(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato A
           DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE
                DI ORIGINE PROTETTA "MELA VAL DI NON"

                               Art. 1.
                          Nome del prodotto
    La  Denominazione  di  Origine  Protetta  "Mela  Val  di  Non" e'
riservata  alle  mele  che  rispondono alle condizioni e ai requisiti
definiti nel presente disciplinare di produzione.
                               Art. 2.
                      Descrizione del prodotto
    2.1.  Le  varieta'  - Le mele denominate "Mela Val di Non" D.O.P.
vengono  prodotte  utilizzando  varieta'  del gruppo Golden, Renetta,
Red,  Gaia,  Morgenduft,  Jonagold,  Fuji,  Braeburn, Pinova ed altre
varieta', queste ultime rappresentate in misura inferiore al 3% della
produzione complessiva dell'intera azienda.
    2.2. Caratteristiche del prodotto.
    2.2.1.  Aspetto  esterno  - All'atto dell'immissione al consumo i
frutti  devono essere interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi
di sostanze ed odori estranei.
    I frutti dovranno essere di forma:
      tronco-conica oblunga per Golden, Red e Pinova;
      tronco-conica  o  appiattita  per  Renette,  Gala,  Morgenduft,
Jonagold, Fuji, Braeburn.
    La colorazione tipica dei frutti e':
      dal verde al giallo, a volte con faccetta rosata, per Golden;
      rossa su fondo verde per Red e Morgenduft;
      giallo-verdastra con buccia rugosa per Renetta;
      rossa su fondo giallo per Gala;
      rossa  su  fondo  verde-giallo  per  Fuji,  Braeburn, Jonagold,
Pinova.
    Per  le  varieta'  minori  forma  e colore dovranno essere quelli
tipici del gruppo varietale di appartenenza.
    2.2.2. Caratteristiche chimiche - Il tenore zuccherino dei frutti
deve rispondere ai seguenti valori minimi e massimi per le rispettive
varieta':
      11 e 16 oBrix per Golden e Gaia;
      8,5 e 14 oBrix per Red;
      8 e 16 oBrix per Renetta;
      10,5 e 13,5 oBrix per Morgenduft;
      11 e 14,5 oBrix per Jonagold;
      11,5 e17 oBrix per Fuji;
      10 e 14 oBrix per Braeburn;
      11 e 17 oBrix per Pinova.
    Relativamente  all'acidita'  i  valori  minimi  e massimi vengono
indicati rispettivamente in:
      4 e 11 meq NaOH/100 g per Golden, Morgenduft e Jonagold;
      3 e 9 per Red e Gala;
      8 e 20 per Renetta;
      4 e 8 per Fuji;
      4,5 e 13 per Braeburn e Pinova.
    2.2.3.  Caratteristiche fisiche - I valori di durezza espressi in
Kg/cm2 non devono scendere al di sotto di:
      4,5 per Golden, Gala, Morgendufi, Jonagold e Pinova;
      5,5 per Red;
      5 per Renetta, Fuji e Braeburn.
    2.2.4. Calibro e categoria - Le caratteristiche minime di calibro
sono  indicate  in  60  mm per Gala e in 65 mm per le altre varieta'.
Nell'ambito  di tali limiti di calibro i requisiti qualitativi minimi
richiesti,  relativi  alle  diverse varieta' e categorie, sono quelli
stabiliti  dalla normativa comunitaria, ai sensi del Regolamento (CE)
920/89 e successive modifiche.
    2.2.5.    Caratteristiche    organolettiche    -   Le   pregevoli
caratteristiche  organolettiche  delle  mele  denominate "mela Val di
Non"  derivano  dal  giusto  equilibrio  dei parametri fisico-chimici
sopra descritti. In particolare, con riferimento ai gruppi varietali:
      le  Golden  si  distinguono per la croccantezza e la succosita'
della polpa e per il peculiare sapore dolce-acidulo;
      le  Red  sono  caratterizzate  da  una  polpa  piu'  pastosa  e
presentano un gusto prevalentemente dolciastro;
      le  Renette  assumono diversa consistenza e differenti sapori a
seconda  dell'epoca  del  consumo,  passando  da  polpa  croccante  e
decisamente acidula fino a polpa pastosa e dolce, mantenendo comunque
forti connotati di specifica peculiarita' organolettica;
      Gala   e  Fuji  sono  caratterizzate  da  particolari  qualita'
organolettiche  dovute  alla  polpa  croccante e succosa ed al sapore
dolce ed aromatico;
      le  Morgenduft  hanno  una  polpa  bianca, mediamente succosa e
zuccherina,  leggermente acidula, con una tipica consistenza fondente
al momento del consumo;
      le  Jonagold  sono caratterizzate da frutti croccanti e succosi
con sapore ben equilibrato tra il dolce e l'acidulo;
      le  Pinova  si  distinguono  per le elevate caratteristiche dei
frutti,  dotati  di  polpa  croccante ed elevata consistenza, uniti a
tenori di zuccheri ed acidita' notevoli ma piacevolmente equilibrati;
      le  Braeburn  presentano  frutti  croccanti  e consistenti, con
particolare   freschezza  di  sapore,  ben  equilibrato  e  con  note
aromatiche.
    Si  riportano  sinteticamente  nella seguente tabella i parametri
qualitativi  per  le  mele  denominate "mela Val di Non", riferiti al
momento del confezionamento.
           ----> vedere tabella a pag. 46 della G.U. <----


                               Art. 3.
                         Zona di produzione
    La   zona   di   produzione  della  D.O.P.  "Mela  Val  di  Non",
corrispondente  al  Bacino  idrografico  del  Torrente Noce ricadente
nella  Val di Sole e Val di Non, altrimenti chiamate Valli del Noce o
Anaunia, e' situata nella provincia autonoma di Trento.
    Tale  zona,  riferita  alle  relative  Valli,  come risulta dalla
cartografia   di   riferimento,  comprende  l'intero  territorio  dei
seguenti  comuni:  Andalo,  Amblar,  Bresimo,  Brez,  Cagno', Caldes,
Campodenno,  Castelfondo,  Cavareno,  Cavedago, Cavizzana, Cis, Cles,
Cloz,  Commezzadura, Coredo, Croviana, Cunevo, Dambel, Denno, Dimaro,
Don,  Flavon,  Fondo,  Livo,  Male',  Malosco,  Mezzana, Monclassico,
Nanno,  Ossana,  Peio,  Pellizzano,  Rabbi,  Revo',  Romallo, Romeno,
Ronzone,   Ruffre',   Rumo,   Sanzeno,   Sarnonico,  Sfruz,  Smarano,
Spormaggiore,  Sporminore,  Taio,  Tassullo,  Terres,  Terzo1as, Ton,
Tres, Tuenno, Vermiglio, Vervo'.
                               Art. 4.
                  Elementi che comprovano l'origine
    4.1.  Riferimenti storici - Gli elementi che comprovano l'origine
del  prodotto sono costituiti da riferimenti storici che attestano la
lunga  tradizione  frutticola  di  questo  territorio.  Questa  si fa
risalire   a   tempi  molto  antichi,  come  dimostrato  anche  dalla
toponomastica  (Male'  deriva  il  suo nome dal latino Maletum, cioe'
"posto  delle  mele", cosi' come Malosco), oltre che dalle autorevoli
fonti  storiche  (Carta  di  Regola del 1564 della Villa di Dardine e
Carta di Regola di Cles del 1641).
    In  una  lettera  del  1739  una  nobile famiglia viene richiesta
dell'invio  a  Vienna  di  un  cesto di "pomi rosmarini", gia' allora
rinomati  per  l'eccellente  qualita'  fin nella Capitale dell'Impero
Asburgico.
    Dall'inizio  del 1800 le fonti si fanno numerose, e nella seconda
meta'  del  secolo  i frutticoltori acquisiscono una nutrita serie di
riconoscimenti  e  premi  per  la  qualita' della frutta portata alle
esposizioni internazionali di quell'epoca.
    4.2.  Riferimenti  culturali  - Nella zona di produzione esistono
numerose  testimonianze  pittoriche  ed artistiche anche risalenti ad
epoche  pre-rinascimentali, che attestano l'importanza della mela nel
contesto  del  territorio.  Nutrita  anche  la  produzione  di  forme
poetiche  dialettali dedicate alla mela ed alla produzione frutticola
della valle.
    4.3. Riferimenti sociali ed economici - Gli oltre 5000 produttori
di  "mela  Val  di  Non", organizzati prevalentemente nelle strutture
cooperative  di  conservazione,  lavorazione  e  vendita,  insieme al
cospicuo  indotto  economico  derivante dalla gestione dei trasporti,
degli   imballaggi,   della  stessa  lavorazione  e  confezionamento,
costituiscono  per  le  valli di produzione il sostanziale fondamento
economico.
                               Art. 5.
                        Metodo di ottenimento
    5.1.  Sistema  di  coltivazione - Le tecniche di coltivazione dei
meleti atti a produrre la D.O.P. "Mela Val di Non" sono riconducibili
a  quelle  tradizionali,  con  l'obiettivo  di  mantenere  il  giusto
equilibrio  vegeto-produttivo e di conseguenza ottenere produzioni di
elevata  qualita'.  A tal fine i sistemi di allevamento adottati sono
quelli a pieno vento e a fusetto.
    5.2.  Densita' d'impianto - Non sono ammessi impianti superfitti,
con un numero di piante superiore a 4800 piante/ha.
    5.3.   Gestione   del   terreno   -  Le  tecniche  di  produzione
tradizionale  adottate nella zona prevedono l'inerbimento del terreno
tra  le  file per tutta la vita produttiva dell'impianto e lo sfalcio
dell'erba  nei  mesi  primaverili-estivi.  Queste  pratiche rivestono
particolare importanza sia per la dotazione nutrizionale del terreno,
attraverso una continua restituzione naturale di elementi, sia per la
sua  struttura  fisica e biologica, salvaguardate dal mantenimento ed
arricchimento  della  dotazione  di  sostanza  organica. L'apporto di
elementi nutritivi sotto forma minerale viene quindi a costituire una
pratica integrativa di modesta quantita'.
    5.4.  Controllo  della  produzione  -  Il  controllo  del  carico
produttivo  viene  eseguito  attraverso  una opportuna gestione delle
operazioni  di  potatura  ed  interventi  di  diradamento, al fine di
ottenere  la  miglior  qualita'  delle  produzioni.  La potatura deve
essere eseguita manualmente ogni anno durante il periodo invernale di
riposo  della pianta e deve mirare a garantire il giusto rapporto tra
gemme a frutto e vigoria.
    5.5. L'irrigazione - L'uso di sistemi irrigui e' pratica ritenuta
indispensabile  per  l'ottenimento di produzioni di qualita', e viene
eseguita da marzo ad ottobre econdo le necessita'.
    5.6.  La raccolta - La raccolta viene effettuata esclusivamente a
mano  e  deve  effettuarsi  nei  mesi di agosto, settembre, ottobre e
prima  quindicina di novembre a seconda della maturazione fisiologica
delle varieta'.
    5.7.  Le  produzioni  -  Le  produzioni  massime realizzabili non
possono superare le 68 t/ha.
    5.8.  Confezionamento  -  Le  mele  denominate  "mela Val di Non"
devono  essere  confezionate  in  imballaggi  o  confezioni  tali  da
consentire la chiara identificazione del prodotto.
                               Art. 6.
          Elementi che comprovano il legame con l'ambiente
    La  vocazionalita'  del  territorio  per la produzione di mele di
elevato   pregio   organolettico-qualitativo  e'  riconducibile  alle
esclusive   matrici   geologiche   di   tipo   calcareo-dolomitico  e
tonalitico,   non   riscontrabili   in   altre  aree  a  destinazione
frutticola.  Ottimali  i valori della sostanza organica e dell'Azoto,
buoni  i  contenuti  degli altri macroelementi nonche' degli elementi
minori.
    Molto  favorevoli  sono  pure  le  caratteristiche  climatiche di
questa  regione  frutticola  alpina,  che  si manifestano soprattutto
negli  andamenti pluviometrici e termici, tra i quali si distingue la
peculiarita'   delle   escursioni   termiche   autunnali,  mediamente
superiori  ai 16 oC, passando ad esempio da minime notturne di 2-6 oC
a massime di 18-22 oC, e dell'umidita' relativa, che presenta in quel
periodo valori indicativi del 75%.
    Pochi  gli  eventi  grandinigeni  ed  abbastanza  rare  le gelate
primaverili che possano influire significativamente sulle produzioni.
    Anche  il  territorio  naturale,  inserito  in un contesto alpino
caratterizzato da tipiche associazioni floristiche e da una peculiare
fauna  selvatica,  come  descritto  da  botanici  e  da  naturalisti,
testimonia l'unicum ambientale e territoriale tra coltivi e natura.
    Il  legame  con l'ambiente e' comprovato dai seguenti adempimenti
cui si sottopongono i produttori e/o confezionatori:
      iscrizione ad un apposito elenco dei produttori di "mela Val di
Non";
      catasto  di  tutti  i  terreni  sottoposti alla coltivazione di
"mela Val di Non";
      tenuta di appositi registri di produzione e condizionamento.
                               Art. 7.
                              Controlli
    Il  controllo  per l'applicazione delle disposizioni del presente
disciplinare   di  produzione  e'  svolto  da  un  organismo  privato
autorizzato,  conformemente  a  quanto  stabilito  dall'art.  10  del
Regolamento CEE n. 2081 del 14 luglio 1992.
                               Art. 8.
                            Etichettatura
    Sulle  confezioni di vendita o sui singoli frutti dovra' apparire
la dicitura D.O.P. "Mela Val di Non".
    Nella designazione e' vietata l'aggiunta di qualsiasi indicazione
di  origine non espressamente prevista dal presente disciplinare o di
indicazioni   complementari  che  potrebbero  trarre  in  inganno  il
consumatore.