completa osservanza della profondita' minima d'interramento e la realizzazione delle opere di protezione, e' ammessa, per le condotte di 7a specie con De " 273 mm, la posa senza protezioni esterne purche' vengano utilizzati raccordi e tubi di acciaio aventi spessore maggiore di almeno il 20% rispetto a quello minimo indicato in 3.4.1. e la profondita' d'interramento non sia minore di 0,30 m. 5.2. Letto di posa. Le tubazioni posate nello scavo devono trovare appoggio continuo sul fondo dello stesso lungo tutta la generatrice inferiore per tutta la loro lunghezza. A questo scopo il fondo dello scavo deve essere piano, costituito da materiale uniforme, privo di trovanti per evitare possibili sollecitazioni meccaniche al rivestimento, ove esistente, ed al tubo. Sul fondo dello scavo devono essere previste, nel caso di tubazioni di ghisa, le idonee nicchie per la corretta esecuzione e l'alloggiamento dei giunti. In presenza di terreni rocciosi, ghiaiosi o di riporto in cui sul fondo dello scavo non sia possibile realizzare condizioni adatte per l'appoggio e per il mantenimento dell'integrita' del rivestimento, ove esistente, e del tubo, i tubi devono essere posati su letto di sabbia o di materiale di equivalenti caratteristiche granulometriche dello spessore minimo di 10 cm.Nel caso di gas che possano dare luogo alla formazione di condense, il fondo dello scavo dovra' avere una pendenza uniforme minima del 2%o verso i punti previsti per la raccolta delle condense. 5.3. Posa del tubo nello scavo - Reinterro. La posa delle condotte nello scavo deve essere realizzata in modo da evitare danneggiamenti al rivestimento e alle pareti del tubo. La copertura dei tubi deve essere effettuata, per uno spessore di almeno 10 cm, con materiali di granulometria tale da evitare danneggiamenti ai tubi ed al rivestimento. Nel caso di condotte di 4a e 5a specie deve essere prevista, durante il reinterro, la sistemazione di nastri di segnalazione sulla proiezione verticale della tubazione. Tale precauzione, nel caso di tubi di polietilene, deve essere adottata anche per le condotte di 6a e 7a specie. 5.4. Protezione contro le sollecitazioni meccaniche esterne. La protezione delle condotta contro le sollecitazioni meccaniche esterne, come previsto in 3.5.7b) e 5.1, puo' essere costituita da tubi di protezione di acciaio o di ghisa sferoidale, da cunicoli di calcestruzzo, da piastre di calcestruzzo armato, manufatti di prefabbricati di cemento, amianto-cemento o da altri sistemi equivalenti. La protezione deve essere prolungata per almeno 1 m oltre la lunghezza entro la quale si ritien che possano verificarsi le sollecitazioni. 5.5. Posa subacquea di condotte. Nella posa devono essere verificate le condizioni geologiche del terreno ed in caso di accertata possibile mobilita' del fondo devono essere adottate tutte le precauzioni necessarie e garantire la stabilita' e l'integrita' della condotta. Nel caso si prevedano erosioni dell'alveo e/o periodiche pulizie dello stesso, il tubo dovra' essere interrato ad una profondita'minima di 1 m rispetto al fondo, salvo le prescrizioni piu' restrittive dell'Ente, proprietario o preposto alla sorveglianza. In ogni caso, in relazione alla spinta idrostatica, devono essere impiegati tubi con spessore maggiorato per l'autoaffondamento oppure si devono adottare opportuni ancoraggi od appesantimenti (vedere 3.5.6.). 5.6. Posa con impiego di attrezzi speciali La posa senza apertura dello scavo puo' essere effettuata mediante l'impiego di attrezzi speciali (talpa meccanica, trivella, spingitubo, ecc). La possibilita' di impiego degli attrezzi speciali deve essere verificata con una ispezione tecnica preliminare volta ad accertare le condizioni di posa (natura del terreno, presenza di servizi interrati). Durante la posa si dovra' operare in modo che il rivestimento della condotta non subisca danneggiamenti. Nel caso di posa con spingitubo o trivella la condotta di regola deve essere contenuta in un tubo di protezione. 5.7. Posa fuori terra Nei casi particolari in cui, per attraversamento di corsi d'acqua o di terreni instabili o altri motivi, la condotta debba essere collocata fuori terra, essa dovra' essere opportunamente sollevata dalla superficie del terreno, corredata per quanto necessario di ancoraggi e di dispositivi di compensazione della dilatazione termica e protetta contro possibili sollecitazioni meccaniche accidentali. E' vietata la posa fuori terra dei tubi di polietilene. E' buona regola impiegare solo condotte di acciaio con giunzioni saldate. 5.8. Installazione su opere d'arte. Nel caso di attraversamento di corsi d'acqua, dislivelli e simili possono essere utilizzate le opere d'arte esistenti. La condotta puo' essere interrata nella sede di transito oppure aggraffata all'esterno. E' vietata l'installazione in camere vuote se non liberamente arieggiate o dotate di idonei sfiati. Nel caso di installazioni con aggraffaggio all'esterno devono essere adottate le precauzioni di cui in 5.7. Questa soluzione non e' ammessa per le condotte di polietilene. 5.9. Distanze di fabbricati. Nella posa delle condotte in prossimita' di fabbricati isolati o di gruppi di fabricati, in relazione alla specie della condotta, alla natura del gas, alla sede ed alle condizioni di posa, devono essere rispettate le distanze di sicurezza indicate nel prospetto VIII. Prospetto VII - Profondita' d'interramento minime ammesse in funzione della sede di posa, della specie della condotta e del tipo di materiale. Prospetto VIII - Distanze di posa dai fabbricati in relazione alla specie della condotta, alla densita' (d) riferita all'aria del gas, alla sede ed alle condizioni di posa. ----> Vedere Tabella a pag. 128 della G.U. <---- 5.10. Opere di drenaggio e di protezione in relazione alle distanze minime di posa dei fabbricati 5.10.1. Opere di drenaggio del gas Le opere di drenaggio del gas consistono nella costituzione, al di sopra della tubazione e lungo l'asse di questa, di una zona di permeabilita' notevole e comunque maggiore di quella del terreno circostante mediante materiali inerti di granolumetria adeguata in modo da favorire il flusso di eventuali dispersioni di gas verso la zona. La larghezza dell'opera deve essere proporzionata al diametro della condotta ed almeno uguale alla larghezza dello scavo. Le opere di drenaggio devono essere sezionate da setti separatori a tenuta del gas in tratte di lunghezza non maggiore di 150 m. Ogni tratta deve essere corredata di fiati posti in corrispondenza delle estremita' di ogni tratta drenata. 5.10.2. Opere di protezione I tubi guaina ed i cunicoli possono essere costituiti da tubi di acciaio o di ghisa sferoidale o di plastica, da manufatti prefabbricati di cemento o amianto-cemento, da cunicoli di calcestruzzo. Tali manufatti devono essere dimensionati, in relazione alla condotta, in modo tale da garantire un'adeguata intercapedine che consenta il flusso gas, derivante da eventuali dispersioni, verso gli sfiati o scarichi di cui all'opera deve essere corredata secondo quanto indicato in 3.5.8. Inoltre, tali opere devono essere sezionate da setti separatori a tenuta del gas in tratte di lunghezza non maggiore di 150 m. Nel caso di tubi guaina e di manufatti prefabbricati in cemento o amianto-cemento devono essere adottati dispositivi di giunzione tali da assicurare la continuita' della protezione. Nel caso di utilizzo di protezioni metalliche su condotte di acciaio, devono essere previsti dispositivi che garantiscono l'isolamento tra le stesse al fine di salvaguardare l'efficacia della protezione catodica. 5.11. Interferenze con altri servizi interrati. Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra le condotte gas ed altre canalizzazioni in pression preesistenti (acquedotti, fognature in pressione e simili) la distanza minima misurata tra le due superficie affacciate deve essere tale da consentire eventuali interventi, di manutenzione su entrambi i servizi interrati. Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra le condotte gas ed altre canalizzazioni preesistenti adibite ad usi diversi (cunicoli per cavi elettrici e telefonici, fognature e simili), la distanza minima misurata tra le due superficie affacciate deve essere: - per condotte di 4a e 5a specie, non minore di 0,50 m - per condotte di 6a e 7a specie, tale da consentire gli eventuali interventi di manutenzione su entrambi i servizi interrati. Qualora per le condotte di 4a e 5a specie non sia possibile osservare la distanza minima di 0,50 m, la condotta deve essere collocata entro un manufatto o altra tubazione di protezione. Detto manufatto o tubazione, in caso di incrocio, deve essere prolungato da una parte e dall'altra dell'incrocio stesso per almeno: - 1 m nei sovrappassi e 3 m nei sottopassi, nel casso di gas con densita' riferita all'aria ' 0,8 - 1 m nei sottopassi e 3 m nei sovrappassi, nel caso di gas con densita' riferita all'aria 0,8 Tali distanze devono essere misurate a partire dalle tengenti verticali alle pareti esterne della canalizzazione preesistente. Nel caso di parallelismo con serbatoi contenenti prodotti infiammabili la distanza minima non deve essere minore di 1 m. Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi di condotte di polietilene con condutture aventi una temperatura maggiore di 30 C la distanza minima non deve essere minore di 0,80 m. Qualora, per necessita' d'installazione, la distanza fra i vari manufati e la condotta sia tale che in caso d'intervento sulle rispettive opere si possano verificare danneggiamenti, si dovra' proteggere la tubazione con opere adeguate. 5. 12. Interferenze con linee tramviarie urbane Nei casi di percorrenza in parallelismo con linee tramviarie la distanza minima, misurata in senso orizzontale tra la superficie esterna della tubazione e la rotaia piu' vicina, non deve essere minore di 0,50 m. Nei casi di sottopasso di linee tramviarie la distanza minima, misurata tra la generatrice superiore del tubo ed il piano del ferro, non deve essere minore di 1 m. Le condotte di 4a e 5a specie devono essere inoltre collocate in tubo di protezione prolungato per almeno 1 m rispetto alle rotaie esterne. Per le condotte di 6a e 7a specie e' ammessa una profondita' di posa minore, fino ad un minimo di 0,50 m, purche' la condotta sia collocata in un tubo di protezione prolungato da una parte e dall'altra dell'incrocio per almeno 1 m rispetto alle rotaie esterne. 5. 13. Interferenze con linee elettriche o telefoniche. Nel caso di interferenze tra condotte gas e linee elettriche o telefoniche interrate preesistenti nonche' con i sostegni ed i dispersori delle linee elettriche aeree relative a installazioni, si applicano le distanze di posa e le modalita' di protezione indicate alle specifiche disposizioni di legge e/o emesse dagli Enti interessati e/o competenti. 6 Protezione contro la corrosione 6. 1. 6 1. Tubazioni interrate Le tubazioni metalliche devono essere protette contro le azioni aggressive del terreno e delle corrosioni causate da correnti elettriche naturali o disperse. i collegamenti tra condotte di materiali metallici diversi devono essere realizzati con interposizione di giunti isolanti ad eccezione delle giunzioni tra tubi di ghisa sferoidale e grigia. 6. 1. 1. Tubi di acciaio e di rame I tubi ed i raccordi devono essere protetti con rivestimenti costituiti da materiali idonei, quali bitumi, catrami, elastomeri e simili che posseggano adeguati requisiti di resistivita' elettrica, aderenza, plasticita', resistenza meccanica, non igroscopicita', impermeabilita' e inalterabilita' rispetto agli agenti aggressivi del terreno. Allo scopo di integrare l'azione protettiva del rivestimento deve essere applicata, in sede di esercizio, secondo procedure dettate da regole di buona tecnica, la protezione catodica nei suoi vari sistemi e dispositivi. La protezione catodica applicata deve fornire alla condotta un potenziale negativo del tubo verso terra di almeno -0,85 V per il tubo di acciaio, e di -0,1 V per il tubo di rame, riferiti ad elettrod rame/solfato di rame disposto in opportuna posizione vicino alla tubazione. Nella realizzazione del progetto di protezione catodica si deve prevedere l'installazione di un numero adeguato di punti di sezionamento elettrico e di punti di misura del potenziale. La protezione catodica puo' non essere applicata a tratti diicondotta di lunghezza limitata purche' forniti di efficiente rivestimento e separati elettricamente dal resto della condotta mediante giunti isolanti. I giunti isolanti devono sopportare al collaudo in officina la tensione di almeno 1 000 V alternati efficaci, a 50 Hz per 1 min e presentare caratteristiche tali che, per effetto di acqua di condensa o forte umidita', non risulti riduzione nei valori del suddetto isolamento. 6. 1. 2. Tubi di ghisa Nella posa in terreni particolamente aggressivi deve essere valutata la necessita' di prevedere la protezione del tubo mediante applicazione in cantiere di un foglio di polietilene o altro sistema equivalente. 6. 2. Tubazioni fuori terra I tubi ed i raccordi di acciaio e di ghisa devono avere un'adeguata protezione anticorrosiva esterna ottenuta mediante zincatura o verniciatura o altri procedimenti di almeno pari efficacia. Nel caso di installazione delle tubazioni di acciaio all'esterno di opere d'arte dovra' essere realizzato l'isolamento elettrico delle tubazioni rispetto alle opere di sostegno ed al manufatto. 6. 3. Verifica dell'integrita' del rivestimento La prova si effettua in cantiere sulle tubazioni di acciaio e di rame rivestiti, prima dell'interramento, a mezzo di apparecchio rivelatore a scintilla tarato con una tensione di scarica non minore di 10 KV. Dovra' inoltre essere verificata l'efficacia dell'isolamento verso terra delle condotte posate in opera anche in relazione al tipo di materiale di rivestimento adottato e al tipo di protezione catodica attuata. 7. Collaudi I collaudi comprendono tutte le operazioni che hanno lo scopo di accertare la corretta realizzazione dell'impianto, sia in corso d'opera sia ad impianto realizzato. I collaudi previsti sono i seguenti. 7. 1. Prova a pressione Le condotte posate devono essere sottoposte alla prova di precisione. In relazione alla estensione della rete ed ai diametri costituenti la stessa, la prova puo' essere eseguita per tronchi o per l'intera estensione. I tronchi devono essere interrati, ad eccezione delle testate degli stessi che possono essere lasciate scoperte per il controllo dell'andamento della prova. La prova deve essere eseguita di preferenza idraulicamente, ma e' consentito l'uso dell'aria o di gas inerti purche' si adottino tutti gli accorgimenti necessari all'esecuzione delle prove in condizioni di sicurezza. La prova consiste nel sottoporre la condotta ad una pressione pari ad almeno: - 1,5 volte la pressione massima di esercizio per condotte di 4a e 5a specie - 1 bar per condotte di 6a e 7a specie. La pressione massima di prova non deve superare la pressione di prova idraulica in officina per i tubi ed i raccordi e le pressioni di collaudo ammesse per gli accessori inseriti nel circuito. Per le condotte realizzate con tubo di rame, la pressione di prova dovra' essere scelta in modo da sottoporre il tubo ad una sollecitazione non maggiore di 1/5 del carico unitario di rottura a trazione del materiale costituente il tubo. La prova e' considerata favorevole se ad avvenuta stabilizzazione delle condizioni di prova la pressione si e' mantenuta costante, a meno delle variazioni dovute all'influenza della temperatura, per almeno 24 h.Nel caso di tronchi costituiti da condotte fuori terra di breve lunghezza, impianti ed apparecchiature di intercettazione e simili, la durata della prova puo' essere ridotta fino ad un minimo di 4 h e la prova puo' essere eseguita anche fuori opera. Per ogni prova a pressione deve essere redatto il resoconto di prova a cui deve essere allegato il diagramma di registrazione della prova stessa. Nel caso in cui la rete costituita da piu' tronchi, oltre alla prova per tronchi, dovra' essere effetuata una prova finale sull'intero impianto oppure dovra' essere verificata con altre modalita' la tenuta dei punti di collegamento tra i vari tronchi. La prova finale, quando eseguita, si effettua con aria o gas inerte con le stesse modalita' prescritte nella prova per i tronchi. 7. 2. Verifica del potenziale di protezione della rete In caso di tubazioni di acciaio e di rame protette catodicamente si deve verificare, attraverso i punti di misura, che il potenziale rispetto all'elettrodo rame/solfato di rame abbia raggiunto il valore minimo prescritto di -0,85 V per le condotte di acciaio e di -0,1 V per le condotte di rame. Al termine della prova deve essere redatto il resoconto di prova con allegati eventuali diagrammi di registrazione. ERRATA CORRIGE alla UNI 9165 ( nov. 1987 ) Punto 3. 3. prospetto I: alla fine della nota a pie' del prospetto stesso, dopo *** fino a diametri esterni di 108 mm, aggiungere: (vedere anche nota 1 a pag. 1). Punto 3. 4. 1: nella penultima riga della nota in calce al prospetto III, sostituire "opportuna" con "adeguata". Punto 3. 4. 5: nella nota in calce al prospetto VI, aggiungere, "(vedere anche nota 1 di pag. 1)". Punto 3. 5. 1: nella seconda riga, sostituire "devono" con "possono"; nella terza riga, sostituire "di maggior importanza" con "in relazione alle esigenze ed alle opportunita' funzionali della rete". Punto 3. 5. 8: nel secondo paragrafo, seconda riga, sostituire la prima "e" con e la seconda "e" con "nonche'". Nello stesso paragrafo sostituire il comma b) con il seguente: b) per sfiati destinati a favorire la circolazione dell'aria devon essere previsti due tubi di sfiato aventi altezza differenziata rispetto al piano di campagna, uno dei quali non dovra' di regola, avere altezza maggiore di 0,7 m rispetto al piano di campagna medesimo, l'altro potra' coincidere con quello indicato in a). Punto 4. 1. 1: nella settima e nona riga, sostituire la prima "e" con "e/o". Punto 4. 2: nella terza riga, aggiungere "con attrezzatura idonea" dopo "freddo". Punto 5. 2: nella nona riga, aggiungere "inerte" dopo "materiale". Punto 5. 3: nella seconda riga aggiungere "inerti" dopo "materiali". Punto 5. 5: nella quarta riga, sopprimere la virgola dopo "Ente". Punto 5. 7: cancellare l'ultima riga. Punto 5. 11: alla fine della quarta riga a pag. 11, sostituire "0,80 m" con "1 m". Punto 6. 1: sopprimere nella terza riga "di giunti isolanti e completare la quarta riga con: "di giunti isolanti", al fine di consentire la corretta applicazione della eventuale protezione catodica su una o su entrambe le condotte". Foglio di aggiornamento No 1 alla UNI 8041 (dicembre 1985) Bruciatori di gas ad aria soffiata Termini e definizioni Testo revisionato Pag. 4, numero d'ordine 2.8, nella definizione del termine potenza termica nominale, FA 260 dopo mar. 88 Potenza termica dichiarata dal costruttore, aggiungere quanto segue Ai fini delle prescrizioni di sicurezza, si intende la massima potenza erogabile dal bruciatore con pressione nulla del focolare. Pag. 6, numero d'ordine A 13, nella definizione di tensione nominale FA 260 modificare mar. 88 E' espressa in milibar (mbar). con quanto segue: E' espressa in volt (V). Pag. 6, numero d'ordine A 14, nella definizione di tensione di caduta, FA 260 modificare"8mar. 88 mar. 88 E' espressa in milibar (mbar). con quanto segue: E' espressa in volt (V). Foglio di aggiornamento N 1 alla UNI 8723 (feb. 1986) Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professioneli e di comunita' Prescrizioni di sicurezza Testo revisionato FA 207 dic. 87 Al punto A 2, 11a riga, all'elenco dei prospetti aggiungere il riferimento ai prospetti X e XII. Alla fine della norma, a pag. 14 dopo il prospetto X, inserire i seguenti prospetti. Portare in volume (m(elevato alla 3)/h) a 15 C per gas naturale, densita' 0,6, calcolate per tubazioni di rame, con perdita di carico di 0,5 mbar ------------------------------------------------------------------ Diametro interno mm ---------------------------------------------------- 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 ---------------------------------------------------- Lunghezza Diametro esterno virtuale mm m ---------------------------------------------------- 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0 ---------------------------------------------------- Portata in m3/h ------------------------------------------------------------------ 2 0,27 0,59 1,08 1,78 2,71 3,90 5,37 4 0,18 0,40 0,73 1,19 1,82 2,61 3,60 6 0,14 0,31 0,58 0,95 1,44 2,07 2,85 8 0,12 0,27 0,49 0,85 1,22 1,75 2,42 10 0,11 0,23 0,43 0,79 1,07 1,54 2,13 15 0,08 0,19 0,34 0,56 0,85 1,22 1,68 20 --- 0,16 0,29 0,47 0,50 1,04 1,43 25 --- 0,14 0,25 0,42 0,63 0,91 1,26 30 --- 0,12 0,23 0,37 0,57 0,82 1,13 40 --- 0,11 0,19 0,32 0,48 0,70 0,96 50 --- 0,09 0,17 0,28 0,43 0,61 0,84 60 --- 0,08 0,15 0,25 0,38 0,55 0,76 80 --- --- 0,13 0,21 0,32 0,47 0,64 100 --- --- 0,11 0,19 0,28 0,41 0,57 ------------------------------------------------------------------ Portare in volume (m(elevato alla 3)/h) a 15 C per gas manifatturato densita' 0,85, calcolate per tubazioni di rame, con perdita di carico di 0,5 mbar ------------------------------------------------------------------ Diametro interno mm ---------------------------------------------------- 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 ---------------------------------------------------- Lunghezza Diametro esterno virtuale mm m ---------------------------------------------------- 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0 ---------------------------------------------------- Portata in m3/h ------------------------------------------------------------------ 2 0,21 0,46 0,84 1,38 2,10 3,02 4,17 4 0,14 0,32 0,56 0,93 1,41 2,03 2,80 6 0,11 0,24 0,45 0,73 1,12 1,61 2,21 8 0,09 0,21 0,38 0,62 0,95 1,36 1,88 10 --- 0,18 0,33 0,55 0,83 1,20 1,65 15 --- 0,14 0,26 0,43 0,69 0,95 1,31 20 --- 0,12 0,22 0,37 0,58 0,80 1,11 25 --- 0,11 0,20 0,32 0,49 0,71 0,97 30 --- 0,10 0,18 0,29 0,44 0,64 0,88 40 --- 0,08 0,16 0,25 0,38 0,54 0,74 50 --- --- 0,13 0,22 0,33 0,47 0,65 60 --- --- 0,12 0,20 0,30 0,43 0,59 80 --- --- 0,10 0,17 0,25 0,36 0,50 100 --- --- 0,09 0,15 0,22 0,32 0,44 ------------------------------------------------------------------ ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE P.Diaz,2 - 20123 MILANO - tel. 02/89010342 - telex I 312481 UNI - telefax 02/8690120 18 marzo 1988 Errata corrige alla UNI 8723 (feb. 1986) Impianti a gas per apparecchi utilizzatori in cucine e comunita' - Prescrizioni di sicurezza Pagina 10, prospetto I Portate in volume (m(elevato alla 3)/h) a 15o per gas manifatturato, densita' 0,85, calcolate per tubazioni di acciaio con perdita di carico di 0,5 bar. Nella testina relativa al Diametro interno, alla sesta casella, sosstituire il valore 58,8 con 53,8. Pagina 12, prospetto V Portate in massa (kg/h) a 15 C per miscele di GPL, densita' 1,69, calcolate per tubazioni di acciaio con perdita di carico di 0,5 mbar. Modificare la testina relativa al Diametro esterno come qui sotto riportato: ------------------------------------------------------------------ Diametro esterno ------------------------------------------------------------------ 3/8 Gas 1/2 Gas 3/4 Gas 1 Gas 1 1/4 Gas ------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------ Diametro esterno ------------------------------------------------------------------ 1 1/2 Gas 2 Gas 2 1/2 Gas 3 Gas ------------------------------------------------------------------