IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5, commi 3 e 4, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
24 maggio 2002 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza
in  relazione  alla crisi di approvvigionamento idrico che ha colpito
la regione Umbria fino al 31 dicembre 2002;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
20 dicembre  2002  con  il  quale  e'  stato  prorogato  lo  stato di
emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico che ha
colpito la regione Umbria fino al 31 dicembre 2003;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
23 dicembre 2003 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre
2004,   lo   stato   di   emergenza   in   relazione  alla  crisi  di
approvvigionamento idrico che ha colpito la regione Umbria;
  Considerato  che  l'andamento dei livelli idrici del lago Trasimeno
indica   un  abbassamento  particolarmente  marcato,  confermato  dal
livello  minimo  di --175 rispetto allo zero idrometrico, il quale ha
determinato un notevole aggravamento del fenomeno di crisi ambientale
del lago medesimo;
  Considerato,  altresi', che l'abbassamento continuo del livello del
lago  ha  determinato  il  consequenziale  arretramento del perimetro
bagnato e l'emersione di terreni spondali;
  Tenuto conto, inoltre, che in seguito ai predetti fenomeni e' stato
riscontrato  un  progressivo peggioramento della qualita' delle acque
rispetto  al  carico  organico  presente,  il  quale,  unitamente  ai
fenomeni  sopra  evidenziati, ha creato le condizioni favorevoli alla
vita   ed   alla   proliferazione  delle  larve  di  chironomidi  che
prediligono ambienti acquatici anossici;
  Considerato che la presenza massiva di chironomidi arreca nocumento
alla popolazione ed alle attivita' economiche presenti sul territorio
circostante al lago Trasimeno;
  Considerato,  infine,  che  a  ragione  del  suesposto  contesto di
criticita'  e'  necessario  intervenire  urgentemente, utilizzando le
procedure  acceleratorie  previste dal vigente ordinamento giuridico,
al  fine  di scongiurare il verificarsi di ulteriori gravi danni alla
collettivita' interessata;
  Acquisita l'intesa della regione Umbria;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Il  Presidente  della  regione  Umbria,  al  fine  di risolvere
sollecitamente  il  contesto  di  grave  criticita'  derivante  dalla
persistenza  dei  fenomeni  connessi alla presenza di chironomidi nel
lago  Trasimeno  e nel territorio immediatamente circostante, nonche'
per  prevenire  l'aggravamento  del predetto fenomeno, anche mediante
una   azione  pianificatoria  dei  necessari  interventi  finalizzati
all'eliminazione  del  citato fenomeno, pone in essere, in termini di
somma   urgenza,   ogni  azione  necessaria  per  l'eliminazione  dei
chironomidi   ricorrendo   alle   procedure   di   urgenza   previste
dall'ordinamento giuridico vigente.