Per la proficua realizzazione, nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, degli interventi di promozione della salute, prevenzione, cura e reinserimento sociale degli alcooldipendenti, preliminare appare il riconoscimento della rilevanza del fenomeno alcoodipendenza che, per l'altissima prevalenza e incidenza, puo' senz'altro considerarsi alla stregua di una vera e propria malattia sociale. Tale rilevanza va ribadita come presupposto per un intervento indilazionabile ed urgente da parte delle regioni e province autonome italiane, nel piu' generale contesto della lotta alle dipendenze, tenendo conto pero' di alcune specificita' attinenti soprattutto l'approccio terapeutico. Cio' comporta, per quanto attiene alla alcooldipendenza, il riconoscimento di almeno due esigenze fondamentali, relative, rispettivamente, alla metodologia degli interventi e alle risposte organizzative dei servizi: a) necessita' di rispondere alle domande e ai bisogni posti dalla alcooldipendenza e patologie correlate con interventi integrati che tengano conto, in linea con quanto previsto dalla attuale normativa in materia di tossicodipendenza, della triplice dimensione, medica, psicologica e sociale, che caratterizza questi fenomeni quando li si considera nella loro globalita', e cioe' con la dovuta attenzione agli aspetti della dipendenza; b) necessita' di prevedere interventi coordinati volti ad assicurare l'insieme delle risposte necessarie, al livello medico, psicologico, sociale, alla attuazione di prevenzione, cura e reinserimento sociale in relazione alle alcooldipendenze. Le regioni devono, pertanto, gradualmente e compatibilmente con l'attuale assetto organizzativo dei servizi, provvedere a: contemplare espressamente l'alcooldipendenza e le patologie cor- relate quali aree di interesse nell'ambito della programmazione degli interventi ai vari livelli del servizio sanitario (promozione della salute, trattamento e cura, riabilitazione e reinserimento sociale, rilevazione dati ed osservatorio epidemiologico, ricerca, formazione e aggiornamento professionale); attivare gradualmente, utilizzando le modalita' e gli strumenti organizzativi, programmatori, gestionali e normativi ritenuti piu' idonei, un insieme di risposte istituzionali alle domande e ai bisogni dell'utenza interessata. Gli interventi necessari a garantire risposte adeguate possono essere attuati, anche nella prospettiva di una realizzazione graduale su tutto il territorio nazionale, utilizzando prioritariamente risorse, strutturali ed umane, di servizi e presidi previsti dalla programmazione regionale e destinati a finalita' contigue o affini, e comunque compatibili con le esigenze di cui ai precedenti punti a) e b); devono pero' essere accuratamente salvaguardati la adeguatezza degli spazi clinici e operativi, la specificita' del programma terapeutico, nonche' la preparazione professionale del personale assegnato. Deve insomma essere reso praticabile un percorso programmato e controllato dell'utente attraverso una rete di presidi o servizi, anche per mezzo di collaborazioni con enti, organizzazioni, associazioni, ivi comprese quelle di volontariato e auto-aiuto, assicurando la disponibilita' di adeguati interventi che si configurino come una risposta multidisciplinare e integrata ai problemi posti dalla alcooldipendenza. Cio' premesso, si propone la seguente articolazione operativa. A LIVELLO LOCALE Equipe per le alcooldipendenze. L'equipe per le alcooldipendenze costituisce un momento di risposta funzionale di carattere multidisciplinare ed opera, di norma, nell'ambito del bacino di utenza di una singola unita' sanitaria locale. E' facolta' della regione definire motivatamente ambiti di utenza differenti, sulla base di particolari caratteristiche del territorio, dell'utenza e delle risorse disponibili, nonche' della prevalenza dei problemi alcoolcorrelati. Funzioni. Le funzioni dell'equipe per le alcooldipendenze sono le seguenti: elaborazione di proposte e realizzazione di interventi per la promozione della salute e la prevenzione, anche in collaborazione con le altre istituzioni e servizi interessati; attuazione, nell'ambito del piu' generale contesto della legislazione e programmazione nazionale e regionale, dei piani locali di intervento; sensibilizzazione al riconoscimento dei problemi, rivolta agli altri servizi sanitari e sociali (ospedali, centri di igiene mentale, medicina di base, consultori, ecc.), nonche' alle organizzazioni territoriali di volontariato/auto-aiuto; accoglienza, osservazione e diagnosi; definizione, attuazione e/o verifica di programmi terapeutici individuali multidisciplinari, ivi compresi gli interventi socioriabilitativi; prestazioni mediche, psicologiche e sociali, favorendo l'inserimento nei gruppi di auto-aiuto o in altre realta' socio- riabilitative; attivazione del necessario coordinamento ai fini del ricovero ospedaliero dei soggetti in fase acuta presso reparti preventivamente individuati dalla regione per la disponibilita' dei posti letto, aperti alla operativita' del servizio territoriale; rilevazione dei dati statistici ed epidemiologici relativi alla propria attivita' e al territorio di competenza; collaborazione con altre istituzioni interessate e coordinamento degli interventi pubblici e privati nel settore. Sede. L'equipe per le alcooldipendenze e' collacata nell'ambito del servizio/i o struttura/e sanitari o sociosanitari ritenuti piu' idonei ai fini di facilitare e promuovere l'afflusso dell'utenza, nonche' il migliore espletamento delle funzioni sopra descritte. Personale. Le professionalita' da utilizzarsi nell'ambito di un approccio multidisciplinare integrato sono preferenzialmente quelle del medico, dello psicologo, dell'educatore professionale, dell'assistenze sociale, dell'infermiere professionale. A LIVELLO REGIONALE La regione, individuando al suo interno una precisa referenza e responsabilita', programma e coordina la promozione della salute, la prevenzione, la cura, la riabilitazione e il reinserimento dei soggetti con problemi e patologie alcoolcorrelate, incentiva ricerca, la formazione e l'aggiornamento degli operatori, definisce una sistema informativo di raccolta dati sull'andamento del fenomeno nel proprio ambito territoriale, assicurando i flussi nazionali previsti dalla normativa vigente. Le indicazioni che precedono attengono a una definizione di livelli minimi di risposte funzionali da garantire nell'ambito della autonomia regionale.