(Regolamento di disciplina militare-art. 21)
                              Art. 21. 
                     Doveri propri dei superiori 
 
  1. Il superiore deve tenere per norma del proprio  operato  che  il
grado e l'autorita' gli sono conferiti  perche'  siano  impiegati  ed
esercitati unicamente al servizio ed a vantaggio delle Forze armate e
per far osservare dai dipendenti le leggi, i regolamenti, gli  ordini
militari e le disposizioni di servizio.  Per  primo  egli  deve  dare
l'esempio del rispetto della disciplina e della  rigorosa  osservanza
dei regolamenti: dovere tanto piu' imperioso quanto piu'  e'  elevato
il suo grado. 
  2. Il superiore deve mantenere salda  la  disciplina  dei  militari
dipendenti e mirare a conseguire la massima  efficienza  dell'unita',
ente o ufficio al quale e' preposto. Egli deve in particolare: 
    a) rispettare nei rapporti con gli inferiori la pari dignita'  di
tutti ed  informare  sempre  le  proprie  valutazioni  a  criteri  di
obiettivita' e giustizia; 
    b) evitare, di massima, di richiamare in pubblico il militare che
ha mancato. Per riprenderlo, sempre che sia possibile, deve chiamarlo
in  disparte  e  usare,  nel  richiamo,  forma  breve  ed   energica,
riferendosi unicamente al fatto del momento; 
    c)  approfondire  la  conoscenza  dei  dipendenti,  valutarne  le
precipue qualita' individuali e svilupparne la personalita'; 
    d) provvedere all'istruzione militare del personale e attuare  le
misure intese a  promuovere  l'elevamento  culturale,  la  formazione
della  coscienza  civica,  la   preparazione   professionale   e   la
consapevole partecipazione; 
    e) curare le condizioni di vita e di benessere del personale; 
    f)  assicurare  il  rispetto  delle  norme  di  sicurezza  e   di
prevenzione per salvaguardare l'integrita' fisica dei dipendenti; 
    g) accordare i colloqui richiesti, anche per motivi di  carattere
privato o familiare,  nelle  forme  stabilite  e  provvedere  ad  una
sollecita valutazione delle istanze presentate nei modi prescritti; 
    h) tenere in ogni occasione esemplare comportamento ed agire  con
fermezza, comprensione ed imparzialita'; 
    i) porre tutte le proprie  energie  affinche'  l'inferiore  possa
essere messo nella condizione migliore per eseguire l'ordine avuto.