(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2

CRITERI  PER  LA  DEFINIZIONE  DEI LIMITI DEI RICAVI O COMPENSI PER I
SOGGETTI   CHE  SI  AVVALGONO  DEL  REGIME  FISCALE  DELLE  ATTIVITA'
MARGINALI  RELATIVAMENTE AI 13 STUDI DI SETTORE IN VIGORE DAL PERIODO
   D'IMPOSTA 2001 APPROVATI CON DECRETI MINISTERIALI 8 MARZO 2002

Nota   tecnica   e  metodologica      Le  persone  fisiche  esercenti
attivita'  per  le  quali  risultano applicabili gli studi di settore
possono  avvalersi  del  regime  fiscale  delle attivita' marginali a
condizione che i ricavi o compensi del periodo d'imposta risultino di
ammontare  non  superiore  ad  un  valore  limite,  differenziato  in
relazione ai diversi settori di attivita'.
    Tale  limite non puo', comunque, essere superiore a 50 milioni di
lire, pari a 25.823 euro.
    Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'individuazione
dei  limiti dei ricavi o compensi per i 13 studi di settore in vigore
dall'anno  d'imposta 2001, approvati con decreti ministeriali 8 marzo
2002.
    L'elaborazione  e' stata condotta sui questionari, utilizzati per
la definizione degli studi di settore, relativi alle persone fisiche.
    Per  ogni  studio di settore e' stata analizzata la distribuzione
ventilica  dei  ricavi  o  compensi dichiarati dalle persone fisiche,
eventualmente  allineati  al  ricavo o compenso di riferimento minimo
determinato in base all'applicazione degli studi di settore.
    Analogamente  a quanto predisposto per gli 86 studi di settore in
vigore   nell'anno   d'imposta   1999,   come   valore   limite   per
l'applicazione  del regime fiscale delle attivita' marginali e' stato
scelto  il  valore  del  1o  ventile della distribuzione dei ricavi o
compensi.
    In  tal modo si e' ottenuto un limite, differenziato in relazione
ai  diversi  settori  di  attivita', che tiene conto delle dimensioni
medie degli operatori del settore.
    Per  valori del 1o ventile superiori a 50 milioni di lire, pari a
25.823  euro,  il  limite  e'  stato comunque fissato a 50 milioni di
lire, pari a 25.823 euro.