ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Lodi (Milano) - al quale la legge assegna quaranta membri - si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da ventisei consiglieri, in tempi diversi. Il prefetto di Milano, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dal comma 1, lettera b), n. 2), dell'art. 39 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 13.4/9323354-Gab. del 10 settembre 1993, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Si ritiene che, nella specie, non potendo essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi del suddetto ente, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Lodi (Milano) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del ragionier Enrico De Bonfils. Roma, 13 settembre 1993 Il Ministro dell'interno: MANCINO