IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto  il  decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni   ed   integrazioni,   recante  il  Testo  unico  delle
disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione  e norme
sulla condizione dello straniero;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394,  e successive modificazioni ed integrazioni, Regolamento recante
norme di attuazione del Testo unico sull'immigrazione;
  Visto,  in particolare, l'art. 3 del Testo unico sull'immigrazione,
che  dispone  che  la  determinazione  annuale delle quote massime di
stranieri  da ammettere nel territorio dello Stato avviene sulla base
dei  criteri  generali  per  la  definizione  dei  flussi  d'ingresso
individuati  nel  documento  programmatico  triennale,  relativo alla
politica  dell'immigrazione  e  degli  stranieri nel territorio dello
Stato,  e  che  prevede  che,  «in  caso di mancata pubblicazione del
decreto  di  programmazione  annuale, il Presidente del Consiglio dei
Ministri puo' provvedere in via transitoria, con proprio decreto, nel
limite delle quote stabilite per l'anno precedente»;
  Considerato  che  il documento programmatico triennale non e' stato
emanato;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri 8
novembre  2007,  concernente la Programmazione transitoria dei flussi
d'ingresso  dei  lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio
dello Stato per l'anno 2008;
  Considerata  l'attuale  congiuntura  economica e l'esigenza di dare
riscontro  in  via prioritaria ai bisogni delle famiglie, consentendo
in  prevalenza gli ingressi per lavoro domestico e di assistenza alla
persona;
  Rilevato  che  alla  data  del 31 maggio 2008 e' stato inviato agli
sportelli   unici  per  l'immigrazione  un  numero  di  richieste  di
concessione  di  nulla  osta al lavoro subordinato non stagionale per
cittadini  extracomunitari notevolmente superiore alla corrispondente
quota  massima  di  ingressi  prevista dal decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2007;
  Considerato che l'elevato numero di richieste di assunzione inviate
agli sportelli unici per l'immigrazione, rimaste non soddisfatte dopo
l'esaurimento  delle  quote  relative alla programmazione transitoria
per  l'anno  2007,  esprime  un fabbisogno socialmente rilevante, con
particolare  riferimento  al settore dell'assistenza domiciliare, che
si ritiene di dover soddisfare;
  Ritenuto   di  dover  introdurre,  per  l'attuazione  del  presente
provvedimento  nuovi  criteri di selezione rispetto alle richieste di
assunzione   inviate   da   persone   fisiche   di  nazionalita'  non
comunitaria,  in qualita' di datori di lavoro, accogliendo le istanze
solo  delle  persone  fisiche che dimostrano maggiore radicamento sul
territorio  nazionale  e che in tal modo possono offrire, come datori
di  lavoro,  le  opportune  garanzie  di  stabilita'  del rapporto di
lavoro;
  Ritenuta  l'urgenza  di  definire,  per le esigenze del mercato del
lavoro   italiano,   la   quota  di  lavoratori  extracomunitari  non
stagionali da ammettere nel territorio dello Stato per l'anno 2008;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 30
ottobre   2007,  con  il  quale  la  quota  complessiva  massima  dei
lavoratori  extracomunitari  non  stagionali  ammessi  in  Italia per
l'anno 2007 e' stata determinata in 170.000 unita';
  Visto  l'art.  21  del  Testo  unico  sull'immigrazione,  circa  la
previsione di quote riservate a favore di Paesi che collaborano nelle
politiche   di  regolamentazione  dei  flussi  di  ingresso  e  nelle
procedure di riammissione;
                              Decreta:


                               Art. 1.



  1.  In  via di programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei
lavoratori  extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato
per  l'anno  2008,  sono  ammessi  in  Italia,  per  motivi di lavoro
subordinato  non  stagionale,  i  cittadini stranieri non comunitari,
entro una quota massima di 150.000 unita' da ripartire tra le regioni
e  le province autonome a cura del Ministero del lavoro, della salute
e  delle  politiche  sociali,  in  base ai dati forniti dal Ministero
dell'interno   sulle  richieste  inviate  agli  sportelli  unici  per
l'immigrazione entro il 31 maggio 2008.