(parte 2)

NOTA:   1353   fibre   o  tessuti  impregnati  di  nitrocellulosa
debolmente nitrata non  surriscaldante  e  2000  celluloide  sono
oggetti della classe 4.1 (Vedere marginale 2401, 3 c)).


    5  Le  materie  organiche solide spontaneamente infiammabili, non
tossiche e non corrosive, e le miscele di materie  organiche
solide spontaneamente infiammabili non tossiche e non corro-
sive  (come  preparati  e  rifiuti),  che non possono essere
classificate in altre categorie collettive:


a) 2846 solido piroforico organico, n.s.a.;


b) 1369  p-nitrosodimetilanilina,  2940  fosfa-9  biciclononani
(ciclo-ottadiene  fosfine), 3088 solido surriscaldante organico
n.s.a.;


c) 3088 solido surriscaldante organico, n.s.a.

6 Le materie organiche liquide  spontaneamente  infiammabili,  non


tossiche  e non corrosive e le soluzioni di materie organiche
spontaneamente infiammabili, non  tossiche  e  non  corrosive
(come   preparati   e   rifiuti)   che   non  possono  essere
classificate in altre categorie collettive:


a) 2845 liquido piroforico organico n.s.a.:


NOTA:  Sono  applicabili  particolari  condizioni  d'imballaggio  per
questa materia (V. marginale 2433).


b) 3183 liquido surriscaldante organico, n.s.a;

c) 3183 liquido surriscaldante organico n.s.a.

31 I metalli-alchili ed i metalli-arili spontaneamente infiammabili:


a) 1366 dietilzinco, 1370 dimetilzinco,


2005 difenilmagnesio, 2445 alchillitio,

3051 alchilalluminio, 3053 alchilmagnesio,

2003 metalli-alchili, n.s.a. o 2003 metalli-arili n.s.a.

32    Le    altre    combinazioni   organometalliche   spontaneamente
infiammabili:


a)  3052  alogenuri  di  alchil-alluminio,  3076 idruri di alchil-
alluminio.


3049 alogenuri di metal-alchili n.s.a. oppure

3049 alogenuri di metalli-arili n.s.a. 3050 idruri di  metalli-
alchili n.s.a. o 3050 idruri di metalli arili, n.s.a.

33 Le combinazioni organometalliche spontaneamente infiammabili:


a) 3203 composti organometallici piroforici n.s.a.

D. Imballaggi vuoti


41  Gli  imballaggi  vuoti,  compresi  i  grandi  recipienti  per  il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, i carri  cisterna,  vuoti,  le
cisterne smontabili vuote ed i contenitori cisterna vuoti, nonche'
i  veicoli  per  il  trasporto  alla  rinfusa  vuoti  ed i piccoli
contenitori per il trasporto alla rinfusa vuoti, non ripuliti, che
hanno contenuto materie della classe 4.2

NOTA Gli imballaggi  vuoti,  compresi  i  grandi  recipienti  per  il
trasporto  alla rinfusa (GRV) vuoti, i carri cisterna, vuoti,
le cisterne smontabili vuote ed i contenitori cisterna vuoti,
nonche' i piccoli contenitori per il trasporto  alla  rinfusa
vuoti,  non  ripuliti,  che hanno contenuto materie del 4 c),
numero   d'identificazione   2002,   del   12    c)    numeri
d'identificazione 1932, 2009 e 2793, nonche' del 16 c) numero
d'identificazione  1376,  non sono soggetti alle prescrizioni
dell'ADR.

2. Prescrizioni

A. Colli

1. Condizioni generali di imballaggio


2432   (1)   Gli   imballaggi   devono   soddisfare   le   condizioni
dell'Appendice  A.5,  a  meno  che  particolari  condizioni  per
l'imballaggio di alcune materie non siano previste ai  marginale
2433.


I  grandi  recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) devono
soddisfare le condizioni dell'Appendice A.6.


     (2)  Ad eccezione degli imballaggi citati al marginale 2436  (2)
a), b) e (3) nonche' al marginale 2437 (3) a) b), (4) e (5)
gli imballaggi interni devono essere chiusi ermeticamente.

     (2)    Devono  essere  utilizzati  secondo  le  disposizioni dei
marginali 2430 (3) e 3511 (2) nonche' 3611 (2):

        - imballaggi del gruppo di  imballaggio  I,  marcati  con  la
lettera  "X"  per  le  materie  spontaneamente infiammabili
(piroforiche)  classificate  alla  lettera   a)   di   ogni
ordinale,

        - imballaggi dei gruppi di imballaggio II o I, marcati con la
lettera "Y" o "X" o grandi recipienti per il trasporto alla
rinfusa  (GRV)  del gruppo d'imballaggio II, marcati con la
lettera "Y" per le materie surriscaldanti classificate alla
lettera b) di ogni ordinale,

        - imballaggi dei gruppi di imballaggio III, II o  I,  marcati
con  la  lettera "Z", "Y", o "X" o grandi recipienti per il
trasporto alla rinfusa (GRV) dei gruppi di imballaggio  III
o  II, marcati con la lettera "Z" o "Y" per le materie poco
surriscaldanti  classificate  alla  lettera  c)   di   ogni
ordinale.

     NOTA:  Per  il  trasporto  di  materie della classe 4.2 in carri
cisterna, cisterne smontabili e  contenitori-cisterna,
m  nonche'  per  il  trasporto  alla  rinfusa,  Vedere
Annesso B.

2 Condizioni individuali d'imballaggio.


2433 (1) Le materie liquide piroforiche del 6 a), 17 a) ad esclusione
del  boro  idruro  di alluminio contenuto in motori, del 19 a) e
dal 31 al 33, devono essere imballate in recipienti di metallo a
chiusura ermetica che non siano intaccati dal  contenuto  aventi
una  capacita'  di  450  litri  al  massimo. I recipienti devono
subire la prova iniziale e le prove periodiche ogni  5  anni  ad
una  pressione di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).


I recipienti saranno riempiti fino  al  90%  almeno  della  loro
capacita';  tuttavia, ad una temperatura media del liquido di 50
C, deve rimanere ancora un margine di riempimento di almeno  5%.


Durante  il  trasporto  il liquido dovra' essere coperto con uno
strato di gas inerte avente una pressione manometrica di  almeno
50  KPa  (0,5 bar). Sui recipienti deve essere apposta una targa
con le seguenti indicazioni iscritte in maniera durevole:


   -  indicazione  della  materia  o  delle  materie  1/  ammesse  al
trasporto,


- tara 2/ del recipiente comprese le parti accessorie,

- pressione di prova 2/ (pressione manometrica),

- data (mese, anno) dell'ultima prova,

- punzone dell'esperto che ha effettuato la prova,

- capacita' 2/ del recipiente,

- massa massima ammissibile di riempimento 2/.

---------------

1/  Il  nome  puo'  essere  sostituito  da  una designazione generica
raggruppante materie di natura affine ed ugualmente compatibili  allo
stesso modo con le caratteristiche del recipiente.

2/ Aggiungere ogni volta le unita' di misura dopo i valori numerici.

---------------------------------------------------------------------

2433   (2)  Inoltre,  queste  materie  possono  essere  imballate  in
imballaggi  combinati  secondo  il   marginale   3538   con   un
imballaggio  interno  di  vetro  ed  un  imballaggio  esterno di
acciaio o di alluminio secondo il marginale 3532.  I  recipienti
saranno riempiti fino al 90% al massimo della loro capacita'. Un
collo puo' contenere un solo imballaggio interno.


Questi imballaggi combinati devono essere conformi ad un tipo di
costruzione   che   e'  stato  provato  ed  autorizzato  secondo
l'Appendice A.5 per il gruppo d'imballaggio I.


     2434 Il fosforo del 22 deve  esser  trasportato  solo  in  carri
cisterna ed in cisterne smontabili (V. Appendice B.1a) o in
contenitori cisterna (V. Appendice B.1b).

     2435  (1)  Le  materie  classificate sotto a) del 5, 12, 15 e 16
devono essere imballate:


a) in fusti di acciaio a coperchio non amovibile secondo il
marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio a coperchio non amovibile  secondo
il marginale 3521, oppure

c)  in taniche di acciaio a coperchio non amovibile secondo
il marginale 3522, oppure

d) in fusti di plastica a coperchio  non  amovibile  aventi
una capacita' massima di 60 litri ed in taniche di plastica
a coperchio non amovibile secondo il marginale 3526, oppure
e)  in  imballaggi  compositi (materia plastica) secondo il
marginale 3537, oppure

f) in imballaggi combinati con imballaggi interni di  vetro
di plastica o di metallo secondo il marginale 3538, oppure


     (2)  Le  materie  solide  secondo il marginale 2430 (10) possono
inoltre essere imballate in fusti a coperchio amovibile  di
acciaio  secondo il marginale 3520, di alluminio secondo il
marginale 3521, di plastica secondo il marginale 3526, o in
taniche  a  coperchio  amovibile  di  acciaio  secondo   il
marginale 3522 o di plastica secondo il marginale 3526.

     (3) Il fosforo bianco o giallo dell'11 a) deve essere imballato:
a) in fusti di acciaio a coperchio non amovibile secondo il
marginale 3520, oppure

b)  in taniche di acciaio a coperchio non amovibile secondo
il marginale 3522, oppure

h) in imballaggi combinati secondo il  marginale  3538  con
imballaggi interni di metallo.

     (4)  Il  boroidruro  di  alluminio contenuto in motori del 17 a)
deve essere imballato:


a) in fusti di acciaio a  coperchio  amovibile  secondo  il
marginale 3520, oppure

b)  in  fusti di alluminio a coperchio amovibile secondo il
marginale 3521, oppure

c) in fusti di plastica a coperchio  amovibile  secondo  il
marginale 3526, oppure


g)a)  in  casse  di  acciaio o di alluminio secondo il marginale
3532.


2436 (1) Le materie classificate alla lettera b)  dei  vari  ordinali
devono essere imballate:


a) in fusti di acciaio secondo il marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio secondo il marginale 3521, oppure

c) in taniche di acciaio secondo il marginale 3522, oppure

d) in fusti ed in taniche di plastica secondo il marginale 3526,
oppure

e)   in  imballaggi  compositi  (materia  plastica)  secondo  il
marginale 3537, oppure

f) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538, oppure

g) in imballaggi compositi (vetro, porcellana, gres) secondo  il
marginale 3539; oppure

h)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
metallici secondo il marginale 3622, oppure

i) in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa  (GRV)  di
plastica rigida secondo il marginale 3624, oppure

j)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
compositi con un  recipiente  interno  di  plastica  secondo  il
marginale 3625, ad eccezione dei tipi 11 HZ22 e 31 HZ22;


 (2)  Le  materie  solide  ai  sensi  del marginale 2430 (10) possono
inoltre essere imballate:

          a) in fusti di compensato secondo il marginale  3523  o  di
cartone  secondo  il  marginale 3525 se del caso con uno o piu'
sacchi interni resistenti ai polverulenti, oppure

          b) in sacchi di pellicola di plastica secondo il  marginale
3535,  a  condizione  che  si tratti di un carico completo o di
sacchi palettizzati.


(3)  La  farina di pesce del 2 b) puo' inoltre essere imballata
in grandi  recipienti  per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
flessibili secondo il marginale 3623 ad eccezione dei tipi 13H1
13L1 e 13M1, a condizione che si tratti di un carico completo o
di  grandi  recipienti  per  il  trasporto  alla  rinfusa (GRV)
flessibili caricati su palette.


      2437 (1) Le materie  classificate  alla  lettera  c)  dei  vari
ordinali devono essere imballate:


a) in fusti di acciaio secondo il marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio secondo il marginale 3521, oppure

c) in taniche di acciaio secondo il marginale 3522, oppure

d) in fusti ed in taniche di plastica secondo il marginale 3526,

oppure


e)   in  imballaggi  compositi  (materia  plastica)  secondo  il
marginale 3537, oppure

f) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538; oppure

g) in imballaggi compositi (vetro, porcellana, gres) secondo  il
marginale 3539; oppure

h) in imballaggi metallici leggeri secondo il marginale 3540.


Nota:  Gli  imballaggi  di  metallo  per le materie del 4 devono
essere costruiti e chiusi in maniera da cedere ad una  pressione
interna di 300 KPa (3 bar) al massimo.

(2)  Ad  eccezione  delle  materie  del 4, le materie possono inoltre
essere imballate:


a) in grandi recipienti per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
metallici secondo il marginale 3622, oppure

b)  in  grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di
plastica rigida secondo il marginale 3624, oppure

c) in grandi recipienti per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
compositi  con  un  un recipiente interno di plastica secondo il
marginale 3625, ad eccezione dei tipi 11HZ2 e 31 HZ2.

(2) Le materie solide  ai  sensi  del  marginale  2430  (10)  possono
inoltre essere imballate:


a)  in  fusti  di  compensato  secondo  il  marginale 3523, o di
cartone secondo il marginale 35 25, se del caso con uno  o  piu'
sacchi interni non filtranti, oppure

b) in sacchi di pellicola di plastica secondo il marginale 3535.


(4)  Ad  eccezione  delle materie del 4, le materie solide secondo il
marginale 2430 (10) possono inoltre essere imballate  in  grandi
recipienti  per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)  flessibili
secondo il marginale 3623, ad eccezione dei tipi  13H1,  13L1  e
13M1.


(5)  Le materie del 2 c) e 3 c) possono inoltre essere imballate
in  imballaggi  non  provati  che  saranno  soggetti  solo  alle
prescrizioni  del  marginale 3500 (1) (2) e (5) a (7). I detriti
di cotone aventi un tenore in olio inferiore al 5% in  massa  ed
il  cotone  del 3 c) possono inoltre essere trasportati in balle
solidamente legate.


     2438 (1) Le aperture dei recipienti per il trasporto di  materie
liquide aventi una viscosita' a 23 C inferiore a 200 mm2/s,
ad  eccezione  delle  ampolle  di  vetro  e delle bombole a
pressione, devono essere chiuse in maniera stagna per mezzo
di due dispositivi in  serie  uno  dei  quali  deve  essere
avvitato o fissato in maniera equivalente.

     NOTA:  per  i  grandi  recipienti  per il trasporto alla rinfusa
(GRV) Vedere tuttavia il marginale 3621 (8).

     (2) I fusti di acciaio  secondo  il  marginale  3520  contenenti
catalizzatori metallici umidificati del 12 b) devono essere
muniti di uno sfiatatoio secondo il marginale 3500 (8).

2439-

2440

3. Imballaggio in comune


2441  (1)  Le  materie  oggetto  dello stesso ordinale possono essere
riunite in un imballaggio combinato secondo il marginale 3538.


(2) Le materie del 6 a), 11, 17 a), 19 a) e 31 a 33  non  devono
essere  imballate  in  comune  con  materie  ed oggetti di altri
ordinali della classe 4.2,  con  materie  ed  oggetti  di  altre
classi  e  con  merci  che  non  sono soggette alle prescrizioni
dell'ADR.


(3) Ad eccezione delle  materie  citate  al  paragrafo  (2),  le
materie  della  classe  4.2,  in  quantita'  non  superiore, per
recipiente, a 3 litri per le materie liquide e/o  6  Kg  per  le
materie   solide,  possono  essere  riunite  in  un  imballaggio
combinato secondo il marginale 3538, con materie o oggetti delle
altre classi - sempre che l'imballaggio in comune sia ugualmente
ammesso per le materie ed oggetti di queste classi -  e/  o  con
merci che non sono sottoposte alle prescrizioni dell'ADR, se non
reagiscono pericolosamente tra di loro.


La  quantita'  netta  per collo, per le materie di questa classe
classificate nel gruppo a) non deve superare 3 Kg per i solidi e
3 litri per i liquidi.

(4) Sono considerate come reazioni pericolose:


a) una combustione e/o uno sviluppo considerevole di calore

b) l'emanazione di gas infiammabili e/o tossici;


c) la formazione di materie liquide corrosive;

d) la formazione di materie instabili.

(5) Devono essere osservate le prescrizioni dei marginali  2001  (7),
2002 (6) e (7) e 2432.


 (6) Un collo non deve pesare piu' di 100 Kg in caso di utilizzazione
di casse di legno o di cartone.

4.  Iscrizioni  ed  etichette  di  pericolo sui colli (Ved. Appendice
A.9).

Etichette di pericolo


2442 (1) I colli contenenti materie della classe  4.2  devono  essere
muniti di una etichetta conforme al modello N. 4.2

(2)  I  colli contenenti materie del 17 a), maneb o preparati di
maneb del 16 c), nonche' materie dal 31 al  33  saranno  inoltre
muniti di un'etichetta conforme al modello N. 4.3.


(3)  I  colli  conteneti  materie  del 7, 8, 11, 18 e 19 saranno
inoltre muniti di un'etichetta conforme al modello N. 8.


(4) I colli contenenti materie del 9, 10, 15, 20  e  21  saranno
inoltre muniti di una etichetta conforme al modello N. 8.


(5)   I   colli   contenenti  recipienti  fragili  non  visibili
dall'esterno devono essere muniti su due facce laterali opposte,
di un'etichetta conforme al modello N. 12.


(6) I colli contenenti materie liquide contenute  in  recipienti
le  cui  chiusure  non  sono  visibili dall'esterno, i colli che
contengono recipienti muniti di sfiatatoi o recipienti muniti di
sfiatatoi  senza  imballaggio  esterno,  nonche'  i  colli   che
contengono  fosforo ricoperto di acqua dell'11 a) saranno muniti
sulle due facce laterali opposte  di  un'etichetta  conforme  al
modello N. 11.

2443

B. Menzioni nel documento di trasporto


2444  La  designazione  della  merce  nel documento di trasporto deve
essere conforme ad uno dei numeri di identificazione  e  ad  una
delle denominazioni sottolineate al marginale

2431.


Quando   la  materia  non  e'  indicata  nominativamente  ma  e'
assegnata ad una categoria n.s.a., la designazione  della  merce
deve   essere  formata  dal  numero  di  identificazione,  dalla
denominazione della categoria n.s.a. seguita dalla denominazione
chimica o tecnica 1/ della materia.

---------------


1//La denominazione tecnica indicata deve  essere  correntemente
utilizzata nei manuali, periodici e testi scientifici e tecnici.


Le  denominazioni  commerciali  non  devono  essere utilizzate a
questo fine:


     2444  La  designazione   della   merce   deve   essere   seguita
dall'indicazione    della    classe,    dall'ordinale    di
enumerazione, (completato se del caso  con  la  lettera)  e
dalla sigla "ADR" (o "RID") ad esempio: "4.2, 13 b), ADR".

     Per  il  trasporto  di  rifiuti  (Vedere marginale 2000 (4)), la
designazione   della   merce   deve    essere:    "Rifiuto,
contiene...",  il  (i) componente (i) che hanno determinato
la classifica del rifiuto, secondo il  marginale  2002  (8)
devono  essere  scritti  con la loro denominazione chimica,
per es. "Rifiuto, contiene 1381  fosforo  bianco  ricoperto
d'acqua 4.2. 11 a) ADR".

     Per  il  trasporto  di  soluzioni e di miscele (come preparati e
detriti)  che  contengono  vari  componenti   regolamentati
dall'ADR  non sara' necessario, in linea di massima, citare
piu' di due componenti che hanno un ruolo  determinante  in
funzione  del pericolo o dei pericoli che caratterizzano le
soluzione e le miscele.

     2444 Se una materia citata nominativamente non e' soggetta  alle
condizioni  di  questa classe secondo il marginale 2430 (9)
il mittente ha il diritto di menzionare  nel  documento  di
trasporto: "Merce non soggette alla classe 4.2".

2445-

2451

C. Imballaggi vuoti


2452  (1)  Gli  imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti per il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 41, devono
essere chiusi nello stesso modo e presentare le stesse  garanzie
di tenuta stagna come se fossero pieni.


(2)  Gli  imballaggi  vuoti, compresi i grandi recipienti per il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 41, devono
essere muniti delle stesse etichette di pericolo come se fossero
pieni.


(3)  La  designazione  nel  documento  di  trasporto deve essere
conforme ad una  delle  denominazioni  sottolineate  al  41,  ad
esempio:    "Imballaggio vuoto, 4.2, 41 ADR" Nel caso di veicoli
cisterna vuoti, di cisterne  smontabili  vuote,  di  contenitori
cisterna  vuoti  e  di  piccoli contenitori vuoti, non ripuliti,
questa  designazione  deve  essere  completata  dall'indicazione
"Ultima  merce  caricata"  e dalla denominazione e dall'ordinale
dell'ultima merce caricata, per esempio: "Ultima merce caricata:


1381 fosforo bianco allo stato secco 11 a)".

2453-

2454

D. Misure transitorie


2455 Le materie ed  oggetti  della  classe  4.2  possono  essere
trasportate fino al 30 giugno 1993 secondo le prescrizioni della
classe 4.2 applicabili fino al 31 dicembre 1992. Il documento di
trasporto dovra' in questo caso riportare la menzione "Trasporto
secondo l'ADR applicabile prima dell'1.1.1993."

2456-

2469

CLASSE  4.3  MATERIE  CHE  A  CONTATTO  CON  L'ACQUA  SVILUPPANO  GAS
INFIAMMABILI

1. Enumerazione delle materie


2470 (1) Tra le materie di cui al titolo  della  classe  4.3,  quelle
enumerate  al  marginale 2471 o che fanno parte di una categoria
collettiva di detto marginale, sono sottoposte  alle  condizioni
previste  ai  marginali 2470 (2) a 2492 ed alle prescrizioni del
presente annesso e dell'Annesso  B;  esse  sono  di  conseguenza
materie dell'ADR.

NOTA:  Per  le  quantita' di materie citate al marginale 2471 che non
sono soggette alle disposizioni previste per questa  classe  sia  nel
presente annesso, sia nell'annesso B, vedere marginale 2471a.


(2)   Il titolo della classe 4.3 include le materie che, per reazione
con l'acqua sviluppano gas infiammabili suscettibili di  formare
miscele esplosive con l'aria.

NOTA. Il termine "idroreattivo" utilizzato nelle categorie n.s.a. del
marginale  2471  indica  una  materia  che,  a  contatto  con l'acqua
sviluppa gas infiammabili.

(3) Le materie della classe 4.3 sono suddivise come segue:


A.   Materie organiche, combinazioni organometalliche  e  materie  in
solventi  organici  che  a  contatto  con l'acqua sviluppano gas
infiammabili.

B.  Materie inorganiche che a contatto  con  l'acqua  sviluppano  gas
infiammabili.

C. Imballaggi vuoti.


Le  materie della classe 4.3 che sono collocate nei vari ordinali del
marginale 2471 devono  essere  assegnate  ad  uno  dei  seguenti
gruppi designati con le lettere a) b) e c) secondo il loro grado
di pericolo:


a) molto pericolose,

b) pericolose,

c) che presentano un grado di pericolo minore.


(4) L'assegnazione delle materie non nominativamente citate agli
ordinali  1,  3,  11,  13,  14,  16 e 20 a 25 del marginale 2471
nonche'  all'interno  di  questi  ordinali  nei  gruppi,   sara'
effettuata  in  base  alle  risultanze  della procedura di prova
secondo l'Appendice A.3, marginali 3340 e 3341; allo stesso modo
si   dovra'   tener  conto  dell'esperienza  quando  conduca  ad
un'assegnazione piu' rigorosa.

(5) Quando le materie non nominativamente citate sono  collocate
in  base  alla  procedura  di  prova  secondo  l'Appendice  A.3,
marginali 3340 e 3341, sono applicabili i seguenti criteri:


Una materia deve essere assegnata alla classe 4.3 quando:


a) il gas sviluppato s'infiamma spontaneamente durante qualunque
fase della prova oppure

b) un'erogazione di gas infiammabile pari o superiore ad 1 litro
per chilogrammo di materia e' registrata ogni ora.

2470  (6)  Quando  materie  non  nominativamente   citate   sono


collocate  nei  gruppi  degli  ordinali  del marginale 2471
sulla base della procedura  di  prova  secondo  l'Appendice
A.3,  marginali  3340  e  3341, sono applicabili i seguenti
criteri:


E' assegnata:


a) al gruppo a): ogni materia che reagisce vivamente con l'acqua
a  temperatura  ambiente  sviluppando   in   generale   un   gas
suscettibile  di  infiammarsi  spontaneamente,  o  che  reagisce
facilmente con acqua a temperatura ambiente con un  vigore  tale
che  l'erogazione  di  gas  infiammabile sviluppata in un minuto
qualunque durante la prova, e' pari o superiore a 10  litri  per
chilogrammo di materia.

b)  al gruppo b): ogni materia che reagisce facilmente con acqua
a temperatura ambiente sviluppando un gas infiammabile  con  una
erogazione  oraria  massima  pari  o  superiore  a  20 litri per
chilogrammo di materia e che non risponde ai criteri del  gruppo
a).


c)  al  gruppo  c):  ogni  materia  che  reagisce lentamente con
l'acqua a temperatura ambiente sviluppando un  gas  infiammabile
con un'erogazione oraria massima pari o superiore ad 1 litro per
chilogrammo  di  materia  e  che  non e' conforme ai criteri dei
gruppi a) o b).


(7) Quando le materie della classe 4.3, a seguito  di  aggiunte,
passano  in  categorie  di pericolo diverse da quelle alle quali
appartengono le materie del marginale 2471, tali miscele saranno
collocate sotto gli ordinali e le lettere  cui  appartengono  in
base al loro pericolo reale.


     NOTA:  Per  classificare  soluzioni  e miscele (come preparati e
rifiuti) vedere inoltre il marginale 2002 (8).


(8) Quando le materie sono  nominativamente  citate  sotto  piu'
lettere  di  uno  stesso ordinale del marginale 2471, la lettera
pertinente puo' essere determinata in base  ai  risultati  della
procedura  di  prova  secondo  l'Appendice A.3, marginali 3340 e
3341 e dei criteri del paragrafo (6).


(9) In base alla procedura di  prova  secondo  l'Appendice  A.3,
marginali  3340  e  3341  e  dei  criteri  del paragrafo (6), e'
possibile inoltre  determinare  se  la  natura  di  una  materia
nominativamente  citata  e'  tale  che  questa  materia  non  e'
soggetta alle condizioni  di  questa  classe  (Vedere  marginale
2484).

(10)  Sono  considerate  come  materie  solide  ai  sensi  delle
prescrizioni d'imballaggio dei marginali 2474 (2),  2475  (3)  e
2476  (2), le materie e le miscele di materie aventi un punto di
fusione superiore a 45 C.

(11) Le materie solide idroreattive  infiammabili  assegnate  al
numero  d'identificazione  3132,  le materie solide idroreattive
comburenti assegnate  al  numero  d'identificazione  3133  e  le
materie  solide  idroreattive surriscaldanti assegnate al numero
d'identificazione 3125 delle Raccomandazioni dell'ONU  non  sono
ammesse  al  trasporto  (Vedere  tuttavia il marginale 2002 (8),
nota a pie' di pagina 1/ relativa  alla  tabella  del  paragrafo
2.3.1).

2471  A.  Materie  organiche,  combinazioni  organometalliche  e


materie in solventi organici che  a  contatto  con  l'acqua
sviluppano gas infiammabili



                      TRADUZIONE NON UFFICIALE
  ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI
                     PERICOLOSE SU STRADA (ADR)
               IN DATA DEL 30 SETTEMBRE 1987 A GINEVRA




1 I clorosilani:


a)   1183   etildiclorosilano,   1242  metildiclorosilano,  1295
triclorosilano (silicocloroformio) 2988 clorosilani n.s.a.


NOTA 1: Per queste materie, sono applicabili particolari prescrizioni
(V. marginale 2473 (1)) d'imballaggio.

NOTA 2: I clorosilani aventi un punto d'infiammabilita'  inferiore  a
21   C   che  a  contatto  con  l'acqua  non  sviluppano  gas
infiammabili sono materie della classe 3 (V.  marginale  2301
21 a)).

NOTA  3:  I  clorosilani  aventi  un  punto  d'infiammabilita' pari o
superiore a 21 C che, a contatto con l'acqua  non  sviluppano
gas  infiammabili  sono  materie della classe 8 (V. marginale
2801, 37).

2 Il seguente complesso di trifluoruro di boro:


a) 2965 eterato dimetilico di trifluoruro di boro

3 Le combinazioni organometalliche e loro soluzioni:


a) 1928 bromuro di metilmagnesio nell'eter etilico

3207 composti  organometallici  o  3207  soluzioni  di  composti
organometallici  o 3207 dispersioni di composti organometallici,
idroreattivi, infiammabili n.s.a.

NOTA: Particolari prescrizioni  d'imballaggio  sono  applicabili


per queste materie (Ved. marginale 2473 (2))


         b)   3207  composti  organometallici  o  3207  soluzioni  di
composti organometallici o  3207  dispersioni  di  composti
organometallici, idroreattivi, infiammabili n.s.a.;

         c)   3207  composti  organometallici  o  3207  soluzioni  di
composti organometallici o  3207  dispersioni  di  composti
organometallici, idroreattivi infiammabili n.s.a.

     NOTA 1. Le combinazioni organometalliche e le loro soluzioni che
sono  spontaneamente infiammabili sono materie della classe
4.2 (Vedere marginale 2431, 31 a 33).

     NOTA   2.   Le   soluzioni   infiammabili    con    combinazioni
organometalliche  in  concentrazione  che  a  contatto  con
l'acqua  non  sviluppano  gas  infiammabili  in   quantita'
pericolosa   ne'   sono  spontaneamente  infiammabili  sono
materie della classe 3.

B. Materie inorganiche che a  contatto  con  l'acqua  sviluppano  gas
infiammabili


NOTA  1.  Il  termine  metalli alcalini comprende gli elementi litio,
sodio, potassio, rubidio e cesio.

NOTA 2. Il termine metalli alcalino-terrosi  comprende  gli  elementi
magnesio, calcio, stronzio e bario.

11  I  metalli  alcalini,  alcalino-terrosi come pure le loro leghe e
combinazioni metalliche:


a) 1389 metalli alcalini, amalgami di, 1391  metalli  alcalini,
dispersioni di o 1391 metalli alcalino-terrosi, dispersione di,
1392  metalli  alcalino  terrosi, amalgami di, 1407 cesio, 1415
litio, 1420 potassio, leghe  metalliche  di,  1422  potassio  e
sodio, leghe di, 1423 rubidio, 1428 sodio, 2257 potassio


1421 metalli alcalini, leghe liquide di, n.s.a.

b) 1400 bario, 1401 calcio,

1393 metalli alcalino-terrosi, leghe di, n.s.a.

c) 2950 magnesio granulati di, ricoperti di una granulometria di
almeno 149 um.


NOTA  1.  I  metalli alcalino-terrosi e le leghe di metalli alcalino-
terrosi sotto forma piroforica sono materie della classe  4.2
(V. marginale 2431, 12).

NOTA  2.  1869  magnesio o 1869 leghe di magnesio contenenti oltre il
50%  di  magnesio  come   granulati,   nastri,   detriti   di
lavorazione,  sono  materie  della  classe  4.1 (V. marginale
2401, 13 c)).

NOTA 3. 1418 magnesio in polvere e 1418 leghe di magnesio in  polvere
sono materie del 14.

2471 12 le leghe in silicio ed i siliciuri di metalli:


b)  1405  siliciuro di calcio, 1417 silico-litio, 2624 siliciuro
di magnesio, 2830 silico-ferro-litio (siliciuro di ferro-litio);


c) 1405 siliciuro di calcioo, 2844 silico-mangano-calcio.

NOTA: per le materie sotto c) vedere altresi' marginale 2471a.


13 Gli altri metalli, leghe e miscele di metalli non  tossici  che  a
contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili:


a) 3208 materie metalliche idroreattive n.s.a.

b) 1396 alluminio in polvere, non ricoperto 3078 cerio, trucioli
o  polvere  abrasiva,  3170  scorie  di  alluminio, 3208 materie
metalliche idroreattive n.s.a.;


c) 1398 silico-alluminio in polvere non ricoperto,  1435  zinco,
ceneri  di,  3170  scorie  di alluminio, 3208 materie metalliche
idroreattive n.s.a.


NOTA 1. Il pulviscolo e la polvere di metalli allo  stato  piroforico
sono materie della classe 4.2 (V. marginale 2431, 12).

NOTA  2.  Il  silico-alluminio in polvere, ricoperto, non e' soggetto
alle prescrizioni dell'ADR.

NOTA 3. 1333 cerio in placche, barre o lingotti e' una materia  della
classe 4.1 (Ved. marginale 2401, 13 b)).

14  I  metalli  e  leghe  di  metalli  sotto forma di polvere o sotto
un'altra  forma  che  a  contatto  dell'acqua   sviluppano   gas
infiammabili ed hanno ugualmente proprieta' surriscaldanti:


a)  1436  zinco  in  polvere  o  1436  zinco in pulviscolo, 3209


materie metalliche idroreattive, surriscaldanti n.s.a.

b) 1418 magnesio in polvere o 1418 leghe di magnesio in polvere,
1436 zinco in polvere o 1436  zinco  in  polvere,  3209  materie
metalliche idroreattive, surriscaldanti n.s.a.;


c)  1436  zinco  in  polvere  o  1436  zinco in pulviscolo, 3209
materie metalliche idroreattive surriscaldanti, n.s.a.


NOTA 1. I metalli e le leghe di metalli allo  stato  piroforico  sono
materie della classe 4.2 (V. marginale 2431 12).

NOTA  2.  I  metalli e le leghe di metalli che a contatto con l'acqua
non sviluppano  gas  infiammabili,  non  sono  piroforiche  o
surriscaldanti,  ma  che  sono  facilmente infiammabili, sono
materie della classe 4.1 (V. marginale 2401, 13).

15 I metalli e le leghe di metalli, tossici:


b) 1395 alluminio-ferro-silicio in polvere;

c) 1408 ferro-silicio contenente il 30% in massa o piu', ma meno
del 90% in massa di silicio.


NOTA: Il ferro-silicio contenente meno del 30% in massa o 90% o  piu'
in  massa  di  silicio  non  e'  soggetto  alle prescrizioni
dell'ADR.

16 Gli idruri di metalli:


a) 1404 idruro di calcio, 1410  idruro  di  litio-alluminio,
1411  idruro  di litio-alluminio nell'etere, 1413 boroidruro
di litio, 1414 idruro di litio, 1426  boroidruro  di  sodio,
1427  idruro  di  sodio,  1870  boroidruro di potassio, 2010
idruro di magnesio, 2463 idruro di  alluminio,  1409  idruri
metallici idroreattivi n.s.a.

b) 2805 idruro di litio solido, pezzi colati, 2835 idruro di
sodio-alluminio

1409 idruri metallici idroreattivi, n.s.a.


NOTA  1.  1871  di  titanio  e  1437 idruro di zirconio sono


materie della classe 4.1 (V. marginale 2401, 14).

NOTA 2. 2870 boroidruro di alluminio e'  una  materia  della


classe 4.2 (V. marginale 2431, 17 a))

17 I carburi di metalli ed i nitruri di metalli:


a) 2806 nitruro di litio

b) 1394 carburo di alluminio, 1402 carburo di calcio

18 I fosfuri di metalli, tossici;


a)  1360  fosfuro  di  calcio,  1397  fosfuro di alluminio, 1419
fosfuro di magnesio  alluminio,  1432  fosfuro  di  sodio,  1433
fosfuri  stannici,  1714  fosfuro  di  zinco,  2011  fosfuro  di
magnesio, 2012 fosfuro di potassio, 2013 fosfuro di stronzio.


     NOTA: Le combinazioni di fosforo con  metalli  pesanti  come  il
ferro,   il   rame   ecc.   non  sono  soggette  alle
prescrizioni dell'ADR.

19 Gli amiduri di metalli e i cianamidi di metalli:


b) 1390 metalli alcalini, amiduri di:


c) 1403 cianamide di calcio contenente al  massimo  lo  0,1%  in
massa di carburo di calcio.


NOTA 1. La cianamide di calcio contenente al massimo 0,1% in massa di
carburo di calcio non e' soggetta alle prescrizioni dell'ADR.

NOTA  2.  2004  diamidemagnesio  e'  una materia della classe 4.2 (V.
marginale 2431, 16 b)).

20 Le materie e miscele inorganiche (come preparati e rifiuti) che  a
contatto  con  l'acqua  sviluppano gas infiammabili solidi, non
tossici e non corrosivi, che non possono essere classificati in
un'altra categoria collettiva:


a) 2813 solido idroreattivo, n.s.a.

b) 1340  pentasolfuro  di  fosforo  (P2S5)  (che  non  contiene
fosforo giallo e bianco)


2813 solido idroreattivo n.s.a.


NOTA:  Il pentasolfuro di fosforo che non e' esente da fosforo bianco
e giallo non e' ammesso al trasporto.

c)  2968    maneb  (etilene  bis  dithiocarbammato-1,2  di manganese)
stabilizzato contro il surriscaldamento  o  2968  preparati  di
manebe stabilizzati contro il surriscaldamento,

2813 liquido idroreattivo n.s.a.

2471   NOTA   220  maneb  o  2210  preparati  di  maneb  sotto  forma
surriscaldante sono materie della classe 4.2 (V. marginale  2431
16c)), vedere tuttavia anche marginale 2471a sotto c).

21 Le materie inorganiche e le soluzioni di materie inorganiche (come
preparati  e  rifiuti)  che a contatto con l'acqua sviluppano
gas infiammabili liquidi, non tossici e  non  corrosivi,  che
non   possono   essere  classificati  in  un'altra  categoria
collettiva:


a) 3148 liquido idroreattivo n.s.a.


NOTA: Particolari prescrizioni di imballaggio  sono  applicabili  per
questa materia (V. marginale 2473 (2)).


b) 3148 liquido idroreattivo n.s.a.

c) 3148 liquido idroreattivo, n.s.a.


22  Le materie e miscele inorganiche (come preparati e rifiuti) che a
contatto  con  l'acqua  sviluppano  gas  infiammabili   solidi,
tossici,  che  non  possono  essere  classificati  in  un'altra
categoria collettiva:


a) 3134 solido idroreattivo, tossico, n.s.a.;

b) 3134 solido idroreattivo, tossico, n.s.a.;

c) 3134 solido idroreattivo, tossico, n.s.a.;


NOTA: Per i criteri di tossicita', veder la nota a pie' di pagina  1/
al marginale 2600 (1).

23 Le materie inorganiche e le soluzioni di materie inorganiche (come
preparati  e rifiuti) che a contatto con l'acqua sviluppano gas
infiammabili  liquidi,  tossici,   che   non   possono   essere
classificati in un'altra categoria collettiva:


a) 3130 liquido idroreattivo, tossico n.s.a.


NOTA:  Particolari  prescrizioni  di imballaggio sono applicabili per
questa materia (V. marginale 2473 (2)).


b) 3130 liquido idroreattivo, tossico, n.s.a.

c) 3130 liquido idroreattivo, tossico n.s.a.


NOTA: per i criteri di tossicita', veder la nota a pie' di pagina  1/
al marginale 2600 (1).

24  Le materie e miscele inorganiche (come preparati e rifiuti) che a
contatto  con  l'acqua  sviluppano  gas  infiammabili   solidi,
corrosivi  che  non  possono  essere  classificati  in un'altra
categoria collettiva:


a) 3131 solido idroreattivo, corrosivo, n.s.a.;

b) 3131 solido idroreattivo, corrosivo, n.s.a.;

c) 3131 solido idroreattivo, tossico, n.s.a.;


NOTA: per i criteri di corrosivita', veder la nota a pie'  di  pagina
1/ al marginale 2800 (1).

25 Le materie inorganiche e le soluzioni di materie inorganiche (come
preparati  e rifiuti) che a contatto con l'acqua sviluppano gas
infiammabili  liquidi,  corrosivi  che   non   possono   essere
classificati in un'altra categoria collettiva:


a) 3129 liquido idroreattivo, corrosivo n.s.a.


NOTA:  Particolari  prescrizioni  di imballaggio sono applicabili per
questa materia (V. marginale 2473 (2)).


b) 3129 liquido idroreattivo, corrosivo n.s.a.

c) 3129 liquido idroreattivo, corrosivo n.s.a.


NOTA:  per  i criteri di corrosivita', Veder la nota a pie' di pagina
1/ al marginale 2800 (1).

C. Imballaggi vuoti


31 Gli imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti  per  trasporto
alla  rinfusa  (GRV)  vuoti,  i carri cisterna vuoti, le cisterne
smontabili vuote ed i contenitori cisterna vuoti, nonche' i carri
per trasporto alla rinfusa vuoti ed  i  piccoli  contenitori  per
trasporto  alla  rinfusa vuoti, non ripuliti, che hanno contenuto
materie della classe 4.3.

2471 a Non sono soggette alle prescrizioni previste per questa classe
nel presente annesso e  nell'Annesso  B,  le  materie  dei  vari
ordinali   trasportate   conformemente   alle   disposizioni  in
appresso:


a) le materie classificate alla lettera a) di ciascuna cifra non
sono soggette a questo marginale.


b) le materie classificate alla lettera b) di ciascun ordinale:
     materie liquide: 500 ml al massimo per imballaggio interno;

alluminio in polvere del 13 b): 1 Kg al massimo per  imballaggio
interno;


     altre materie solide: 500 g. al massimo per imballaggio interno.
c) le materie classificate alla lettera c) di ogni ordinale:

     materie liquide 1 litro al massimo per imballaggio interno;

materie solide: 1 kg al massimo per imballaggio interno;


Queste   quantita'   di   materie  devono  essere  trasportate  in
imballaggi combinati almeno conformi alle condizioni del marginale
3538. Un collo non deve pesare piu' di 30 Kg.

devono essere rispettate le  "Condizioni  generali  d'imballaggio"
del marginale 3500 (1), (2) e (5) a (7).

2. Prescrizioni

A. Colli

1. Condizioni generali di imballaggio


2472   (1)   Gli   imballaggi   devono   soddisfare   le   condizioni
dell'Appendice  A.5,  a  meno  che  particolari  condizioni  per
l'imballaggio  di alcune materie non siano previste ai marginale
2473.


I grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa  (GRV)  devono
soddisfare le condizioni dell'Appendice A.6.


     (2)    Gli imballaggi devono essere chiusi ermeticamente in modo
da impedire la penetrazione di umidita' ed ogni dispersione
del  contenuto.  Non  devono  avere  sfiatatoi  secondo  il
marginale 3500 (8) o 3601 (6).

     (3)    Devono  essere  utilizzati  secondo  le  disposizioni dei
marginali 2470 (3) e 3511 (2) nonche' 3611 (2):


- imballaggi del gruppo di imballaggio I,  marcati  con  la
lettera  "X"  per  le materie molto pericolose classificate
alla lettera a) di ogni ordinale,

- imballaggi dei gruppi di imballaggio II o I, marcati  con
la  lettera  "Y" o "X" o grandi recipienti per il trasporto
alla rinfusa (GRV) del gruppo d'imballaggio II, marcati con
la lettera "Y" per le materie pericolose classificate  alla
lettera b) di ogni ordinale,

- imballaggi dei gruppi di imballaggio III, II o I, marcati
con  la  lettera "Z", "Y", o "X" o grandi recipienti per il
trasporto alla rinfusa (GRV) del gruppo d'imballaggio III o
II, marcati con la lettera "Z" o "Y"  per  le  materie  che
presentano  un  grado  di pericolo minore classificate alla
lettera c) di ogni ordinale.


     NOTA: Per il trasporto di materie  della  classe  4.3  in  carri
cisterna,  cisterne smontabili e contenitori-cisterna,
nonche' per il trasporto alla rinfusa, Vedere  Annesso
B.

2 Condizioni individuali d'imballaggio.


2473 (1) I clorosilani del 1 a) devono essere imballati in recipienti
di acciaio resistente alla corrosione ed aventi una capacita' di
450  litri  al  massimo.  I  recipienti  devono  subire la prova
iniziale e le prove periodiche ogni 5 anni ad una  pressione  di
almeno  0,4  MPa (4 bar) (pressione manometrica). Il dispositivo
di chiusura dei recipienti deve essere protetto da un coperchio.


La  massa  massima  ammissibile  di  riempimento  per  litro  di
capacita'  non deve superare 1,14 KG per il triclorosilano, 0,93
Kg. per l'etildiclorosilano e 0,95 Kg per il  metildiclorosilano
se  il  riempimento e' effettuato in base alla massa; se avviene
per volume il tasso di riempimento non deve  superare  85%.  Sui
recipienti deve inoltre essere apposta una targa con le seguenti
indicazioni iscritte in maniera durevole:

2473 - clorosilani, classe 4.3.


- denominazione del/dei clorosilano (i) ammessi,

- tara 1/ del recipiente, comprese le parti accessorie,

- pressione di prova 1/ (pressione manometrica),

- data (mese, anno) dell'ultima prova,

- punzone dell'esperto che ha effettuato la prova,

- capacita' 1/ del recipiente,

-  massa  massima  ammissibile  di  riempimento  1/ per ciascuna
materia ammessa.

---------------

1/ Aggiungere ogni volta le unita' di misura dopo i valori numerici.

2/ Il nome  puo'  essere  sostituito  da  una  designazione  generica
raggruppante  materie  di natura affine ed ugualmente compatibili con
le caratteristiche del recipiente.


(2) Le materie del 3 a), 21 a), 23 a)  e  25  a)  devono  essere
imballate  in recipienti di metallo chiusi ermeticamente che non
siano intaccati dal contenuto ed aventi  una  capacita'  di  450
litri al massimo. I recipienti devono subire la prova iniziale e
le  prove periodiche ogni cinque anni ad una pressione di almeno
1MPa (10 bar) pressione manometrica.

I recipienti saranno riempiti fino al 90% al massimo della  loro
capacita';  tuttavia, ad una temperatura media del liquido di 50
C, deve rimanere ancora un margine di riempimento di almeno  5%.


Durante  il  trasporto  il  liquido dovra' essere coperto da uno
strato di gas inerte con una pressione manometrica di almeno  50
KPa  (0,5 bar). Sui recipienti deve essere apposta una targa con
le seguenti indicazioni apposte in maniera durevole:


- indicazione della materia o delle materie 2/ ammesse  al
trasporto,


- tara 1/ del recipiente comprese le parti accessorie,

- pressione di prova 1/ (pressione manometrica),

- data (mese, anno) dell'ultima prova,

- punzone dell'esperto che ha effettuato la prova,

- capacita' 1/ del recipiente,

- massa massima ammissibile di riempimento 1/.


(3)    Le  materie  di  cui  al  paragrafo  2  possono inoltre essere
imballate in imballaggi combinati secondo il marginale 3538  con
un  imballaggio  interno  di  vetro ed un imballaggio esterno di
acciaio o di alluminio secondo il marginale 3532.

I recipienti saranno riempiti fino  al  90%  al  massimo  della  loro
capacita'. Un collo puo' contenere un solo imballaggio interno.


Questi imballaggi combinati devono essere conformi ad un tipo di
costruzione   che   e'  stato  provato  ed  autorizzato  secondo
l'Appendice A.5 per il gruppo d'imballaggio I.


     2474 (1) Le materie classificata sotto a) del 2, 11, 13, 14,  16
a 18, 20, 22 e 24 devono essere imballate:


a)  in  fusti  di  acciaio  a coperchio non amovibile secondo il
marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio a coperchio non  amovibile  secondo  il
marginale 3521, oppure

c)  in  taniche  di acciaio a coperchio non amovibile secondo il
marginale 3522, oppure

d) in fusti di plastica a coperchio  non  amovibile  aventi  una
capacita'  massima  di  60  litri  ed  in  taniche di plastica a
coperchio non amovibile secondo il marginale 3526, oppure

e)  in  imballaggi  compositi  (materia  plastica)  secondo   il
marginale 3537, oppure

f)  in  imballaggi combinati con imballaggi interni di vetro, di
plastica o di metallo secondo il marginale 3538.


     (2)  Le materie solide secondo il marginale  2470  (10)  possono
inoltre essere imballate:

     a)  in  fusti  a  coperchio  amovibile  di  acciaio  secondo  il
marginale 3520, di alluminio secondo il marginale 3521,  di
plastica   secondo  il  marginale  3526,  o  in  taniche  a
coperchio amovibile di acciaio secondo il marginale 3522  o
di plastica secondo il marginale 3526, oppure


b)  in  imballaggi combinati secondo il marginale 3538 con uno o
piu' sacchi interni non filtranti.


     2475 (1) Le materie classificate  sotto  b)  dei  vari  ordinali
devono essere imballate:


a) in fusti di acciaio secondo il marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio secondo il marginale 3521, oppure

c) in taniche di acciaio secondo il marginale 3522, oppure

d) in fusti ed in taniche di plastica secondo il marginale 3526,
oppure

e)   in  imballaggi  compositi  (materia  plastica)  secondo  il
marginale 3537, oppure

f) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538; oppure

g) in imballaggi compositi (vetro, porcellana, gres) secondo  il
marginale 3539.


2475  (2)  Le  materie  dal  12  al  17  e  20 possono inoltre essere
imballate:


a)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
metallici secondo il marginale 3622, oppure

b) in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa  (GRV)  di
plastica rigida secondo il marginale 3624, oppure

c)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
compositi con un  recipiente  interno  di  plastica  secondo  il
marginale 3625, ad eccezione dei tipi 11HZ2 e 31HZ2;


     (2)  Le  materie solide ai sensi del marginale 2470 (10) possono
inoltre essere imballate:


a) in fusti di legno compensato secondo il marginale 3523  o  di
cartone  secondo  il  marginale 3525, se del caso con uno o piu'
sacchi interni non filtranti, oppure

b) in  sacchi  di  pellicola  di  materia  plastica  secondo  il
marginale 3535, a condizione che si tratti di un carico completo
o di sacchi palettizzati.


     2476  (1)  Le  materie  classificate  alla  lettera  c) dei vari
ordinali devono essere imballate:


a) in fusti di acciaio secondo il marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio secondo il marginale 3521, oppure

c) in taniche di acciaio secondo il marginale 3522, oppure

d) in fusti ed in taniche di plastica secondo il marginale 3526,

oppure


e)  in  imballaggi  compositi  (materia  plastica)  secondo   il
marginale 3537, oppure

f) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538; oppure

g)  in imballaggi compositi (vetro, porcellana, gres) secondo il
marginale 3539; oppure

h) in imballaggi metallici leggeri secondo  il  marginale  3540,
oppure

i)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
metallici secondo il marginale 3622, oppure

j) in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa  (GRV)  di
plastica rigida secondo il marginale 3624, oppure

k)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
compositi con un un recipiente interno di  plastica  secondo  il
marginale 3625, ad eccezione dei tipi 11HZ2 e 31HZ2.

(2)  Le  materie  solide  ai  sensi  del  marginale 2470 (10) possono
inoltre essere imballate:


a) in fusti di legno compensato secondo il marginale 3523, o  di
cartone  secondo  il  marginale 3525, se del caso con uno o piu'
sacchi interni non filtranti, oppure

b) in sacchi di pellicola di plastica secondo il marginale 3535,
oppure

c) in grandi recipienti per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
flessibili  secondo  il  marginale  3623,  ad eccezione dei tipi
13H1, 13L1 e 13M1.


     2477 Le aperture dei recipienti per le  materie  del  23  devono
essere   chiuse   in   maniera  stagna  per  mezzo  di  due
dispositivi in serie uno dei quali deve essere avvitato,  o
fissato in maniera equivalente.


NOTA:  per  i  grandi  recipienti  per il trasporto alla rinfusa
(GRV) Vedere tuttavia il marginale 3621 (8).


2478-

2480

3. Imballaggio in comune


2481  (1)  Le  materie  oggetto  dello stesso ordinale possono essere
riunite in un imballaggio combinato secondo il marginale 3538.


(2) Le materie citate alla lettera  a)  dei  vari  ordinali  non
possono essere imballate in comune con materie di altri ordinali
della  classe  4.3, con materie ed oggetti di altre classi e con
merci che non sono soggette alle prescrizioni dell'ADR.


(3) Ad eccezione delle  materie  citate  al  paragrafo  (2),  le
materie  della  classe  4.3,  in  quantita'  non  superiore, per
recipiente, a 3 litri per le materie liquide e/o  6  Kg  per  le
materie   solide,  possono  essere  riunite  in  un  imballaggio
combinato secondo il marginale 3538, con materie o oggetti delle
altre classi - sempre che l'imballaggio in comune sia ugualmente
ammesso per le materie ed oggetti di queste classi -  e/  o  con
merci  che  non  sono  sottoposte alle prescrizioni dell'ADR, se
esse non reagiscono pericolosamente tra di loro.

(4) Sono considerate come reazioni pericolose:


a) una combustione e/o uno sviluppo considerevole di calore

b) l'emanazione di gas infiammabili e/o tossici;


c) la formazione di materie liquide corrosive;

d) la formazione di materie instabili.


(5)  Devono essere osservate le prescrizioni dei marginali 2001  (7),
2002 (6) e (7) e 2472.

(6)  Un collo non deve pesare piu' di 100 Kg in caso di utilizzazione
di casse di legno o di cartone.

4.  Iscrizioni  ed  etichette  di  pericolo sui colli (Ved. Appendice
A.9).

Etichette di pericolo


2482 (1) I colli contenenti materie della classe  4.3  devono  essere
muniti di una etichetta conforme al modello N. 4.3

(2)    I colli contenenti materie del 1 e 2 saranno inoltre muniti di
un'etichetta conforme  al  modello  N.  3  e  di  una  etichetta
conforme al modello N. 8.

(3)    I  colli contenenti materie del 3 ed idruro di litio-alluminio
nell'etere del 16 a)  saranno  inoltre  muniti  di  un'etichetta
conforme al modello N. 3.

(4)   I colli contenenti materie del 14 saranno inoltre muniti di una
etichetta conforme al modello N. 4.2.

(5)  I colli contenenti materie del 15, 18, 22 e 23  saranno  inoltre
muniti di una etichetta conforme al modello N. 6.1

(6)  I colli contenenti materie del 24 e 25 saranno inoltre muniti di
una etichetta conforme al modello N. 8.

(7)   I colli contenenti recipienti fragili non visibili dall'esterno
devono  essere  muniti  su  due  facce  laterali   opposte,   di
un'etichetta conforme al modello N. 12.

(8)    I  colli contenenti materie liquide contenute in recipienti le
cui chiusure non  sono  visibili  dall'esterno,  saranno  muniti
sulle  due  facce  laterali  opposte di un'etichetta conforme al
modello N. 11.

2483

B. Menzioni nel documento di trasporto


2484 La designazione della merce  nel  documento  di  trasporto  deve
essere  conforme  ad  uno dei numeri di identificazione e ad una
delle denominazioni sottolineate al marginale 2471.


Quando   la  materia  non  e'  indicata  nominativamente  ma  e'
assegnata ad una categoria n.s.a., la designazione  della  merce
deve   essere  formata  dal  numero  di  identificazione,  dalla
denominazione della categoria n.s.a. seguita dalla denominazione
chimica o tecnica 1/ della materia.

---------------


1// La denominazione tecnica indicata deve essere  correntemente
utilizzata nei manuali, periodici e testi scientifici e tecnici.


Le  denominazioni  commerciali  non  devono  essere utilizzate a
questo fine.


     2484  La  designazione   della   merce   deve   essere   seguita
dall'indicazione    della    classe,    dall'ordinale    di
enumerazione, (completato se del caso  con  la  lettera)  e
dalla sigla "ADR" (o "RID") ad esempio: "4.3, 1 a), ADR".

     Per  il  trasporto  di  rifiuti  (Vedere marginale 2000 (4)), la
designazione   della   merce   deve    essere:    "Rifiuto,
contiene...",  il  (i) componente (i) che hanno determinato
la classifica del rifiuto, secondo il  marginale  2002  (8)
devono  essere  scritti  con la loro denominazione chimica,
per es. "Rifiuto, contiene 1428 sodio 4.3 11 a) ADR".

     Per il trasporto di soluzioni e di  miscele  (come  preparati  e
rifiuti)   che  contengono  vari  componenti  regolamentati
dall'ADR non sara' necessario, in linea di massima,  citare
piu'  di  due componenti che hanno un ruolo determinante in
funzione del pericolo o dei pericoli che caratterizzano  le
soluzioni e le miscele.

     Se  una  materia  citata  nominativamente  non  e' soggetta alle
condizioni di questa classe secondo il marginale  2470  (9)
il  mittente  ha  il diritto di menzionare nel documento di
trasporto: "Merce non soggette alla classe 4.3".

2485-

2491

C. Imballaggi vuoti


2492 (1) Gli imballaggi vuoti, compresi i grandi  recipienti  per  il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 31, devono
essere  chiusi nello stesso modo e presentare le stesse garanzie
di tenuta stagna come se fossero pieni.


(2) Gli imballaggi vuoti, compresi i grandi  recipienti  per  il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 31, devono
essere muniti delle stesse etichette di pericolo come se fossero
pieni.


      (3)  La  designazione  nel  documento  di trasporto deve essere
conforme ad una  delle  denominazioni  sottolineate  al  31,  ad
esempio:    "Imballaggio vuoto, 4.3, 31 ADR" Nel caso di veicoli
cisterna vuoti, di cisterne  smontabili  vuote,  di  contenitori
cisterna  vuoti  e  di  piccoli contenitori vuoti, non ripuliti,
questa designazione deve  essere  completata  con  l'indicazione
"Ultima  merce  caricata"  e  con  la denominazione e l'ordinale
dell'ultima  merce  caricata,  per  esempio:     "Ultima   merce
caricata: 1295 triclorosilano 1 a)".

2493-

2494

D. Misure transitorie


2495 Le materie della classe 4.3 possono essere trasportate fino
al  30  giugno  1993  secondo  le  prescrizioni della classe 4.3
applicabili fino al 31 dicembre 1992. Il documento di  trasporto
dovra'  in  questo caso riportare la menzione "Trasporto secondo
l'ADR applicabile prima dell'1.1.1993."

2496-

2499



                      TRADUZIONE NON UFFICIALE
  ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI
                     PERICOLOSE SU STRADA (ADR)
               IN DATA DEL 30 SETTEMBRE 1987 A GINEVRA



CLASSE 5.1 MATERIE COMBURENTI

1. Enumerazione delle materie


2500 (1) Tra le materie di cui al titolo della classe 5.1, quelle che
sono  enumerate  al  marginale  2501  o  che  fanno parte di una
categoria collettiva di questo marginale, sono  sottoposte  alle
condizioni  previste  ai  marginali  2500  (2)  a  2522  ed alle
prescrizioni del presente annesso e dell'Annesso B,  e  sono  di
conseguenza materie ed oggetti dell'ADR.

NOTA  Per  le  quantita'  di materie citate al marginale 2501 che non
sono soggette alle disposizioni previste per questa  classe  sia
nel  presente  annesso,  sia  nell'Annesso  B,  vedere marginale
2501a.

(2)  Il titolo della classe 5.1 include le materie, che senza  essere
di  per se' combustibili possono, in genere sviluppando ossigeno
provocare o favorire la combustione di altre materie.

(3)  Le materie della classe 5.1 sono suddivise come segue:


A. Materie comburenti liquide e loro soluzioni acquose.


B. Materie comburenti solide e loro soluzioni acquose

D. Imballaggi vuoti.


Le materie della classe 5.1 (diverse da quelle del 5 e 20)  che  sono
collocate  ai  vari  ordinali  del  marginale 2501 devono essere
assegnate ad uno dei seguenti gruppi designati dalle lettere  a)
b) e c) secondo il loro grado di pericolo:


a) materie molto comburenti,

b) materie comburenti,

c) poco comburenti.


(4)   Le materie comburenti solide non nominativamente citate possono
essere assegnate alla classe 5.1,  sia  in  base  all'esperienza
acquisita,  sia  in  conformita'  con  il  metodo  di  prova, le
modalita' operative ed i criteri presentati  all'Appendice  A.3,
marginali  3350  e  3351.  In caso di divergenza tra i risultati
delle prove e l'esperienza acquisita,  il  giudizio  fondato  su
quest'ultima  dovra'  prevalere  sui  risultati  delle prove. Le
materie comburenti liquide non  nominativamente  citate  saranno
assegnate alla classe 5.1 in base all'esperienza.

(5)   Quando le materie non non nominativamente citate sono collocate
negli ordinali del marginale 2501 in base  ai  metodi  di  prova
dell'Appendice  A.3, marginali 3350 e 3351, sara' applicabile il
seguente criterio:


Una materia deve essere assegnata alla classe  5.1  se  per  una
qualunque  delle  concentrazioni  che  sono state oggetto di una
prova, la durata media  di  combustione  della  segatura  (media
stabilita  in  base  alle  tre  prove)  e' inferiore o pari alla
durata media di combustione del miscuglio  segatura/  persolfato
di ammonio.


     (6)  Se le materie non nominativamente citate sono collocate nei
gruppi  degli ordinali del marginale 2501 in base ai metodi
di prova dell'Appendice A.3, marginali 3350  e  3351,  sono
applicabili i seguenti criteri:

     2500  Una  materia deve essere assegnata al gruppo a) se, in una
qualunque delle concentrazioni che sono  state  oggetto  di
prova,  essa presenta una durata di combustione inferiore a
quella con il bromato di potassio.


Una materia deve essere  assegnata  al  gruppo  b)  se,  in  una
qualunque  delle concentrazioni che sono state oggetto di prova,
essa presenta una durata  di  combustione  pari  o  inferiore  a
quella  con  il perclorato di potassio e se i criteri del gruppo
a) non sono rispettati.


Una materia deve essere  assegnata  al  gruppo  c)  se,  in  una
qualunque  delle  concentrazioni  che  sono state oggetto di una
prova, essa presenta una durata di combustione pari o  inferiore
a  quella con il persolfato di ammonio e se i criteri dei gruppi
a) o b) non sono rispettati.


     (7)   Se le materie della classe  5.1  a  seguito  di  aggiunte,
passano  in  categorie  di  pericolo  diverse da quelle cui
appartengono le materie nominativamente citate al marginale
2501, tali miscele  o  soluzioni  devono  essere  collocate
sotto gli ordinali o le lettere cui appartengono in base al
loro grado di pericolo reale.


NOTA:  per  classificare  soluzioni  e miscele (come preparati e
rifiuti) vedere inoltre marginale 2002 (8)

(8)   Se le  materie  sono  nominativamente  citate  sotto  piu'


lettere  di  uno  stesso  ordinale  del  marginale 2501, la
lettera pertinente  puo'  essere  determinata  in  base  ai
risultati della procedura di prova secondo l'Appendice A.3,
marginali 3350 e 3351 e dei criteri del paragrafo (6).


     (9)    Sulla  base  della procedura di prova secondo l'Appendice
A.3, marginali 3350 e 3351 e dei criteri del paragrafo  (6)
si  puo'  inoltre  determinare  se la natura di una materia
nominativamente citata e' tale che che detta materia non e'
soggetta alle condizioni di  questa  classe  (V.  marginale
2514).

     (10)  Sono  considerate  come  materie  solide  ai  sensi  delle
prescrizioni d'imballaggio dei marginali 2506 (2) 2507  (2)
e  2508  (2)  le  materie e le miscele di materie aventi un
punto di fusione superiore a 45 C.

     (11) Le materie chimicamente instabili della classe 5.1. possono
essere ammesse al trasporto solo se siano state adottate le
misure necessarie per impedire  la  loro  decomposizione  o
pericolosa  polimerizzazione  durante  il  trasporto. A tal
fine, occorre  inoltre  accertarsi  che  i  recipienti  non
contengano sostanze che possono favorire queste reazioni.

     (12)  Le materie solide comburenti, surriscaldanti, assegnate al
numero d'identificazione 3100, le materie solide comburenti
idroreattive, assegnate al numero d'identificazione 3121  e
le  materie  solide  comburenti  infiammabili  assegnate al
numero   d'identificazione   3137   delle   Raccomandazioni
dell'ONU  non  sono  ammesse  al  trasporto  (V.   tuttavia
marginale  2002 (8), nota a pie' di pagina 1/ relativa alla
tabella del paragrafo 2.3.1)

---------------

1 V. Raccomandazioni dell'ONU relative al trasporto delle merci


tossiche paragrafo 11.3.3.

2501 A. Materie comburenti liquide e loro soluzioni acquose


1 il perossido d'idrogeno e le sue soluzioni o miscele  di  perossido
d'idrogeno con un altro liquido in soluzione acquosa;

a) 2015 perossido d'idrogeno stabilizzato o 2015 perossido d'idrogeno
in   soluzione  acquosa  stabilizzata  contenente  oltre  il  60%  di
perossido d'idrogeno;


   NOTA  1.  Per  queste  materie   sono   applicabili   prescrizioni
particolari d'imballaggio (V. marginale 2503).

   NOTA  2.  Il  perossido d'idrogeno non stabilizzato o il perossido
d'idrogeno   in   soluzione   acquosa   non   stabilizzata
contenente  oltre  il 60% di perossido d'idrogeno non sono
ammessi al trasporto.


b) 2014 perossido d'idrogeno in soluzione  acquosa  contenente
almeno   20%   ma  al  massimo  60%  di  perossido  d'idrogeno
(stabilizzata secondo le esigenze) 3149 perossido d'idrogeno e
acido perossiacetico in miscela con  acido  (i),  acqua  e  al
massimo 5% di acido perossiacetico, stabilizzato;


       NOTA  Questa  miscela  di  perossido  d'idrogeno  e  di  acido
perossiacetico (N. 3149) non  deve,  nelle  prove  di
laboratorio 1/ ne' detonare allo stato di cavita' ne'
deflagrare,  e  non  deve  avere  nessuna reazione al
riscaldamento in stato di  contenimento,  ne'  alcuna
potenza  esplosiva.    La  preparazione  deve  essere
termicamente stabile (temperatura  di  decomposizione
auto-accelerata 60 C o piu' per un collo di 50 Kg) ed
avere come diluente di d sensibilizzazione un liquido
organico  compatibile  con  l'acido perossiacetico ed
avente un punto di ebollizione di almeno  150  C.  Le
preparazioni che non soddisfano questi criteri devono
essere  considerate come materie della classe 5.2, V.

                Appendice A.1 marginale 3104 (2) g).
------------------------------

1.V. Raccomandazioni dell'ONU relative al trasporto delle merci


tossiche paragrafo 11.3.3

c) 2984 perossido d'idrogeno  in  soluzione  acquosa  contenente
come   minimo   8%  ma  meno  di  20%  di  perossido  d'idrogeno
(stabilizzata secondo le esigenze).


         NOTA:  Il  perossido   d'idrogeno   in   soluzione   acquosa
contenente  meno  dell'8% di perossido d'idrogeno non
e' soggetto alle prescrizioni dell'ADR.

2 Il tetranitrometano:


a) 1510 tetranitrometano


    NOTA: Il tetranitrometano non esente  da  impurita'  combustibili
non e' ammesso al trasporto.

3 L'acido perclorico in soluzione:


a)  1873  acido perclorico in soluzione acquosa contenente oltre
il 50% di massa ma al massimo il 72% di acido.

------------------------------


  2501  NOTA  1: Le soluzioni di acido perclorico contenenti oltre il
72 % di massa di acido o miscele di acido perclorico  con

liquidi diversi dall'acqua non sono ammesse al trasporto.

NOTA  2: Le soluzioni di acido perclorico contenenti al massimo il

50% di massa di acido sono materie  della  classe  8  (V.


marginale 2801, 4).

4    L'acido clorico in soluzione:


b) 2626 acido clorico in soluzione acquosa contenente al massimo
il 10% di acido clorico.


        NOTA: L'acido clorico in soluzione contenente oltre il 10% di
acido  clorico  o  le  miscele  di acido clorico con
liquidi  diversi  dall'acqua  non  sono  ammesse  al
trasporto.

5   I composti alogenati del fluoro in appresso:


1745 pentafluoruro di bromo, 1746 trifluoruro di bromo,

2495 pentafluoruro di iodio.


    NOTA   1.   Per  queste  materie  sono  applicabili  prescrizioni
particolari d'imballaggio (V. marginale 2504).

    NOTA 2. Gli altri composti alogenati del fluoro non sono  ammessi
al trasporto come materie della classe 5.1


B. Materie comburenti solide e loro soluzioniacquose


11 I clorati e le miscele di clorati con borati o cloruri igroscopici
(come il cloruro di magnesio o il cloruro di calcio);


b)  1452  clorato  di  calcio, 1458 clorato e borato in miscela,
1459 clorato e cloruro di magnesio in miscela, 1485  clorato  di
potassio,  1495 clorato di sodio, 1506 clorato di stronzio, 1513
clorato di zinco, 2427 clorato di potassio in soluzione acquosa,
2428 clorato di sodio in  soluzione  acquosa,  2429  clorato  di
calcio  in soluzione acquosa, 2721 clorato di rame, 2723 clorato
di  magnesio,  1461  clorati  inorganici  n.s.a.,  3210  clorati
inorganici in soluzione acquosa n.s.a.


NOTA 1. Vedere anche sotto 29

NOTA  2.  Il  clorato di ammonio e le miscele di un clorato con un

           sale di ammonio non sono ammesse al trasporto.
2501 12 Il perclorato di ammonio:


b) 1442 perclorato di ammonio


NOTA: La classifica di questa materia  dipende  dai  risultati  delle
prove  dell'Appendice  A.  1.  Secondo  la  granulometria  e
l'imballaggio di questa materia, Vedere inoltre la classe  1
(marginale 2101, 4, N. 0402)

2501 13 I perclorati (ad eccezione del perclorato di ammonio, V. 12):
b) 1455 perclorato di calcio, 1475 perclorato di magnesio

1489 perclorato di potassio, 1502 perclorato di sodio

1508 perclorato di stronzio

1481 perclorati inorganici n.s.a. 3211 perclorati

inorganici in soluzione acquosa n.s.a.

NOTA: Vedere inoltre sotto 29

14 I cloriti


b)  1453  clorito di calcio, 1496 clorito di sodio, 1462 cloriti
inorganici n.s.a.

NOTA 1. I cloriti in soluzione sono materie della classe  8  (V.


marginale 2801, 61)


     NOTA  2. Il clorito di ammonio e le miscele di un clorito con un
sale di ammonio non sono ammesse al trasporto.

15 Gli ipocloriti:


b) 1471 ipoclorito di litio allo stato secco oppure

1471 ipoclorito di litio in miscela,

1748 ipoclorito di calcio secco in miscela contenente

oltre il 39% di cloro attivo (8,8% di ossigeno attivo)

2880 ipoclorito di calcio idratato oppure

2880 ipoclorito di calcio in miscela idratata contenete

almeno il 5,5% ma al massimo il 10% di acqua,

3212 ipocloriti inorganici n.s.a.

c) 2208 ipoclorito di calcio secco in miscela contenente

oltre il 10% ma al massimo il 39% di cloro attivo.


2501 NOTA 1: L'ipoclorito di  calcio  allo  stato  secco  in  miscela
contenente    il  10% al massimo di cloro attivo non e' soggetto
alle prescrizioni dell'ADR.

NOTA 2: Le soluzioni d'ipocloriti sono materia della classe 8 (vedere
marginale 2801, 61).

NOTA 3: Le miscele di un ipoclorito con un sale  d'ammonio  non  sono
ammesse al trasporto

NOTA 4: Vedere inoltre sotto 29.

16 I bromati:


b) 1473 bromato di magnesio, 1484 bromato di potassio, 1494

bromato di sodio, 1450 bromati inorganici n.s.a. 3213

bromati inorganici in soluzione acquosa n.s.a.

2501 c) 2469 bromato di zinco,


3213 bromati inorganici in soluzione acquosa n.s.a.


NOTA  1: Il bromato di ammonio e le miscele di un bromato con un sale
di ammonio non sono ammesse al trasporto.


NOTA 2: Vedere inoltre sotto 29

17 I permanganati:


b) 1456 permanganato di calcio, 1490 permanganato di

potassio, 1503 permanganato di sodio, 1515 permanganato di

zinco, 1482 permanganati inorganici n.s.a. 3214

permanganati inorganici in soluzione acquosa n.s.a.


NOTA 1: Il permanganato di ammonio e le miscele  di  un  permanganato
con un sale di ammonio non sono ammesse al trasporto.


NOTA 2: Vedere inoltre sotto 29.

18 I persolfati:


c) 1444 persolfato d'ammonio, 1492 persolfato di potassio,

1505 persolfato di sodio, 3215 persolfati inorganici n.s.a.

3216 persolfati inorganici in soluzione acquosa n.s.a.

19 I percarbonati:


c) 2467 percarbonati di sodio

3217 percarbonati inorganici n.s.a.


NOTA:  il  carbonato  di  sodio perossi-idratato non e' soggetto alle
prescrizioni dell'ADR.

2501 20 Le soluzioni di nitrato d'ammonio:


2426  nitrato  di  ammonio   liquido,   soluzione   calda
concentrata  a  piu'  di  80%  ma  a  93%  al  massimo, a
condizione che:


1. il pH misurato di una soluzione acquosa sul 10%  della
materia trasportata sia compreso entro 5 e 7;


2.  La  soluzione  non contenga oltre lo 0,2 % di materia
combustibile o di composti del cloro  in  quantita'  tali
che il tenore in cloro superi lo 0,02%.


NOTA:  Le  soluzioni acquose di nitrato di ammonio la cui
concentrazione non supera l'80% non  sono  soggette  alle
prescrizioni dell'ADR.


            2501   21   Il  nitrato  di  ammonio  e  i  fertilizzanti
contenenti nitrati di ammonio 1/;


c) 1942 nitrato di ammonio contenente al massimo 0,2% di materia
combustibile  (comprese  le  materie   organiche   espresse   in
equivalente carbonio) ad esclusione di ogni altra materia

2067  fertilizzanti  con  nitrato  di  ammonio, tipo A1: miscele
omogenee e stabili di nitrato di ammonio  contenenti  almeno  il
90%  di  nitrato  di  ammonio  con ogni altra materia inorganica
chimicamente inerte rispetto  al  nitrato  di  ammonio  ,  e  al
massimo  lo  0,2%  di  materie combustibili (comprese le materie
organiche  espresse  in   equivalente   carbonio),   o   miscele
contenenti piu' del 70% ma meno del 90% di nitrato di ammonio ed
al massimo lo 0,4% di materie combustibili totali,

2068  fertilizzanti  con  nitrato  di  ammonio, tipo A2: miscele
omogenee e stabili di nitrato  di  ammonio  e  di  carbonato  di
calcio  e/o  di  dolomite contenenti oltre l'80%, ma meno del 90
per cento di nitrato di ammonio ed al massimo lo 0,4% di materie
combustibili totali, 2069 fertilizzanti con nitrato di  ammonio,
tipo  A3  ;miscele  omogenee e stabili di nitrato d'ammonio e di
solfato di ammonio contenente piu' del 45% ma al massimo il  70%
di  nitrato  di  ammonio  ed  al  massimo  lo  0,4%  di  materie
combustibili totali.


2070 fertilizzanti con nitrato  di  ammonio,  tipo  A4:  miscele
omogenee  e  stabili  di  tipo azoto/fosfato o azoto/potassio, o
fertilizzanti   completi   del    tipo    azoto/fosfato/potassio
contenenti piu' del 70% ma meno del 90% di nitrato di ammonio ed
al massimo lo 0,4% di materie combustibili totali.


NOTA  1: Il nitrato di ammonio contenente piu' dello 0,2% di
materie  combustibili  (compresa   ogni   materia   organica
espressa   in   equivalente  carbonio)  non  e'  ammessa  al
trasporto salvo  se  fa  parte  della  composizione  di  una
materia o di un oggetto della classe 1.


NOTA  2:  Per  determinare  il tenore in nitrato di ammonio,
tutti gli  ioni  di  nitrato  per  i  quali  un  equivalente
molecolare  di  ioni  di  ammonio e' presente nella miscela,
devono essere calcolati come nitrato d'ammonio.


NOTA 3: I fertilizzanti  aventi  un  tenore  in  nitrato  di
ammonio  o  in  materie  combustibili  superiori  ai  valori
indicati, sono ammessi al  trasporto  solo  alle  condizioni
della classe 1. Vedere anche la Nota 5.


NOTA  4:  I  fertilizzanti  aventi  un  tenore in nitrato di
ammonio  inferiore  ai  valori  limiti  indicati  non   sono
soggetti alle prescrizioni dell'ADR.


---------------------------

1/   I  fertilizzanti  che  contengono  nitrati  di  ammonio
assegnati   al   numero   d'identificazione    2071    delle
Raccomandazioni dell'ONU non sono soggetti alle prescrizioni
dell'ADR.  I fertilizzanti contenenti nitrato di ammonio che
sono assegnati  al  numero  di  identificazione  2072  delle
Raccomandazioni dell'ONU non sono ammessi al trasporto.


         2501 NOTA 5: I fertilizzanti con nitrato di ammonio, miscele
omogenee  e  stabili  del  tipo  azoto/fosfato o
azoto/potassio o fertilizzanti completi del tipo
azoto/fosfato/potassio    la    cui    eccedenza
molecolare  di nitrato in relazione agli ioni di
ammonio (espressa in nitrato di potassio) non e'
superiore  al  10%,  non  sono   soggetti   alle
prescrizioni dell'ADR sempre che:

         a)  il  loro  tenore  in  nitrato  di ammonio sia al massimo
uguale al 70% ed il  lo%  o  tenore  globale  in
materie  combustibili al massimo uguale allo 0,4
oppure

         b) il loro tenore in nitrato di ammonio sia al  massimo  del
45%,   senza  limitazione  del  loro  tenore  in
materie combustibili.

22 I nitrati (ad eccezione delle materie del 20 21 e 29) :


b) 1493  nitrato  d'argento,  1514  nitrato  di  zinco  1477
nitrati   inorganici   n.s.a.  3218  nitrati  inorganici  in
soluzione acquosa n.s.a.

c) 1438 nitrato di alluminio, 1451 nitrato  di  cesio,  1454
nitrato  di  calcio, 1465 nitrato di didimo, 1466 nitrato di
ferro III,  1467  nitrato  di  guanidina,  1474  nitrato  di
magnesio,  1486  nitrato di potassio, 1498 nitrato di sodio,
1499 nitrato di sodio e nitrato di potassio in miscela, 1507
nitrato di stronzio, 2720 nitrato di cromo, 2722 nitrato  di
litio,  2724  nitrato  di  manganese, 2725 nitrato di nikel,
2728 nitrato di zirconio, 1477  nitrati  inorganici,  n.s.a.
3218 nitrati inorganici in soluzione acquosa n.s.a.

NOTA  1:  I nitrati di mercurio I e II, il nitrato di tallio


ed il nitrato di cadmio sono  materie  della  classe
6.1  (V:  marginale 2601, 52 b) 53 b) e 61 c).  2976
nitrato di torio solido, 2980 nitrato di uranile  in
soluzione  esaidratata  e  2981  nitrato  di uranile
solide sono materie della classe 7  (  V:  marginale
2704 schede 5, 6 9, 10 11 e 13).


         NOTA  2: La qualita' commerciale di fertilizzante al nitrato
di calcio costituita  essenzialmente  da  un  doppio
sale  (nitratotrato di calcio e nitrato di ammonio e
contenente 10% al massimo dnitrato di ammonio non e'
soggetta alle prescrizioni dell'ADR.

23 I nitriti:


b) 1488 nitrito di potassio, 1512 nitrito di zinco  ammoniacale,
2627  nitriti  inorganici,  n.s.a.,  3219  nitriti inorganici in
soluzione acquosa n.s.a.;


c) 1500 nitrito di sodio, 2726 nitrito di  nikel,  3219  nitriti
inorganici in soluzione acquosa n.s.a.

NOTA  1:  Il  nitrato  di  ammonio  e  le  miscele di un nitrito


inorganico con un sale d'ammonio non sono ammesse al
trasporto.


     NOTA 2: Il nitrito  di  zinco  ammoniacale  non  e'  ammesso  al
trasporto per via marittima.


24 Le miscele di nitrati e di nitriti del 22 e 23:


b) 1487 nitrato di potassio e nitrito di sodio in miscela

NOTA: Le miscele con un sale di ammonio non sono ammesse al


trasporto.

25 I perossidi e superossidi:


     a)  1491  perossido  di  potassio, 1504 perossido di sodio, 2466
superossido di potassio, 2547 superossido di sodio

     b) 1457 perossido di  calcio,  1472  perossidi  di  litio,  1476
perossido  di  magnesio, 1509 perossido di stronzio,
1516 perossido di zinco  1483  perossidi  inorganici
n.s.a.


NOTA: Vedere altresi' sotto 29

26 Gli acidi cloroisocianurici ed i loro sali:


     b)  2465  acido dicloroisocianurico allo stato secco o 2465 sali
dell'acido    dicloroisocianurico,    2468     acido
tricloroisocianurico allo stato secco.

     NOTA: Il sale di sodio deidradato dell'acido dicloroisocianurico
non e' soggetto alle prescrizioni dell'ADR.

     27  Le  materie comburenti solide non tossiche e non corrosive e
le miscele di queste materie (come preparati e rifiuti) che
non  possono  essere  classificate  sotto  altre   rubriche
collettive:


a) 1479 solido comburente n.s.a.;


b) 1439 dicromato di ammonio, 3247 perossiborato di sodio

anidro,

1479 solido comburente n.s.a.

c) 1479 solido comburente n.s.a.


28  Le  soluzioni acquose di materie comburenti solide non tossiche e
non corrosive e di miscele di queste  materie  (come  preparati  e
rifiuti)  che non possono essere classificate sotto altre rubriche
collettive:


b) 3139 liquido comburente n.s.a.

c) 3139 liquido comburente n.s.a.


29 Le materie comburenti solide, tossiche  e  le  miscele  di  queste
materie   (come  preparati  e  rifiuti)  che  non  possono  essere
classificate sotto altre categorie collettive:


a) 3087 solido comburente, tossico, n.s.a.

b) 1445 clorato di bario, 1446 nitrato di bario,

1447 perclorato di bario 1448 permanganato di bario

1449 perossido di bario, 1469 nitrato di piombo

1470 perclorato di piombo, 2464 nitrato di berillio,

2573 clorato di tallio, 2719 bromato di bario,

2741 ipoclorito di bario contenente oltre il 22% di cloro attivo

3087 solido comburente, tossico n.s.a.

c) 1872 diossido di piombo

3087 solido comburente, tossico n.s.a.


NOTA per i criteri di tossicita' V. la nota a pie' di  pagina  1/  al
marginale 2600(1).

30  Le  soluzioni acquose di materie comburenti solide tossiche, e di
miscele di queste materie  (come  preparati  e  rifiuti)  che  non
possono essere classificate in altre categorie collettive:


a) 3099 liquido comburente, tossico, n.s.a.

b) 3099 liquido comburente, tossico n.s.a.

c) 3099 liquido comburente, tossico n.s.a.


NOTA:  per i criteri di tossicita', veder la nota a pie' di pagina 1/
al marginale 2600(1).

31 Le materie comburenti solide, corrosive e  le  miscele  di  queste
materie   (come  preparati  e  rifiuti)  che  non  possono  essere
classificate sotto altre rubriche collettive:


a) 3085 solido comburente, corrosivo n.s.a.;


b) 1463 triossido di cromo anidro (acido cromico solido),

3085 solido comburente corrosivo n.s.a.

c) 1511 urea-perossido d'idrogeno

3085 solido comburente corrosivo n.s.a.


NOTA 1: per i criteri di corrosivita', veder la nota a pie' di pagina
1/ al marginale 2800(1).

NOTA 2: Le soluzione di acido cromico sono materie della classe 8 (V.
marginale 2801, 11 b)

32 Le soluzioni acquose di materie comburenti solide corrosive  e  di
miscele  di  queste  materie  (come  preparati  e rifiuti) che non
possono essere classificate in altre categorie collettive:


a) 3098 liquido comburente corrosivo n.s.a.

b) 3098 liquido comburente corrosivo n.s.a.

c) 3098 liquido comburente corrosivo n.s.a.


NOTA : per i criteri di corrosivita', veder la nota a pie' di  pagina
1/ al marginale 2800(1).

C. Imballaggi vuoti


NOTA:  Gli  imballaggi vuoti all'esterno dei quali aderiscono residui
del  loro  precedente  contenuto  non  sono  ammessi   al
trasporto.

41  Gli  imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti per trasporto
alla rinfusa (GRV) vuoti, i  carri  cisterna  vuoti,  le  cisterne
amovibili  vuote  ed  i  contenitori cisterna vuoti, non ripuliti,
nonche' i carri per trasporto alla  rinfusa  vuoti  ed  i  piccoli
contenitori  per  trasporto  alla  rinfusa vuoti, non ripuliti che
hanno contenuto materie della classe 5.1.

2401 a Non sono soggette alle prescrizioni previste per questa classe
nel presente annesso  e  nell'Annesso  B  le  materie  dei  vari
ordinali   trasportate   conformemente   alle   disposizioni  in
appresso:

a) le materie classificate alla lettera a) di  ciascun  ordinale  non
sono oggetto di questo marginale;

b)  le  materie  classificate  alla  lettera  b) di ciascun ordinale:
materie liquide: 500 ml al massimo per imballaggio  interno;  materie
solide: 500 g al massimo per imballaggio interno.

c) Le materie classificate alla lettera c) di ogni ordinale:  materie
liquide:  1 litro al massimo per imballaggio interno; materie solide:
1 kg al massimo per imballaggio interno.

Questi  quantitativi  di  materie  devono   essere   trasportati   in
imballaggi  combinati  almeno  conformi alle condizioni del marginale
3538. Un collo non deve pesare oltre 30 kg.

Devono essere osservate le "Condizioni  generali  d'imballaggio"  del
marginale 3500 (1) e (2) nonche' (5) a (7).

2. Prescrizioni

A. Colli

1. Condizioni generali di imballaggio


2502   (1)   Gli   imballaggi   devono   soddisfare   le   condizioni
dell'Appendice  A.5,  a  meno  che  particolari  condizioni  per
l'imballaggio  di alcune materie non siano previste ai marginali
2503 e 2504.


(2)  I  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GVR)
devono soddisfare le condizioni dell'Appendice A.6.


     (3)   Devono essere  utilizzati,  secondo  le  disposizioni  dei
marginali 2500(3) e 3511 (2) nonche' 3611(2) :


-  imballaggi del gruppo d'imballaggio I, marcati con la lettera
"X" per le materie molto comburenti classificate alla lettera a)
di ogni ordinale,

- imballaggi dei gruppi d'imballaggio II o  I,  marcati  con  la
lettera  "Y"  o  "X"  o  grandi recipienti per il trasporto alla
rinfusa (GRV)  del  gruppo  d'imballaggio  II,  marcati  con  la
lettera  "Y" per le materie comburenti classificate alla lettera
b) di ogni ordinale,

- imballaggi dei gruppi di imballaggio III, II o I, marcati  con
la  lettera  "Z", "Y" o "X" o grandi recipienti per il trasporto
alla rinfusa (GRV) dei gruppi d'imballaggio III  o  II,  marcati
con  la  lettera  "Z"  o  "Y"  per  le  materie  poco comburenti
classificate alla lettera c) di ogni ordinale.


     NOTA: Per il trasporto di materie  della  classe  5.1  in  carri
cisterna,   cisterne   smontabili   o   contenitori-
cisterna, nonche' per il trasporto alla  rinfusa  di
materie solide di questa classe, Vedere Annesso B.



                      TRADUZIONE NON UFFICIALE
  ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI
                     PERICOLOSE SU STRADA (ADR)
               IN DATA DEL 30 SETTEMBRE 1987 A GINEVRA



2. Condizioni individuali d'imballaggio.

2503 (1) Le materie liquide del 1 a) saranno imballate:


a)  in  fusti a coperchio non amovibile di alluminio con un titolo di
almeno 99, 5% secondo il marginale 3521, o in fusti a coperchio
non amovibile di acciaio speciale non suscettibile di provocare
la decomposizione del perossido d'idrogeno secondo il marginale
3520; oppure

b) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538  con  imballaggi
interni  di vetro, di plastica o di metalli non suscettibili di
provocare  la  decomposizione  del  perossido  d'idrogeno.   Un
imballaggio  interno  di  vetro  o  di  plastica deve avere una
capacita' massima di 2 1 e un imballaggio  interno  di  metallo
una capacita' massima di 5 1.

        Gli  imballaggi  saranno  muniti di uno sfiatatoio secondo il
marginale 3500 (8). Dovranno essere  conformi  ad  un  tipo  di
costruzione  provato ed abilitato in base all'Appendice A.5 per
il gruppo d'imballaggio I.

         (2) Gli imballaggi saranno riempiti solo fino al 90% massimo
della loro capacita'.


(3) Un collo non deve pesare oltre 125 kg.


      2504 Le materie del 5  devono  essere  trasportate  in  bombole
aventi  una  capacita'  massima  di  150 1 o in recipienti
aventi una capacita'  massima  di  1  000  1  (ad  esempio
recipienti cilindrici con cerchi di trasporto o recipienti
sferici  di  acciaio  al carbonio o di una lega di acciaio
appropriata.

      a) I recipienti devono soddisfare  le  prescrizioni  pertinenti
della  classe 2 (Vedere marginali 2211 e 2213 (1) e (2). I
recipienti devono essere progettati per una  pressione  di
calcolo   di   almeno   2,1   MPa   (21   bar)  (pressione
manometrica).  Lo spessore delle pareti dei recipienti non
dove tuttavia essere inferiore a 3  mm.  Prima  di  essere
utilizzati  per la prima volta, i recipienti devono essere
sottoposti ad una prova  di  pressione  idraulica  ad  una
pressione di almeno 1MPA (10 bar) (pressione manometrica).
Questa  prova  sara'  rinnovata ogni 8 anni e dovra' esser
accompagnata da un esame dell'interno dei recipienti e  da
una  verifica  delle parti accessorie. I recipienti devono
inoltre essere esaminati ogni 2  anni  per  la  corrosione
grazie  ad  un  dispositivo di misurazione appropriato (ad
esempio ultrasuoni) e per verificare lo stato delle  parti
accessorie. Le disposizioni pertinenti della classe 2 sono
applicabili a queste prove ed esami (Vedere marginali 2215
e 2216);

      b)  I  recipienti saranno riempiti solo al 92% al massimo della
loro capacita';

      c)  Le  seguenti  iscrizioni  devono  figurare   in   caratteri
leggibili ed in maniera permanente sui recipienti;

- nome del costruttore o marchio di fabbrica e numero del recipiente;
- designazione della materia secondo il marginale 2501, 5;


- tara del recipiente e massa massima ammessa del recipiente dopo che
e' stato riempito;

-  data  (mese,  anno)  della  prova  iniziale  e  dell'ultima  prova
periodica;

- punzone dell'esperto che ha effettuato le prove e gli esami.


2505  Le  soluzioni  di  nitrato  d'ammonio  del  20  devono   essere
trasportate   unicamente   in   veicoli   cisterna  e  cisterne
smontabili (Vedere Appendice B.1 a) o  in  contenitori-cisterna
(V. Appendice B.1 b).

2506  (1)  Le  materie  classificate  sotto  a) dei vari ordinali del
marginale 2501,  diversi  da  quelli  del  1  a)  devono  essere
imballate:


a)  in  fusti  di  acciaio  a coperchio non amovibile secondo il
marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio a coperchio non  amovibile  secondo  il
marginale 3521, oppure

c)  in  taniche  di acciaio a coperchio non amovibile secondo il
marginale 3522, oppure

d) in fusti di plastica a coperchio  non  amovibile  aventi  una
capacita'  massima  di  60  litri  ed  in  taniche di plastica a
coperchio non amovibile secondo il marginale 3526, oppure

e)  in  imballaggi  compositi  (materia  plastica)  secondo   il
marginale 3537, oppure

f)  in  imballaggi combinati con imballaggi interni di vetro, di
plastica o di metallo secondo il marginale 3538,

2506 (2)  L'acido  perclorico  del  3  a)  puo'  inoltre  essere


imballato   in  imballaggi  compositi  (vetro)  secondo  il
marginale 3539.


     (3) Le materie solide secondo il  marginale  2500  (10)  possono
inoltre essere imballate:

        a)  in  fusti  a  coperchio  amovibile  di acciaio secondo il
marginale 3520, di alluminio secondo il  marginale  3521,
di legno compensato secondo il marginale 3523, di cartone
secondo  il  marginale  3525  o  di  plastica  secondo il
marginale 3526, o in taniche  a  coperchio  amovibile  di
acciaio  secondo  il marginale 3522 o di plastica secondo
il marginale 3526, se del caso  con  uno  o  piu'  sacchi
interni stagni ai polverulenti; oppure

        b)  in imballaggi combinati secondo il marginale 3538 con uno
o piu' sacchi interni stagni ai polverulenti.

     2507 (1) Le materie classificate sotto b) dei vari ordinali  del
marginale 2501 devono essere imballate: a


a) in fusti di acciaio secondo il marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio secondo il marginale 3521, oppure

c) in taniche di acciaio secondo il marginale 3522, oppure

d)  in  fusti  o in taniche di plastica secondo il marginale 3526,


oppure


   e) in imballaggi compositi (materia plastica) secondo il marginale
3537, oppure


f) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538; oppure

g)  in  imballaggi  compositi (vetro, porcellana, gres) secondo il


marginale 3539; oppure


   h) in grandi  recipienti  per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
metallici secondo il marginale 3622, oppure

   i)  in  grandi  recipienti  per il trasporto alla rinfusa (GRV) di
plastica rigida secondo il marginale 3624, oppure

  j) in  grandi  recipienti  per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
compositi  con  un  recipiente  interno di plastica secondo il
marginale 3625, ad eccezione dei tipi 11HZ2 e 31HZ2;


NOTA:  ad.  a)  b)  c)  e  d):  Condizioni  semplificate  sono
applicabili ai fusti ed alle taniche a coperchio amovibile per
le  materie  viscose  aventi a 23 C una viscosita' superiore a
200 mm2/s come pure per le materie solide (V: marginali  3512,
3553, 3554 e 3560).


(2)  Le  materie solide ai sensi del marginale 2500 (10) possono
inoltre essere imballate:


a) in fusti di legno compensato secondo il marginale 3523 o di
cartone secondo il marginale 3525 se del caso con uno  o  piu'
sacchi interni resistenti ai polverulenti, oppure

b) in sacchi stagni ai polverulenti di materia tessile secondo
il marginale 3533, di tessuto di plastica secondo il marginale
3534  o  di pellicola di plastica secondo il marginale 3535, a
condizione che si tratti di un carico  completo  o  di  sacchi
palettizzati.


(c)  In  grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV)
flessibili secondo il marginale 3623  ad  eccezione  dei  tipi
13H1,  13L1  e  13M1  a  condizione che si tratti di un carico
completo.


       2508 Le materie classificate alla lettera c) dei vari ordinali
del

               marginale 2501 devono essere imballate:

a) in fusti di acciaio secondo il marginale 3520, oppure

b) in fusti di alluminio secondo il marginale 3521, oppure

c) in taniche di acciaio secondo il marginale 3522, oppure

d) in fusti o taniche di plastica secondo il marginale 3526,


oppure

e) in imballaggi compositi (materia plastica) secondo il

marginale 3537, oppure


f) in imballaggi combinati secondo il marginale 3538; oppure

g) in imballaggi compositi (vetro, porcellana, gres) secondo il


marginale 3539; oppure

h) in imballaggi metallici leggeri secondo il marginale 3540.


i) om grandi recipienti per  il  trasporto  alla  rinfusa  (GRV)
metallici secondo il marginale 3622, oppure

j) in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di


plastica rigida secondo il marginale 3624, oppure


     k)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
compositi con un recipiente interno di plastica  secondo
il  marginale 3625, ad eccezione dei tipi 11HZ 2 e 31 HZ
2.


NOTA:   ad.  a),  b)  c)  e  d):  Condizioni  semplificate  sono
applicabili ai fusti, alle taniche ed agli imballaggi  metallici
leggeri a coperchio amovibile per le materie viscose aventi a 23
C  una viscosita' superiore a 200 mm2/s come pure per le materie
solide (V. marginali 3512, 3552 a 3554 e 3560).


     (2)      Le materie solide ai  sensi  del  marginale  2500  (10)
possono inoltre essere imballate:


a)  in  fusti  di  compensato  secondo  il  marginale 3523, o di
cartone secondo il marginale 3525, se del caso con  uno  o  piu'
sacchi interni stagni ai polverulenti; oppure

b)  in sacchi stagni ai polverulenti, di materia tessile secondo
il marginale 3533, di tessuto di plastica secondo  il  marginale
3534,  di pellicola di plastica secondo il marginale 3535, ed in
sacchi di carta resistente all'acqua secondo il marginale  3536;


oppure

c)  in  grandi  recipienti  per  il trasporto alla rinfusa (GRV)
flessibili secondo il marginale  3623,  ad  eccezione  dei  tipi
13H1,  13L1  e  13M1; tuttavia le materie del 21 e 22 c) possono
essere imballate in tutti i tipi di GRV  flessibili  secondo  il
marginale 3623.


     2509  Gli imballaggi o i grandi recipienti per il trasporto alla
rinfusa (GRV) contenenti materie del 1 b)  o  1  c)  devono
essere  muniti  di uno sfiatatoio secondo il marginale 3500
(8) o 3601 (6) rispettivamente.

2510 -


3. Imballaggio in comune


2511 (1) Le materie oggetto  dello  stesso  ordinale  possono  essere
riunite in un imballaggio combinato secondo il marginale 3538.


(2)  Le  materie di vari ordinali della classe 5.1, in quantita'
non superiore, per recipiente a 3 litri per le  materie  liquide
e/o  5  kg  per le materie solide, possono essere riunite tra di
loro e/o con merci  che  non  sono  soggette  alle  prescrizioni
dell'ADR,  in un imballaggio combinato secondo il marginale 3538
se non reagiscono pericolosamente  tra di loro..


(3) Salvo particolari condizioni diverse previste  al  paragrafo
(7),  le  materie  della classe 5.1, in quantitaƫ non superiori,
per recipiente, a 3 litri per le materie liquide e/o 5 kg per le
materie  solide,  possono  essere  riunite  in  un   imballaggio
combinato  secondo il marginale 3538 con materia o oggetti delle
altre classi - sempre che l'imballaggio in comune sia ugualmente
ammesso per le materie ed oggetti di queste  classi  -  e/o  con
merci  che non sono sottoposte alle prescrizioni dell'ADR se non
reagiscono pericolosamente tra di loro.

4) Sono considerate come reazioni pericolose:


a) una combustione e/o uno sviluppo considerevole di calore

b) l'emanazione di gas infiammabili e/o tossici;


c) la formazione  di materie liquide corrosive;

d) la formazione di materie instabili.

(5) Devono essere osservate le prescrizioni dei marginali 2001 (7),


2002 (6) e 2502.

(6) Un collo non deve pesare piu' di 100 kg in caso di utilizzazione


di casse di legno o di cartone.


(7) L'imballaggio in comune non e' autorizzato per le materie  del  1
a),  2,  4,  5, 11, 12, 13, 14, 16 b), 17, 25 e 27 a 32 e per le
materie classificate  alla  lettera  a)  degli  altri  ordinali;


tuttavia,  per  l'acido  perclorico  contenente  oltre il 50% di
acido  puro del 3 a), l'imballaggio in comune e' autorizzato con
l'acido perclorico del 4 b) del marginale 2801 della classe 8.

4. Iscrizioni ed etichette di  pericolo  sui  colli  (Ved.  Appendice
A.9).

Etichette di pericolo


2512  (1)  I  colli contenenti materie della classe 5.1 devono essere
muniti di una etichetta conforme al modello N. 5.1

(2)  I colli contenenti materie del 2, 5, 29  o  30  saranno  inoltre
muniti di un'etichetta conforme al modello N. 6.1.

in 5 I colli contenenti materie del 1 a), 1 b), 3 a), 5, 31 o 32
saranno inoltre muniti di un'etichetta conforme al modello N. 8.

(3)   I colli contenenti recipienti fragili non visibili dall'esterno
devono  essere  muniti  su  due  facce  laterali   opposte,   di
un'etichetta conforme al modello N. 12

(4)    I  colli contenenti materie liquide contenute in recipienti le
cui chiusure non sono visibili dall'esterno, nonche' i colli che
contengono  recipienti  muniti  di  sfiatatoi  senza  imballaggi
esterni  saranno  muniti  sulle  due  facce  laterali opposte di
un'etichetta conforme al modello N. 11.

2513 -

B. Menzioni nel documento di trasporto


2514 La designazione della merce  nel  documento  di  trasporto  deve
essere  conforme  ad  uno dei numeri di identificazione e ad una
delle denominazioni sottolineate al marginale 2501.


Quando  la  materia  non  e'  indicata  nominativamente  ma   e'
assegnata  ad  una categoria n.s.a., la designazione della merce
deve  essere  formata  dal  numero  di  identificazione,   dalla
denominazione della categoria n.s.a. seguita dalla denominazione
chimica o tecnica 1/ della materia.

----------------------


1//  La denominazione tecnica indicata deve essere correntemente
utilizzata nei manuali, periodici e testi scientifici e tecnici.


Le denominazioni commerciali  non  devono  essere  utilizzate  a
questo fine.


     2514   La   designazione   della   merce   deve  essere  seguita
dall'indicazione    della    classe,    dall'ordinale    di
enumerazione,  (completato  se  del  caso con la lettera) e
della sigla "ADR" (o "RID") ad esempio: "5.1, 11 b), ADR".

     Per il trasporto di  rifiuti  (Vedere  marginale  2000  (4),  la
designazione   della   merce   deve   essere   :  "Rifiuto,
contiene...", il (i) componente (i) che  hanno  determinato
la  classifica  del  rifiuto,  secondo il marginale 2002(8)
devono essere scritti con la  loro  denominazione  chimica,
per  es.  " Rifiuto, contiene 1513 clorato di zinco 5.1, 11
b) ADR ".

     Per il trasporto di soluzioni e di  miscele  (come  preparati  e
detriti)   che  contengono  vari  componenti  regolamentati
dall'ADR non sara' necessario, in linea di massima,  citare
piu'  di  due componenti che hanno un ruolo determinante in
funzione del pericolo o dei pericoli che caratterizzano  le
soluzione e le miscele.

     2514  Se una materia citata nominativamente non e' soggetta alle
condizioni di questa classe secondo il marginale 2500(9) il
mittente ha il  diritto  di  menzionare  nel  documento  di
trasporto: "Merce non soggette alla classe 5.1".

2515 -

2521


C. Imballaggi vuoti


2522  (1)  Gli  imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti per il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 41, devono
essere chiusi nello stesso modo e presentare le stesse  garanzie
di tenuta stagna come se fossero pieni.


(2)  Gli  imballaggi  vuoti, compresi i grandi recipienti per il
trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 41, devono
essere muniti delle stesse etichette di pericolo come se fossero
pieni.


(3) La designazione  nel  documento  di  trasporto  deve  essere
conforme  ad  una  delle  denominazioni  sottolineate  al 41, ad
esempio:  "Imballaggio vuoto, 5.1, 41 ADR". Nel caso di  veicoli
cisterna  vuoti,  di  cisterne  smontabili vuote, di contenitori
cisterna vuoti e di piccoli  contenitori  vuoti,  non  ripuliti,
questa  designazione  deve  essere  completata  dall'indicazione
"Ultima merce caricata" e dalla  denominazione  e  dall'ordinale
dell'ultima   merce   caricata,  per  esempio:  "  Ultima  merce
caricata: 2015 perossido d'idrogeno stabilizzato 1 a)".

2523 -

2524

D. Misure transitorie

2525  Le  materie  ed  oggetti  della  classe  5.1   possono   essere
trasportate  fino  al  30  giugno  1993 secondo le prescrizioni della
classe 5.1 applicabili fino al 31  dicembre  1992.  Il  documento  di
trasporto  dovra'  in  questo  caso  riportare la menzione "Trasporto
secondo l'ADR applicabile prima dell' 1.1.1993. "

2526 -

2549

CLASSE 5.2 PEROSSIDI ORGANICI

1. Enumerazione delle materie


2550 (1) Tra le materie e gli oggetti di cui al titolo  della  classe
5.2  solo  quelle  enumerate al marginale 2551 o che fanno parte
della categoria collettiva di questo marginale  sono  sottoposte
alle  condizioni  previste  ai  marginali  2550(4)  a  2567 alle
prescrizioni  del  presente   annesso   ed   alle   disposizioni
dell'Annesso B e sono quindi materie ed oggetti dell'ADR 1/.

NOTA:  Per  classificare  le soluzioni e le miscele (come preparati e
rifiuti) vedere anche il marginale 2002(8).


(2) Non  sono  considerate  come  materie  della  classe  5.2  i
perossidi organici ed i preparati di perossidi organici:


-  che  contengono  l'1,0%  al  massimo  di ossigeno attivo nei
perossidi organici, pur contenendo il 10% almeno  di  perossido
d'idrogeno;


-  che  contengono  lo  05%  al  massimo di ossigeno attivo nei
perossidi organici pur contenendo piu' dell' 1,0% ma al massimo
7,0% di perossido d'idrogeno; oppure

- le cui prove  hanno  dimostrato  che  sono  del  tipo  G  (V.


paragrafo (6)).


NOTA:  Il  tenore  in  ossigeno  attivo  (%)  di  un preparato di
perossido organico e'dato dalla formula 16 x (sigma) (n  x  c/m),
laddove:


n  = numero di gruppi perossi per molecola del perossido organico
i ;


c = concentrazione (% in massa) del perossido organico i;

m = massa molecolare del perossido organico i.


     (3) I seguenti perossidi organici non sono ammessi al  trasporto
alle condizioni della classe 5.2 :


-  i  perossidi organici di tipo A (V. Appendice A.1, marginale
3104 (2) a);

Definizione


(4) La classe 5.2 concerne le materie  organiche  contenenti  la
struttura  bivalente  -0-0-  che possono essere considerate come
derivati del perossido  d'idrogeno,  in  cui  uno  o  due  atomi
d'idrogeno sono sostituiti da radicali organici.




1/Per  le  quantita' di materie citate al marginale 2551 che non
sono soggette alle prescrizioni previste per questa classe,  sia
in questo annesso, sia all'Annesso B, vedere marginale 2.51a.

2550 Proprieta'


(5) I perossidi organici sono materie termicamente instabili che
sono soggette a decomposizione  esotermica a temperature normali
o  elevate.  La  decomposizione  puo'  avvenire  per effetto del
caldo, a contatto con impurita' (ad esempio acidi,  composti  di
metalli  pesanti,  amine),  per  frizione  o  urto.  Il tasso di
decomposizione aumenta con la  temperatura  e  varia  a  secondo
della  formulazione  del  perossido  organico. La decomposizione
puo' comportare uno sviluppo di vapori o di gas  infiammabili  o
nocivi.   Alcuni   perossidi   organici   possono   subire   una
decomposizione   esplosiva   soprattutto   in   condizioni    di
contenimento.   Questa  caratteristica  puo'  essere  modificata
mediante l'aggiunta di diluenti o con  l'impiego  di  imballaggi
appropriati.  Molti  perossidi  organici  bruciano ardentemente.