Art. 19. Compiti del medico di medicina generale L'inserimento negli elenchi di cui all'art. 5 determina, relativamente all'ambito territoriale di iscrizione di ciascun medico e nei confronti dei cittadini che lo scelgano, l'affidamento al medico stesso della responsabilita' in ordine alla tutela della salute del proprio assistito che si estrinseca in compiti diagnostici, terapeutici, riabilitativi, preventivi individuali e di educazione sanitaria i quali sono espletati attraverso interventi ambulatoriali e domiciliari. I compiti del medico comprendono: A) Le visite domiciliari ed ambulatoriali a scopo diagnostico e terapeutico. Al fine di migliorare lo standard delle prestazioni il medico potra' avvalersi di supporti tecnologici diagnostici e terapeutici sia nel proprio studio sia a livello domiciliare e praticare le altre prestazioni di cui all'elenco allegato F. B) Il consulto con lo specialista e l'accesso del medico di famiglia presso gli ambienti di ricovero in fase di accettazione, di degenza e di dimissione del proprio paziente, in quanto atti che attengono alla professionalita' del medico di medicina generale. C) L'assistenza domiciliare nei confronti dei pazienti non ambulabili al fine di fornire ad essi atti medici integrati con l'assistenza specialistica e paramedica in stretto collegamento, se necessario, con l'assistenza di tipo sociale. D) La tenuta e l'aggiornamento di una scheda sanitaria individuale ad esclusivo uso del medico, quale strumento tecnico professionale che, oltre a migliorare la continuita' assistenziale, consenta al medico di collaborare ad eventuali indagini epidemiologiche mirate, da attivare sulla base di programmi nazionali o regionali, sentito il comitato ex art. 37 e concordati con i sindacati medici di categoria maggiormente rappresentativi a livello regionale. E) Le certificazioni obbligatorie per legge ai fini della riammissione alla scuola dell'obbligo, agli asili nido, alla scuola materna e alle scuole secondarie superiori. F) La certificazione di idoneita' allo svolgimento di attivita' sportiva non agonistiche di cui al decreto Ministro della sanita' del 28 febbraio 1983. G) Le visite occasionali. Il medico di medicina generale, inoltre, nel quadro della programmazione regionale e dell'integrazione con tutti i servizi del territorio puo' eseguire, nei riguardi dei propri assistiti, le seguenti prestazioni, sulla base della propria competenza, ed a richiesta delle UU.SS.LL.: a) vaccinazioni e chemioprofilassi tecnicamente e legalmente espletabili; b) viste periodiche per lavoratori a rischio; c) compilazione della parte anamnestica ed aggiornamento dei libretti di rischio; d) certificazioni ai fini dell'idoneita' al lavoro. Inoltre al medico di medicina generale puo' essere affidato quant'altro sia previsto per gli interventi del medico di base da parte dei piani sanitari nazionali e regionali, compresa l'attivita' didattica e di ricerca e di educazione sanitaria. Le suddette prestazioni e le attivita' previste dal comma precedente, il cui onere e' a carico del Servizio sanitario nazionale, saranno effettuate secondo modalita' organizzative e normative concordate con i sindacati medici di categoria maggiormente rappresentativi a livello regionale sentito il comitato di cui all'art. 37. L'entita' dei compensi relativi ai compiti di cui al precedente comma verra' definita secondo le modalita' di cui all'art. 48 della legge n. 833/78.
Nota all'art. 19, lettera F): Il D.M. 28 febbraio 1983, reca: "Integrazioni e rettifica al decreto ministeriale 18 febbraio 1982, concernente norme per la tutela dell'attivita' sportiva agonistica".