(all. 1 - art. 1)
Allegato 1

                    SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA
                      DI TRASMISSIONE NAZIONALE
         Linea a 380 kV «Turbigo-Bovisio» tratto Turbigo-Rho

                            PRESCRIZIONI
Ambientali.
     1)  Si procedera' alla demolizione completa della linea a 220 kV
Turbigo-Parabiago-Ospiate,  compresi  i  tralicci e le fondazioni, ed
alla   eliminazione   delle   servitu'   costituite,  in  quanto  non
compatibili con il nuovo tracciato. La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura della regione.
     2)  Si  dovra'  provvedere  alla razionalizzazione della rete di
elettrodotti  interessanti  il  territorio  comunale  di  Robecchetto
mediante confinamento in corridoi tecnologici (n. 447 Turbigo-Castano
e    n.    435    Turbigo-Legnano)    o    riallineamento   (n.   223
Pallanzeno-Magenta)  con  il  concorso economico dell'amministrazione
comunale, come da apposita Convenzione stipulata in data 8 marzo 2004
tra  TERNA  e  comune di Robecchetto con Induno, con l'intervento del
GRTN,  del  Consorzio  Parco  Lombardo  Valle  del  Ticino  e regione
Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della
regione.
     3)  Si  provvedera' all'interramento delle linee a media e bassa
tensione limitrofe al Naviglio Grande, all'interno del territorio del
Parco  del  Ticino, come da apposita Convenzione stipulata in data 17
febbraio  2004 tra TERNA e Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino,
con  l'intervento  del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
     4) Si dovra' provvedere allo spostamento concordato di un tratto
di   linea   aerea   a  220  kV  della  societa'  Edison  all'esterno
dell'abitato della frazione Villania (comune di Parabiago), in fregio
al  nuovo elettrodotto da realizzare nonche' di variante di una linea
MT  della  societa'  Enel Distribuzione, come da apposita Convenzione
stipulata  in  data 17 dicembre 2003 tra TERNA e comune di Parabiago,
con  l'intervento del GRTN, del Consorzio Parco del Roccolo e regione
Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della
regione.
     5)  Dovra'  essere  presentato un piano dettagliato delle azioni
che  verranno  effettuate  per  la  completa  rinaturalizzazione  dei
tracciati  lasciati  liberi  dalla demolizione dei tratti della linea
esistente.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
     6)  Pari dignita' deve essere riservata alle transazioni sottese
all'occupazione,  temporanea  o permanente, delle aree di intervento,
di cui non devono essere pregiudicate le peculiarita' e la conduzione
futura.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura della
regione.
     7)    Il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   concorrere   alla
realizzazione  di  un  intervento  sperimentale,  nel  territorio del
Consorzio  Parco  Ticino,  funzionale  alla  risoluzione del problema
gestionale  dei  popolamenti vegetali sottostanti le linee elettriche
in  alta  tensione e alla replicazione del progetto alle aree sottese
al nuovo elettrodotto, come da apposita Convenzione stipulata in data
17  febbraio  2004  tra  TERNA  e  Consorzio Parco Lombardo Valle del
Ticino,  con  l'intervento  del  GRTN  e  della regione Lombardia. La
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
     8)  Il  soggetto aggiudicatore provvedera' alla acquisizione e/o
recupero   ambientale   delle  cave  dismesse  site  all'interno  del
territorio  del  Parco  del  Roccolo,  rispettivamente, nei comuni di
Nerviano  e Casorezzo, come da apposita Convenzione stipulata in data
17  dicembre  2003  tra  TERNA  e  Consorzio  Parco  del Roccolo, con
l'intervento  del  GRTN  e  della  regione  Lombardia. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
     9)  Il  soggetto  aggiudicatore dovra' provvedere all'acquisto e
sistemazione del bosco Brughierazza in comune di Arluno in favore del
Parco  del Roccolo, come da apposita Convenzione stipulata in data 17
dicembre   2003   tra  TERNA  e  Consorzio  Parco  del  Roccolo,  con
l'intervento  del  GRTN  e  della  regione  Lombardia. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
In  sede  di  redazione del progetto esecutivo.     10) Dovra' essere
prodotta e presentata alla regione una relazione riferita agli ambiti
perimetrati a Parco che evidenzi:
      a)  le  previsioni  di conservazione e/o sviluppo delle diverse
aree interessate all'interno del perimetro dei parchi;
      b)  lo schema riassuntivo delle interazioni dell'infrastruttura
con il sistema Parco;
      c)  l'individuazione  dei possibili impatti dell'infrastruttura
su  eventuali  «Riserve  naturali»  presenti in ambito significativo,
seppur non interferite;
      d)   gli   elementi   finalizzati  ad  effettuare  un  adeguato
monitoraggio  della  componente  faunistica  soprattutto nelle aree a
parco  e  a  riserva  naturale,  sia in fase ante che post operam, da
concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate.
    La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    11) Per la localizzazione e la realizzazione di tutte le opere di
mitigazione  e  compensazione  previste,  dovra' essere elaborato uno
specifico   progetto  da  concordarsi  con  i  servizi  faunistici  e
forestali  degli  enti  parco  interessati direttamente dal progetto,
eventualmente  con  la  collaborazione  della  D.G. Agricoltura della
regione Lombardia.
    12)  In  linea  generale,  tutti  gli  interventi  di inserimento
ambientale   e   mitigazione   paesistica   dovranno   assumere  come
riferimento  quanto contenuto nel Piano territoriale di coordinamento
provinciale  e negli strumenti urbanistici dei comuni interessati. La
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    13) Dovra' essere elaborato un progetto di mitigazione ambientale
che   prenda   in   considerazione   un'area  piu'  ampia  di  quella
strettamente  limitrofa al tracciato e che preveda un'implementazione
della  rete  diffusa  di  siepi  e  di  filari  tale da consentire un
miglioramento   complessivo   della   diversita'  biologica  e  della
connettivita'  ecologica  diffusa.  Il  progetto,  da  redigersi  con
riferimento   alle   recenti   direttive   della   regione  Lombardia
sull'ingegneria  naturalistica (d.g.r. 29 febbraio 2000, n. 6/48740),
dovra' prevedere l'utilizzo di specie vegetali autoctone. La verifica
di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    14)   Si   dovra'  provvedere  alla  realizzazione  di  opere  di
mitigazione  ambientale  in  fregio al Parco del Roccolo e contermini
all'elettrodotto  e alla tangenziale del comune di Casorezzo, come da
apposita  Convenzione  stipulata in data 17 dicembre 2003 tra TERNA e
Consorzio  Parco  del  Roccolo,  con  l'intervento  del  GRTN e della
regione  Lombardia.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
della regione.
    15)  Allo scopo di compensare la perdita di habitat che si verra'
a  creare  in  prossimita'  delle  tipologie  ambientali  presenti si
indicano le seguenti misure di riqualificazione:
      ripristino    di   fasce   boscate   mediante   interventi   di
piantumazione di specie sia arboree che arbustive;
      creazione  di  sistemi  plurispecifici di siepi, filari e fasce
arboree  da  localizzarsi  nei  terreni  agricoli  o  lungo  i  fossi
interpoderali.
    Tali   interventi   di   ripristino   e  piantumazione,  andranno
posizionati  in area agricola e lungo il tratto interessante porzioni
boschive  e  semialberate,  distanziate  adeguatamente  dai tracciati
stradali  per  evitare  il  rischio  di  investimento. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    16)  Dovra'  essere  fornito un piano delle azioni di mitigazione
che  verranno  intraprese,  sia in fase di cantiere che di esercizio,
per  la  riduzione  dell'impatto  provocato dall'opera sulla avifauna
selvatica.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
    17)   I   progetti  di  inserimento  ambientale  dovranno  essere
corredati da una stima delle previsioni di spesa per la realizzazione
e  gestione  delle  opere  ivi  previste. La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura della regione.
    18)  Le  opere di compensazione ambientale dovranno applicarsi ad
un  territorio  piu' vasto di quello interessato dall'infrastruttura.
La   progettazione  delle  misure  di  compensazione  dovra'  inoltre
prevedere,   per   quanto  possibile,  la  cronoprogrammazione  degli
interventi,    da   ultimarsi   prima   dell'entrata   in   esercizio
dell'elettrodotto.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura
della regione.
    19)  In  generale,  tutte  le  opere [di mitigazione ambientale e
paesistica]   dovranno   essere  eseguite  con  standard  qualitativo
elevato, derivato dall'analisi di analoghi interventi gia' realizzati
in  ambito  europeo.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
della regione.
    20)  Per  quanto  possibile,  la  definizione degli interventi di
mitigazione  e  compensazione  ambientale, di gestione e monitoraggio
delle  componenti  ambientali interessate dovra' essere effettuata in
stretta  collaborazione  con gli enti gestori delle aree protette. La
verifica   di   ottemperanza   sara'  svolta  a  cura  del  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio.
    21) I sostegni di grandi dimensioni non dovranno essere collocati
in  vicinanza  di  elementi  isolati  di  particolare  spicco (alberi
secolari,  chiese,  cappelle,  dimore  rurali,  ecc.) mentre i piloni
d'angolo  si  dovranno  collocare,  di  preferenza,  in  ambiti  poco
visibili.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta a cura della
regione.
    22)  Nelle  zone  soggette  a  vincolo  paesistico  si esclude la
costruzione  di cabine di tipo prefabbricato, optando per costruzioni
che  si  inseriscano  armonicamente nel contesto. In linea di massima
viene  suggerito  che  tali  manufatti  adottino  disegno  e finiture
coerenti  con  le caratterizzazioni edilizie prevalenti nel contesto.
Negli  ambiti  vincolati  si  prescrive  la  posa del tratto di linea
interessato  in  cavo  sotterraneo con la realizzazione di una cabina
secondaria  del tipo sopraindicato. La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura della regione.
    23)  Saranno adottati e trasmessi all'amministrazione comunale di
Pogliano  i  progetti  di  idonei interventi di mitigazione visiva ed
ambientale  della  stazione  di  passaggio  aero  cavo,  posta  in un
contesto  di  aree  destinate  a  boschi  e  coltivi  con  vincoli di
salvaguardia ambientale.
    24) Si provvedera' alla realizzazione, sul tratto all'interno del
territorio  del  Consorzio  Parco  Ticino  ricadente  nel  comune  di
Robecchetto,  di tralicci di altezza tale da non richiedere il taglio
periodico   del  bosco  sottostante  o,  in  alternativa,  interventi
risolutivi  a  raso  su  essenze  infestanti  presenti  nei territori
circostanti,  come  da apposita Convenzione stipulata in data 8 marzo
2004  tra  TERNA e comune di Robecchetto con Induno, con l'intervento
del  GRTN,  del  Consorzio  Parco Lombardo Valle del Ticino e regione
Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della
regione.
    25)  Saranno adottate e trasmesse al comune di Nerviano soluzioni
tecniche   che   permettano   di   minimizzare  l'impatto  ambientale
dell'elettrodotto da realizzare nel territorio comunale.
    26)  Per  quanto  riguarda i tralicci di sostegno, si richiama la
necessita'  che  la  verniciatura degli stessi sia realizzata tenendo
conto  delle  indicazioni  contenute  nel  PTPR  [Piano  Territoriale
Paesistico  Regionale]  (vol.  7  -  voce  2.5.4.4) in relazione agli
specifici rapporti tra struttura e fondale paesistico. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    27)   Allo   scopo   di   limitare  fenomeni  di  collisione  e/o
elettrocuzione  nei  confronti  dell'avifauna si dovra' provvedere ad
installare  spirali  o  sfere bianche e rosse anticollisione sui cavi
sospesi  lungo  tutta  la linea aerea, infittendone l'apposizione nei
tratti  compresi  all'interno delle tre aree protette (alternate ogni
50 m). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    28)  Si  dovra'  provvedere  al  ripristino  dei luoghi, compresi
quelli  di  cantiere, onde restituire la fisionomia e la composizione
vegetazionale  originaria,  coordinandosi, in ogni caso, con gli enti
territorialmente  interessati.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'
svolta a cura della regione.
    29)  Dovra'  essere  stimata  di  massima  l'entita'  dei rifiuti
prodotti   in   fase  di  cantiere,  identificando  gli  impianti  di
destinazione.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della
regione.
Nella  fase  di  realizzazione  delle  opere.      30)  La componente
faunistica  soprattutto  nelle  aree  a  parco  e a riserva naturale,
dovra' essere oggetto di specifico monitoraggio (ante e post operam),
da  concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate.
Come  da  piano  definito  in  sede  di  progettazione  esecutiva. La
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    31)   L'attivita'   di  cantiere  dovra',  per  quanto  possibile
coincidere con il periodo tardo estivo-invernale (agosto-gennaio) per
non  compromettere  la  stagione  riproduttiva delle diverse presenze
faunistiche.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della
regione.
    32)  In  linea  generale,  le  modalita'  attuative  di tutti gli
interventi  in  aree  interne a parchi dovranno essere concordate con
l'Ente gestore, tenendo conto di quanto indicato nei rispettivi piani
territoriali  di  coordinamento.  La  verifica  di ottemperanza sara'
svolta a cura della regione.
    33)  All'interno  delle  aree  a  parco  dovra' essere evitata la
realizzazione di aree di cantiere estese. La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura della regione.
    34)  Allo  scopo  di  mantenere  la  funzionalita'  dei  corridoi
fluviali,  il  proponente  dovra'  prevedere  opportuni interventi di
miglioramento  e riqualificazione ambientale delle valli fluviali, da
definirsi  in  accordo  con  i  rispettivi enti parco. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    35) Dovra' essere opportunamente valutato l'eventuale impatto che
la  nuova  opera  indurra'  sulle  aziende  agricole.  La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    36)  Sono  consentiti  i  lavori  di diradamento alle sole chiome
degli alberi, mantenendo la fascia di vegetazione spontanea presente,
mentre  dovra'  essere  evitato  il  taglio  a  raso  lungo  la linea
elettrica ed il suo intorno. La verifica di ottemperanza sara' svolta
a cura della regione.
    37)  Per  quanto  riguarda i tratti in cavo sotterraneo si dovra'
prestare attenzione a che le opere di scavo siano eseguite in modo da
recare   il  minor  danno  possibile  all'ambiente.  La  verifica  di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    38)  Le  opere  di fondazione per la realizzazione dei sostegni e
del  cavo interrato della linea saranno effettuate sotto sorveglianza
archeologica  in  considerazione dell'inserimento del tracciato in un
contesto  interessato  nel suo insieme da ritrovamenti archeologici e
da  tratti  viari  antichi oggetto di tutela ai sensi della normativa
vigente.  Prima  dell'inizio  dei  lavori dovra' essere presentato il
progetto  esecutivo alla Soprintendenza per i beni archeologici della
Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della
Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia.
    39) Dovranno essere limitati gli attraversamenti di aree secche e
polverose  da  parte  dei mezzi pesanti, mantenendole a regime umido,
coprendo  i  materiali trasportati, lavando le ruote degli autocarri.
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    40)  Cemento, calce, intonaci ed altri materiali da cantiere allo
stato   solido  polverulento  dovranno  essere  stoccati  in  sili  e
movimentati  mediante  trasporti  pneumatici  presidiati da opportuni
filtri  in  grado  di  garantire  valori  d'emissione di 10 mg/Nmc; i
filtri dovranno essere dotati di sistemi di controllo dell'efficienza
(pressostati  con dispositivo d'allarme). La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura della regione.
    41)  Il  materiale  di  pezzatura grossolana, stoccato in cumuli,
dovra'  essere  opportunamente umidificato in caso di vento superiore
ai  5 m/s; in zone non protette dovranno essere installati sistemi di
rilevazione  della  direzione  e  velocita' del vento. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    42)  In  previsione  dell'elevato  numero  di  mezzi  e movimenti
previsti  durante  tutta la fase di cantierizzazione, dovranno essere
adottati   sistemi   di  carico  di  carburante  in  circuito  chiuso
dall'autocisterna  al serbatoio di stoccaggio, mentre durante la fase
di  riempimento  dei  serbatoi dei veicoli dovranno essere utilizzati
sistemi  d'erogazione dotati di tenuta sui serbatoi con contemporanea
aspirazione  e  abbattimento  dei vapori, mediante impianto a carboni
attivi.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura della
regione.
    43)  Dovranno  essere utilizzati mezzi di trasporto con capacita'
differenziata,  in  modo  da  ottimizzare  i  carichi sfruttandone al
massimo   la   capacita'.   Per  il  materiale  sfuso  dovra'  essere
privilegiato  l'impiego  di  mezzi  di  grande  capacita', al fine di
ridurre  il  numero di veicoli in circolazione nelle zone limitrofe a
ciascun  cantiere.  In  uscita  dal  singolo  cantiere  dovra' essere
prevista  una  postazione  di lavaggio delle ruote e dell'esterno dei
mezzi,  per  evitare  dispersioni  di  materiale  polveroso  lungo  i
percorsi  stradali.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
della regione.
    44)  Dovranno  essere  utilizzati  gruppi elettrogeni e gruppi di
produzione  di  calore in grado di' assicurare le massime prestazioni
energetiche,  al  fine  di  minimizzare le emissioni in atmosfera. La
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    45) Si dovra' porre la massima attenzione nello smaltimento delle
acque  provenienti  da  lavorazioni,  lavaggio  di  materiali  inerti
prodotti  negli  impianti  di  frantumazione e selezione, lavaggio di
automezzi.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della
regione.
    46)   Dovranno  essere  posti  in  essere  tutti  gli  interventi
necessari   a   far   fronte  ad  eventuali  episodi  di  sversamento
accidentale  di sostanze utilizzate per la verniciatura dei sostegni.
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    47)   Dovra'   essere   assicurata  la  sistemazione  delle  aree
interessate dai lavori mediante il ripristino del manto vegetazionale
dei   tratti   interessati;   tali  opere  dovranno  essere  attivate
assecondando, ove possibile, il progressivo avanzamento dei lavori di
posa  in  opera  della  linea; in particolare, si dovra' prevedere la
sistemazione a verde delle aree occupate dai cantieri dismessi, delle
scarpate  e dei suoli comunque denudati nel corso dei lavori. Laddove
la  definizione  del  tracciato  comporti  impatti  sulla  componente
vegetazionale   preesistente,   dovranno   essere   previste   misure
compensative  del danno determinato, mediante opere di riforestazione
o  di  ricostruzione  di cenosi vegetali tipiche, su superfici almeno
equivalenti   a   quelle  oggetto  di  alterazione.  La  verifica  di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    48)  Le  eventuali  piste  di  cantiere dovranno essere tracciate
lungo  la  linea  elettrica  in  progetto  evitando  le aree boscate,
semiboscate  o  incolte.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della regione.
    49)  Le  aree di cantiere dovranno essere ripristinate alla forma
originaria,  prevedendo, ove del caso, interventi di piantumazione di
specie vegetali autoctone. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della regione.
    50)  A  lavori  ultimati  dovra'  essere  effettuata  la completa
rinaturalizzazione  del  tracciato  della  linea  in  dismissione. La
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    51)   Dovranno   essere   previsti   tutti   gli   interventi  di
rinaturalizzazione  dei  siti  lasciati  liberi dalle demolizioni dei
tralicci,  cabine,  ecc.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della regione.
    52) Il ripristino del soprassuolo dovra' avvenire a regola d'arte
sostituendo   eventuali   essenze   arboree  perdute  o  sistemazioni
antropiche  alterate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
della regione.
    53)  Dovra'  essere  previsto  il  ripristino delle fasce boscate
interessate  dalle  attivita'  di  cantiere,  mediante  interventi di
piantumazione  di specie sia arboree che arbustive. Gli interventi di
ripristino  e  piantumazione  dovranno  preferire specie autoctone ad
elevata   facilita'   di   attecchimento   e  a  minima  manutenzione
provenienti  da  genotipi locali onde evitare l'inquinamento genetico
delle  popolazioni presenti. La verifica di ottemperanza sara' svolta
a cura della regione.
    54)  Il recupero delle aree di cantiere e le necessarie misure di
mitigazione degli impatti dovranno essere pianificati e progettati in
relazione a specifiche esigenze territoriali; il progetto di recupero
dovra'   essere  pertanto  definito  con  le  amministrazioni  locali
interessate  e,  qualora il cantiere fosse localizzato in adiacenza a
parchi,  con  i  rispettivi enti gestori. La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura della regione.
Nella fase di esercizio.     55) La componente faunistica soprattutto
nelle  aree  a  parco  e a riserva naturale, dovra' essere oggetto di
specifico  monitoraggio  (ante e post operam), da concordarsi con gli
enti  gestori delle aree protette interessate. Come da piano definito
in sede di progettazione esecutiva. La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura della regione.
    56)  L'attivita'  di  manutenzione  ordinaria  dovra', per quanto
possibile,   coincidere   con   il   periodo  tardo  estivo-invernale
(agosto-gennaio) per non compromettere la stagione riproduttiva delle
diverse  presenze  faunistiche.  La  verifica  di  ottemperanza sara'
svolta a cura della regione.
    57)  Sono  consentiti  i  lavori  di diradamento alle sole chiome
degli alberi, mantenendo la fascia di vegetazione spontanea presente,
mentre  dovra'  essere  evitato  il  taglio  a  raso  lungo  la linea
elettrica ed il suo intorno. La verifica di ottemperanza sara' svolta
a cura della regione.
    58)  Andra'  predisposto un dettagliato programma di monitoraggio
post  operam  dell'impatto  acustico  che  contenga  l'indicazione di
tempi, localizzazioni e modalita' dei rilievi fonometrici, al fine di
valutare  i  livelli  di  immissione  di rumore in corrispondenza dei
recettori.  Cio' con specifica attenzione ai ricettori residenziali e
particolarmente  sensibili, al fine sia di valutare l'efficacia delle
opere  di  mitigazione previste sia di consentire il dimensionamento,
laddove  necessario,  di ulteriori interventi mitigativi. La verifica
di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    59)  andra' predisposto un piano di monitoraggio delle vibrazioni
in  fase  di  esercizio, per verificare post operam l'efficacia delle
mitigazioni  realizzate  e  l'eventuale necessita' di ulteriori opere
mitigative.  La  verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della
regione.
                              Tecniche.
In sede di redazione del progetto esecutivo.
    60)   Dovra'  essere  verificata  la  compatibilita'  con  quanto
riportato negli studi della componente geologica previsti dalla legge
regionale  n.  41/1997,  che fanno parte integrante (se presenti) dei
piani  regolatori  vigenti.  A supporto di quanto richiesto, dovranno
essere prodotte tavole grafiche delle infrastrutture vicine alle aree
di  pertinenza  idraulica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della regione.
    61)  Sara'  rispettato  quanto  contenuto  nell'allegato  3 della
delibera  della  giunta  regionale della regione Lombardia 29 ottobre
2001, n. 6645, e quanto contenuto nella direttiva n. 2 dell'11 maggio
1999  del  Comitato  istituzionale  dell'Autorita'  di  bacino del Po
«Criteri  per  la  valutazione  della  compatibilita' idraulica delle
infrastrutture  pubbliche  e  di interesse pubblico all'interno delle
fasce  A e R»; in particolare, occorre prestare attenzione ai criteri
di compatibilita' definiti dall'art. 15 delle norme di attuazione del
piano   stralcio  delle  fasce  fluviali,  che  prescrivono  che  gli
interventi «non modifichino i fenomeni idraulici naturali che possono
avere  luogo  nelle  fasce,  costituendo  significativo  ostacolo  al
deflusso e non limitino in modo significativo la capacita' d'invaso».
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    62)  Saranno  approfonditi  gli  studi e le indagini geologiche e
geotecniche   sui  terreni  di  sedime  interessati  dalle  opere;  i
necessari    specifici   approfondimenti   saranno   sviluppati   con
riferimento ad aree soggette a dissesti in atto o potenziali, qualora
presenti.
    63)  Per quanto attiene gli aspetti di «dettaglio» del tracciato,
gli   stessi   devono   essere   preventivamente  inviati  agli  enti
territoriali  interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della regione.
    64) Tutte le opere dovranno essere realizzate in conformita' alle
norme  tecniche  di  settore,  in  particolare  a quanto riportato al
decreto Ministero lavori pubblici 21 marzo 1988, n. 449, e successive
modifiche  ed  integrazioni,  alle  prescrizioni  tecnico-costruttive
specificate  dal  Consiglio superiore dei lavori pubblici nel voto n.
457/98  in  data  17  dicembre  1998,  nonche'  in  osservanza  delle
disposizioni  di  cui  al  decreto  del  Presidente del Consiglio dei
Ministri   8  luglio  2003  e  delle  norme  vigenti  in  materia  di
elettrodotti.
    65)  Saranno  valutati  i  valori dei campi elettrici e magnetici
riportando  i  metodi  ed  i  criteri  di  scelta dei parametri nella
modellazione  adottata.  I  valori  cosi' determinati nel rispetto di
quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
8 luglio 2003, saranno presi a riferimento per la predisposizione dei
piani  di  monitoraggio previsti dallo stesso D.P.C.M. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    66) Sara' sviluppato idoneo studio acustico da svolgere simulando
le  peggiori  condizioni atmosferiche (nebbia o pioggia leggera), per
verificare l'eventuale superamento, per effetto corona, dei limiti di
rumorosita'   ammissibili  e,  se  del  caso,  proporre  i  necessari
interventi di mitigazione.
    67) Si dovra' verificare che il franco minimo proposto sia idoneo
per   l'attraversamento   delle   zone   boscate  anche  in  caso  di
sovraccarico della linea, tenuto conto dell'importanza di tale franco
sia  per  la  continuita' della funzionalita' della linea stessa, sia
per  la  salvaguardia  fisica  del  patrimonio  boschivo e ambientale
attraversati.
    68)  Entro il termine di ventiquattro mesi, decorrenti dalla data
di efficacia della delibera di approvazione, la societa' TERNA S.p.a.
dovra'   presentare  al  SIIT  (Servizi  integrati  infrastrutture  e
trasporti)  Lombardia  e  Liguria, a norma dell'art. 116 del predetto
regio  decreto n. 1775/1933, i piani particolareggiati di esecuzione,
descrittivi  di  ciascuno  dei  beni  rispetto ai quali e' necessario
procedere nella costruzione delle opere in questione.
Nella  fase  di  esercizio.     69) sara' data attuazione al piano di
monitoraggio  delle  misure dei campi elettrico e magnetico di cui al
decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, a
partire  dalle  indicazioni  desunte dagli studi di cui al precedente
65). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
                           RACCOMANDAZIONI
Ambientali.
    70)  Le  peculiarita' del territorio interessato dall'intervento,
caratterizzato  da  un'alternanza di aree agricole, ambiti di elevato
pregio  naturalistico  e  paesistico e zone densamente urbanizzate, a
tratti  senza  soluzione  di  continuita',  richiedono  un'accentuata
sensibilita'  progettuale esecutiva e flessibilita' realizzativa onde
contemperare le prerogative tecnico-costruttive dell'elettrodotto con
l'esigenza   di  mitigare  gli  impatti  nel  tempo,  corrispondendo,
altresi',  alle  pianificazioni locali, sia di ordine ambientale, che
urbanistico,  e  ai  programmati interventi viabilistici di interesse
regionale.
    71)  I  contenuti  progettuali e gli enunciati, gia' orientati al
soddisfacimento  degli  obiettivi  di cui al punto precedente, devono
trovare  conferma nella confronto con gli enti e gli organismi locali
degli   aspetti   piu'   puntuali   e  delle  previste  compensazioni
territoriali, anche a valenza sperimentale.
    72)  L'effettuazione delle analisi e la progettazione delle opere
con  le  relative  prescrizioni  debbono  tendere all'obiettivo della
massima  congruita' possibile tra le scelte progettuali e le esigenze
a  base  delle  richieste formulate dagli enti locali e dalla regione
Lombardia,  specialmente  quelle  di  elevata complessita'. La stessa
regione  Lombardia,  nell'esprimere  la propria disponibilita' ad una
collaborazione in proposito, ha indicato i propri referenti:
      aspetti connessi alla tutela del territorio agricolo: Direzione
generale agricoltura;
      tutela  della  fauna  e  degli  ecosistemi:  Direzione generale
qualita' dell'ambiente e Direzione generale agricoltura;
      tutela  degli ambiti territoriali all'interno dei perimetri dei
parchi  e  specifiche  misure  di compensazione: servizi faunistici e
forestali  degli  enti  parco,  in  collaborazione  con  la Direzione
generale qualita' dell'ambiente;
      definizione  dei  piani  di  monitoraggio relativi alle diverse
componenti   ambientali:   Arpa   territorialmente   competente,  con
l'eventuale  supporto,  per  il  reperimento  dei  dati, degli uffici
regionali competenti per materia.
In  sede di redazione del progetto esecutivo.     73) Si dovra' porre
la  massima  attenzione  alla presenza di corsi d'acqua ed alberature
d'alto fusto.
    74)  Si  ritiene  utile  suggerire  che nella realizzazione delle
stazioni di passaggio aereo-cavo si preveda:
      di  realizzare  una  recinzione perimetrale di tipo trasparente
associata a adeguate barriere vegetali a rapido accrescimento;
      un'adeguata  cura nella progettazione complessiva del manufatto
per consentire un miglior inserimento dello stesso contesto.
Nella  fase  di realizzazione delle opere.     75) Al fine di ridurre
il  disturbo alla fauna selvatica, nelle adiacenze delle aree a parco
regionale  ed in prossimita' di riserve e oasi naturali si raccomanda
di limitare la fase di cantiere al periodo novembre-febbraio.
Tecniche.
In sede di redazione del progetto esecutivo.
    76)  In  considerazione  degli  specifici  impatti prevedibili in
forza   delle   caratteristiche  dell'opera,  e'  opportuno  che  nei
successivi  livelli  di progettazione siano trattate le problematiche
dell'interferenza  delle opere d'arte con il reticolo idraulico e con
le  fasce  di rispetto, soprattutto in funzione del rischio di eventi
di piena ed esondazione.
                       PROGRAMMA INTERFERENZE
    77) La TERNA S.p.a. dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine
di  dare  corso  alla  risoluzione  delle  interferenze  con le opere
esistenti, ai seguenti enti:
      Ministero  delle comunicazioni - Ispettorato territoriale della
Lombardia;
      Agenzia interregionale per il fiume Po;
      ANAS S.p.a. - Compartimento per la viabilita' della Lombardia;
      R.F.I.   -   Rete   Ferroviaria  Italiana  S.p.a.  -  Direzione
manutenzione - Direzione Compartimentale infrastruttura - Milano;
      Provincia   di   Milano   -   Direzione  centrale  trasporti  e
viabilita';
      Amministrazioni comunali;
      Consorzio di bonifica est Ticino Villoresi;
      Esso Italiana S.r.l. (SARPOM);
      Snam - Rete Gas;
      ENEL - Distribuzione S.p.a. - Milano
      Edison S.p.a. - Milano;
      E. Biscom S.p.a. - Milano;
      PRAOIL S.p.a. - Genova.
    Gli  attraversamenti  saranno  regolamentati  secondo  la vigente
normativa tecnica di settore.
    78)  I  lavori  per gli attraversamenti dei canali consortili del
Consorzio  di  bonifica est Ticino Villoresi, saranno preventivamente
contemplati  in apposito atto concessorio e dovranno uniformarsi alle
seguenti prescrizioni:
      la   profondita'   degli  interramenti  della  linea  elettrica
sottostante  i canali consortili deve essere non meno di un metro dal
fondo dei canali stessi;
      in  corrispondenza  delle  interferenze  in  sottopasso si deve
provvedere  alla  posa  di  opportuni  mezzi  di  segnalazione  e  di
pericolo;
      tutte  le  opere consortili interferite che verranno demolite o
danneggiate   durante   l'esecuzione   dei   lavori  dovranno  essere
ripristinate  con  elementi  in  cls armato, secondo le indicazioni e
prescrizioni  che  verranno  impartite  dal  consorzio  e che saranno
contenute nell'atto convenzionale da stipularsi fra la societa' TERNA
S.p.a. e il Consorzio;
      tutti  i  lavori  che  comportano  la  demolizione  dei  canali
consortili  devono  essere  eseguiti  tassativamente  nei  periodi di
asciutta  dei  canali  stessi  (1°  marzo-05  aprile, 15 settembre-10
novembre).
    79) per le interferenze con la sp 229 Arluno Pogliano il progetto
esecutivo   dovra'  recepire  le  indicazioni  della  amministrazione
provinciale  di  Milano, in particolare in relazione al tratto in cui
l'elettrodotto e' parallelo alla sede stradale. I tralicci a sostegno
della  linea dovranno essere posizionati a distanza non inferiore a 7
m   dal  confine  stradale  e  l'altezza  della  fune  rispetto  alla
carreggiata  non  dovra'  essere inferiore alla minima indicata dalla
normativa vigente.
    80)  I  lavori in corrispondenza dell'inteferenza con l'oleodotto
DN 250 Rho Malpensa della PRAOIL - Oleodotti Italiani S.p.a. dovranno
osservare le seguenti prescrizioni:
      eventuali  opere  necessarie  per  la realizzazione della linea
elettrica dovranno essere posate al di fuori della fascia di servitu'
dell'oelodotto,   consistente  in  5  m  per  parte  dall'asse  della
tubazione;
      gli  impianti  dovranno  essere  realizzati  nel rispetto della
normativa CEI e delle vigenti leggi di settore;
      presentazione  del  progetto  esecutivo dettagliato delle opere
che saranno realizzate in prossimita' dell'impianto;
      rispetto  delle prescrizioni tecniche previste per la sicurezza
degli oleodotti ed allegate dalla PRAOIL alla nota TECN 13 FIR n. 472
del   20   agosto  2003  (STD.DS.LIN.0104,  STD.DS.LIN.0105,  STD.DS.
LIN.0211).
    81) Le opere saranno realizzate sulla base dell'Accordo stipulato
con il Ministero delle comunicazioni sulla «Procedura per il rilascio
dei  nulla  osta  relativi  agli  elettrodotti  aerei  di  3ª  classe
dell'Enel»,  di  cui  alla Circolare trasmessa con nota DGCA n. 24445
del  26  novembre  2003.  Il  progetto  esecutivo,  da  presentare al
Ministero   delle   comunicazioni   Ispettorato   territoriale  della
Lombardia, sara' comprensivo della prevista autocertificazione.