Art. 86.
 Modalita' organizzative dell'attivita' libero professionale medica

  1.  Lo  svolgimento  di  attivita' libero-professionale deve essere
organizzato  in  modo  tale  da  garantire  il pieno assolvimento dei
compiti  di  istituto  e  deve,  in  ogni  caso,  essere  subordinato
all'impiego   del  medico  e  delle  equipes  a  garantire  la  piena
funzionalita' dei servizi.
  2.  Le  modalita'  organizzative  devono  prevedere per l'attivita'
libero-professionale  in regime ambulatoriale orari diversi da quelli
stabiliti  per  l'attivita' ambulatoriale ordinaria e divisionale per
l'attivita'    connessa    all'istituto   di   incentivazione   della
produttivita'.
  3.  Il tempo destinato all'attivita' libero-professionale in regime
ambulatoriale  e  di  ricovero  non  rientra nel tetto orario proprio
dell'istituto  di  incentivazione  della  produttivita'  e  parimenti
l'insieme dei proventi percepiti non rientra nel tetto retributivo.
  4.   L'attivita'   libero-professionale   in   favore  di  pazienti
ricoverati  viene  svolta dall'intera equipe e si intende comprensiva
dei servizi ospedalieri connessi.
  5.   Il   ricovero   di  pazienti  paganti  in  proprio  in  regime
libero-professionale  puo' essere disposto dietro specifica richiesta
del  paziente  o  di  chi  lo rappresenta, dalla quale risulti che il
richiedente  sia  a  conoscenza  delle  condizioni del ricovero e del
tariffario  distinto  per  singola  disciplina  specialistica,  delle
prestazioni   libero-professionali   alle  quali  il  paziente  sara'
sottoposto.
  6.   Il  richiedente  deve  in  ogni  caso  essere  preventivamente
informato dell'onere finanziario presunto che dovra' sostenere.
  7.   Poiche'  di  norma  le  prestazioni  in  favore  dei  pazienti
ricoverati  in  regime  libero-professionale  vengono  effettuate nel
corso del normale orario di servizio, deve essere definito - d'intesa
con  le  equipes  interessate  - un orario aggiuntivo che deve essere
recuperato  in  relazione  all'impegno  richiesto  dall'equipe per la
predetta attivita'.
  8.  Il  medico  facente  parte di una equipe che svolge l'attivita'
libero-professionale  in costanza di ricovero, anche se personalmente
non accetta di effettuare l'orario aggiuntivo e' tenuto all'attivita'
di  diagnosi e cura dei ricoverati in regime libero-professionale nei
limiti  del  normale  orario  di  lavoro. In tal caso sia la quota di
orario   aggiuntivo  del  medico  sia  i  relativi  proventi  vengono
ripartiti tra i restanti membri dell'equipe.
  9.  Nei  servizi  ove  per  ragioni  tecnico-organizzative  non  e'
possibile  l'articolazione  di  orari  differenziati  per l'attivita'
libero-professionale   in  regime  ambulatoriale,  si  procedera'  in
analogia  a  quanto  previsto per l'attivita' in costanza di ricovero
quantificando il debito orario da restituire.
  10.  Il  ricovero  nei servizi di emergenza e di terapia intensiva,
nelle  unita'  coronariche  e  nei  servizi  di rianimazione non puo'
essere assoggettato a regime libero-professionale.