IL DIRETTORE GENERALE
             per la qualita' dei prodotti agroalimentari
                     e la tutela del consumatore
  Visto  il  regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio
1992  relativo  alla protezione delle indicazioni geografiche e delle
denominazioni d'origine dei prodotti agricoli ed alimentari;
  Viste  le  premesse  sulle quali e' fondato il predetto regolamento
(CEE)  n.  2081/92 e in particolare quelle relative alla opportunita'
di promuovere prodotti di qualita' aventi determinate caratteristiche
attribuibili   ad  un'origine  geografica  determinata  e  di  curare
l'informazione  del consumatore idonea a consentirgli l'effettuazione
di scelte ottimali;
  Considerato  che  i  suddetti  obiettivi sono perseguiti in maniera
efficace  dai  Consorzi  di  tutela, in quanto costituiti da soggetti
direttamente  coinvolti  nella  filiera produttiva, con un'esperienza
specifica  ed  una  conoscenza approfondita delle caratteristiche del
prodotto;
  Vista  la  legge 21 dicembre 1999, n. 526, recante disposizioni per
l'adempimento  di  obblighi  derivanti  dall'appartenenza dell'Italia
alle Comunita' europee - legge comunitaria 1999;
  Visto  l'art. 14 della citata legge 21 dicembre 1999, n. 526, ed in
particolare  il  comma  15 che individua, le funzioni per l'esercizio
delle  quali  i Consorzi di tutela delle D.O.P., delle I.G.P. e delle
S.T.G.  possono  ricevere,  mediante provvedimento di riconoscimento,
l'incarico  corrispondente  dal  Ministero delle politiche agricole e
forestali;
  Visti  i  decreti  ministeriali  12 aprile  2000,  pubblicati nella
Gazzetta  Ufficiale  -  serie  generale  -  n. 97 del 27 aprile 2000,
emanati  dal  Ministero  delle  politiche  agricole  e  forestali  in
attuazione  dell'art.  14,  comma  17 della citata legge n. 526/1999,
relativi ai requisiti di rappresentativita' per il riconoscimento dei
Consorzi  di  tutela  delle  D.O.P.  e  delle I.G.P. ed ai criteri di
rappresentanza   negli   organi   sociali   dei   medesimi  Consorzi,
determinati   in   ragione   della   funzione   di  rappresentare  la
collettivita'  dei  produttori  interessati  all'utilizzazione  delle
denominazioni  protette e alla conservazione e alla difesa della loro
reputazione,   costituenti  anche  lo  scopo  sociale  del  Consorzio
istante;
  Visto   il   decreto  10 maggio  2001,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale  -  serie  generale  -  n.  134 del 12 giugno 2001, recante
integrazione ai citati decreti del 12 aprile 2000;
  Visto  il  decreto  12 settembre  2000,  n.  410,  pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 9 del 12 gennaio 2001 con il
quale,  in attuazione dell'art. 14, comma 16 della legge n. 526/1999,
e'  stato  adottato  il  regolamento  concernente la ripartizione dei
costi derivanti dalle attivita' dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e
delle I.G.P. incaricati dal Ministero;
  Visto   il   decreto  12 ottobre  2000  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale  -  serie  generale  -  n.  272 del 21 novembre 2000 con il
quale,  conformemente alle previsioni dell'art. 14, comma 15, lettera
d)  sono  state  impartite  le  direttive  per  la collaborazione dei
Consorzi  di  tutela  delle  D.O.P.  e delle I.G.P. con l'Ispettorato
centrale  repressione  frodi  nell'attivita'  di  vigilanza, tutela e
salvaguardia delle D.O.P. e delle I.G.P.;
  Visto  il  regolamento (CE) n. 134 della Commissione del 20 gennaio
1998,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee L
15  del  21  gennaio  1998  con  il  quale  e'  stata  registrata  la
indicazione  geografica  protetta  «Vitellone  Bianco  dell'Appennino
Centrale»;
  Vista  l'istanza  presentata dal Consorzio di tutela del «Vitellone
Bianco  dell'Appennino  Centrale»  I.G.P., con sede in Perugia, fraz.
San  Martino  in  Colle,  via Viscioloso n. 21, intesa ad ottenere il
riconoscimento  dello  stesso  ad  esercitare  le  funzioni  indicate
all'art. 14, comma 15 della citata legge n. 526/1999;
  Verificata la conformita' dello statuto del Consorzio predetto alle
prescrizioni  indicate  all'art. 3 del citato decreto 12 aprile 2000,
relativo  ai  requisiti  di rappresentativita' dei Consorzi di tutela
delle  D.O.P.  e  delle  I.G.P.  e  a  quelle  riportate  nel decreto
12 aprile 2000, di individuazione dei criteri di rappresentanza negli
organi sociali dei Consorzi di tutela;
  Considerato  che la condizione richiesta dall'art. 5 del decreto 12
aprile  2000,  sopra  citato,  relativo  ai  requisiti  requisiti  di
rappresentativita' dei Consorzi di tutela e' soddisfatta in quanto il
Ministero  ha  verificato la partecipazione, nella compagine sociale,
dei  soggetti  appartenenti  alla  categoria allevatori e macellatori
nella  filiera  carni fresche, individuata all'art. 4, lettera e) del
medesimo  decreto,  che  rappresentano almeno i 2/3 della produzione.
controllata   dal   predetto  organismo  di  controllo,  nel  periodo
significativo  di  riferimento.  La  verifica  di  cui sopra e' stata
eseguita  sulla  base  delle  dichiarazioni  presentate dal Consorzio
richiedente  e  delle  attestazioni rilasciate dall'organismo privato
3 A  -  Parco  Tecnologico  Agroalimentare dell'Umbria, autorizzato a
svolgere  le  attivita'  di  controllo  sulla  indicazione geografica
protetta  «Vitellone  Bianco  dell'Appennino  Centrale»  con  decreto
ministeriale  18 ottobre  1999,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale
della   Repubblica   italiana   n.   250   del   23 ottobre   1999  e
successivamente prorogato;
  Considerate  le funzioni non surrogabili del Consorzio di tutela di
una  D.O.P.  o  di  una  I.G.P.,  al  quale  l'art. 14 della legge 21
dicembre  1999,  n. 526, attribuisce in via esclusiva, fatte salve le
attivita'  di  controllo svolte ai sensi dell'art. 10 del regolamento
(CEE)  n.  2081/92  di  spettanza  dell'organismo privato autorizzato
sopra indicato, le attivita' concernenti le proposte di disciplina di
produzione,  quelle  di miglioramento qualitativo della stessa, anche
in  termini di sicurezza alimentare, nonche' in collaborazione con il
Ministero  delle  politiche  agricole  e  forestali,  le attivita' di
salvaguardia   delle   D.O.P.  e  delle  I.G.P.  da  abusi,  atti  di
concorrenza  sleale contraffazioni, uso improprio delle denominazioni
protette    nel   territorio   di   produzione   e   in   quello   di
commercializzazione,  anche  mediante  la stipulazione di convenzioni
con  i  soggetti  interessati  al confezionamento e all'immissione al
consumo  del  prodotto  tutelato, non incidenti sulle caratteristiche
chimico-fisiche  e  organolettiche, sulla identificazione certa dello
stesso  e conformi al disciplinare di produzione registrato in ambito
europeo;
  Ritenuto   pertanto  necessario  procedere  al  riconoscimento  del
Consorzio  di  tutela  del «Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale»
I.G.P.  al  fine  di  consentirgli  l'esercizio delle attivita' sopra
richiamate  e  specificamente  indicate  all'art.  14, comma 15 della
citata legge n. 526/1999;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Lo   statuto   del   Consorzio  di  tutela  del  «Vitellone  Bianco
dell'Appennino  Centrale»  I.G.P.,  con  sede  in  Perugia, fraz. San
Martino in Colle, via Viscioloso n. 21, e' conforme alle prescrizioni
di  cui  all'art.  3 del decreto 12 aprile 2000, recante disposizioni
generali  relative ai requisiti di rappresentativita' dei Consorzi di
tutela  delle  denominazioni  di  origine  protette  (D.O.P)  e delle
indicazioni geografiche protette (I.G.P.).