,  contestare  e
notificare  le  irregolarita' rilevate e formulare pareri nell'ambito
delle loro competenze; di vigilare e controllare gli ambienti di vita
e  di  lavoro  e valutare la necessita' di effettuare accertamenti ed
inchieste  per  infortuni  e  malattie  professionali;  di vigilare e
controllare  la  rispondenza  delle  strutture  e  degli  ambienti in
relazione  alle  attivita'  ad  esse  connesse  e  le  condizioni  di
sicurezza degli impianti; di vigilare e controllare la qualita' degli
alimenti  e  bevande  destinati all'alimentazione dalla produzione al
consumo  e  valutare la necessita' di procedere a successive indagini
specialistiche;   di   vigilare  e  controllare  l'igiene  e  sanita'
veterinaria,   nell'ambito  delle  loro  competenze,  e  valutare  la
necessita'   di  procedere  a  successive  indagini;  di  vigilare  e
controllare    i    prodotti    cosmetici;    di    collaborare   con
l'amministrazione  giudiziaria  per  indagini  sui  reati  contro  il
patrimonio  ambientale,  sulle  condizioni  di igiene e sicurezza nei
luoghi  di  lavoro  e  sugli  alimenti;  di  vigilare  e  controllare
quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione
sanitaria   e  ambientale,  nell'ambito  delle  loro  competenze;  di
svolgere  con  autonomia  tecnico  professionale  le loro attivita' e
collaborare   con   altre   figure   professionali  all'attivita'  di
programmazione  e di organizzazione del lavoro della struttura in cui
operano;  di  assumersi  la responsabilita' dell'organizzazione della
pianificazione,  dell'esecuzione  e  della qualita' degli atti svolti
nell'esercizio  della loro attivita' professionale; di partecipare ad
attivita' di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi
sanitari   e   nei  luoghi  dove  e'  richiesta  la  loro  competenza
professionale;   di  contribuire  alla  formazione  del  personale  e
concorrere  direttamente  all'aggiornamento  relativo al loro profilo
professionale   e   alla  ricerca;  di  svolgere  la  loro  attivita'
professionale,   in  regime  di  dipendenza  o  libero-professionale,
nell'ambito  del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi
di  prevenzione,  controllo  e  vigilanza  previsti  dalla  normativa
vigente;
nell'ambito  professionale  dell'assistenza sanitaria, secondo quanto
previsto  dal D.M. del Ministero della sanita' 17 gennaio 1997, n. 69
e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di
supervisionare  alla  prevenzione,  alla promozione ed all'educazione
per  la  salute,  rivolgendosi  alla  persona,  alla  famiglia e alla
collettivita';  di  individuare i bisogni di salute e le priorita' di
intervento  preventivo,  educativo  e  di recupero; di identificare i
bisogni   di   salute   sulla   base   dei   dati   epidemiologici  e
socio-culturali;  di  individuare  i  fattori  biologici e sociali di
rischio  e  assumersi  la  responsabilita'  dell'attuazione  e  della
soluzione  e  degli  interventi  che rientrano nell'ambito delle loro
competenze;  di  progettare,  programmare,  attuare  e  valutare  gli
interventi  di  educazione  alla  salute  in tutte le fasi della vita
della  persona;  di collaborare alla definizione delle metodologie di
comunicazione,  ai  programmi  ed  a  campagne  per  la  promozione e
l'educazione    sanitaria;    di   concorrere   alla   formazione   e
all'aggiornamento  degli  operatori  sanitari e scolastici per quanto
concerne la metodologia dell'educazione sanitaria; di intervenire nei
programmi  di  pianificazione  familiare  e  di educazione sanitaria,
sessuale  e  socio-affettiva;  di  attuare  interventi  specifici  di
sostegno  alla  famiglia,  di  attivare  risorse  di  rete  anche  in
collaborazione  con  i medici di medicina generale ed altri operatori
sul territorio e partecipare ai programmi di terapia per la famiglia;
di   sorvegliare,  per  quanto  di  loro  competenza,  le  condizioni
igienico-sanitarie  nelle  famiglie,  nelle  scuole e nelle comunita'
assistite   e   controllare  l'igiene  dell'ambiente  e  del  rischio
infettivo;  di relazionare e verbalizzare alle autorita' competenti e
proporre  soluzioni  operative;  di  operare  nell'ambito  dei centri
congiuntamente  o  in  alternativa  con  i servizi di educazione alla
salute,  negli  uffici  di relazione con il pubblico; di collaborare,
per  quanto  di  loro  competenza,  agli  interventi di promozione ed
educazione  alla  salute nelle scuole; di partecipare alle iniziative
di  valutazione  e miglioramento della qualita' delle prestazioni dei
servizi  sanitari  rilevando, in particolare, i livelli di gradimento
da  parte  degli  utenti;  di concorrere alle iniziative dirette alla
tutela  dei  diritti  dei  cittadini con particolare riferimento alla
promozione della salute; di partecipare alle attivita' organizzate in
forma  dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni
di   raccordo   interprofessionale,   con   particolare  riguardo  ai
dipartimenti   destinati  a  dare  attuazione  ai  progetti-obiettivo
individuati  dalla  programmazione  sanitaria  nazionale, regionale e
locale;  di  svolgere  le  loro  funzioni con autonomia professionale
anche  mediante  l'uso di tecniche e strumenti specifici; di svolgere
attivita'  didattico-formativa  e  di  consulenza  nei  servizi,  ove
richiesta   la   loro   competenza   professionale;   di   agire  sia
individualmente  sia  in collaborazione con altri operatori sanitari,
sociali  e  scolastici,  avvalendosi,  ove necessario, dell'opera del
personale  di  supporto; di contribuire alla formazione del personale
di  supporto  e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al
loro   profilo   professionale;   di   svolgere   la  loro  attivita'
professionale  in  strutture,  pubbliche  o  private,  in  regime  di
dipendenza o libero-professionale.
I   laureati   specialisti  nella  classe  acquisiscono,  nell'intero
percorso  formativo  proprio  delle singole professioni, la capacita'
di:
*  conoscere  i  principi dell'analisi economica e le nozioni di base
dell'economia pubblica e aziendale;
*   conoscere   in   modo   approfondito   gli   elementi  essenziali
dell'organizzazione  aziendale con particolare riferimento all'ambito
dei servizi sanitari;
*   conoscere   i   principi  del  diritto  pubblico  e  del  diritto
amministrativo  applicabili  ai rapporti tra le amministrazioni e gli
utenti coinvolti nei servizi sanitari;
*  conoscere  gli  elementi  essenziali  della gestione delle risorse
umane,  con  particolare  riferimento  alle  problematiche  in ambito
sanitario;
*  conoscere  le  principale tecniche di organizzazione aziendale e i
processi   di   ottimizzazione   dell'impiego   di   risorse   umane,
informatiche e tecnologiche;
*  applicare  appropriatamente l'analisi organizzativa e il controllo
di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie;
*  verificare l'applicazione dei risultati delle attivita' di ricerca
in    funzione    del    miglioramento    continuo   della   qualita'
dell'assistenza;
*  effettuare correttamente l'analisi e la contabilita' dei costi per
la  gestione  di strutture che erogano servizi sanitari di medio-alta
complessita';
*     applicare     i     metodi    di    analisi    costi/efficacia,
costi/utilita-benefici e i metodi di controllo di qualita';
* conoscere gli elementi metodologici essenziali dell'epidemiologia;
*  rilevare  le  variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione
della programmazione integrata e del controllo di gestione;
*  utilizzare  in  modo  appropriato gli indicatori di efficacia e di
efficienza  dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di
patologie;
*  individuare  le componenti essenziali dei problemi organizzativi e
gestionali  del personale sanitario della prevenzione in strutture di
media o alta complessita';
*  conoscere  le  norme per la tutela della salute dei lavoratori (in
particolare, di radioprotezione);
*  operare  nel  rispetto  delle  principali  norme  legislative  che
regolano    l'organizzazione    sanitaria,    nonche'   delle   norme
deontologiche e di responsabilita' professionale;
*   conoscere   e  applicare  tecniche  adeguate  alla  comunicazione
individuale  e  di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali
con i pazienti e i loro familiari;
*  individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti
sulla  salute  e  predisporre  interventi di tutela negli ambienti di
lavoro;
* approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di
altri paesi;
*  gestire  gruppi  di  lavoro  e applicare strategie appropriate per
favorire   i   processi   di   integrazione  multi  professionale  ed
organizzativa;
*  acquisire  il  metodo  per  lo studio indipendente e la formazione
permanente;
*  effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso
banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici;
* effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici;
*  sviluppare  la  ricerca  e l'insegnamento, nonche' approfondire le
strategie  di  gestione  del personale riguardo alla specifica figura
professionale;
*  raggiungere  un  elevato  livello  di  conoscenza  sia scritta che
parlata di almeno una lingua della Unione Europea;
*  acquisire  competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi
informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione;
*  svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e
formativi  specialistici  in  Italia  o  all'estero,  con progressiva
assunzione di responsabilita' e di autonomia professionale.
In  particolare, i laureati specialisti nella classe, in funzione dei
diversi  percorsi  formativi e delle pregresse esperienze lavorative,
devono raggiungere le seguenti competenze:
*   collaborano   con   le   altre  figure  professionali  e  con  le
amministrazioni   preposte   per   ogni   iniziativa  finalizzata  al
miglioramento  delle attivita' professionali del settore sanitario di
propria competenza relativamente ai singoli ed alle collettivita', ai
sistemi  semplici e a quelli complessi di prevenzione e di assistenza
territoriale;
*  progettano  e  curano  l'aggiornamento  della professionalita' dei
laureati,   assicurando   loro   la   continua   crescita  tecnica  e
scientifica,  nonche'  il  mantenimento  di  un  elevato  livello  di
motivazione personale;
*  partecipano al controllo della sindrome del burnt-out, mettendo in
opera iniziative atte a mantenere elevata soddisfazione lavorativa;
*  pianificano  ed  organizzano,  garantendone  altresi' la gestione,
procedure  integrate,  interdisciplinari  ed  interprofessionali,  di
intervento sanitario di prevenzione e di assistenza territoriale;
*  cooperano  alla progettazione di strutture edilizie specificamente
dedicate;
*  curano l'organizzazione del lavoro, facilitando il mantenimento di
elevanti livelli di cooperazione interprofessionale;
*  mettono in opera iniziative di coinvolgimento anche delle famiglie
e  di altri gruppi sociali, atte a favorire lo sviluppo di una sempre
maggiore consapevolezza sociale delle problematiche della prevenzione
e della assistenza ed educazione sanitaria;
*  mantengono  costanti  rapporti  internazionali  con  le rispettive
strutture  sociosanitarie  specie nella Unione Europea, allo scopo di
favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento.
I  regolamenti  didattici  di  ateneo  determinano,  con  riferimento
all'articolo 5, comma 3, del decreto ministeriale 3 novembre 1999, n.
509,  la  frazione  dell'impegno  orario  complessivo  riservato allo
studio  o  alle  altre  attivita'  formative  di  tipo individuale in
funzione  degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello
svolgimento  di attivita' formative ad elevato contenuto sperimentale
o pratico.
          ---->  Vedere tabelle da pag. 73 a pag. 76  <----