(all. 2 - art. 1)
Appendice II

Questa  appendice,  allo  scopo  di  favorire  la  comprensione della
portata    delle    presenti    Regole   tecniche   e   offrire   una
contestualizzazione,  sintetizza il quadro comunitario del sistema di
normazione  e  certificazione;  riassume  il  quadro normativo per la
certificazione dei sistemi qualita': espone la struttura del "Sistema
Qualita' Italia" e del sistema di accreditamento.

Normazione e certificazione

L'applicazione  delle  norme  ISO 9000 sui sistemi qualita', recepite
come norme europee EN ISO 9000, conseguentemente come norme nazionali
UNI  EN ISO 9000, rispetto alle quali viene attuata la certificazione
trova  riscontro  in  molteplici direttive della Comunita' Europea. A
Copenhaghen  nel  1982,  a  Fointainbleau  e  a  Dublino nel 1984, il
Consiglio  Europeo si era gia' espresso in favore di un rafforzamento
del  mercato interno. In particolare a Bruxelles, nel marzo del 1985,
si  era proposto di compiere "azioni volte a realizzare entro il 1992
un  grande  mercato  unico,  creando  cosi' un ambiente piu' propizio
all'incentivazione dell'iniziativa imprenditoriale, della concorrenza
e  degli  scambi";  in  quell'occasione,  il  Consiglio  invitava  la
Commissione  ad elaborare un programma dettagliato. In questo quadro,
veniva   istituita,  con  la  direttiva  831/89  (modificata  con  la
direttiva  88/122  e  con  la  direttiva  94/10),  la  "procedura  di
informazione",  per mezzo della quale la Comunita', gli Stati membri,
gli  organismi  di  normazione  europei e nazionali, si devono tenere
mutuamente  informati delle iniziative assunte in campo normativo. In
linea  con  questo  spirito,  e'  la regola che si sono dati gli enti
normatori europei (CEN e CENELEC) in base alla quale quando una norma
tecnica  e'  allo  studio  a  livello  europeo  devono essere sospesi
eventuali  lavori  in  sede  nazionale  aventi  per oggetto la stessa
materia.  Nel  Consiglio  del  16  luglio 1984 veniva sancito che: Il
Consiglio   ritiene  che  la  normazione  costituisca  un  importante
contributo  per  la libera circolazione dei prodotti industriali e, a
maggior ragione, per la creazione di un contesto unico comune a tutte
le  imprese;  essa contribuisce alla competitivita' industriale tanto
sul  mercato  comunitario  quanto sui mercati esterni, in particolare
nelle nuove tecnologie". Nella risoluzione del 7 maggio 1985 (GU N.C.
136/14  giugno  1985),  il  Consiglio definiva una nuova strategia in
materia di armonizzazione, tecnica e normazione. Obiettivo principale
di  questa  strategia  e'  l'abbattimento delle barriere tecniche. In
sostanza l'approccio comunitario si basa sui seguenti punti:

- armonizzazione    legislativa    mediante   approvazione,   tramite
  direttive,  dei  requisiti  essenziali  di  sicurezza  (o  di altre
  esigenze di carattere collettivo) relative ai prodotti;
- armonizzazione    normativa,   cioe'   elaborazione   delle   norme
  armonizzate,  che  e'  di  competenza  degli  organismi  europei di
  normazione (CEN; CENELEC; ETSI);
- emissione  di  regole tecniche che gli Stati membri possono emanate
  sempre nell'ambito del rispetto delle regole comunitarie;
- emissione  di  norme  tecniche  da  parte  degli  enti  competenti.
  L'applicazione   delle   norme   di  questo  tipo  e'  a  carattere
  volontario;
- valutazione di conformita' del prodotto alle norme armonizzate.

Gli Stati membri devono promuovere l'applicazione generalizzata delle
norme   europee   di   garanzia   della   qualita'   (EN  ISO  9000),
l'applicazione  dei  requisiti richiesti dalle norme EN 45000 per gli
organismi   di   certificazione,   la   creazione   di   sistemi   di
accreditamento degli organismi interessati.
           ----> vedere schema a pag. 44 della G.U. <----


Per  quanto  riguarda  la  certificazione,  il sistema promosso dalla
Comunita'    Europea    promuove    sostanzialmente   due   tipi   di
certificazione:

- certificazione   del  prodotto,  che  attesta  la  conformita'  del
  progetto  e/o  di  un  campione  rappresentativo di prodotto ad una
  specifica norma tecnica;
- certificazione  del  sistema  qualita',  che attesta la conformita'
  (alle   norme   ISO  9000)  della  struttura  organizzativa,  delle
  responsabilita',  delle procedure, del procedimenti e delle risorse
  messe in atto per la conduzione aziendale per la qualita'.

Certificazione dei sistemi qualita'

Le  norme  internazionali  ISO costituiscono un quadro di riferimento
per  tutto  le  parti interessate allo sviluppo ed alla conduzione di
progetti  informatici  (committente, produttore, e monitore, ai sensi
del  Decreto  legislativo 12 febbraio 1993, no 39). Le norme sono dei
documenti  prodotti  con  la  cooperazione  e il consenso di tutte le
parti  interessate  e vengono approvati da un organismo riconosciuto.
Per  organismi  riconosciuti si intendono gli Enti normatori che sono
elencati   nell'allegato  alla  Direttiva  EEC  85/189,  recentemente
sostituita dalla Difettiva EEC 98/34.
Le  norme  costituiscono lo stato dell'arte, in quanto forniscono, al
fine  di  ottenere  il  migliore  ordine  in un determinato contesto,
specifiche   tecniche,   procedure   di   valutazione,  linee  guida,
caratteristiche o soluzioni ottimali a problemi che si ripetono.
Gli  obiettivi  che  si  vogliono  raggiungere  tramite  le  norme  e
l'attivita' di normazione sono:

- salvaguardare  gli  interessi dei consumatori e della collettivita'
  (Qualita' e Sicurezza prodotti e servizi);
- migliorare  il  sistema  produttivo  attraverso  l'unificazione dei
  processi e dei prodotti;
- migliorare  le  comunicazioni attraverso l'applicazione di standard
  per codici, simboli, interfacce, ecc.;
- promuovere  la  sicurezza  dell'uomo  e dell'ambiente attraverso la
  definizione dei requisiti dei prodotti, processi e comportamenti.
Lenorme relative ai sistemi qualita' possono essere divise in gruppi
  strutturati.
- Norme  per  i  "modelli per l'assicurazione della qualita'", EN ISO
  9001,  9002,  9003,  sono  le norme utilizzate come riferimento per
  verificare   l'esistenza   di   un  sistema  qualita'  in  sede  di
  certificazione  o  di  rapporto  contrattuale  tra il cliente ed il
  fornitore:

EN  ISO  9001:  da  utilizzate  quando  la  conformita'  ai requisiti
specificati deve essere assicurata dal fornitore nel corso di diverse
fasi     che    comprendono    progettazione/sviluppo,    produzione,
installazione ed assistenza dopo vendita;
EN  ISO  9002:  da  utilizzare  quando  la  conformita'  ai requisiti
specificati deve essere assicurata dal fornitore nel Corso delle fasi
di fabbricazione, di installazione, di assistenza dopo la vendita;
EN  ISO  9003:  da  utilizzare  quando  la  conformita'  ai requisiti
specificati  deve  essere  assicurata dal fornitore soltanto mediante
controlli, collaudi e prove finali.

- Guide  di  "gestione per la qualita' ed assicurazione qualita'", EN
  ISO  9000-1,  9000-2,  9000-3,  90004,  questo gruppo di guide deve
  essere  utilizzato  sia  da  parte  del fornitore, sia da parte del
  committente,  come strumento per applicare e capire meglio le norme
  di tipo "contrattuale":

EN  ISO  9000-1: norme di gestione per la qualita' e di assicurazione
della  qualita' - Guida per la scelta e l'utilizzazione. Questa guida
e'   utile   sia   per   comprendere   i  criteri  per  la  scelta  e
l'utilizzazione  delle  norme  della  famiglia 9000, sia per capire i
"principi"    di   base   dei   sistemi   qualita'.   Particolarmente
significativi sono: il concetto di miglioramento continuo espresso in
questa  norma; la definizione degli obiettivi e delle responsabilita'
fondamentali   per   la   qualita'   su  cui  dovrebbe  basarsi  ogni
organizzazione  che  voglia  operare nell'ambito di un valido sistema
qualita';
EN  ISO  9000-2: norme di gestione per la qualita' e di assicurazione
della  qualita' - Guida per l'applicazione delle ISO 9001, ISO 9002 e
ISO 9003;
EN  ISO  9000-3:  norme  per  la  qualita'  e  di assicurazione della
qualita'  -  Guida  per  l'applicazione della ISO 9001 allo sviluppo,
alla fornitura ed alla manutenzione del software. Guida importante in
merito  ad attivita' di sviluppo e manutenzione di prodotti software,
e'  utile per l'applicazione delle regole generali della norma EN ISO
9001    in    quanto   fornisce   un'interpretazione   delle   stesse
specificatamente per chi produce software;
EN  ISO  9000-4: norme di gestione per la qualita' e di assicurazione
della qualita' - Guida per la gestione del programma di fidatezza.

-  Guide  di  "gestione  per  la  qualita'  ed  elementi  del sistema
qualita',  EN  ISO  9004-1, 9004-2, 9004-3, 9004-4, sono le guide per
realizzare e applicare un proprio sistema qualita'; queste guide, pur
essendo   principalmente   di   interesse   per  il  fornitore,  sono
fondamentali  per  capire il modello su cui si deve basare il sistema
di qualita':
EN  ISO  9004-1:  gestione  per  la  qualita' ed elementi del sistema
qualita' - Guida generale; e' rivolta a chi deve realizzare e gestire
il  proprio  sistema  qualita'  nella  propria  azienda e fornisce un
quadro  completo  della  struttura  e  dei  componenti  di un sistema
qualita' aziendale;
EN  ISO  9004-2:  gestione  per  la  qualita' ed elementi del sistema
qualita'  -  Guida  per  i  servizi; fornisce un modello completo del
sistema  qualita'  per i servizi. Molti contratti riguardano non solo
la  fornitura  di prodotti, ma, soprattutto, di servizi. Questa norma
costituisce percio' un importante riferimento;
EN  ISO  9004-3:  gestione  per  la  qualita' ed elementi del sistema
qualita' - Guida per i materiali da processo continuo;
EN  ISO  9004-4:  gestione  per  la  qualita' ed elementi del sistema
qualita' - Guida per il miglioramento della qualita'.

- Norme per la definizione di un glossario della qualita'":

EN  ISO  8402:  e'  la  norma che presenta i termini e le definizioni
utilizzate  nell'ambito  dei  sistemi  qualita';  risulta  utile  per
comprendere  i termini utilizzati nelle norme per i sistemi qualita'.
Essa  e'  articolata  in  quattro  sezioni: termini generali, termini
relativi alla Qualita', termini relativi al Sistema Qualita', termini
relativi agli strumenti ed alle tecniche.
           ----> vedere schema a pag. 47 della G.U. <----


certificazione,  accreditamento,  ispezione),  Tali enti e laboratori
ricevono, a loro volta, un accreditamento che li autorizza ad operare
garantendo il rispetto delle norme.

La certificazione dei prodotti avviene attraverso:

- un  organismo  di  certificazione che controlla la permanenza della
  conformita'  in  produzione  e sul mercato, applicando lo schema di
  certificazione adatto al prodotto considerato;
- un laboratorio che effettua le prove di conformita';
- un  ente  (rappresentativo  di  tutte le categorie interessate) che
  gestisce  e garantisce il sistema attraverso l'accreditamento degli
  organismi di certificazione;
- un  ente  (rappresentativo  di  tutte le categorie interessate) che
  garantisce  le  prestazioni  dei  laboratori  di  prova  attraverso
  l'accreditamento.
La certificazione dei sistemi qualita' avviene attraverso:
- un  organismo  di  certificazione che controlla la permanenza delle
  caratteristiche  del  sistema  qualita'  dell'azienda applicando lo
  schema di certificazione adatto al settore produttivo considerato;
- un  ente  (rappresentativo  di  tutte le categorie interessate) che
  gestisce  e garantisce il sistema attraverso l'accreditamento degli
  organismi di certificazione.

Per organismo di certificazione, si intende un organismo che attua un
sistema  di  certificazione di conformita' (Norma EN ISO 45020). Tali
organismi  possono operare per la certificazione di sistemi qualita',
di prodotti, di personale.
Gli  organismi  di  certificazione operanti in Italia sono fortemente
diversificati  come  forma  societaria,  organizzazione  e settori di
intervento.  Alcuni  sono espressione piu' o meno diretta dei settori
industriali,    altri    sono   l'emanazione   italiana   di   gruppi
internazionali  operanti nel settore della qualita'. Alcuni hanno una
veste  di  associazione  non a scopo di lucro, altri sono societa' di
capitali.  Alcuni  dispongono  di  una  base consistente di personale
proprio, altri utilizzano personale esterno. Vi sono infine organismi
che  operano  per  macrosettori,  mentre  altri  sono  focalizzati su
specifici segmenti.

Nel  1988,  UNI  (Ente  Nazionale  Italiano  di  Unificazione)  e CEI
(Comitato  Elettrotecnico Italiano) hanno sottoscritto, sotto l'egida
del  Ministero dell'Industria, una convenzione per la creazione di un
sistema di accreditamento degli organismi di certificazione.
Nel  novembre  1991, per iniziativa di UNI e CEI, e' stato costituito
il  SINCERT  (Sistema  Nazionale di Accreditamento degli Organismi di
Certificazione) che ha rilevato le attivita' della convenzione di cui
sopra.  Il  SINCERT  ha  la  forma  di una Associazione senza fini di
lucro,  posta  sotto  il patrocinio del Ministero dell'Industria, del
Commercio  e  dell'Artigianato,  del  CNR  (Consiglio Nazionale delle
Ricerche),  dell'ENEA  (Ente  per  le  Nuove  Tecnologie, l'Energia e
l'Ambiente)  e  delle  Camere  di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura.
Un   organismo   di  certificazione,  per  ottenere  l'accreditamento
SINCERT,  deve  possedere  i  requisiti  stabiliti nelle Norme EN ISO
45000.  All'accreditamento  dei laboratori di prova provvede il SINAL
(Sistema  di  Accreditamento dei Laboratori, creato nel 1988 da UNI e
CEI, con il patrocinio del Ministero dell'Industria).
A  difesa,  del  sistema  qualita' Italia, e' importante rendere nota
un'iniziativa del SINCERT: sul proprio sito internet (www,sincert.it)
e'  pubblicizzato  un "Numero Verde Qualita'" che serve unicamente ad
inoltrare  reclami,  via  Fax, da parte di clienti, nei confronti dei
propri  fornitori  certificati  che  non  rispettano  gli standard di
Qualita'.
A  livello  europeo,  nel  novembre  1997  e' nato ufficialmente l'EA
(European  co-operation for Accreditation), a seguito della decisione
di unificare le preesistenti attivita' di EAC (European Accreditation
of  Certification)  ed  EAL (European Accreditation of Laboratories).
Per  l'Italia, dell'EA, fanno parte il SINCERT ed il SINAL ed il SIT.
Il  compito  principali  dell'EA e' quello di sviluppare, valutare ed
assicurare  in  tutta  Europa il mantenimento di un "livello equo" di
competenza.  Cio'  e'  fatto  mediante accordi multilaterali di mutuo
riconoscimento  tra  i  diversi  paesi  europei,  con  la volonta' di
estendere  questo  riconoscimento  a  livello mondiale, allo scopo di
tradurre  in  pratica  il  "testato e certificato qui, ora: accettato
sempre ed ovunque".
Queste   iniziative   sono   state   prese   per  favorire  il  mutuo
riconoscimento  delle  certificazioni  effettuate dagli organismi dei
vari  paesi e sono in linea con gli indirizzi della Comunita' Europea
relativo  alla  libera  circolazione  delle  merci e all'abbattimento
delle barriere tecniche. Per quanto riguarda l'EA, ne fanno parte gli
organismi di accreditamento dell'Unione Europea e dell'EFTA.
L'EA  classifica  e  raggruppa  in  un  elenco di 39 settori le varie
tipologie  di aziende. Tutte le aziende di informatica (qualunque sia
la loro attivita' in tale campo) sono raggruppate nel settore EA 33 -
Tecnologia dell'informazione. Questo elenco ha un duplice scopo:

- in  fase  di  accreditamento  di  un  ente  di  certificazione, per
  stabilire  per  quali  settori  industriali  l'ente stesso e' stato
  accreditato  a  svolgere  l'attivita' di certificazione dei sistemi
  qualita' aziendali;
- in fase di svolgimento dell'attivita' di certificazione dei sistemi
  qualita'  aziendali da parte dell'ente accreditato, per definire il
  settore  di  appartenenza dell'azienda sottoposta alla verifica per
  la certificazione.

L'EA  ha  indirizzato  i  suoi  sforzi principalmente per definire un
accordo  di  mutuo riconoscimento degli accreditamenti (chiamato MLA,
Multilateral  Agreement)  con il quale si riconosce l'equivalenza dei
sistemi    di   accreditamento   attuati   in   campo   nazionale   e
conseguentemente   dei  certificati  rilasciati  dagli  Organismi  di
Certificazione accreditati secondo tali sistemi. Questo accordo fa si
che  le  certificazioni  emesse  siano riconosciute anche negli altri
stati  firmatari, con grande vantaggio per le aziende certificate che
non  devono  ripetere  gli  iter procedurali o rifare la richiesta di
certificazione.
Nel  1995,  e'  stato  siglato un primo Multilateral Agreement per il
mutuo  riconoscimento  delle  certificazioni  emesse  da Organismi di
certificazione  accreditati  dall'Ente di accreditamento riconosciuto
rispettivamente   in   Italia,  Germania,  Gran  Bretagna,  Norvegia,
Svizzera,  Svezia,  Finlandia.  Nel  corso  del 1996 si sono aggiunte
anche  Francia e Danimarca; nel 1997, e' stata la volta della Spagna;
nel  1998,  si  sono  aggiunte  Austria e Irlanda. Nel 1998, e' stato
anche  siglato  un  Multilateral  Recognition  Agreement  in sede IAF
(International  Accreditation  Forum)  tra  17 Stati (Australia, Gran
Bretagna,  Canada,  Cina,  Danimarca,  Finlandia,  Francia, Germania,
Italia,  Giappone, Nervegia, Nuova Zelanda, Olanda, Svezia, Svizzera,
Stati  Uniti  e  Spagna) che garantisce il mutuo riconoscimento delle
certificazioni - fra questi Stati- a livello mondiale.
Sulla   base   della  dimostrata  equivalenza  operativa  degli  Enti
nazionali  di  Accreditamento degli Organismi di Certificazione, ogni
firmatario dell'accordo si impegna a:

- riconoscere che i sistemi di accreditamento gestiti dagli Organismi
  firmatari dell'accordo sono equivalenti al proprio sistema;
- riconoscere   che   i   certificati   emessi  in  accordo  con  gli
  schema/sistemi  di  accreditamento  degli altri Organismi firmatari
  dell'accordo sono equivalenti al proprio schema/sistema;
- raccomandare  e  promuovere  l'accettazione  (da parte di tutti gli
  utenti del proprio paese) dei certificati emessi dagli Organismi di
  Certificazione accreditati dagli Enti firmatari;
- accertare   la  fondatezza  dei  reclami  provenienti  da  uno  dei
  firmatari  dell'accordo  e  risultanti dai certificali emessi dagli
  Organismi di Certificazione da lui accreditati;
- notificare  con  tempestivita'  a  tutti  gli  altri firmatari ogni
  cambiamento significativo occorso o previsto nelle proprie pratiche
  operative e nella propria organizzazione.