(Regolamento di disciplina militare-Allegato C)
                             ALLEGATO C 
                                                            (Art. 65) 
 
  COMPORTAMENTI CHE POSSONO ESSERE PUNITI CON LA CONSEGNA DI RIGORE 
    (*). 
 
    (*) Anche ove non sia espressamente previsto nelle singole 
  fattispecie, dovra' tenersi conto, nell'irrogazione della consegna 
  di rigore, della gravita' del fatto, della recidivita', delle 
  circostanze in cui e' stata commessa l'infrazione e del  danno  che
ne e derivato al servizio e all'amministrazione. 
    I comandanti responsabili non sono esenti dall'obbligo di 
  promuovere il perseguimento del trasgressore in via penale quando 
  il  comportamento  del  militare,  oltre  a  costituire  infrazione
disciplinare, configuri un reato. 
    Quando lo stesso comportamento possa dar luogo alla irrogazione 
  di una sanzione disciplinare di stato, si procedera'  ai  sensi  di
legge. 
    Oltre ai comportamenti di cui al presente allegato, con la 
  consegna di rigore possono essere puniti, ai sensi dell'art. 65: 
      fatti previsti come reato, per i quali il comandante di corpo 
  non  ritenga  di  richiedere  il  procedimento,  nell'ambito  delle
facolta' concessegli dalla legge penale; 
      fatti che abbiano determinato un giudicato penale, a seguito 
  del quale sia stato instaurato un procedimento disciplinare. 
    1. Violazione dei doveri attinenti al giuramento prestato (art. 
  9). 
    2. Violazione del dovere di osservare le prerogative 
  costituzionali del Presidente della Repubblica (art. 11). 
    3. Violazione rilevante dei doveri attinenti al grado ed alle 
  funzioni del proprio stato (art. 10). 
    4. Violazione del dovere di riserbo sugli argomenti che si 
  riferiscono alla difesa militare, allo stato di approntamento ed 
  efficienza delle unita', alla sicurezza del personale, delle  armi,
dei mezzi e delle installazioni militari (articoli 19 e 20). 
    5. Inosservanza delle prescrizioni concernenti la tutela del 
  segreto militare e d'ufficio (art. 19) e delle disposizioni che 
  regolano l'accesso in  luoghi  militari  o  comunque  destinati  al
servizio (art. 20). 
    6. Trattazione pubblica non autorizzata di argomenti di carattere 
  riservato di interesse militare e di servizio o comunque  attinenti
al segreto d'ufficio (art. 33). 
    7. Omissione o ritardo nel segnalare ai superiori un pericolo per 
  la difesa dello Stato e delle istituzioni  repubblicane  o  per  la
sicurezza delle Forze armate (art. 12). 
    8. Violazione dei doveri di contrastare o segnalare atti che 
  costituiscano pericolo o rechino danno alle armi,  ai  mezzi,  alle
opere, agli edifici o agli stabilimenti militari (art. 20). 
    9. Comportamento lesivo del principio della estraneita' delle 
  Forze armate alle competizioni politiche (art. 29). 
    10. Partecipazione a riunioni o manifestazioni di partiti, 
  associazioni e organizzazioni politiche, o svolgimento di 
  propaganda a favore o  contro  partiti,  associazioni  politiche  o
candidati ad elezioni politiche ed amministrative, nelle condizioni 
  indicate nell'art. 8 del presente ordinamento (articoli 8 e 29). 
    11. Adesione ad associazioni sindacali e svolgimento di attivita' 
  sindacale da parte di militari  non  in  servizio  di  leva  o  non
saltuariamente richiamati in servizio temporaneo (art. 31). 
    12. Svolgimento di attivita' sindacale da parte di militari in 
  servizio di leva o temporaneamente richiamati in servizio, nelle 
  circostanze  in  cui  e'  prevista  l'integrale  applicazione   del
regolamento di disciplina militare (art. 31). 
    13. Partecipazione a riunioni non autorizzate o con trattazione 
  di argomenti non consentiti nell'ambito dei luoghi militari o 
  comunque destinati al servizio o, fuori dai predetti luoghi, ad 
  assemblee o adunanze di militari che si qualifichino esplicitamente
come tali o siano in uniforme (art. 30). 
    14. Violazione del dovere di informare al piu' presto i superiori 
  della ricezione di un ordine manifestamente rivolto contro le 
  istituzioni  dello  Stato   o   la   cui   esecuzione   costituisca
manifestamente reato (art. 25). 
    15. Emanazione di un ordine non attinente alla disciplina o non 
  riguardante il servizio, o eccedente i compiti  di  istituto  (art.
23). 
    16. Comportamenti, apprezzamenti, giudizi gravemente lesivi della 
  dignita'  personale  di  altro  militare  o   di   altri   militari
considerati come categoria (articoli 21, 36 e 37). 
    17. Comportamento gravemente lesivo del prestigio o della 
  reputazione delle Forze armate o del corpo  di  appartenenza  (art.
16). 
    18. Negligenza nel governo del personale, nella cura delle 
  condizioni di vita e di benessere dei dipendenti, nel controllo sul
comportamento disciplinare degli inferiori (articoli 21 e 22). 
    19. Inosservanza del dovere di effettuare i controlli previsti 
  sui dipendenti nell'esecuzione di un servizio di particolare 
  rilevanza o nell'attuazione e osservanza delle norme di sicurezza e 
  di prevenzione nell'ambito del proprio comando, ufficio, unita' ed 
  ente, avuto anche riguardo al  pericolo  e  all'entita'  del  danno
cagionato (articoli 21 e 22). 
    20. Mancanza d'iniziativa nelle circostanze previste dal presente 
  regolamento quando si tratta di interventi di particolare rilevanza
(art. 13). 
    21. Omissioni nell'emanazione o manifesta negligenza 
  nell'acquisizione della consegna (art. 26). 
    22. Negligenza o imprudenza o ritardo nell'esecuzione di un 
  ordine o nell'espletamento di  un  servizio  secondo  le  modalita'
prescritte (articoli 13, 14 e 25). 
    23. Abituale inosservanza delle disposizioni attinenti al senso 
  dell'ordine o alle disposizioni che regolano l'orario di servizio, 
  lo svolgimento delle operazioni  e  il  funzionamento  dei  servizi
(articoli 14, 38 e 44). 
    24. Grave negligenza o imprudenza o inosservanza delle 
  disposizioni nell'impiego del personale e dei mezzi o nell'uso, 
  nella custodia o nella conservazione di armi, mezzi, materiali, 
  esplosivi e infrastrutture. Danni di rilevante entita' procurati ai 
  materiali ed ai mezzi dell'amministrazione militare. Maltrattamento
ad animali in dotazione al reparto (articoli 20, 21 e 22). 
    25. Abituale negligenza nella custodia e nell'uso dei valori, 
  timbri o sigilli o stampati, o nella conservazione del carteggio 
  d'ufficio o nella custodia dei documenti militari di riconoscimento
personale (articoli 14 e 20). 
    26. Abituale negligenza nell'apprendimento delle norme e delle 
  nozioni  militari  che  concorrono  alla  formazione  tecnica   del
militare (articoli 14 e 15). 
    27. Comportamento ed atti di protesta gravemente inurbani (art. 
  36). 
    28. Comportamento particolarmente violento fra militari (art. 
  36). 
    29. Allontanamento, senza autorizzazione o in contrasto ad una 
  prescrizione, da un luogo militare o durante un servizio  (articoli
25 e 26). 
    30. Trasgressione alle limitazioni poste all'allontanamento dalla 
  localita' di servizio (articoli 24 e 48). 
    31. Ritardo ingiustificato e ripetuto superiore alle 8 ore nel 
  rientro dalla libera uscita, dalla licenza o dal permesso (articoli
25 e 45). 
    32. Reiterata inosservanza dell'obbligo di richiedere la 
  prescritta autorizzazione per recarsi all'estero,  per  un  periodo
superiore alle 24 ore (art. 34). 
    33. Inosservanza ripetuta delle norme attinenti all'aspetto 
  esteriore o al corretto uso dell'uniforme (articoli 17 e 18). 
    34. Trasgressione al divieto dell'uso dell'uniforme nelle 
  circostanze previste dal presente regolamento (articoli 17 e 50). 
    35. Ripetuta violazione del divieto di indossare, in abito 
  civile,  indumenti  caratteristici,  distintivi  della   serie   di
vestiario in distribuzione (art. 50). 
    36. Dichiarazioni volutamente incomplete o infondate rese in un 
  rapporto di servizio o comunque per ragioni di servizio o 
  dichiarazioni false contenute in una istanza  (articoli  39,  71  e
72). 
    37. Detenzione e uso in luoghi militari - nei casi in cui ne sia 
  stato fatto espresso divieto - di macchine fotografiche o 
  cinematografiche, o di apparecchiature per registrazione  fonica  o
audiovisiva (articoli 19 e 49). 
    38. Detenzione o porto di armi o munizioni di proprieta' privata 
  in luogo militare, non autorizzati (articoli 20 e 49). 
    39. Introduzione o detenzione in luoghi militari di apparecchi 
  trasmittenti o ricetrasmittenti (articoli 19 e 49). 
    40. Comportamenti volontariamente rivolti a menomare la propria 
  efficienza fisica e tali da escludere o condizionare  l'adempimento
di un servizio (art. 15). 
    41. Inosservanza degli obblighi connessi all'esecuzione della 
  sanzione disciplinare di consegna di rigore o della consegna. 
  Irrogazione di punizioni non previste dal regolamento di disciplina
militare (articoli 55, 57, 58, 64, 65 e 66). 
    42. Comportamenti intesi a limitare l'esercizio del mandato del 
  difensore (art. 68). 
    43. Violazione da parte dei componenti della commissione o da 
  parte del difensore, dei doveri inerenti al loro ufficio  (articoli
67 e 68). 
    44. Comportamenti intesi a discriminazione politica (art. 29). 
    45. Trattazione presso gli organi di rappresentanza militare di 
  materie non consentite dalla legge. 
    46. Invio o rilascio alla stampa o ad organi di informazione, 
      di comunicazioni o dichiarazioni a nome di un organo di 
      rappresentanza militare. 
    47. Adesione, qualificandosi come appartenente ad un organo di 
  rappresentanza militare, a iniziative, o riunioni, o ordini del 
  giorno, o appelli o manifestazioni, o dibattiti, senza preventiva 
  autorizzazione  dell'autorita'  gerarchica  competente,  quando  il
fatto sia lesivo degli interessi delle Forze armate. 
    48. Svolgimento di attivita' connesse con la rappresentanza al di 
  fuori degli organi di appartenenza, senza preventiva autorizzazione
dell'autorita' gerarchica competente. 
    49. Ripetuta promozione, quale appartenente ad un organo di 
  rappresentanza militare, di rapporti con organismi estranei alle 
  Forze  armate,  senza  preventiva   autorizzazione   dell'autorita'
gerarchica competente. 
    50. Atti diretti a condizionare l'esercizio del mandato dei 
  componenti degli organi di rappresentanza militare. 
    51. Attivita' di propaganda elettorale fuori dai luoghi militari 
  per le elezioni degli organi di rappresentanza. 
    52. Attivita' di propaganda all'interno dei luoghi militari nelle 
  ore di servizio, in locali diversi da quelli stabiliti e con 
  l'ausilio  di  mezzi   non   consentiti   dal   regolamento   sulla
rappresentanza militare. 
    53. Atti e intimidazioni che turbano il regolare svolgimento 
  delle elezioni per la rappresentanza militare. 
    54. Alterazione dei risultati di una consultazione elettorale per 
  la formazione degli organi della rappresentanza militare. 
    55. Inosservanza delle disposizioni relative al funzionamento 
  dell'organo di rappresentanza militare di appartenenza. 
 
                    Visto, il Ministro della difesa 
                               SPADOLINI