Art. 3.
         Scelta delle tipologie e articolazione della prova
  1. La prova concerne una sola delle tipologie di cui all'articolo 2
ad eccezione delle tipologie di cui alle lettere b) e c), che possono
essere utilizzate anche cumulativamente. La scelta della tipologia da
parte   delle   commissioni  deve  tenere  conto  della  specificita'
dell'indirizzo di studi, delle impostazioni metodologiche seguite dai
candidati, delle esperienze acquisite all'interno della progettazione
dell'istituto e della pratica didattica adottata, quali risultano dal
documento del consiglio di classe di cui all'articolo 5, comma 2, del
citato  decreto  del  Presidente  della Repubblica 23 luglio 1998, n.
323.
  2.  La  prova, che coinvolgera' non piu' di cinque discipline, deve
prevedere:
    a) non piu' di cinque argomenti per la trattazione sintetica;
    b) da dieci a quindici quesiti a risposta singola;
    c) da trenta a quaranta quesiti a risposta multipla;
    d)  non piu' di due problemi scientifici a soluzione rapida, tali
cioe' da non richiedere calcoli complessi;
    e) non piu' di due casi pratici e professionali;
    f) un progetto.
  3.  Nel  caso in cui le tipologie di cui alle lettere b) e c) siano
utilizzate  cumulativamente, il numero dei quesiti a risposta singola
e  il  numero  dei  quesiti  a  risposta  multipla  non  puo'  essere
inferiore, rispettivamente, a 8 e 16.
  4.  Le  commissioni,  in alternativa a quanto indicato nel comma 2,
possono  predisporre  la  prova  mediante un testo di riferimento (in
forma  di  documento scritto e/o iconico e/o grafico) che consenta di
sollecitare  prestazioni  di  valore pluridisciplinare, articolate in
una  o  piu' delle modalita' previste dall'articolo 2 e contenute nei
limiti  di  cui  al  comma  2  del  medesimo  articolo. A tal fine le
commissioni  possono avvalersi, ai sensi dell'art. 14 del decreto del
Presidente  della  Repubblica  23  luglio  1998,  n. 323, dei modelli
forniti dall'osservatorio nazionale istituito presso il CEDE.
  5. Considerato il carattere pluridisciplinare della terza prova, la
correzione viene effettuata collegialmente dalla commissione.