(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                 PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO
                DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

    1. Viabilita'.
      1.1. Viabilita' principale.
    1.  Per  quanto  riguarda  la  prevista  variante alla SP 133, la
progettazione  definitiva  dovra' essere sviluppata in accordo con la
Provincia di Milano e i comuni interessati tenendo conto del progetto
della  variante alla SS 527. L'intersezione tra le due infrastrutture
dovra'  far  fronte  in maniera adeguata al futuro carico determinato
dalla  confluenza  delle  due strade, entrambe di grande traffico. Si
richiede  inoltre  a  Ferrovie  Nord  Milano  di  mantenere attivo il
coordinamento  anche nelle successive fasi di sviluppo progettuale al
fine di ottimizzare l'integrazione tra le due infrastrutture.
    2.  Il  progetto  definitivo dovra' prevedere la realizzazione di
una  pista  ciclabile  in  affiancamento  alla  SP  133,  cosi'  come
individuata  a titolo meramente indicativo nella cartografia allegata
al parere regionale.
    3.  La progettazione definitiva dovra' verificare la possibilita'
di abbassamento della quota del piano del ferro in corrispondenza del
cavalcavia  (opere  n. 9 e 10), al fine di ridurne l'altezza rispetto
al piano campagna.
    4.  Si  prescrive  che  sia  rispettato  il  dettato  del decreto
ministeriale   infrastrutture  e  trasporti  5 novembre  2001  «Norme
funzionali e geometriche per la costruzione delle strade».
      1.2. Viabilita' locale.
    Le prescrizioni in merito alla viabilita' locale riguardano:
      1.  il  sottopasso veicolare di via Milano in comune di Ceriano
Laghetto  (opera  n.  16),  per  il quale la progettazione definitiva
dovra'  sviluppare  la  nuova  soluzione  contenuta nell'allegato B.7
costituito  dalla  tavola  integrativa  E035  R1  e  dalla  relazione
dell'opera n. 16;
      2.  il  collegamento stradale via I maggio - via Stabilimenti -
via  Verdi  in comune di Ceriano Laghetto (opera n. 14), per il quale
la  progettazione  definitiva valutera' la possibilita' di migliorare
l'accesso  alle  aree  interessate  dalle  aziende  ivi  insediate  e
includera'  la  realizzazione  di  una  pista di servizio antincendio
sotto il sovrappasso per accedere ai boschi;
      3.  il  tracciato  in  trincea  in  corrispondenza  della  c.d.
variante  di  Saronno  Sud  (nei  comuni di Saronno e Solaro), per il
quale  la  progettazione definitiva dovra' prevedere la realizzazione
di  ulteriori  punti  di copertura, oltre alle opere gia previste nei
comuni  indicati  per  consentire  il  mantenimento  della viabilita'
esistente (opere n. 7, 8 e 9).
      1.3. Percorsi ciclabili e pedonali.
    Dovranno essere osservate le seguenti prescrizioni:
      1.  la  progettazione  definitiva  dovra' prevedere il raccordo
della  rampa ciclopedonale a Nord del sottopassaggio di via Milano in
comune  di Ceriano Laghetto (opera n. 16) con la pista ciclabile gia'
in costruzione e in parte realizzata;
      2.  in  fase  di progettazione definitiva, FNME, insieme con il
Consorzio  Parco delle Groane e regione Lombardia, approfondiranno le
caratteristiche  di un percorso ciclopedonale che si estenda lungo la
ferrovia,  lato  Sud,  dalla  fermata  Ceriano  -  Groane  alla pista
ciclabile e dovranno valutarne la realizzazione;
      3.   in   sede   di   progettazione   definitiva   il  soggetto
aggiudicatore dovra' prevedere una passerella pedonale sulla stazione
Cesano  -  Groane (opera n. 22), possibilmente in legno, per accedere
all'Oasi di Cesano;
      4. relativamente al sottopasso ciclopedonale di via I Maggio in
comune di Ceriano Laghetto (opera n. 12), la progettazione definitiva
valutera'  la  soppressione  della  rampa  di scale parallele a via I
Maggio a Sud.
    2. Nodo ferroviario di Saronno.
    1.  La  progettazione  definitiva  dovra'  meglio  specificare le
modalita' di attestamento dei servizi sul nodo di Saronno.
    2. La progettazione definitiva dovra' approfondire la connessione
lato Milano da Saronno Sud con la linea FNME Saronno - Milano, previo
accordi specifici con gli Enti interessati.
    3. Cantieri.
    Sara'  necessario  elaborare  in  sede  di progetto definitivo un
piano   della  cantierizzazione  che  definisca  l'approntamento,  la
gestione   (rumore,  polveri,  governo  delle  acque,  impatti  sugli
ecosistemi  all'intorno)  e  la  sistemazione  finale  delle  aree da
utilizzare, la viabilita' di accesso e il cronoprogramma dei lavori.
    A  tal fine, oltre che dei criteri generali esposti nello SIA, si
dovra' tener conto dei seguenti elementi:
      1. circa l'ubicazione e sistemazione delle aree di cantiere:
        1.1.  l'eventuale localizzazione in zone di rispetto di pozzi
per  uso potabile e' subordinata ad una verifica della compatibilita'
dell'intervento  con lo stato di vulnerabilita' delle risorse idriche
sotterranee;  e'  da escludere la collocazione di cantieri e depositi
nelle  zone di tutela assoluta (v. art. 21 del decreto legislativo n.
152/1999); si dovra' porre, in ogni caso, la massima attenzione nello
smaltimento  delle  acque  provenienti  da  lavorazioni,  lavaggio di
materiali   inerti   prodotti   negli  impianti  di  frantumazione  e
selezione, lavaggio di automezzi;
        1.2.  al  fine di garantire la tutela del suolo e sottosuolo,
al   termine   dei  lavori  dovra'  essere  verificata  l'assenza  di
contaminazioni nei terreni occupati dai cantieri e - se necessario si
dovra'   procedere   a   tempestiva   bonifica,  prima  dell'accurata
sistemazione finale;
      2. durante le fasi di costruzione dovranno essere messi in atto
tutti gli accorgimenti e le cautele necessarie a garantire la massima
protezione della falda;
      3.  al  fine  della  tutela della salute dei lavoratori e della
popolazione,   dovra'   essere  condotta  un'analisi  puntuale  delle
caratteristiche  dei siti di cantiere, con l'indicazione: dei tempi e
delle modalita' di esecuzione dei lavori, delle emissioni previste in
termini  di  rumore,  vibrazioni,  polveri  e  gas  di scarico, delle
conseguenti  misure  di  mitigazione  e  protezione attive e passive,
delle  possibili  sovrapposizioni  degli  effetti  di  altri cantieri
eventualmente operativi in contemporanea;
      4.  nella  documentazione  di  appalto dovranno essere inseriti
impegni a:
      4.1.  limitare  l'attraversamento da parte dei mezzi pesanti di
aree  secche  e  polverose,  mantenere  queste ultime a regime umido,
coprire i materiali trasportati, lavare le ruote degli autocarri;
      4.2.  contenere le immissioni di rumore e vibrazioni, anche con
la realizzazione di specifiche barriere antirumore lungo il perimetro
dei cantieri;
      4.3.  attivare  tutte le procedure atte alla salvaguardia delle
acque  di  falda nei confronti di accidentali sversamenti di sostanze
inquinanti  sul suolo e/o nel sottosuolo e disciplinare l'emungimento
e  lo  scarico  delle  acque provenienti dalla falda subsuperficiale,
qualora ne sia previsto l'aggottamento;
    5. si dovra' porre attenzione al carico generato sulla viabilita'
locale,  e  quindi  alla  minimizzazione  degli  impatti, soprattutto
mediante  una opportuna scelta e verifica - in accordo con i comuni -
degli itinerari dei mezzi d'opera;
    6.  e'  da  escludersi l'interruzione anche temporanea, durante i
lavori, della SS 527 e della SP 10 se non il solo mese di agosto o la
notte.  Dette  interruzioni  o  eventuali  soluzioni  a  senso  unico
alternato  dovranno  essere  concordate  con  la Provincia e comunque
dovranno essere ridotte il piu' possibile.
    4. Fabbisogno di inerti e piani provinciali delle cave.
    In  caso  di esubero di materiale litoide, l'eventuale riutilizzo
e'  subordinato  alla  verifica  delle  caratteristiche e, in caso di
asporto,  a  specifica  denuncia  da  presentare  alla Provincia e al
Comune,  con  l'indicazione  dei  volumi  movimentati,  del  luogo di
prelievo e di quello di collocazione o deposito [cfr. legge regionale
n. 14/1998].
    5. Ambiente idrico, suolo e sottosuolo.
    In  sede di progetto definitivo dovra' essere approfondito quanto
in seguito evidenziato:
      1. dovranno essere effettuate indagini piu' puntuali allo scopo
di  definire  in  dettaglio,  in confonnita' alle disposizioni di cui
all'art.  16.4  della  legge  n.  109/1994 e del decreto ministeriale
11 marzo   1988,   le  caratteristiche  geotecniche  dei  terreni  di
fondazione;
      2.  si  dovranno effettuare indagini idrogeologiche integrative
finalizzate  ad  individuare  con  precisione  i valori relativi alle
massime  escursioni  ed  alle dimensioni delle falde sospese presenti
nella  zona tra i Comuni di Ceriano Laghetto e Cesano Maderno (tra le
progressive  Km  45+100  e  Km 48+900) con cui possono interferire le
opere interrate;
      3.  dovra'  essere garantita la tutela delle falde acquifere da
eventuali  fenomeni  di  inquinamento  nelle  aree  interessate dalla
presenza di punti di captazione destinati al consumo umano e posti in
prossimita'   del   tracciato,   fornendo   in   particolare  precise
indicazioni  in  merito alle modalita' di attuazione degli interventi
ed  al  sistema di smaltimento delle acque raccolte nella rete idrica
superficiale;
      4.  lo  studio idrologico - idraulico contenente la valutazione
di  compatibilita'  idraulica  degli  attraversamenti  dei principali
elementi del reticolo idrografico, non oggetto di delimitazione delle
fasce  fluviali  nel Piano per l'Assetto Idrogeologico del Bacino del
Po  (PAI),  dovra' essere completato nel rispetto dei criteri e delle
prescrizioni  tecniche  per  la  verifica  idraulica  indicati  nelle
direttive  tecniche  emanate  dall'Autorita'  di  Bacino del Fiume Po
(Direttiva   contenente   i   «criteri   per   la  valutazione  della
compatibilita'   idraulica   delle   infrastrutture  pubbliche  e  di
interesse pubblico all'interno delle fasce A e B» - Deliberazione del
Comitato istituzionale n. 2 dell'11 maggio 1999);
      5.  in  merito  al  torrente  Lura,  oggetto di una proposta di
delimitazione  delle fasce fluviali elaborata dalla Regione, dovranno
essere verificati i criteri e le prescrizioni indicati dal PAI;
      6.   il   nuovo  attraversamento  sul  torrente  Lombra  dovra'
mantenerne  l'ampiezza  naturale e l'andamento, per evitare riduzioni
della  capacita'  di  invaso  che  potrebbero  favorire  fenomeni  di
esondazioni locali;
      7.  dovranno  essere verificate le interferenze con le seguenti
situazioni e azioni in corso:
        bonifica  aree Acna (ora Basf) ed Enichem in comune di Cesano
Maderno,  in  corrispondenza delle quali sara' necessario intervenire
garantendo  la  totale  sicurezza  in  fase di lavori e il ripristino
delle    condizioni    attuali,   in   considerazione   anche   degli
attraversamenti  dei torrenti Guisa e Garbogera posti nelle immediate
vicinanze;
        ex  discarica  SNIA  della  quale  e'  in  corso  il piano di
caratterizzazione.
    6.  Ecosistemi  e  valutazione d'incidenza sul pSIC «Boschi delle
Groane».
      6.1. Aspetti di carattere generale.
    Per  quanto  riguarda  le componenti vegetazione, flora, fauna ed
ecosistemi  il  progetto  definitivo  dovra'  sviluppare con maggiore
dettaglio  gli  interventi  di  mitigazione  e compensazione proposti
nello  S.I.A.  (compensazione  di  superfici  naturali o seminaturali
sottratte con l'acquisizione di aree da rimboschire in accordo con il
Parco  delle  Groane  e  gli Enti locali, predisposizione di corridoi
faunistici e altri interventi per la difesa degli animali selvatici).
      6.2. Valutazione d'incidenza.
    Nella fase di progettazione definitiva dovranno essere effettuati
gli approfondimenti necessari a configurare un intervento comprensivo
degli  interventi  di  mitigazione e compensazione citati nello SIA e
nella  documentazione  integrativa  di cui all'allegato B.6. Dovranno
inoltre essere effettuati studi finalizzati ad individuare e valutare
gli  impatti  dell'intervento  sulle  ulteriori  specie faunistiche e
floristiche; riportate dalla scheda del pSIC «Boschi delle Groane».
    Per la fase di cantiere dovranno essere osservate prescrizioni:
      1.  le  aree  di  cantiere  dovranno  essere localizzate previa
verifica  della  non  incidenza  sul  pSIC, soprattutto in termini di
dispersione di polveri e rumori;
      2. le aree di lavorazione dovranno essere delimitate in modo da
proteggere  l'ambiente esterno dalla dispersione di polveri e rumori,
ed essere limitate allo spazio e al tempo strettamente necessari alle
lavorazioni stesse;
      3. la qualita' della cantieristica dovra' essere molto elevata,
in  relazione  all'ambito  sensibile  del  pSIC, e le aree utilizzate
dovranno  essere  sollecitamente  ripristinate  alla  situazione ante
operam;
      4.  la localizzazione e le tipologie delle opere di connessione
ecologica  dovranno  essere adeguatamente progettate e localizzate in
fase di progetto definitivo;
      5.  dovra'  essere evitato l'uso di fitofarmaci per limitare lo
sviluppo vegetativo delle aree di pertinenza ferroviaria, effettuando
un   controllo   costante  delle  essenze  infestanti,  eventualmente
prevedendo un programma di eradicazione;
      6.  per  limitare  i  danni  da  impatto  sull'avifauna, i cavi
elettrici  potranno  essere  dotati  di  segnalatori  o strutture che
possano far deviare le rotte di volo;
      7.   dovranno   essere   utilizzate   le   migliori  tecnologie
disponibili  per  evitare  sversamenti  accidentali  sia  in  fase di
cantiere che di esercizio (qualita' dei mezzi utilizzati).
    Tutti  gli  interventi  di  mitigazione  e compensazione dovranno
essere adeguatamente sviluppati nella fase di progetto definitivo.
    Dovra'  inoltre  essere  definito  ed  attuato  un  programma  di
monitoraggio  ante  e  post  operam  per  individuare  e valutare gli
impatti  diretti  ed  indiretti  sugli  ecosistemi e sulle specie, in
particolare  faunistiche,  sensibili  e  autoctone; tale monitoraggio
sara' finalizzato alla valutazione, in termini di qualita' ambientale
complessiva, degli interventi di mitigazione e compensazione.
    7. Rumore e vibrazioni.
      7.1. Compatibilita' acustica.
    1.  In  merito  alla  compatibilita'  acustica dell'opera, dovra'
essere  eseguito  un  approfondimento  delle  indagini  operate sulla
componente.
    Si  ritiene,  in  applicazione di quanto disposto dal decreto del
Presidente  della Repubblica n. 459/1998, che le mitigazioni relative
al  tratto  ferroviario  da  raddoppiare debbano essere previste, ove
necessarie,   gia   nel  progetto  definitivo,  e  non  rimandate  al
risanamento   dell'intera   linea  secondo  il  decreto  ministeriale
29 novembre 2000.
    Tali opere di mitigazione devono essere dimensionate in modo tale
da  contenere  le emissioni complessivamente generate dalla coppia di
binari.
    Le  opere  di  fondazione  delle  barriere  fonoisolanti dovranno
essere  progettate  con  riferimento  allo  scenario  di  medio lungo
periodo.
    Laddove   si   debba   ricorrere   ad   interventi   diretti   di
fonoisolamento  ai  recettori,  dovranno  essere  assicurate adeguate
condizioni  di  ventilazione e raffrescamento, oltre al conseguimento
dei  livelli  di rumore negli ambienti abitativi previsti dal decreto
del Presidente della Repubblica n. 459/1998.
    2.  Occorrera' verificare periodicamente in fase di esercizio - e
particolarmente  a  seguito di variazioni dello scenario di esercizio
che  possano  incidere  significativamente  sulle  caratteristiche di
emissione  acustica  della  sorgente  -  la  necessita'  di ulteriori
interventi  mitigativi  che  riconducano  al  rispetto  dei limiti di
rumore.
    A  tale  scopo,  con il progetto definitivo andra' predisposto un
piano  di  monitoraggio  che  preveda  rilevazioni  fonometriche post
operam  finalizzate a verificare il rispetto dei limiti di rumore del
decreto  del  Presidente  della  Repubblica n. 459/1998 e l'efficacia
delle soluzioni mitigative nonche', se necessario, a dimensionarne di
ulteriori.  Si  dovra'  predisporre  una  relazione con gli esiti del
monitoraggio  e,  se  necessario,  il  programma  degli interventi di
adeguamento.
    3.   Dovra'  essere  predisposto  un  programma  di  manutenzione
dell'armamento,   al   fine   di   prevenire   fenomeni  di  usura  e
deterioramento   che   possano   incidere  sulle  caratteristiche  di
emissione della infrastruttura incrementandone i livelli di rumore.
      7.2.    Compatibilita'   dell'opera   sotto   l'aspetto   delle
vibrazioni.
    1.   Con   il  progetto  definitivo  dovra'  essere  approfondita
l'analisi  delle  situazioni  di  criticita'  individuate  e dovranno
essere   definiti  gli  interventi  da  attuare  per  controllare  le
vibrazioni,   indicando   quelli  effettuabili  successivamente  alla
realizzazione  dell'opera ed alle misure effettuate dopo l'entrata in
esercizio.
    2.  Andra'  predisposto un piano di monitoraggio post operam, con
misure  da  realizzarsi  per  verificare  le situazioni di criticita'
ipotizzate.
    3.  Dovra' essere predisposto un programma di manutenzione idoneo
a  garantire  che l'intensita' delle vibrazioni trasmesse dal sistema
armamento-convoglio  sia,  e  si  mantenga nel tempo, contenuta entro
livelli  compatibili con la tollerabilita' del disturbo riferita alle
specifiche sensibilita' recettoriali.
      7.3. Piani di monitoraggio.
    Le azioni di monitoraggio acustico e vibrazionale dovranno essere
svolte  sulla  base  di  specifico  piano  operativo  da verificare e
approvare  da parte della regione, sentita l'Agenzia regionale per la
protezione dell'ambiente (ARPA).
    8. Salute pubblica e rischio di incidente rilevante.
    La   progettazione   definitiva   dovra'   condurre  specifica  e
dettagliata verifica della presenza lungo il tracciato di progetto di
aziende  a  rischio  di  incidente  rilevante  e dovra' accertarne la
compatibilita'   con  quanto  previsto  dal  decreto  legislativo  n.
334/1999 e dal decreto ministeriale LL.PP. 9 maggio 2001.
    9. Paesaggio.
    Nella  fase  di  redazione  del  progetto  definitivo, al fine di
minimizzare   i   complessivi  impatti  paesistici,  dovranno  essere
osservati i seguenti criteri:
      1.  per  i  tratti  in  trincea  si  dovra'  porre  la  massima
attenzione  alla ricomposizione morfologica dei luoghi; questa scelta
dovra'  prioritariamente  valutare il livello di incidenza percettiva
delle  scarpate laterali al fine di definirne, di volta in volta, una
geometria  atta a garantirne un corretto inserimento anche per quanto
concerne   il  complessivo  sviluppo  altimetrico  e  la  scelta  dei
materiali di paramento;
      2.  occorrera'  valutare  preventivamente  la  possibilita'  di
definire un livello di mitigazione e compensazione ambientale che, in
corrispondenza  delle  zone  boscate  e  di  Parco  e  lungo  i  nodi
ecologici,  possa  configurare  un assetto ambientale che consenta la
riduzione dell'effetto barriera del tracciato;
      3.  in coerenza con quanto gia' indicato relativamente ad altre
componenti   ambientali,  sara'  necessario  porre  la  massima  cura
nell'allocazione  delle  aree  di  cantiere e di deposito temporaneo,
onde scongiurare ulteriori rischi per quelle parti di territorio piu'
sensibili, od anche semplicemente piu' visibili, dell'intorno;
      4.  dovra'  essere definito uno specifico studio per l'accumulo
ed  il  corretto  smaltimento  dell'eventuale  materiale  in  esubero
derivante dagli scavi;
      5.   dovra'  essere  definito  un  modulo  di  barriera  fonica
compatibile  con  le  ordinarie  esigenze  di riduzione degli impatti
visivi;
      6.  per  le  nuove  stazioni dovra' essere definito un progetto
che,  assumendo  un  modulo  architettonico  univoco, possa connotare
unitariamente l'intero tracciato ferroviario;
      7.  dovranno  prevedersi  adeguate  misure  che garantiscano, a
lavori  ultimati, la sistemazione delle aree di servizio, di deposito
e  di  cantiere, rinaturando i siti ed allontanando tempestivamente i
materiali di risulta.
    10.   Misure   di   mitigazione,   compensazione   e   azioni  di
monitoraggio.
    Durante  la  progettazione definitiva dovranno essere osservati i
seguenti criteri:
      1.  le  mitigazioni  sull'ambiente  flora/vegetazione  e  fauna
saranno  conseguibili  anche  curando  la  qualita'  progettuale,  la
corretta  localizzazione  e  gestione  dei  cantieri,  la  cura della
manutenzione  delle scarpate, le interferenze con la rete idrografica
superficiale (non intaccando le sponde e proteggendo gli alvei);
      2.  circa l'impatto da rumore, dovra' essere curata la qualita'
estetica e il posizionamento dei ripari fonoassorbenti.
    11. Archeologia.
      11.1. Sorveglianza delle attivita' di scavo.
    Dovra'  essere garantita la sorveglianza di tutte le attivita' di
scavo  previste,  da  effettuarsi  mediante  ditta  specializzata nel
settore   archeologico   che   operera'   sotto  la  direzione  della
Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia.
      11.2. Edifici soggetti a tutela.
    Con  riferimento  all'art.  5  del  testo  unico  n. 490/1999, il
progetto  definitivo dovra' sottoporre le stazioni ferroviarie la cui
esecuzione risale a oltre cinquanta anni a un accertamento preventivo
della sussistenza di requisiti di interesse storico - architettonico.
    12.  Valutazioni  in  rapporto  alla  pianificazione  urbanistica
locale.
    L'affinamento  e  il dettaglio degli attraversamenti sostitutivi,
cosi'  come  di opere complementari quali i parcheggi di interscambio
presso  stazioni  o  fermate,  o  l'eventuale  previsione di raccordi
ferroviari  a servizio degli insediamenti produttivi, dovranno essere
adeguatamente  valutati  in sede di progetto definitivo, specialmente
nelle loro ripercussioni in ambito urbano.
    Si consideri in particolare quanto in seguito riportato.
      12.1. Nodi di interscambio.
    In  fase  di  progettazione  definitiva,  in accordo con gli Enti
locali  interessati,  il  soggetto  aggiudicatore  dovra' definire la
localizzazione  ed il dimensionamento dei parcheggi di interscambio a
servizio  dei  mezzi  privati  e  del  trasporto pubblico su gomma in
prossimita' delle stazioni/fermate.
      12.2. Polo tecnologico/produttivo di Cesano Maderno.
    Poiche' la fermata Cesano Maderno - Parco Groane (opera n. 22) si
colloca in un'area di rilevanza sovraccomunale identificata dal Piano
territoriale  di  coordinamento  provinciale  come Polo tecnologico -
produttivo,  nella progettazione definitiva il soggetto aggiudicatore
dovra' approfondirne l'integrazione con gli insediamenti previsti.
      12.3. Fabbricato tecnologico adiacente alla stazione di Ceriano
Laghetto.
    Per  quanto  riguarda  il fabbricato tecnologico da collocarsi in
adiacenza  al  fabbricato  viaggiatori  di Ceriano Laghetto (opera n.
11),  il  soggetto  aggiudicatore nell'ambito del progetto definitivo
approfondira'  il  problema dei distacchi che il nuovo edificio dovra
osservare  da  confini  e/o da fabbricati fronteggianti, valutando la
possibilita' di adottare una diversa distribuzione dei volumi.
      12.4. Raccordi ferroviari.
    Si prende atto dell'impossibilita' di mantenere in questa fase il
raccordo  ferroviario  esistente  nel  comune di Ceriano Laghetto per
motivi   legati   alla  sicurezza  dell'esercizio  ferroviario;  come
indicato  dalla  regione Lombardia, nelle successive fasi progettuali
potranno essere sviluppate le seguenti alternative:
      a) Realizzazione di un raccordo con allacciamento in linea.
    Il  parco  dovrebbe  essere costituito da una dotazione minima di
due binari necessari all'effettuazione delle manovre atte a garantire
l'ingresso dei carri direttamente all'interno dello stabilimento.
      b) Ipotesi di trasbordo a carrellamento.
    Area d'interscambio costituita da due binari, in affiancamento al
previsto  binario  di  precedenza  presso  la stazione di Cesano L. -
Solaro,  posti  ad  un  interasse  (25  metri)  tale da consentire la
movimentazione delle merci tramite gru gommata.
    13. Interferenze con sottoservizi.
    Sono  pervenuti i pareri dei seguenti soggetti gestori di servizi
interferiti: SIAD S.p.a., CAP Gestione S.p.a., EDISON S.p.a. e EDISON
Rete S.p.a., SNAM Rete Gas, ASPES, ENEL Distribuzione Gas.
    La   progettazione   definitiva  sviluppera'  gli  interventi  di
adeguamento richiesti.