(all. 1 - art. 1)
                      Al Ministro dell'interno
   Il sig. Giampietro Pennetta e' stato eletto consigliere del comune
di Brindisi nelle consultazioni amministrative del 6 maggio 1990.
   Il  predetto  amministratore   e'   stato   posto   agli   arresti
domiciliari,  in  data 11 gennaio 1994, in esecuzione di ordinanza di
custodia cautelare emessa dal giudice  per  le  indagini  preliminari
presso  il  tribunale  di  Brindisi, essendo stati ravvisati nei suoi
confronti  gravi  indizi  di  colpevolezza  per  il  reato  di  abuso
d'ufficio  per  fini patrimoniali commesso all'epoca in cui rivestiva
la carica di amministratore della USL BR/4 di Brindisi,  in  concorso
con altri due dirigenti della medesima unita' sanitaria locale.
   In  particolare, il sig. Pennetta, in qualita' di presidente della
commissione giudicatrice di un concorso per responsabile del servizio
dei  presidi  sanitari,  espletato  nel  1991,  avrebbe  favorito  il
vincitore  di tale concorso, in possesso di minori titoli rispetto ad
altro concorrente, che risultava cosi' danneggiato anche a  causa  di
dissapori esistenti con l'amministratore medesimo.
   Inoltre il sig. Pennetta e' stato rinviato a giudizio, con decreto
emesso  in  data  14  dicembre  1991  dal  giudice  per  le  indagini
preliminari presso il tribunale di Brindisi, per il reato di abuso di
ufficio continuato, in relazione ad altri concorsi  espletati  presso
la  USL  BR/4  per  i quali aveva assunto illecitamente la presidenza
delle relative commissioni.
   Il comportamento del sopracitato amministratore e la  sua  attuale
posizione  processuale  penale  appaiono in contrasto con l'esercizio
delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e,  certo,  sono
incompatibili  con  le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio
della carica ricoperta.
   La permanenza, inoltre, del sig. Giampietro  Pennetta  nel  civico
consesso  rischia  di  compromettere  la  legalita'  e la trasparenza
dell'azione amministrativa del comune di Brindisi, con grave pericolo
di turbativa dell'ordine pubblico.
   Il prefetto di Brindisi, accertato  il  configurarsi  dell'ipotesi
prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato
proposta  per  l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto
amministratore dalla carica dallo stesso ricoperta e, nelle more,  in
presenza  di  gravi ed urgenti motivi, ne ha disposto, con decreto n.
137-13 in data 12 gennaio 1994, la sospensione.
   Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le  condizioni  per
addivenire  alla  rimozione del sig. Giampietro Pennetta dalla carica
di consigliere del comune di Brindisi, ricorrendo la fattispecie  dei
gravi  motivi  di ordine pubblico prevista dall'art. 40 della legge 8
giugno 1990, n. 142.
   Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma  della  S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del
suddetto  amministratore  dalla  carica  di consigliere del comune di
Brindisi.
    Roma, 27 gennaio 1994
             Il direttore generale dell'amministrazione civile: SORGE