(all. 1 - art. 1)
                      Al Ministro dell'interno
   Il sig. Mario Canzano e' stato eletto consigliere  del  comune  di
Calvi  Risorta  (Caserta)  nelle  consultazioni  amministrative del 6
maggio 1990.
   Il  predetto  amministratore   e'   stato   posto   agli   arresti
domiciliari,  in  data 26 gennaio 1994, in esecuzione di ordinanza di
custodia cautelare emessa dal giudice  per  le  indagini  preliminari
presso  il  tribunale  di  Santa  Maria  Capua  Vetere, essendo stati
ravvisati nei suoi confronti gravi  indizi  di  colpevolezza  per  il
reato   di   abuso   in   atti   d'ufficio   in  concorso  con  altri
amministratori.
   In particolare, il sig. Canzano,  abusando  del  proprio  ufficio,
autorizzava  l'apertura  di  una ditta di pompe funebri di proprieta'
del pregiudicato  Emilio  Boccolato,  favorendo  il  monopolio  della
citata  impresa  che,  creando  un clima di intimidazione, riusciva a
sopraffare la concorrenza.
   Il comportamento del sopracitato amministratore e la  sua  attuale
posizione  processuale  penale  appaiono in contrasto con l'esercizio
delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e,  certo,  sono
incompatibili  con  le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio
della carica ricoperta.
   La permanenza, inoltre, del sig. Mario Canzano nel civico consesso
rischia di compromettere la legalita' e  la  trasparenza  dell'azione
amministrativa  del  comune  di  Calvi  Risorta con grave pericolo di
turbativa dell'ordine pubblico.
   Il prefetto di Caserta,  accertato  il  configurarsi  dell'ipotesi
prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato
proposta  per  l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto
amministratore dalla carica dallo stesso ricoperta e, nelle more,  in
presenza  di  gravi ed urgenti motivi, ne ha disposto, con decreto n.
324/13.1/Gab. in data 27 gennaio 1994, la sospensione.
   Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le  condizioni  per
addivenire  alla  rimozione  del  sig.  Mario Canzano dalla carica di
consigliere del comune di Calvi Risorta,  ricorrendo  la  fattispecie
dei gravi motivi di ordine pubblico prevista dall'art. 40 della legge
8 giugno 1990, n. 142.
   Mi  pregio,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del
suddetto amministratore dalla carica di  consigliere  del  comune  di
Calvi Risorta (Caserta).
    Roma, 1 febbraio 1994
             Il direttore generale dell'amministrazione civile: SORGE