Articolo 14
     Assestamento, variazioni e storni al bilancio di previsione

   1. Sulla base del rendiconto finanziario dell'INAF e dei risultati
della  gestione  in  corso,  il  Direttore amministrativo, predispone
l'assestamento del bilancio.
   2.  Qualora  dal  rendiconto  finanziario  sia  stato accertato un
disavanzo di amministrazione superiore a quello presunto iscritto nel
bilancio  di  previsione,  con  la  delibera  di assestamento vengono
adottate le misure correttive necessarie al relativo assorbimento.
   3.  Il  bilancio di assestamento, entro il 30 giugno, e' approvato
dal  Consiglio  di  Amministrazione  previo  parere  del Collegio dei
revisori dell'INAF.
   4.  Qualora  fatti  sopravvenuti  in corso di esercizio richiedano
modifiche al bilancio, il Consiglio di Amministrazione adotta, con le
modalita'  di  cui ai commi precedenti e non oltre il 30 novembre, le
necessarie variazioni di bilancio. Le variazioni per nuove o maggiori
spese possono essere adottate soltanto se e' assicurata la necessaria
copertura  finanziaria;  sono  vietati  gli storni tra i residui e la
competenza.
   5.  Gli  storni  di  bilancio aventi ad oggetto somme classificate
nella stessa UPB sono adottate dal titolare del corrispondente centro
di  responsabilita'  e  non sono oggetto di approvazione da parte del
Consiglio  di  Amministrazione.  In  caso di necessita' e urgenza, le
variazioni  di  bilancio  possono  essere  disposte con provvedimento
motivato   del  Presidente,  che  le  comunichera'  al  Consiglio  di
amministrazione per la successiva ratifica.
   6.  Le entrate derivanti da proventi o da finanziamenti o rimborsi
corrisposti  da  terzi,  non  iscritte  nel  bilancio  di previsione,
possono  essere  accertate direttamente dai centri di responsabilita'
di  primo  o  secondo  livello  per  essere  destinate  a  specifiche
finalita'.
   7.  Gli accertamenti di cui al comma precedente sono comunicati al
Direttore  amministrativo  per  i  necessari  adempimenti  e, qualora
effettuati  da  centri  di  responsabilita'  di secondo livello, sono
comunicati anche ai centri di responsabilita' di primo livello.