(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                   Al Presidente della Repubblica
    Il   consiglio   comunale  di  Sava  (Taranto),  rinnovato  nelle
consultazioni  elettorali del 16 aprile 2000 e composto dal sindaco e
da  venti  consiglieri,  si e' dimostrato incapace di provvedere, nei
termini  prescritti  dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento
dell'adozione  dei  provvedimenti necessari per la salvaguardia degli
equilibri di bilancio per l'esercizio finanziario 2002.
    Essendo,  infatti,  scaduti  i  termini di legge entro i quali il
predetto documento contabile avrebbe dovuto essere approvato ai sensi
dell'art.  193  del  decreto  legislativo  18 agosto 2000, n. 267, il
prefetto di Taranto, con provvedimento del 30 ottobre 2002, diffidava
il  consiglio  comunale ad approvare i provvedimenti necessari per la
salvaguardia degli equilibri di bilancio.
    Decorso  infruttuosamente  il  termine  assegnato, il prefetto di
Taranto,  con  provvedimento  del  22  novembre  2002, ha nominato un
commissario  prefettizio  per l'approvazione, in via sostitutiva, dei
citati  documenti contabili, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera
c)  del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come disciplinato
dalle disposizioni dell'art. 1 del decreto-legge 22 febbraio 2002, n.
13, convertito nella legge 24 aprile 2002, n. 75.
    Essendosi  verificata  l'ipotesi prevista dall'art. 193, comma 4,
del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che equipara ad ogni
effetto la mancata adozione, da parte dell'ente, dei provvedimenti di
riequilibrio  ivi previsti, alla mancata approvazione del bilancio di
previsione  di cui all'art. 141, comma 1, lettera c), del sopracitato
decreto   legislativo,   il   prefetto  di  Taranto  ha  proposto  lo
scioglimento  del  consiglio  comunale  di  Sava, disponendone, nelle
more,  con  provvedimento n. 3819/13.12/Gab. del 17 dicembre 2002, la
sospensione,  con  la  conseguente  nomina  del  commissario  per  la
provvisoria gestione del comune.
    Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo
al  proposto  scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale
non  e' riuscito a provvedere all'approvazione del suddetto documento
contabile,  anche  dopo  la  scadenza  dei  termini entro i quali era
tenuto  a  provvedervi,  tanto  da  rendere  necessario  l'intervento
sostitutivo da parte del prefetto.
    Mi  onoro,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento
del   consiglio  comunale  di  Sava  (Taranto)  ed  alla  nomina  del
commissario  per la provvisoria gestione del comune nella persona del
dott. Fabio Colapinto.
      Roma, 4 febbraio 2003
                                     Il Ministro dell'interno: Pisanu