Il  Ministro  per  i  diritti  e  le  pari  opportunita' emana il
seguente   avviso   per  il  finanziamento  di  progetti  volti  alla
prevenzione  e  al  contrasto  delle pratiche di mutilazione genitale
femminile.

1. Premessa.

    Le  mutilazioni  genitali  femminili  (di  seguito:  «MGF»)  sono
espressamente  vietate  in  Italia.  La  Presidenza del Consiglio dei
Ministri  -  Dipartimento  per  i  diritti e le pari opportunita' (di
seguito:  «Dipartimento»),  in  virtu'  dell'art. 2 della legge 7 del
9 gennaio  2006 «Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto
delle pratiche di mutilazione genitale femminile» promuove e sostiene
il  coordinamento  delle  attivita'  svolte  dai Ministeri competenti
dirette    alla    prevenzione,   all'assistenza   alle   vittime   e
all'eliminazione delle MGF.
    Le   MGF  rappresentano  un  fenomeno  complesso.  Nell'elaborare
strategie di prevenzione e contrasto efficaci occorre:
      trattare il fenomeno nell'ottica piu' generale della tutela dei
diritti umani con particolare attenzione ad una dimensione di genere;
      considerare  che l'influenza socio-culturale del mondo maschile
e'  decisiva  nel determinare l'approccio familiare e della comunita'
alla prevenzione delle MGF;
      considerare  che le azioni sono tanto piu' efficaci quanto piu'
e'  amplia  la  rete  nazionale  ed  internazionale  che  si riesce a
costituire.
    Il  presente avviso intende finanziare i migliori progetti per la
prevenzione  e  il  contrasto  delle  MGF,  secondo le modalita' e le
condizioni di seguito descritte.

2. Oggetto dell'avviso.

    Costituisce  oggetto  del  presente  avviso  il  finanziamento di
progetti   e  attivita'  volti  a  prevenire  e  contrastare  le  MGF
nell'ambito delle seguenti macroaree:
      a) progetti di ricerca-azione;
      b) campagne informative e di sensibilizzazione;
      c) corsi di formazione e aggiornamento.
    Si   forniscono   di   seguito   informazioni  dettagliate  sulle
caratteristiche   dei   progetti  e  delle  attivita'  nelle  diverse
macroaree.

a) Progetti ricerca-azione.

    Tali  progetti  devono  avere l'obiettivo di studiare il fenomeno
sul  territorio  di  riferimento,  al  fine  di proporre modalita' di
intervento piu' efficaci per la prevenzione ed il contrasto delle MGF
attraverso:
      lo  studio  dell'incidenza  delle  MGF  sul  territorio e della
situazione  socio-economica  e culturale delle donne e delle famiglie
provenienti dai paesi a rischio;
      la  verifica  della  conoscenza da parte degli educatori, degli
operatori sociali e sanitari del fenomeno delle MGF;
      l'analisi    di   fattibilita'   per   l'istituzione   e/o   il
rafforzamento  di  tavoli  tecnici locali finalizzati allo scambio di
informazioni,  il  monitoraggio  degli  interventi  e  la valutazione
dell'impatto  delle  azioni  di  formazione  e  di  sensibilizzazione
promosse sul territorio;
      l'analisi di fattibilita' per la creazione di reti tra soggetti
pubblici  e  privati  finalizzate  alla  promozione dei diritti delle
donne e in particolare al contrasto delle MGF.
    Risultati attesi:
      mappatura dei rischi e della dimensione del fenomeno;
      analisi  dei  bisogni di formazione ad aggiornamento di leaders
di comunita', operatori sociali e sanitari, insegnanti e formatori in
contatto con le comunita' provenienti da paesi a rischio;
      proposta  di  strategia di intervento innovativa sul territorio
per:
        agire  sui  processi  di  cambiamento  culturale dei migranti
provenienti  dai paesi a rischio, con particolare riguardo ai diritti
delle donne;
        sensibilizzare la popolazione locale al fine di contrastare i
pregiudizi e gli stereotipi che riguardano le MGF.

b) Campagne informative e di sensibilizzazione.

    Tali  progetti  hanno  lo  scopo  di  realizzare  campagne per il
contrasto   e  la  prevenzione  delle  MGF  che  prevedano  anche  la
produzione  e  la  diffusione  di  materiale  informativo  nei luoghi
abitualmente  frequentati  da  cittadini  e  immigrati provenienti da
paesi a rischio MGF.
    I  materiali  utilizzati  o prodotti dovranno essere concordati e
approvati formalmente dal Dipartimento ai fini della diffusione.
    Tutti  i  progetti  dovranno  prevedere  «la partecipazione delle
organizzazioni di volontariato, delle organizzazioni no profit, delle
strutture  sanitarie,  in  particolare  dei  centri  riconosciuti  di
eccellenza   dall'Organizzazione   mondiale  della  sanita'  e  delle
comunita'  di  immigrati provenienti dai paesi dove sono praticate le
MGF» [art. 3 lettera b) legge 9 gennaio 2006 n. 7].
    La  partecipazione  di  almeno uno dei soggetti appartenenti alle
categorie sopraccitate e' condizione di ammissibilita' del progetto.
    La presenza, nel medesimo progetto, di piu' soggetti appartenenti
a  diverse  categorie  verra'  positivamente  considerata  in sede di
valutazione.
    Le  campagne informative e di sensibilizzazione possono essere di
tre tipi:
1. Campagne rivolte ai nuovi migranti (donne e uomini): informazione,
sensibilizzazione  sui  rischi  delle MGF e sui diritti delle donne e
delle bambine.

    Il progetto dovra' prevedere cumulativamente:
      la  produzione di strumenti di informazione e sensibilizzazione
sul  tema,  con  linguaggio  semplice  ed  in piu' lingue, che faccia
inoltre  conoscere  la  legislazione  italiana  ed  internazionale in
materia  di  contrasto  delle  MGF e promuova i diritti delle donne e
delle bambine;
      la  realizzazione  di  campagne di informazione che coinvolgano
direttamente  i  migranti  e  i richiedenti asilo appena arrivati sul
territorio  provenienti  dai paesi a rischio MGF, compresi gli ospiti
dei   centri  di  identificazione,  dei  centri  di  accoglienza  dei
richiedenti  asilo  e rifugiati nonche' le vittime di tratta inserite
nei programmi di protezione sociale.
2. Campagne  rivolte  ai  migranti (donne e uomini) gia' residenti in
Italia:  informazione,  sensibilizzazione  sui rischi delle MGF e sui
diritti delle donne e delle bambine.

    Il progetto dovra' prevedere cumulativamente:
      la  produzione di strumenti di informazione e sensibilizzazione
sul  tema,  con  linguaggio  semplice  ed  in piu' lingue, che faccia
inoltre  conoscere  la  legislazione  italiana  ed  internazionale in
materia  di  contrasto  delle  MGF e promuova i diritti delle donne e
delle bambine;
      la   progettazione   e   la   realizzazione   di  strumenti  di
comunicazione  e  sensibilizzazione  idonei  ad agire sui processi di
cambiamento socio-culturali delle comunita' a rischio con particolare
riguardo  al  rispetto  dei  diritti  umani, compreso il diritto alle
varie   forme   ed   espressioni   culturali,   anche  attraverso  il
coinvolgimento  dei  media  (stampa,  radio,  televisione,  internet)
promossi,  gestiti  o  che  vedono  la  partecipazione  di  cittadini
migranti provenienti dai paesi a rischio.
3. Realizzazione  e/o diffusione di prodotti artistici ed audiovisivi
(spettacoli  teatrali,  video,  mostre,  laboratori  nelle  scuole di
insegnamento  dell'italiano  ad  adulti)  coinvolgendo le comunita' a
rischio  e/o  gli artisti che provengono dai paesi in cui le MGF sono
ancora praticate.


c) Corsi di formazione e aggiornamento.

    Il progetto dovra' prevedere cumulativamente o alternativamente:
      1) l'aggiornamento   e  la  specializzazione  di  mediatrici  e
mediatori  culturali  sulla  tutela  dei  diritti umani delle donne e
delle bambine, in particolare appartenenti alle comunita' provenienti
dai  paesi  a  rischio  MGF,  e  sugli  strumenti  di tutela previsti
dall'ordinamento italiano;
      2)   la   formazione   e   la  sensibilizzazione  nelle  scuole
attraverso:
        l'organizzazione, nell'ambito dell'aggiornamento dei docenti,
di  corsi  specifici  in  collaborazione con organizzazioni sanitarie
competenti  e  associazioni impegnate sui diritti umani delle donne e
delle  bambine,  in particolare appartenenti alle comunita' a rischio
MGF, e sugli strumenti di tutela;
        l'aggiornamento   del   personale  docente  delle  scuole  di
alfabetizzazione   e   di   insegnamento  della  lingua  italiana  ad
adolescenti ed adulti;
        l'inserimento  dell'educazione  ai  diritti delle donne ed in
particolare   alla  loro  salute  all'interno  delle  attivita'  gia'
esistenti  dei  Centri  Territoriali Permanenti per l'istruzione e la
formazione  in  eta'  adulta  e dei corsi di lingua e di informazione
professionale rivolti ai migranti provenienti dai paesi a rischio.
    Tutti   i   progetti  e  le  attivita'  di  cui  alle  precedenti
lettere a), b)   e c)   devono   esplicitamente   indicare   le  aree
territoriali    di    riferimento   e   quantificare,   a   pena   di
inammissibilita'  della  candidatura,  la  numerosita'  nell'area dei
destinatari   finali  del  progetto,  sulla  base  di  dati  o  stime
attendibili.

3. Risorse programmate.

    L'ammontare  delle  risorse  destinate  ai  progetti  di  cui  al
presente avviso e' di Euro 4.000.000 a valere sulle risorse assegnate
al  Dipartimento,  ai  sensi  dell'art. 3, comma 2, della legge 7 del
9 gennaio 2007.
    Le  risorse  a  disposizione  sono  cosi'  ripartite  per le aree
tematiche individuate al punto precedente:
      a) ricerche-azioni: Euro 800.000;
      b) campagne informative e di sensibilizzazione: Euro 1.200.000;
      c) corsi di formazione e aggiornamento: Euro 2.000.000.
    Il  finanziamento  massimo  ammissibile, per ciascuna area, e' il
seguente:
      a) Euro 130.000;
      b) Euro 200.000;
      c) Euro 300.000.
    Detti   massimali  sono  riferiti  alla  quota  finanziabile  dal
Dipartimento  per  i  diritti  e le pari opportunita' ed e' possibile
presentare  progetti  che  prevedono  un costo complessivo superiore,
richiedendo  solo il finanziamento di una quota parte, con l'onere di
attestare  con  idonea  documentazione  il residuale finanziamento in
proprio o da parte di altro ente.

4. Soggetti proponenti.

    Sono  ammessi  tra  i  soggetti  proponenti  le regioni, gli enti
locali  e  le  amministrazioni del Servizio sanitario nazionale. Sono
altresi'   ammessi   gli   organismi  del  terzo  settore  legalmente
costituiti  ai  sensi  della  vigente  normativa, non aventi scopo di
lucro,  che abbiano tra le proprie finalita' la tutela della salute o
dei diritti dei migranti, nella fattispecie:
      associazioni di promozione sociale;
      societa' cooperative sociali;
      organizzazioni di volontariato;
      fondazioni;
      organizzazioni non governative;
      altri   enti   di  carattere  privato  senza  scopo  di  lucro,
costituiti nella forma di ONLUS;
      forme  di  partenariato  locale  che  abbiano  tra  le  proprie
finalita' la tutela della salute e dei diritti dei migranti.
    Detti  soggetti  possono  a loro volta proporsi anche sotto forma
consortile.  Possono  inoltre essere indicate forme di partenariato o
di collaborazione istituzionale con altri soggetti pubblici.
    A  pena  di  inammissibilita', i soggetti proponenti devono avere
sede  legale  e/o  operativa  in  Italia e impegnarsi a realizzare il
proprio intervento nell'ambito del territorio nazionale.
    Il  soggetto  proponente  e' responsabile della realizzazione del
progetto  presentato.  Ove  l'attuazione del progetto o parte di esso
venga  affidata  a  soggetti  terzi,  da  indicare specificamente nel
progetto  stesso,  i  proponenti ne rimangono comunque responsabili e
mantengono il coordinamento delle azioni previste.
    Ogni  soggetto  proponente,  anche  quando parte di un consorzio,
potra'  presentare un solo progetto per ognuna delle macroaree di cui
al punto 2 del presente avviso.
    I progetti presentati dal medesimo proponente in piu' macroaree e
correlati tra loro saranno valutati positivamente.

5. Durata dei progetti.

    Ai  fini  del  presente  avviso  saranno ammessi alla valutazione
progetti  della  durata  massima  di  20  mesi a decorrere dalla data
dell'atto  di  concessione  del finanziamento. La durata dei progetti
non potra' in ogni caso superare il 30 settembre 2009.

6. Modalita' e termini di presentazione della domanda.

    I  soggetti  proponenti  dovranno  descrivere dettagliatamente la
loro  proposta  progettuale  specificando,  inoltre,  le modalita' di
realizzazione,  le  spese  stimate  necessarie e le relative fonti di
finanziamento; assieme al progetto dovra' essere compilata la domanda
di  candidatura  (allegato  1)  e  il  formulario  sintetico  per  la
presentazione  del  progetto  (allegato  2),  che costituiscono parte
integrante e sostanziale del presente avviso.
    L'avviso   e   gli   allegati   sono  scaricabili  dal  sito  del
Dipartimento www.pariopportunita.gov.it
    I  soggetti  proponenti  dovranno  inoltre  inviare  la  seguente
documentazione:
      certificato,  atto costitutivo e statuto o altra documentazione
relativa  alla  natura giuridica del soggetto richiedente, esclusi le
regioni,  gli enti locali e le amministrazioni del Servizio sanitario
nazionale;
      piano economico-finanziario, redatto in forma analitica, con il
dettaglio  delle  tipologie  di  costo inclusa la quantificazione dei
costi gestionali che non possono superare il 10% dei costi totali del
progetto.   Nel   totale   devono   essere   indicate   le  fonti  di
cofinanziamento inclusi i contributi eventualmente richiesti ad altri
soggetti.
    Il  progetto,  i relativi allegati e la documentazione a corredo,
dovranno  pervenire  in  un  plico  chiuso  (un originale e due copie
integrali) con indicazione del riferimento in calce a destra: «Avviso
n.1  per  la  prevenzione  e il contrasto delle MGF», con la dicitura
«Non aprire».
    Tale  plico  dovra'  pervenire al Dipartimento per i diritti e le
pari  opportunita', largo Chigi n. 19 - 00187 Roma, entro e non oltre
quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso
nella Gazzetta Ufficiale.
    Le  domande possono essere spedite con raccomandata a/r, nel qual
caso fa fede il timbro postale di spedizione.

7. Ammissibilita' dei progetti.

    L'ammissibilita'  dei progetti verra' riscontrata precedentemente
alla valutazione degli stessi.
    I progetti saranno ritenuti inammissibili se:
      non pervenuti almeno entro la data di scadenza dell'avviso;
      non corredati dagli appositi formulari allegati e dalla domanda
di candidatura con documentazione di supporto;
      non coerenti con le finalita' dell'avviso;
      non completi delle informazioni richieste;
      presentati da soggetti proponenti diversi da quelli indicati al
punto 4 del presente avviso;
      con  una  richiesta  di finanziamento superiore ai massimali di
cui al punto 3.
    L'istruttoria  di  ammissibilita'  verra'  eseguita  a cura della
commissione  di  valutazione  di  cui al punto successivo. Le domande
ammissibili  saranno  sottoposte  a  successiva  valutazione da parte
della citata commissione.
    La Commissione di valutazione si riserva il diritto di dichiarare
inammissibile    ogni    progetto    a    carattere   offensivo   e/o
discriminatorio.

8. Valutazione dei progetti.

    Per  la  valutazione  delle  proposte progettuali pervenute sara'
istituita una apposita Commissione.
    I  progetti ammessi saranno valutati in base alla loro qualita' e
coerenza  con  le  finalita'  richieste, secondo i seguenti punteggi,
validi per ogni macro-area:
Area 1 - Capacita' finanziaria ed operativa: punti da 0 a 15.

    Si  terra'  conto  della  capacita'  organizzativa,  operativa  e
finanziaria del proponente assicurandosi che egli:
      disponga  di  fonti  di finanziamento stabili e sufficienti per
mantenere la sua attivita' per il periodo d'attuazione dell'azione e,
ove previsto, di partecipare al suo co-finanziamento;
      disponga  delle competenze e qualifiche professionali richieste
per amministrare e gestire i fondi allocati.
Area 2 - Pertinenza e coerenza: punti da 0 a 25.

    Al  fine  di selezionare i progetti che garantiscano al meglio il
raggiungimento  degli  obiettivi  e le priorita' del presente avviso,
qualita'  ed  efficacia,  si  terra' conto del numero di interventi e
delle  motivazioni  poste a fondamento, della pertinenza delle azioni
in  riferimento  alla  popolazione destinataria ed alla distribuzione
dei ruoli attribuiti a ciascun partner coinvolto.
Area 3 - Impatto ed incidenza dell'intervento: punti da 0 a 25.

    Si  terra'  conto  della  diffusione,  visibilita'  ed  incidenza
dell'intervento  attraverso  l'analisi della qualita' ed ampiezza del
partenariato (coinvolgimento di istituzioni, associazioni, comunita',
leader  e  rappresentanti  delle  popolazione provenienti dai paesi a
rischio   di   MGF)   nonche'   del   piano   per  la  visibilita'  e
pubblicizzazione delle azioni previste e dei risultati ottenuti.
Area  4 - Qualita'  della  proposta  tecnica  e  delle  competenze  e
qualifiche  professionali del personale proposto per la realizzazione
dell'azione: punti da 0 a 25.

    Verranno  esaminate,  in  particolare, la qualita' della proposta
tecnica (obiettivi, metodologia, risultati attesi), la disponibilita'
di  personale (coordinatore, esperti, operatori, ecc.) in possesso di
adeguata  professionalita' e competenza, l'innovativita' del progetto
rispetto  al  territorio  di  riferimento;  si terra' conto, inoltre,
della  previsione  di forme di collegamento, tecnico e scientifico, e
di scambio con organizzazioni ed esperienze simili e affini a livello
europeo ed internazionale.
Area 5 - Rapporto costi/benefici: punti da 0 a 10.

    Coerenza  dei  costi  previsti  con  gli  obiettivi,  l'incidenza
dell'intervento, i risultati attesi.
    La commissione, qualora necessario, si riserva la possibilita' di
acquisire ulteriori elementi informativi dai soggetti proponenti.
    I  finanziamenti  saranno  assegnati  in  base  alla  graduatoria
determinata  in  virtu'  dei criteri di valutazione indicati, fino ad
esaurimento   dei   fondi   rispettivamente  destinati  alle  singole
macroaree cosi' come indicato al punto 3 del presente avviso.
    A  parita'  di punteggio ottenuto, prevarra' comunque il soggetto
proponente che ha per primo presentato la domanda di candidatura.
    Non  saranno  in  ogni  caso  finanziati  i  progetti che abbiano
ricevuto un punteggio complessivo inferiore a 65/100.
    Il  contributo verra' assegnato in due tranche: la prima a titolo
di  anticipo,  pari  al  50%  del  totale,  e dietro presentazione di
apposita  fideiussione  bancaria o polizza fideiussoria assicurativa;
il restante 50% verra' erogato a saldo, in seguito alla presentazione
della   relazione  delle  attivita'  correttamente  realizzate,  alla
verifica  da  parte  del Dipartimento ed al controllo contabile della
documentazione giustificativa delle spese effettivamente sostenute.

9. Obblighi  del  soggetto  ammesso  a finanziamento e ammissibilita'
delle spese.

    Gli  obblighi  del  soggetto  ammesso al finanziamento e le spese
ammissibili  saranno  precisati  nel  disciplinare  d'oneri contenuto
nell'atto  di concessione di finanziamento adottato dal Dipartimento.
Le  attivita' dovranno avere inizio entro 30 giorni dalla firma della
concessione di cui sopra.
    I  proponenti  dei  progetti  nelle macro-aree 2 e 3 (campagne di
sensibilizzazione   e  corsi  di  formazione-aggiornamento)  dovranno
garantire  l'acquisizione di tutti i diritti necessari per l'utilizzo
di  filmati, testi, immagini, suoni, ecc., sollevando il Dipartimento
diritti  e pari opportunita' da qualsiasi responsabilita' riguardo ai
diritti di pubblicazione e di utilizzo del materiale indicato.

10. Assistenza tecnica per la definizione delle domande.

    Per  informazioni  sul  presente  avviso  e  sulle  procedure  di
presentazione   dei   progetti,   i   soggetti  interessati  potranno
contattare la segreteria tecnica della Commissione per la prevenzione
e  il  contrasto  delle pratiche di mutilazione genitale femminile ai
seguenti recapiti: fax 06 6779 2471, e-mail mgf ddpo@palazzochigi.it