Deve essere evitato il contatto dei perossidi organici con gli occhi. Alcuni perossidi organici provocano lesioni gravi della cornea, anche dopo un contatto di breve durata o sono corrosivi per la pelle. Classifica dei perossidi organici (6) I perossidi organici sono classificati in sette tipi secondo il grado di pericolo che presentano. I principi applicabili alla classifica delle materie non enumer- ate al marginale 2551 sono presentate nell'Appendice A.1, marginale 3104. I tipi di perossido organico variano tra il tipo A, che non e' ammesso al trasporto nell'imballaggio in cui e' stato sottoposto alle prove, ed il tipo G, che non e' soggetto alle prescrizioni della classe 5.2 (V. marginale 2561 (5)). La classifica dei tipi B a F e' in funzione della quantita' massima ammissibile in un imballaggio. (7) I perossidi organici ed i preparati di perossidi organici, enumerati al marginale 2551 sono assegnati a categorie collettive: - 1 a 20, numeri di identificazione 3101 a 3120 Le categorie collettive specificano: - il tipo (B a F) del perossido organico, vedere paragrafo (6); - lo stato fisico (liquido/solido), vedere marginale 2553 (1) ; e - la regolazione di temperature, se del caso, vedere paragrafi (16) a (19). (8) La classifica dei perossidi organici o dei preparati di perossidi organici che non sono enumerati al marginale 2551 e la loro assegnazione ad una categoria collettiva deve essere effettuata dall'autorita' competente del paese di origine. Se il paese di origine non e' parte all'ADR, la classifica e le condizioni di trasporto devono essere riconosciute dall'autorita' competente del primo paese parte all'ADR raggiunto dall'invio. (9) I campioni di perossidi organici o di preparati di perossidi organici non enumerati al marginale 2551, per i quali non si dispongono di dati di prove complete e che devono essere trasportati per prove o valutazioni complementari, devono essere assegnate ad una delle categorie relative al perossido organico di tipo C, a patto che: - in base ai dati disponibili, il campione non sia piu' pericolo del perossido organico di tipo B; - il campione sia imballato secondo i metodi di imballaggio OP2A o OP2B e la quantita' per unita' di trasporto sia limitata a 10 kg; - in base ai dati disponibili, la temperatura di regolazione se del caso sia sufficientemente bassa da impedire ogni decomposizione pericolosa e sufficientemente elevata da impedire ogni separazione pericolosa delle fasi. De-sensibilizzazione dei perossidi organici (1) Per garantire la sicurezza dei perossidi organici durante il trasporto queste sostanze vengono desensibilizzate, spesso aggiungendo materie organiche liquide o solide, materie inorganiche solide o acqua. Quando si stabilisce una percentuale di materia, deve trattarsi di una percentuale di massa, arrotondata all'unita' piu' vicina. In linea di massima, la desensibilizzazione deve essere tale che in caso di dispersione, il perossido organico non possa concentrarsi in misura pericolosa. (11) Salvo indicazione opposta per un determinato preparato di perossido organico, ai diluenti utilizzati per la desensibilizzazione si applicano le seguenti definizioni: - I diluenti di tipo A sono liquidi organici compatibili con il perossido organico e che hanno un punto di ebollizione di almeno 150 C. I diluenti di tipo A possono essere utilizzati per desensibilizzare tutti i perossidi organici. - i diluenti di tipo B sono liquidi organici che sono compatibili con il perossido organico e che hanno un punto di ebollizione inferiore a 150 C ma almeno pari a 60 C ed un punto di infiammabilita'di almeno 5 C. I diluenti di tipo B possono essere utilizzati solo per desensibilizzare i perossidi organici soggetti a regolazione di temperatura. Il punto di ebollizione del liquido deve essere di ameno 50 C piu' elevato della temperatura di regolazione del perossido organico. (12) Diluenti diversi da quelli dei tipi A o B possono essere aggiunti ai preparati di perossidi organici secondo l'enumerazione al marginale 2551, a condizione di essere compatibili e che cio' non cambi la classifica. (13) L'acqua puo' essere utilizzata solo per desensibilizzare i perossidi organici la cui menzione al marginale 2551 o nella decisione dell'autorita' competente secondo il paragrafo (8) di cui sopra, specifica "con acqua" o "dispersione stabile in acqua". I campioni ed i preparati di perossidi organici non enumerati al marginale 2551 possono inoltre essere de- sensibilizzati con acqua, a condizione di essere conformi alle prescrizioni del paragrafo (9) di cui sopra. (14) Materie solide organiche ed inorganiche possono essere utilizzate per desensibilizzare i perossidi organici a condizione di essere compatibili. (15) Per materie compatibili liquide o solide, si intendono quelle che non alterano ne' la stabilita' termica ne' il tipo di pericolo del preparato. 2550 Regolazione della temperatura (16) Alcuni perossidi organici possono essere trasportati solo in determinate condizioni di regolazione della temperatura. La temperatura di regolazione e' la temperatura massima alla quale il perossido organico puo' essere trasportato in sicurezza. Si parte dall'ipotesi che la temperatura, nelle vicinanze immediate del collo durante il trasporto, superi 55 C solo per un lasso di tempo relativamente breve per ogni periodo di 24 ore. In caso di difettosita' del sistema di regolazione, potra' essere necessario metter in atto procedure d'urgenza. La temperatura critica e' la temperatura alla quale queste procedure devono essere messe in atto. (17) La temperatura di regolazione e la temperatura critica sono calcolate (Vedi tabella 1) in base alla temperatura di decomposizione auto-accelerata (TDAA) che e' la temperatura piu' bassa alla quale una decomposizione auto-accelerata puo' avvenire in una materianell'imballaggio cosi' come utilizzato nel trasporto. occorre determinare la TDAA al fine di decidere se una materia deve essere assoggettata ad una regolazione di temperatura durante il trasporto. Le prescrizioni per la determinazione della TDAA sono riportate nell'Appendice A.1, marginale 3103. Tabella 1 - Determinazione della temperatura di regolazione e della temperatura critica -------------------------------------------------------------------- TDDA Temperatura di Temperatura regolazione critica -------------------------------------------------------------------- inferiore o pari a 20 C TDAA meno 20 C TDAA meno 10 C superiore a 20 C e inferiore o pari a 35 C TDAA meno 15 C TDAA meno 10 C superiore a 35 C TDAA meno 10 C TDAA meno 5 C (18) I seguenti perossidi organici sono soggetti ad una regolazione di temperatura durante il trasporto: - i perossidi organici dei tipi B e C aventi una TDAA (minore uguale a) 50 C; - i perossidi organici di tipo D che manifestano un effetto violento o medio al momento del riscaldamento in contenimento ed aventi una TDAA (minore uguale a) 50 C, o che manifestano un effetto debole o nullo al momento del riscaldamento in contenimento ed aventi una TDAA (minore uguale a) 45 C; e - i perossidi organici dei tipi E e F aventi una TDAA (minore uguale a) 45 C. NOTA: le prescrizioni per determinare gli effetti del riscaldamento sotto contenimento sono riportate all'Appendice A1, marginale 3103. (19) La temperatura di regolazione nonche' se del caso la temperatura critica, sono enumerate al marginale 2551. la temperatura reale di trasporto potra' essre inferiore alla temperatura di regolazione dovra' essere determinata in maniera da evitare ogni pericolosa separazione delle fasi. 2551 A. Prossidi organici per i quali la regolazione di temperatura non e' richiesta ----> Vedere tabelle da Pag. 408 a Pag. 414 del S.O. <---- 2551a Il materiale necessario per le prove, per le riparazioni o gli altri oggetti che contengono piccole quantita' delle materie indicate in appresso non sono soggetti alle disposizioni di questa classe previste nel presente annesso o nell'Annesso B, sempre che siano conformi alle seguenti condizioni: a) materie liquide del 1, 3, 5, 7 o 9: 25 ml al massimo per imballaggio interno; b) materie solide del 2, 4 65, 8 o 10: 100 g al massimo per imballaggio interno. Tali quantitativi di materie devono essere trasportati in imballaggi combinati che corrispondano almeno alle condizioni del marginale 3538. La massa lorda totale del collo non deve superare 30 kg. Tali quantitativi di materie possono essere imballati in comune con altri oggetti o materie, sempre che non reagiscano pericolosamente le une con le altre in caso di fuga. Sono considerate come reazioni pericolose: a) una combustione e/o un considerevole sviluppo di calore b) l'emanazione di gas infiammabili e/o tossici; c) la formazione di materie liquide corrosive; d) la formazione di materie instabili. Devono essere rispettate le "Condizioni generali d'imballaggio" del marginale 3500(1), (2) e (5) a (7). 2. prescrizioni A. Collo 1. Condizioni generali d'imballaggio 2552 (1) Gli imballaggi devono soddisfare alle disposizioni dell'Appendice A.5 ed essere costruiti in modo tale che nessun materiale che viene a contatto con il contenuto possa produrre un effetto pericoloso sul contenuto. Il tasso di riempimento non deve essere superiore al 93%. Per gli imballaggi combinati, i materiali di imbottitura devono essere difficilmente infiammabili e non comportare la decomposizione del perossido organico in caso di fuga. (2) I grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) devono soddisfare alle condizioni dell'Appendice A.6. (3) Devono essere utilizzati per le materie e gli oggetti, secondo le disposizioni del marginale 3511 (2) o 3611 (2): imballaggi dei gruppi d'imballaggio II o I, contrassegnati con la lettera "Y" o "X" o grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) del gruppo d'imballaggio II contrassegnati con la lettera "Y". Non possono tuttavia essere utilizzati imballaggi metallici del gruppo d'imballaggio I. NOTA: Per il trasporto dlle materie della classe 5.2. in veicoli-cisterne, cisterne smontabili e contenitori cisterna, vedere Annesso B. 2. Particolari condizioni d'imballaggio per determinati oggetti e materie. 2553 (1) I metodi d'imballaggio per le materie della classe 5.2 sono enumerate alla tabella 2; esse sono designate OP1A a OP8A per materie liquide, e OP1B a OP8B per le materie solide. Le materie viscose il cui tempo di scorrimento misurato a 20 C con la coppella DIN per regolare il flusso di 4mm, supera 10mn (il che equivale ad un tempo di scorrimento di oltre 690 s a 20 C con la coppella Ford n. 4, o a oltre 2,68 x 10 -3 m2/(s) devono essere considerate come materie solide. (2) Le materie e gli oggetti devono essere imballati secondo le indicazioni del marginale 2251 i cui dettagli sono precisati nelle tabelle 2A) e 2B). Puo' essere utilizzato un metodo d'imballaggio per un collo di dimensioni inferiori (Vale a dire con un numero OP inferiore); questa disposizione tuttavia non e' valida per un metodo d'imballaggio per un collo di dimensioni maggiori (vale a dire con un numero OP superiore). (3) I colli muniti di una etichetta conforme al modello N. 01 devono soddisfare le prescrizioni del marginale 2102(4) e (6). 2554 (1) per i perossidi organici o i preparati di perossidi organici che non sono enumerati al marginale 2551, il metodo d'imballaggio appropriato deve essere selezionato secondo la seguente procedura: a) Perossidi organici di tipo B: Il metodo d'imballaggio OP5A deve essere applicato alle materie ed oggetti a condizioni che essi corrispondano ai criteri dell'Appendice A.-1, marginale 3104 (2) (b) in uno degli imballaggi indicati. Se il perossido organico puo' soddisfare questi criteri solo in un imballaggio meno grande di quelli enumerati per il metodo d'imballaggio OP5A o OP5B (vale a dire in uno degli imballaggi enumerati per OP1A a OP4A o OP1B a OP4B), deve essere utilizzato il metodo d'imballaggio corrispondente al numero OP inferiore. b) Perossidi organici di tipo C: Il metodo d'imballaggio OP6A o OP5B deve essere applicato alle materie ed oggetti a condizione che essi corrispondano ai criteri dell'Appendice A.1, marginale 3104 (2) (c) in uno degli imballaggi indicati. Se il perossido organico puo' soddisfare questi criteri solo in un imballaggio meno grande di quelli enumerati per il metodo d'imballaggio OP6A o OP6B, deve essere utilizzato il metodo d'imballaggio corrispondente al numero OP inferiore. c) Perossidi organici di tipo D: Deve essere utilizzato il metodo d'imballaggio OP7A o OP7B. d) Perossidi organici di tipo E: Deve essere utilizzato il metodo d'imballaggio OP8A o OP8B. e) Perossidi organici di tipo F: Deve essere utilizzato il metodo d'imballaggio OP8A o OP8B. 2555 (1) Le materie del 9 b), 10 b) e 20 b) del marginale 2551 possono essere trasportate in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) secondo le condizioni previste dall'autorita' competente del paese di origine qualora quest'ultimo giudichi, in base ai risultati delle prove che questo trasporto puo' essere effettuato senza pericolo. Le prove devono tra l'altro consentire: - di provare che il perossido organico soddisfa le norme di classifica stabilite nell'Appendice A.1, marginale 3104 (2) (f); - di provare la compatibilita' con tutti i materiali che vengono di solito a contatto con la materia durante il trasporto; - di determinare se del caso la temperatura di regolazione e la temperatura critica che si applica al trasporto della materia del GRV previsto, in funzione della TDAA; - di costruire i dispositivi di decompressione d'urgenza se del caso; e - di determinare se particolari prescrizioni siano necessarie. Se il paese di origine non e' parte all'ADR queste condizioni possono essere riconosciute dall'autorita' competente del primo paese parte all'ADR raggiunto dall'invio. ----> Vedere tabelle da Pag. 418 a Pag. 419 del S.O. <---- TRADUZIONE NON UFFICIALE ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA (ADR) IN DATA DEL 30 SETTEMBRE 1987 A GINEVRA (2) I seguenti perossidi organici di tipo F possono essere trasportati in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) del tipo indicato, senza dover corrispondere alle condizioni del capoverso (1) -------------------------------------------------------------------- Materia Tipo Capacita' Temperatura Temperatura di GRV mass. di regolaz. critica -------------------------------------------------------------------- 3109 PEROSSIDO 31HA1 1000 ORGANICO DI TIPO F, LIQUIDO - Perossido di dilauroile, a 42% al massimo, in dispersione stabile in acqua 3119 perssido organico di tipo F, liquido con temperatura di regolazione - Perossidicarbonato di bis (tert-butil-4 31HA1 1000 + 30 C + 35 C -cicloesile) a 42% al massimo, in dispersione stabile in acqua - Perossidicarbonato di dicetile, a 42% 31HA1 1000 + 30 C + 35 C al massimo, in dispersione stabile in acqua - Perossidicarbonato di dinyristile, a 31HA1 1000 + 15 C + 25 C 42% al massimo, in dispersione stabile in acqua -------------------------------------------------------------------- (3) Per evitare una rottura esplosiva dei grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) metallici o compositi ad involucro metallico a pareti piene, devono essere progettati dispositivi d'urgenza per evacuare tutti i prodotti di decomposizione ed i vapori sviluppati durante un'immersione nelle fiamme di una durata di almeno un'ora (densita' del flusso termico: 110 kW/m2) o mediante la decomposizione auto- accelerata. 2556- 2557 3. Imballaggio in comune 2558 Le materie della classe 5.2 non devono essere riunite in uno stesso collo ne' con materie ed oggetti delle altre classi ne' con merci che non sono soggette alle prescrizioni dell'ADR. 4. Iscrizioni ed etichette di pericolo sui colli (Ved. Appendice A.9) 2559 (1) I colli contenenti materie della classe 5.2 devono essere muniti di una etichetta conforme al modello N. 5.2 (2) I colli contenenti perossidi organici del 1, 2, 11 e 12 dovranno inoltre essere muniti di un'etichetta conforme al modello N. 01, a meno che l'autorita' competente non abbia autorizzato la dispensa per il tipo di imballaggio sottoposto a prova, i risultati avendo dimostrato che il perossido organico in questo imballaggio non dimostra alcun comportamento esplosivo (Ved. marginale 2561 (4)). (3) Se una materia e' molto corrosiva o corrosiva secondo i criteri della classe 8 (V. marginale 2800(1)), i colli devono inoltre riportare una etichetta conforme al modello N. 8 qualora cio' sia indicato al marginale 2551 8etichettatura supplementare) o sia prescritto per le condizioni di trasporto riconosciute (V. marginale 2550 (8)). (4) I colli contenenti recipienti fragili non visibili dall'esterno devono essere muniti su due facce laterali opposte, di un'etichetta conforme al modello N. 12. (5) I colli contenenti materie liquide contenute in recipienti le cui chiusure non sono visibili dall'esterno, nonche' i colli che contengono recipienti muniti di sfiatatoi o gli imballaggi muniti di sfiatatoi ma senza imballaggio esterno, devono essere muniti sulle due facce laterali opposte di un'etichetta conforme al modello N. 11. 2560 - B. Menzioni nel documento di trasporto 2561 (1) La designazione della merce nel documento di trasporto deve essere conforme ad uno dei numeri di identificazione ed ad alla categoria collettiva corrispondente sottolineati al marginale 2551 seguita dalla denominazione chimica della materia tra parentesi. Questa designazione deve essere seguita dall'indicazione della classe, dall'ordinale completato dalla lettera) e dalla sigla "ADR" (o "RID") ad esempio: "3108, perossido organico del tipo E solido (perossido di dibenzoile) 5.2, 8 b), ADR. Per il trasporto di rifiuti (Vedere marginale 2000 (4)), la designazione della merce deve essere: "Rifiuto, contiene...", i componenti che hanno determinato la classifica del rifiuto, secondo il marginale 2002 (8) dovendo essere iscritti con le loro denominazioni chimiche, per es. "Rifiuto, contiene 3107 perossido organico di tipo E, liquido (acido perossiacetico) 5.2 7 b) ADR" In linea di massima non sara' necessario citare piu' di due componenti che hanno un ruolo determinante in funzione dei pericoli che caratterizzano il rifiuto. 2561 (2) Quando il trasporto di materie e di oggetti e' effettuato alle condizioni stabilite dall'autorita' competente (Ved. marginali 2550 (8), 2555 (1) e Appendice B.1a/B.1b 21 x 511) la seguente menzione deve essere riportata nel documento di trasporto: "Trasporto effettuato secondo il marginale 2561 (2)" Un esemplare della decisione dell'autorita' competente deve essere allegato al documento di trasporto assieme alle condizioni di trasporto. (3) Se un campione di un perossido organico e' trasportato secondo il marginale 2550 (9), la seguente menzione deve essere riportata nel documento di trasporto: "Trasporto effettuato secondo il marginale 2561 (3)" (4) Se l'autorita' competente ha autorizzato la dispensa dall'etichetta conforme al modello N. 01 secondo il marginale 2559(2), la seguente menzione deve essere riportata nel documento di trasporto: "L'etichetta di pericolo conforme al modello N. 01 non e' necessaria" (5) Quando sono trasportati perossidi organici di tipo G (V. Appendice A.1, marginale 3104 (2)g)), la seguente menzione puo' essere riportata nel documento di trasporto: "Materia non soggetta alla classe 5.2" (6) Per i perossidi organici soggetti a temperatura di regolazione, i seguenti elementi devono essere riportati nel documento di trasporto: "Temperatura di regolazione:....Gradi Centigradi Temperatura critica:.......Gradi Centigradi 2562- 2566 C. Imballaggi vuoti 2567 (1) Gli imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 31, devono essere chiusi nello stesso modo e presentare le stesse garanzie di tenuta stagna come se fossero pieni. (2) Gli imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, non ripuliti, del 31, devono essere muniti delle stesse etichette di pericolo come se fossero pieni. (3) La designazione nel documento di trasporto deve essere conforme ad una delle denominazioni sottolineate al 31, ad esempio: "Imballaggi vuoti, 5.2, 31 ADR". Nel caso di veicoli cisterna vuoti, di cisterne smontabili vuote e di contenitori cisterna vuoti e non ripuliti, questa designazione deve essere completata dall'indicazione "Ultima merce caricata" nonche' dalla denominazione chimica e dall'ordinale dell'ultima merce caricata, per esempio: "Ultima merce caricata: 3109 perossido organico di tipo F, liquido (idroperossido di tert-butile), 9b)". 2568- 2599 2431 7 Le materie organiche solide spontaneamente infiammabili, tossiche e le miscele di materie organiche solide spontaneamente infiammabili, tossiche, come preparati e rifiuti che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3128 solido surriscaldante organico, tossico n.s.a.; c) 3128 solido surriscaldante organico, tossico n.s.a. NOTA: per i criteri di tossicita' vedere la nota di pie' di pagina 1/ al marginale 2600(1). 8 Le materie organiche liquide spontaneamente infiammabili tossiche e e le soluzioni di materie organiche spontaneamente infiammabili, tossiche come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3184 liquido surriscaldante organico, tossico n.s.a. c) 3184 liquido surriscaldante organico, tossico n.s.a. NOTA: per i criteri di tossicita', vedere la nota a pie' di pagina 1/ al marginale 2600(1). 9 Le materie organiche solide spontaneamente infiammabili, cor- rosive e le miscele di materie organiche solide spontaneamente infiammabili, corrosive (come preparati e rifiuti che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3126 solido surriscaldante organico, corrosivo n.s.a. c) 3126 solido surriscaldante organico, corrosivo n.s.a. NOTA: per i criteri di corrosivita', vedere la nota a pie' di pagina 1/ al marginale 2800(1). 10 Le materie liquide spontaneamente infiammabili, corrosive e le soluzioni di materie organiche spontaneamente infiammabili, corrosive (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3185 liquido surriscaldante organico, corrosivo n.s.a. c) liquido surriscaldante organico, corrosivo n.s.a. NOTA: per i criteri di corrosivita', veder la nota a pie' di pagina 1/ al marginale 280081). B. Materie inorganiche spontaneamente infiammabili 11 Il fosforo: a) 1381 fosforo bianco o giallo, secco o 1381 fosforo bianco o giallo, ricoperto d'acqua o 1381 fosforo bianco o giallo in soluzione. NOTA: 2447 fosforo bianco o giallo disciolto e' una materia del 22. 12 I metalli e le leghe di metalli sotto forma di polvere, pulviscolo o granulare o sotto un'altra forma spontaneamente infiammabile: a) 1854 bario, leghe piroforiche di, 1855 calcio piroforico o 1855 calcio, leghe piroforiche di, 2008 zirconio in polvere secco, 2545 afnio in polvere allo stato secco, 2546 titano in polvere secco, 2881 catalizzatore metallico allo stato secco, 1383 metalli piroforici n.s.a. o 1383 leghe piroforiche, n.s.a., b) 1378 catalizzatore metallico umidificato con eccesso visibile di liquido, 2008 zirconio in polvere secco, 2545 afnio in polvere secco, 2546 titanio in polvere secco, 2881 catalizzatore metallico secco, 3189 polveri metalliche surriscaldanti n.s.a. NOTA ad a) e b) I numeri d'identificazione 1378 e 2881 includono solo i catalizzatori metallici base di nichel, di cobalto, di rame, di manganese o di loro combinazioni. c) 1832 zirconio, detriti di, 2008 zirconio in polvere secco, 2009 zirconio secco, sotto forma di fogli, di fasce o di filo (aventi uno spessore inferiore a 18 um) 2545 afnio in polvere secco, 2546 titanio in polvere secco, 2793 ritagli, trucioli, detriti metallici o prodotti della rifinitura di metalli ferrosi in forma surriscaldante, 2881 catalizzatore metallico allo stato secco, 3189 polveri metalliche surriscaldanti n.s.a. NOTA 1: 2856 prodotti finiti di zirconio solventi uno spessore di 18 um o piu' sono materie della classe 4.1 (Ved. marginale 2401, 13 C) NOTA 2: 136 polveri di afnio, 1352 polveri di titanio o 1358 polveri di zirconio umidificate con almeno il 25% d'acqua, sono materie della classe 4.1 (Vedere il marginale 2401, 13) NOTA 3: La polvere ed il pulviscolo di metalli non tossici sotto forma non spontaneamente infiammabili ma che tuttavia a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili, sono materie della classe 4.3 (V. marginale 2471, 13) 13 I solfuri, idrogenosolfuri e dithioniti allo stato spontaneamente infiammabile: b) 1382 solfuro di potassio anidro o 1382 solfuro di potassio con meno di 30% d'acqua di cristallizzazione, 1384 ditionite di sodio (idrosolfito di sodio), 1385 solfuro di sodio anidro o 1385 solfuro di sodio con meno del 30% d'acqua di cristallizzazione, 1923 (ditionite di calcio (idrosolfito di calcio), 1929 ditionite di potassio (idrosolfito di potassio) 2318 idrogenosolfuro di sodio con meno del 25% d'acqua di cristallizzazione; NOTA: Il solfuro di potassio ed il solfuro di sodio con almeno il 30% d'acqua di cristallizzazione e l'idrogenosolfuro di sodio con almeno il 25% d'acqua di cristallizzazione sono materie della classe 8 (V. marginale 2801, 45) b) c) 3174 disolfuro di titanio 14 I sali metallici e gli alcolati non tossici e non corrosivi allo stato spontaneamente infiammabile: b) 3205 alcolati di metalli alcalino-terrosi n.s.a.; c) 3205 alcolati di metalli alcalino-terrosi, n.s.a. 15 I sali metallici e gli alcolati corrosivi allo stato spontaneamente infiammabile: a) 2441 tricloruro di titanio piroforico o 2441 tricloruro di titanio in miscela, piroforico; b) 1431 metilato di sodio, 3206 alcolati di metalli alcalini n.s.a. c) 3206 alcolati di metalli alcalini n.s.a. NOTA: il tricloruro di titanio o il tricloruro di titanio in miscele non spontaneamente infiammabili, sono materie della classe 8 ((v. marginale, 22 B)). 16 Le materie inorganiche solide spontaneamente infiammabili non tossiche e non corrosive e le miscele di materie inorganiche solide, spontaneamente infiammabili non tossiche e non cor- rosive (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: a) 3200 solido piroforico inorganico, n.s.a.; b) 2004 diamidemagnesio, 3190 solido surriscaldante inorganico, n.s.a.; c) 1376 ossido di ferro residuo o 1376 detriti di ferro residuale proveniente dalla purificazione del gas di citta', 2210 maneb (etilene bis dithiocarbammato-1, 2 manganese oppure 2210 preparati di maneb contenenti almeno 60% di manebe, 3190 solido surriscaldante inorganico n.s.a. NOTA: 2968 maneb o 2968 preparati di maneb stabilizzati contro il surriscaldamento e che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili, sono materie della classe 4.3 (Ved. marginale 2471, 20 C). 2431 17 Le materie inorganiche liquide spontaneamente infiammabili non tossiche e non corrosive e le soluzioni di materie inorganiche spontaneamente infiammabili non tossiche e non corrosive (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: a) 2870 boroidruro di alluminio o 2870 boroidruro di alluminio contenuto in motori, 3194 liquido piroforico inorganico, n.s.a. NOTA 1: Per queste materie sono applicabili particolari condizioni d'imballaggio (Vedere marginale 2433) NOTA 2: Gli altri idruri di metalli sotto forma infiammabile sono materie della classe 4.1 (V. marginale 2401, 14) NOTA 3: Gli idruri di metalli che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili sono materie della classe 4.3 (Vedere marginale 2471, 16). b) 3186 liquido surriscaldante inorganico, n.s.a. c) 3186 liquido surriscaldante inorganico, n.s.a. 18 Le materie inorganiche solide spontaneamente infiammabili tossiche e le miscele di materie inorganiche solide spontaneamente infiammabili, tossiche (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3191 solido surriscaldante inorganico, n.s.a. c) 3191 solido surriscaldante inorganico, n.s.a. NOTA: per i criteri di tossicita', veder la nota a pie' di pagine 1/ al marginale 260081). 19 Le materie inorganiche liquide spontaneamente infiammabili tossiche e le soluzioni di materie inorganiche spontaneamente infiammabili, tossiche (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: a) 1380 pentaborano NOTA: Particolari condizioni d'imballaggio sono applicabili per questa materia (V. marginale 2433). b) 3187 liquido surriscaldante inorganico, tossico n.s.a. c) 3187 liquido surriscaldante inorganico, tossico, n.s.a. NOTA: per i criteri di tossicita', veder la nota a pie' di pagina 1/ al marginale 2600(1). 2431 20 Le materie inorganiche solide spontaneamente infiammabili corrosive e le miscele di materie inorganiche solide spontaneamente infiammabili, corrosive (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3192 solido surriscaldante inorganico, corrosivo n.s.a. b) 3192 solido surriscaldante inorganico, corrosivo n.s.a. NOTA: per i criteri di corrosivita', Veder la nota a pie' di pagina 1/ al marginale 2800(1). 21 Le materie inorganiche liquide spontaneamente infiammabili, corro- sive e le soluzioni di materie inorganiche spontaneamente infiammabili corrosive (come preparati e rifiuti) che non possono essere classificate in altre categorie collettive: b) 3188 liquido surriscaldante inorganico, corrosivo n.s.a. Nota: per i criteri di corrosovita', v. la nota a pie' di pagina 1/ al marginale 2800(1). 22 2447 fosforo bianco o giallo, disciolto. C. Combinazioni organometalliche spontaneamente infiammabili NOTA 1: Le combinazioni organometalliche, nonche' le loro soluzioni che non sono spontaneamente infiammabili, ma che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili, sono materie della classe 4.3 (V. marginale 2471, 3). NOTA 2: Le soluzioni infiammabili che contengono combinazioni organometalliche spontaneamente infiammabili e che, a contatto con l'acqua non sviluppano gas infiammabili, sono materie della classe 3. NOTA 3: Per le materie dal 31 al 33 sono applicabili particolari condizioni d'imballaggio (V. marginale 2433) CLASSE 6.1 2600 (1) Nota a pie' di pagina 1). La seconda frase ha il seguente tenore:: "Le materie, miscele e soluzioni non menzionate espressamente, nonche' tutte le materie e preparati utilizzati come pesticidi dal 71 all'88 devono essere classificate sotto un ordinale corrispondente ed una lettera corrispondente in base ai seguenti criteri: 2601 15 c) Inserire:: "il bromoclorometano" 17 c) Cancellare: "l'esacloroetano 2601 C. Composti organometallici e carbonili La seconda frase della Nota 2 diviene Nota 3. Nota 2, invece di "3" leggere "31 a 33". Nota 3, invece di "2 c)" leggere "3". 42 a) La materia e' soppressa e sostituita da: "..." 43 Il titolo ha il seguente tenore: "I preparati di fosfuri con additivi per ritardare lo sviluppo di gas infiammabili". NOTA 1 ha il tenore seguente: " NOTA 1: Questi preparati sono ammessi al trasporto solo se contengono additivi per ritardare lo sviluppo di gas infiammabili". La fine della Nota 2 deve leggersi: "...di materie della classe 4.3 (V. marginale 2471, 18)". 44 Cancellare questo ordinale con tutte le indicazioni. 52 b) Aggiungere "nitrato di mercurio II" e "nitrato di mercurio". 53 b) Cancellare "...." e inserire: "nitrato di tallio". 54 Aggiungere: "NOTA: il Nitrato di berillio e' una materia della classe 5.1(V. marginale 2501, 29 b))" 58 Sostituire alla fine della NOTA 2 "4" con "29". 59 Idem 60 Sostituire alla fine della NOTA 1 "4", 7, 8 e 9" con "29" 62 Sostituire alla fine della NOTA 1 "4 e 7" con "29". 91 Aggiungere dopo imballaggi vuoti compresi "i grandi recipienti alla rinfusa (GRV) vuoti" Sopprimere "ed i piccoli contenitori alla rinfusa vuoti" ed aggiungere "e" davanti a "contenitori-cisterna vuoti". 2602 (3) Sostituire "3600 (3)" con "3611 (2)". 2606 (2) Sostituire "anche" con "inoltre": La fine ha il seguente tenore: "....(GRV metallici secondo il marginale 3622 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa di plastica rigida secondo il marginale 3624 oppure in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) compositi con un recipiente interno di plastica rigida secondo il marginale 3625". (2) Sostituire "anche" con "inoltre". (4) c) Ha il seguente tenore: "...(GRV) flessibili secondo il marginale 3623 ad eccezione....e 13M1, o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) compositi con un recipiente interno di plastica flessibile secondo il marginale 3625, o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di cartone secondo il marginale 3626 o dilegno secondo il marginale 3627 a condizione che si tratti di un carico completo o di grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) flessibili palettizzati." 2607 (2) Sostituire "anche" con "inoltre". La fine ha lo stesso tenore che in 2606 (2) (3) c) Ha il seguente tenore: "...(GRV) flessibili secondo il marginale 3623 ad eccezione.... e 13M1 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) compositi con un recipiente interno di plastica flessibile secondo il marginale 3625 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di cartone decondo il marginale 3626 o di legno secondo il marginale 3627". 2609 Sostituire "3607(5)" con "3601(6)" 2612 (1) Aggiungere il sottotitolo "Etichette di pericolo" sopra questo testo e sopprimere la seconda frase. (2) Cancellare la seconda frase. (3) Modificare questo capoverso aggiungendo: "...e quelli contenenti nitrato di tallio del 53 con un'etichetta conforme al modello N. 05". Cancellare "e" dopo "N.3". 2614 (1) La seconda frase ha il tenore seguente: "Quando la materia non e' indicata nominativamente, deve essere riportata la sua denominazione chimica 1/". Alla terza frase, cancellare "sottolineata e": L'ultima frase ha il tenore seguente: "Nel trasporto di soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti) che contengono vari componenti soggetti all'ADR, non e' in generale necessario citare piu' di due componenti che hanno un ruolo determinante per il pericolo o i pericoli che caratterizzano le soluzioni e le miscele". (3) Sopprimere questo capoverso e ri-numerare il capoverso (4). 2622 (4) Sopprimere la seconda frase. CLASSE 6.2 2664 Aggiungere il sotto-titolo "Etichette di pericolo" sopra questo testo. 2666 Nella terza frase, sopprimere "sottolineate e". 2673 Sopprimere l'ultima frase. CLASSE 7 2700 (1) a) Aggiungere dopo "marginale 2701": "oppure assegnati ad una categoria n.s.a. di questo marginale". 2701 (1) E' soppressa la nota a pie' di pagina 4/ ed e' parimenti soppresso per quattro volte il riferimento 4/. Rinumerare le note 5/ a 11/, 4/ a 10/. 2702 13 a) leggere "2710 e 3712". 2703 Rubrica 7.a) ha il seguente tenore: "I colli muniti di una etichetta conforme ai modelli Nn. 7A, 7B o 7C non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con colli muniti di una etichetta conforme ai modelli Nn. 1, 1.4, 1.5 o 0.1". Nelle categorie 8 a), 8 b) e 9 a), sostituire "Modello N. 5" con "Modello N. 05". 2704 Schede 1 a 13: numero 10 Documento di trasporto: sopprimere la sottolineatura della parte o delle parti di frasi tra virgolette sottolineate e sopprimere la seguente frase:" "Questa designazione deve essere sottolineata". Scheda 1, Categoria 2: sopprimere la lettera d). Sopprimere il rientro, leggere "non devono essere". Scheda 4, aggiungere dopo la Nota 1, la seguente Nota 2 (l'attuale Nota 2 diviene Nota 3): "Nota 2 a) Gli imballaggi vuoti non ripuliti che, a causa di danneggiamento o di altre difettosita' meccaniche, non possono piu' essere chiusi in modo sicuro, devono essere trasportati con un sistema speciale (Schema 13) se non possono essere trasportati in altri imballaggi secondo le disposizioni di questa classe; b) gli imballaggi vuoti non ripuliti la cui contaminazione interna non fissa (attivita' dei contenuti residui) supera i valori limite indicati nella categoria 1 c) possono essere trasportati solo come colli secondo le varie schede (marginale 2701, categoria 3) in funzione della quantita' e della forma della loro attivita' residua e della contaminazione; c) gli imballaggi vuoti che sono stati ripuliti in modo tale che non sussista alcuna contaminazione superiore al valore di 04 bq/cm2 (10-5 (micron)Ci/cm2) per gli emettitori beta e gamma e di 0,04 bq/cm2 (10-6 (micron)Ci/cm2) per gli emettitori alfa e che non contengono materie radioattive aventi un'attivita' specifica superiore a 70 kBq/kg (2 nCi/g) non sono piu' soggetti alle prescrizioni di questa classe. 2716 L'ultima fila ha il seguente tenore: -------------------------------------------------------------------- 1 2 3 4 5 6 -------------------------------------------------------------------- Collo del Tipo B (U), Collo del Tipo B (M), e colli contenenti materie 3755 fissili che soddisfanno le norme dell'ADR applicabili al 31.12.1989 si si Vedere Nota I -------------------------------------------------------------------- CLASSE 8 2801 4 Nella Nota, sostituire "72,5%" con "72% (due volte) e sostituire "(V. marginale 2501, 3)" con " (V. marginale 2501, 3 a))". 11 b) Modificare la nota come segue: "il triossido di cromo anidro e' una materia della classe 5.1 (Vedere marginale 2501, 31 b))". 26 Sopprimere le materie enumerate sotto a) del 26, vale a dire: il pentafluoruro di bromo ed il trifluoruro di bromo e mantenere questa categoria come segue: "a)..." Sostituire "NOTA" con "NOTA 1". Aggiungere: "NOTA 2: Il pentafluoruro di bromo, il trifluoruro di bromo ed il pentafluoruro di iodio sono materie della classe 5.1 (Vedere marginale 2501, 5):" 37 La Nota ha il seguente tenore: "NOTA: i clorosilani che a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili sono materie della classe 4.3 (Vedere marginale 2471, 1)". 41 c) ha il seguente tenore: "c) la calce di sodio contenente oltre il 4% di idrossido di sodio. NOTA: La calce di sodio che non contiene oltre il 4% di idrossido di sodio non e' soggetta alle prescrizioni dell'ADR". 45 b) Sostituire "6 c)" con "13" nella parentesi della NOTA. 61 Modificare la prima linea come segue: "Le soluzioni di clorito e di ipoclorito come: 2801 b) Dopo "...16% o piu' di cloro attivo" sopprimere il punto e virgola ed aggiungere: "le soluzioni di clorito di sodio aventi un titolo superiore al 5% di cloro attivo". Sostituire "NOTA" con NOTA 1". Modificare la Nota 1 come segue: "Le soluzioni di clorito e di ipoclorito..." e aggiungere due nuove note: "NOTA 2: I cloriti solidi sono materie della classe 5.1. (V. marginale 2501.14) NOTA 3: Gli ipocloriti solidi sono materie della classe 5.1 (V. marginale 2501, 15 e 29)" 62 Sopprimere tutta la categoria "le soluzioni di perossido d'idrogeno" e le "Note". Aggiungere: "(Riservato)". 71 Aggiungere dopo "contenitori-cisterna vuoti: nonche' i veicoli per il trasporto alla rinfusa vuoti 2802 (3) Sostituire "3600 (3)" con "3611 (2)". 2804 (2) Sostituire "ugualmente" con "inoltre". 2805 (1) Nota 2: sopprimere ", 26 a)". 2806 (2) Sostituire "anche" con "inoltre". La fine ha il seguente tenore: "...(GRV) metallici secondo il marginale 3622 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di plastica rigida secondo il marginale 3624 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) compositi con un recipiente interno di plastica rigida secondo il marginale 3625". (3) c) Ha il seguente tenore: "....(GRV) flessibili secondo il marginale 3623 ad eccezione... e 13M1, o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) compositi con un recipiente interno di plastica flessibile secondo il marginale 3625 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di cartone secondo il marginale 3626 o di legno secondo il marginale 3627, a condizione che si tratti di un carico completo o di grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) flessibili palettizzati." 2807 (2) Sostituire "anche" con "inoltre": La fine ha lo stesso tenore che in 2806(2). (3) c) Ha il seguente tenore: "....(GRV) flessibili secondo il marginale 3623 ad eccezione... e 13M1, o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) compositi con un recipiente interno di plastica flessibile secondo il marginale 3625 o in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) di cartone secondo il marginale 3626 o di legno secondo il marginale 3627." 2808 Cancellare "o 62" e sostituire "3607(5)" con "3601(6)". 2812 Aggiungere il sotto-titolo "Etichette di pericolo" sopra questo testo, E' soppresso l'attuale capoverso (2). L'attuale capoverso (3) e' rinumerato (2) e riceve il seguente tenore: "I colli che contengono ...modello N. 3 e quelli che contengono... del 6, 7, 24 a 26 e 44 con una etichetta conforme al modello N. 6.1". I presenti capoversi (4) e (5) sono rinumerati (3) e (4). 2814 (1) La seconda frase ha il seguente tenore: "Se la materia non e' nominativamente indicata, deve essere riportata la sua denominazione chimica". Alla terza frase, cancellare "sottolineata e". L'ultima frase ha il seguente tenore: "All'atto del trasporto di soluzioni e di miscele (come preparati e detriti) che contengono vari componenti regolamentati dall'ADR, non sara' in linea di massima necessario citare piu' di due componenti aventi un ruolo determinante in funzione del pericolo o dei pericoli che caratterizzano le soluzioni e le miscele". 2822(3) Sopprimere la seconda frase. TRADUZIONE NON UFFICIALE ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA (ADR) IN DATA DEL 30 SETTEMBRE 1987 A GINEVRA CLASSE 9 2901 1 La Nota 2 e' soppressa e la Nota 1 diviene "NOTA". 2 e 3 Hanno il tenore seguente: "2" I difenili e terfenili policlorati (PBC) e PCT) e polialogenati nonche' le miscele che contengono queste materie: b) 2315 difenili policlorati, 3151 difenili polialogenati liquidi oppure 3151 terfenili polialogenati liquidi, 3152 difenili polialogenati solidi o 3152 terfenili polialogenati solidi NOTA: Le miscele di un tenore in PCB o PCT non superiori a 50 mg/kg non sono soggette alle prescrizioni dell'ADR. 3 Gli apparecchi, come i trasformatori, i condensatori e gli apparecchi idraulici che contengono materie o miscele del 2 b)" La Sezione "C" diviene "F". Aggiungere le seguenti nuove sezioni C ad E: "C: MATERIE CHE SVILUPPANO VAPORI INFIAMMABILI 2901 4 I polimeri espansibili contenenti liquidi infiammabili aventi un punto d'infiammabilita' non superiore a 55 C come: c) 2211 polimeri espansibili in granulati che sviluppano vapori infiammabili. D. Pile al litio. NOTA: Particolari condizioni d'imballaggio si applicano a questi oggetti (V. marginale 2906) 5 3090 pile al lito, 3091 pile al litio contenute in un dispositivo speciale. NOTA 1: Ciascun elemento non deve contenere oltre 12 g di litio. La quantita' di litio contenuto in ciascuna delle pile non deve superare 500 g. Con l'accordo dell'autorita' competente del paese d'origine, la quantita' di litio per elemento puo' raggiungere 60 g. al massimo ed un collo puo' contenere fino a 2500 g. di litio; l'autorita' competente stabilisce le condizioni di trasporto nonche' il tipo e la portata della prova. Se il paese di origine non e' Parte dell'ADR, l'accordo dovra' essere riconosciuto dall'Autorita' competente del primo paese Parte dell'ADR raggiunto dall'invio. NOTA 2: Gli elementi e le pile devono essere equipaggiate con un dispositivo efficace per prevenire i corto-circuiti esterni. Ciascun elemento e ciascuna pila devono avere uno sfiatatoio di sicurezza o essere concepiti in modo da impedire una rottura violenta in condizioni normali di trasporto. Le pile che contengono elementi o serie di elementi collegati parallelamente devono essere attrezzate con diodi per prevenire inversioni di corrente. Le pile contenute in un dispositivo devono essere protette dai corto-circuiti e saldamente fissate. NOTA 3 Gli elementi e le pile devono essere progettati e costruiti in modo da poter sostenere le seguenti prove: Prova N. 1: L'elemento o la pila devono essere soggetti ad una prova di stabilita' al calore ad una temperatura di 75 C per un periodo di 48 ore e non devono presentare alcun segno di deformazione di dispersione o di riscaldamento interno. Questa prova deve essere effettuata su almeno 10 elementi e su una pila di ciascun tipo selezionato nella produzione di ogni settimana. Prova N. 2: Un corto circuito intenzionale deve rendere gli elementi o le pile inerti, preferibilmente senza decompressione (utilizzare dispositivi di fusione interni). Se avviene una decompressione, occorre collocare una fiamma viva davanti ai vapori causati dalla decompressione per verificare che non vi sia rischio di esplosione. 2901 NOTA 3: Questa prova deve essere effettuata su almeno tre elementi e su una pila di ciascun tipo selezionato nella produzione di ogni settimana. NOTA 4: Gli elementi che si sono scaricati al punto che la tensione a circuito aperto e' inferiore a 2 volt o ai due terzi della tensione dell'elemento non scarico (a seconda della piu' bassa di queste due tensioni) o le pile contenenti uno o piu' elementi di questo tipo non sono ammesse al trasporto. NOTA 5: Gli elementi di pile contenuti in un dispositivo non devono poter scaricarsi durante il trasporto al punto che la tensione a circuito aperto scenda sotto 2 volt o sotto i due terzi della tensione dell'elemento non scarico, a seconda della piu' bassa di queste due tensioni. NOTA 6: Gli oggetti del 5 che non soddisfanno questi requisiti non sono ammessi al trasporto. E. Mezzi di salvataggio NOTA: Particolari condizioni d'imballaggio si applicano a questi oggetti (Vedere marginale 2907). 6 2990 mezzi di salvataggio auto-gonfiabili: come rampe di evacuazione, attrezzature di sopravvivenza per l'aeronautica e mezzi di salvataggio marittimi. NOTA: Questi mezzi comportano un rischio se il dispositivio di auto-gonfiamento scatta durante il trasporto; possono inoltre contenere a mo' di attrezzature uno o piu' degli oggetti o materie dell'ADR in appresso: artifici di segnalamento della classe 1, come: segnali fumogeni o artifici illuminanti; gas non infiammabili non tossici della classe 2; materie infiammabili delle classi 3 o 4.1; perossidi organici della classe 5.2 come componenti delle cas- sette per riparazioni; accumulatori elettrici della classe 8. 7 3072 mezzi di salvataggio non auto-gonfiabili muniti di uno o piu' dei seguenti oggetti o materie dell'ADR. artifici di segnalamento della classe 1, come: segnali fumogeni o artifici illuminanti; gas non infiammabili non tossici della classe 2, materie infiammabili delle classi 3 o 4.1; perossidi organici della classe 5.2 come componenti delle cas- sette per riparazioni; accumulatori elettrici o materie corrosive solide della classe 8. F. Imballaggi vuoti 2901 L'attuale Nota diviene la NOTA 1. Aggiungere la seguente nuova NOTA 2: NOTA 2: I recipienti di contenimento (vasche di contenimento) vuoti, non ripuliti per gli apparecchi del 3, non sono ammessi al trasporto". 11 Ha il tenore seguente: 11 "Imballaggi vuoti, compresi i grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) vuoti, i veicoli cisterna vuoti, le cisterne smontabili vuote ed i contenitori-cisterna vuoti non ripuliti, che hanno contenuto materie del 1 e del 2. 2901a) (1) Sostituire "del 1 e del 2" con "del 1, e 4". (2) Aggiungere il seguente nuovo capoverso (2) "(2) Non sono inoltre soggette alle prescrizioni previste per questa classe nel presente annesso e nell'annesso B, le seguenti materie ed oggetti del 1: a) l'amianto immerso o fissato in un materiale elastico naturale o artificiale (come cemento, plastica, asfalto, resina o minerale) in modo tale che quantita' tossiche di fibre e di amianto respirabili non possano fuoruscire durante il trasporto; b) gli articoli manufatti che contengono amianto se sono imballati in modo tale che quantita' tossiche di fibre di amianto respirabili non possano fuoruscire durante il trasporto. (3) Testo dell'attuale capoverso (2). (4) Aggiungere il nuovo capoverso (4) seguente: (4) Le pile al litio del 5 che sono conformi alle prescrizioni in appresso ed i dispositivi che contengono unicamente pile di questo tipo non sono soggette alle prescrizioni previste per questa classe nel presente annesso e nell'annesso B: a) ciascun elemento a catodo liquido conterra' al massimo lo 0,5 di litio o di lega di litio e ciascun elemento a catodo solido conterra' al massimo 1 g. di litio o di lega di litio; b) ciascuna pila a catodo solido conterra' al massimo una quantita' totale di 2 g. di litio o di lega di litio e ciascuna pila a catodo liquido conterra' al massimo una quantita' totale di 1 g. di litio o di lega di litio; c) ciascun elemento o pila contenente un catodo liquido deve essere sigillato ermeticamente; d) e' necessario separare gli elementi in modo da impedire i corto-circuiti: e) occorre separare le pile in modo da impedire i corto- circuiti ed imballarle in imballaggi solidi, salvo se sono sistemate in dispositivi elettronici; f) se una pila a catodo liquido contiene piu' dello 0,5 g di litio o di lega di litio, o se una pila a catodo solido contiene piu' di 1 g di litio o di lega di litio, essa non deve contenere liquido o gas considerati tossici, a meno che tale liquido o gas, se fuoriesce, non venga completamente assorbito o neutralizzato da altre materie che fanno parte della fabbricazione della pila". 2902 (2) Aggiungere il nuovo capoverso (2) seguente: (2) in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) devono soddisfare le condizioni dell'Appendice A.6". (3) Testo dell'attuale capoverso (2) con le seguenti modifiche: Prima riga: "marginali 2900 e 3511 (2) o 3611 (2) (2): " ; Primo sotto-capoverso: aggiungere dopo "X" : " o dei grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) del gruppo d'imballaggio II, contrassegnati con la lettera "Y". Secondo sotto-capoverso: aggiungere dopo "X" : " o dei grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) del gruppo d'imballaggio III o II, contrassegnati con la lettera "Z" o "Y". 2903 81) Aggiungere: "; oppure g) in GRV metallici secondo il marginale 3622, in GRV di plastica rigida secondo il marginale 3624 o in GRV compositi con un recipiente interno di plastica rigida secondo il marginale 3625". (2) Aggiungere: "; oppure c) in GRV compositi con un recipiente interno di plastica flessibile secondo il marginale 3625, in GRV flessibili secondo il marginale 3623, in GRV di cartone secondo il marginale 3626 o in GRV di legno secondo il marginale 3627, a condizione che si tratti di un carico completo." 2904 (1) Aggiungere: "; oppure i) in GRV metallici secondo il marginale 3622, in GRV di plastica rigida secondo il marginale 3624 o in GRV compositi secondo il marginale 3625". (2) Aggiungere: "; oppure c) in GRV flessibili secondo il marginale 3623, in GRV di cartone secondo il marginale 3626 o in GRV di legno secondo il marginale 3627". NOTA. I GRV secondo il marginale 3626 che contengono materie del 4 c) e che sono trasportati come carico completo sono sottoposti solo alle prescrizioni del marginale 3621 (1) a (3), (5) e (6). (3) Le materie del 4 c) possono inoltre essere imballate in imballaggi ben chiusi ed a tenuta stagna conformi ai marginali 3500 (1), (2) e (5) a (7)." 2905 (2) Sostituire "anche" con "inoltre". 2906 (nuovo) "2906 (1) Gli oggetti del 5 devono essere imballati in: a) casse di legno naturale secondo il marginale 3527, di legno compensato secondo il marginale 3528 o di cartone secondo il marginale 3530; oppure b) di fusti a coperchio amovibile di legno compensato secondo il marginale 3523, di cartone secondo il marginale 3525 o di plastica secondo il marginale 3526; oppure c) di imballaggi combinati che includono imballaggi interni di cartone ed imballaggi esterni di acciaio o di alluminio secondo il marginale 3538. Gli imballaggi interni devono essere separati gli uni gli altri nonche' dalle superfici interne degli imballaggi interni con un materiale di imbottitura incombustibile di almeno 25 mm. di spessore. Gli imballaggi devono essere conformi ad un tipo di costruzione provato e riconosciuto secondo l'Appendice A.5 per il gruppo d'imballaggio II. Nessun imballaggio unico e nessun imballaggio interno di un imballaggio combinato devono contenere piu' di 500 g. di litio (Vedere tuttavia il marginale 2901, 5, Nota 1). 2906 (2) Le pile al litio del 5 devono essere imballate e sistemate in modo da evitare spostamenti che potrebbero causare corto-circuiti. (3) I dispositivi che contengono pile al litio del 5 devono essere fissati in maniera da evitare ogni spostamento nell'imballaggio, ed essere imballati in modo da impedire ogni attivazione incidentale durante il trasporto. 2907 (nuovo) "2907 (1) I mezzi di salvataggio del 6 devono essere imballati separatamente in imballaggi esterni solidi. (2) Le materie e gli oggetti dell'ADR contenuti nei mezzi di salvataggio del 6 o del 7 devono essere imballati in imballaggi interni. Tali imballaggi interni devono essere sistemati in modo da prevenire ogni spostamento all'interno dei mezzi. (3) I gas non infiammabili non tossici della classe 2 devono essere contenuti in bombole conformi al marginale 2022 che possono essere attaccate sul mezzo di salvataggio. (4) Gli artifici di segnalamento della classe 1 devono essere imballati in imballaggi interni di plastica o di cartone. (5) I fiammiferi non "di sicurezza" della classe 4.1 (marginale 2401, 2 c) N. 1331) devono essere imballati in imballaggi interni per prevenire ogni spostamento". 2912 Ha il tenore seguente: "Iscrizioni (1) I colli che contengono materie del 4 c) riporteranno la seguente iscrizione: "Tenere in disparte da una fonte di infiammazione". Questa iscrizione sara' redatta in una lingua ufficiale del paese di partenza ed inoltre, se questa lingua non e' l'inglese, il francese o il tedesco, in inglese, in francese o in tedesco, a meno che eventuali accordi conclusi tra i paesi interessati al trasporto non dispongano diversamente. Etichette di pericolo (2) I colli che contengono materie o oggetti di questa classe, ad eccezione delle materie del 4 c), saranno muniti di una etichetta conforme al modello N. 9. (3) I colli che contengono materie del 2b) aventi un punto di infiammabilita' inferiore o pari a 55 C saranno inoltre muniti di una etichetta conforme al modello N. 3 (4) I colli che contengono oggetti del 6 o del 7 saranno muniti di una etichetta conforme al modello N. 9 solo se l'oggetto e' interamente nascosto dall'imballaggio o dalla gabbia o in altro modo che ne impedisca l'identificazione. (5) I colli contenenti recipienti fragili non visibili dall'esterno saranno muniti su due facce laterali opposte di un'etichetta conforme al modello N. 12. 2912 (6) i colli che contengono materie liquide racchiuse in recipienti le cui chiusure non sono visibili dall'esterno saranno nuniti, su due facce laterali opposte, di una etichetta conforme al modello N. 11." 2914 Il testo attuale diviene il paragrafo (1). Nella seconda frase, cancellare "sottolineata e". L'ultima frase ha il seguente tenore: "per il trasporto di soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti) che contengono piu' componenti soggetti all'ADR non sara' in linea di massima necessario citare piu' di due componenti che hanno un ruolo determinante per il pericolo o i pericoli che caratterizzano le soluzioni e le miscele". Aggiungere il paragrafo (2) seguente: "(2) Per il trasporto di oggetti del 5 con l'accordo dell'autorita' competente (V. Nota 1 del marginale 2901, 5) deve essere allegato al documento di trasporto una copia dell'accordo con le condizioni di trasporto. Questo accordo deve essere redatto in una lingua ufficiale del paese di partenza ed inoltre, se questa lingua non e' l'inglese, il francese o il tedesco, in inglese, in francese o in tedesco, a meno che gli accordi stipulati tra i paesi interessati al trasporto non dispongano diversamente". 2921 (2) e (3) Aggiungere dopo "imballaggi": "ivi compresi i grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) Al paragrafo (4) sopprimere la seconda frase. APPENDICE A.1 (1) Invece di ST/SG/AC.10/11, prima edizione, leggere: "ST/SG/AC.10/11/Rev.1". 3101 (1) ultima frase )) dopo "denominazione" inserire (3) prima frase )) "o a una rubrica n.s.a." Aggiungere alla fine del capoverso (3): "le materie e gli oggetti esplosivi saranno assegnati ad una rubrica n.s.a. solo se non possono essere assegnati ad una denominazione della Tabella 1 del marginale 2101. Un'assegnazione ad una categoria n.s.a. sara' effettuata dall'autorita' competente del paese di origine". 3102 (1) Sostituire "7 a)" con "24 a)" nell'introduzione. (2) Cancellare "Ad marginale 2401, 7 b) e c):". (7) Sostituire "del marginale 2401, 7 b)" con "secondo il capoverso (2)". (8) L'inizio ha il tenore seguente: " La nitrocellulosa debolmente nitrata secondo il capoverso (1) subira'....". 3103 ha il tenore seguente: " Le materie e gli oggetti della classe 5.2. possono essere ammessi al trasporto solo se i criteri pertinenti della IIa e III Parte delle "Raccomandazioni relative al trasporto di merci tossiche: prove e criteri" (seconda edizione, pubblicata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite con il riferimento ST/SG/AC.10/11/Rev.1) sono soddisfatti. La prova selezionata per determinare la temperatura di decomposizione auto-accelerata (TDAA) deve essere eseguita in modo tale da essere rappresentativa, dal punto di vista delle dimensioni e dei materiali, del collo da trasportare". Aggiungere il nuovo marginale 3104 seguente: Principi di classificazione 3104 (1) Un perossido organico o un preparato di perossido organico devono essere considerati come aventi proprieta' esplosive se sono suscettibili, nelle prove di laboratorio, di detonare o di deflagrare rapidamente, o di avere una reazione violenta al riscaldamento in condizioni di contenimento. (2) I seguenti principi sono applicabili alla classifica dei perossidi organici e dei preparati di perossidi organici non enumerati al marginale 2551: a) Ogni perossido organico o preparato di perossido organico che, cosi' come e' imballato per il trasporto, puo' detonare o deflagrare rapidamente, deve essere interdetto al trasporto in questo imballaggio sotto la classe 5.2 (definito come un perossido organico di tipo A, casella di uscita A della figura 1). 3104 b) ogni perossido organico o preparato di perossido organico avente proprieta' esplosive che cosi' come e' imballato per il trasporto, non detona ne' deflagra rapidamente ma e' soggetto ad una esplosione termica in tale imballaggio, deve inoltre essere munito di un'etichetta conforme al modello N. 01. Detto perossido organico puo' essere imballato fino a 25 kg. a meno che la quantita' massima non debba essere limitata ad un valore inferiore al fine di evitare il rischio di una detonazione o di una rapida deflagrazione nel collo (definito come perossido organico di tipo B, casella di uscita B della figura 1). c) Ogni perossido organico o preparato di perossido organico avente proprieta' esplosive puo' essere trasportato senza etichetta secondo il modello N. 01 se la materia cosi' come e' imballata per il trasporto (50 kg al massimo), non puo' detonare ne' deflagrare rapidamente ne' subire una esplosione termica (definita come un perossido organico di tipo C, casella di uscita C della figura 1). d) Ogni perossido organico o preparato di perossido organico che nelle prove di laboratorio: - detona parzialmente, non deflagra rapidamente e non reagisce al riscaldamento in condizioni di contenimento; oppure - non detona, deflagra lentamente e non mostra effetti violenti al riscaldamento in condizioni di contenimento; oppure - non detona o non deflagra e mostra un effetto medio al riscaldamento in condizioni di contenimento puo' essere ammesso al trasporto in colli contenenti 50 kg al massimo (definito come un perossido organico di tipo D, casella di uscita D della figura 1). e) Ogni perossido organico o preparato di perossido organico che nelle prove di laboratorio non detona, ne' deflagra e manifesta solo una reazione debole o nulla al riscaldamento in condizioni di contenimento, puo' essere ammesso al trasporto in un collo contente al massimo 400 kg/450 litri (definito come un perossido organico di tipo E, casella di uscita e della figura 1). f) Ogni perossido organico o preparato di perossido organico che nelle prove di laboratorio non detona per effetto della formazione di bolle, ne' deflagra e manifesta solo una reazione debole o nulla al riscaldamento in condizioni di contenimento nonche' una potenza esplosiva debole o nulla, puo' essere ammesso al trasporto in grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa (GRV) o in cisterne (definito come un perossido organico di tipo F, casella di uscita F della figura 1). g) Ogni perossido organico o preparato di perossido organico che nelle prove di laboratorio non detona per effetto della formazione di bolle, non deflagra e non manifesta alcuna reazione al riscaldamento in condizioni di contenimento ne' alcuna potenza esplosiva, e' esente dalla classe 5.2 a condizione che il preparato sia termicamente stabile (che la TDAA sia almeno 60 C per un collo di 50 kg) e, che, per il preparati liquidi, si utilizzi un diluente di tipo A per la desensibilizzazione (definito come un perossido organico di tipo G, casella di uscita E della figura 1). 3104 (3) Nel capoverso (2) di cui sopra, sono prese in considerazione solo le proprieta' dei perossidi organici che sono determinanti per la loro classifica. La figura 1 presenta un diagramma di determinazione con i principi di classifica, sotto forma di un organigramma di domanda sulle proprieta' determinanti e le risposte possibili. Queste proprieta' devono essere determinate per mezzo di prove secondo il marginale 3103. ----> Vedere a Pag. 447 del S.O. <---- 3170 Alla Nota 2, sostituire "(ad esempio 19/0171)" con "(ad esempio 21/0171)". Gli ordinali di enumerazione assegnati alle denominazioni del glossario sono modificati come segue: 1 a 10 : immutati 11 a 21 : divengono 13 a 23 22 a 28 : divengono 26 a 32 29 a 37 : divengono 35 a 43 38 a 41 : divengono 46 a 49 Inserire le seguenti nuove denominazioni: "Ordigni idroattivi con carica di dispersione, carica di esplusione o carica propulsiva 25/0248, 34/0249 Oggetti il cui funzionamento e' basato su una reazione fisico- chimica del loro contenuto con l'acqua. Oggetti piroforici 25/0380 Oggetti che contengono una materia piroforica (suscettibile di infiammazione spontanea quando e' esposta all'aria) ed una materia o un componente esplosivo. Gli oggetti contenenti fosforo bianco non sono inclusi in questa denominazione. propellenti contenenti liquidi ipergolici con o senza carica di espulsione 25/0322, 34/0250 oggetti costituiti da un combustibile ipergolico contenuto in un cilindro equipaggiato con uno o piu' ugelli. Sono progettati per propellere un un ordigno autopropellente o un missile guidato". APPENDICE A.3 A. Prove relative alle materie liquide infiammabili delle classi 3, 6.1 e 8 prove per determinare il punto d'infiammabilita' 3300 (1) Il punto di infiammabilita' deve essere determinato per mezzo di uno dei seguenti apparecchi: a) per temperature che non superano 50 C: Abel, Abel-Pensky, Luchaire-Finances, Tag; b) per temperature che superano 50 C: Pensky-Martens, Luchaire-Finances; c) in mancanza, ogni altro apparecchio in crogiolo chiuso, idoneo a produrre risultati che non si discostino di oltre 2 C da quelli che sarebbero ottenuti nello stesso luogo con gli apparecchi succitati. (2) per determinare il punto di accensione di pitture, colle e di prodotti viscosi simili contenenti solventi, devono utilizzarsi solo apparecchi e metodi di prova atti a determinare il punto d'infiammabilita' dei liquidi viscosi, ad esempio: il metodo A della norma IP1/ 170/90 o la sua versione piu' recente, o la norma tedesca DIN 53 213. 3301 le modalita' operative devono essere: a) per l'apparecchio Abel, quella della norma IP1/33/59; questa norma e' anche applicabile con l'apparecchio Abel- Pensky; b) per l'apparecchio Pensky-Martens, quella della norma IP1/134/88 o della norma ASTM2/D.93/80; c) per l'apparecchio Tag, quella della norma ASTM 2/D.56/87; d) per l'apparecchio Luchaire, quella di NF T 60.103. Se si utilizza un altro apparecchio, si deve vigilare acciocche' le seguenti condizioni siano soddisfatte: 1. La prova deve essere eseguita in un luogo riparato dalle correnti d'aria. 2. La velocita' di aumento della temperatura del liquido soggetto alla prova non deve in alcun momento superare 5 C al minuto. 3. La fiamma del lume deve avere una lunghezza di 5 mm (piu' o meno 0,5 mm.) 4. la fiamma del lume deve essere applicata all'orifizio del recipiente a ciascun aumento di 1 C della temperatura del liquido. -------------------------- 1/ The Institute of Petroleum, 61 New cavendish Street, Londra WIM 8AR. 2/ American Society for Testing and Materials, 1916 Race Streeet, Philadelphia 3 (PA). 3302 In caso di contestazione sulla classifica di un liquido infiammabile, deve essere accettato il numero di classifica proposto dal mittente se, durante una contro-prova di determinazione del punto di infiammabilita', si ottiene un risultato che non si discosta di oltre 2 C dai limiti (21 C, 55 C e 100 C rispettivamente) stabiliti al marginale 2301. Se la distanza e' superiore a 2 C, si esegue una seconda contro-prova adottando la cifra piu' elevata. Prova per determinare il tenore in perossido 3303 Per determinare il tenore in perossido di un liquido, si pro- cede: Si versa in un'ampolla di Erlenmeyer una massa p (circa 5 g pesati con un'approssimazione di 0,01 g) del liquido cui attribuire il titolo; si aggiungono 20 cm3 di anidride acetica ed 1 g. circa di ioduro di potassio solido polverizzato; si agita l'ampolla e dopo 10 minuti, si riscalda per 3 minuti fino a circa 60 C). Dopo averla lasciata raffreddare per 5 minuti, si aggiungono 25 cm3 d'acqua. Si lascia successivamente riposare per una mezz'ora poi si attribuisce il titolo all'iodio sviluppato con una soluzione decinormale di iposolfito di sodio, senza aggiunta di indicatore, la decolorazione totale indicando la fine della reazione. Se n e' il numero di cm3 della soluzione di iposolfito necessaria, la percentuale di perossido (calcolata in H202) contenuta dal campione e' ottenuta mediante la formula: 17 n ------ 100 p 3304 3309 B. Prova per determinare la fluidita' 3310 per determinare la fluidita' di queste materie e miscele liquide o viscose della classe 3 nonche' delle materie pastose della classe 4.1. si applica il metodo seguente: a) Apparecchio di prova Penetrometro commerciale conforme alla norma ISO 2137-1985 con asta guida di 47,5 g (piu' o meno) 0,05; disco perforato in duralluminio a fori conici, con una massa di 102,5 g (piu' o meno) 0,05 g (v. fig.1); recipiente di penetrazione destinato a ricevere il campione con un diametro interno da 72 mm a 80 mm. b) Modalita' operative Si versa il campione nel recipiente di penetrazione almeno mezz'ora prima della misurazione. Dopo aver chiuso ermeticamente il recipiente lo si lascia riposare fino alla misurazione. Si scalda il campione nel recipiente di penetrazione chiuso ermeticamente fino a 35 C(gradi centigradi) (piu' o meno) 0,5 C, poi so si pone sul vassoio del penetrometro immediatamente prima di effettuare la misurazione (al massimo 2 minuti prima). Si applica il centro S del disco perforato alla superficie del liquido e si misura la profondita' di penetrazione in funzione del tempo. 3310 c) Valutazione dei risultati Una materia non e' soggetta alle prescrizioni della classe 3 ma a quelle della classe 4.1 dell'ADR se, dopo che il centro S e' stato applicato alla superficie del campione, la penetrazione indicata dal quadrante dello strumento di misurazione: i) e' inferiore a 15.0 mm (piu' o meno) 0,3 mm dopo una durata di messa in carica di 5 s (piu' o meno) 0,1 s, oppure ii) e' superiore a 15,0 mm (piu' o meno) 0,3 mm dopo una durata di messa in carica di 5 s (piu' o meno) 0,1 s, ma, dopo un nuovo periodo di 55 s (piu' o meno) 0,5 s, la penetrazione supplementare e' inferiore a 5 mm (piu' o meno) 0,5 mm. NOTA: Nel caso di campioni aventi un punto di scorrimento, e' spesso impossibile ottenere una superficie a livello costante nel recipiente di penetrazione e stabilire chiaramente, di conseguenza, le condizioni iniziali di misurazione per la messa in contatto del centro S. Inoltre, in alcuni campioni, l'impatto del disco perforato puo' provocare una deformazione elastica della superficie della superficie il che, nei primi secondi, da' l'idea di una maggiore penetrazione. In tutti questi casi puo' essere appropriato valutare i risultati secondo b). 3311- 3319 ----> Vedere a Pag. 452 del S.O. <---- TRADUZIONE NON UFFICIALE ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA (ADR) IN DATA DEL 30 SETTEMBRE 1987 A GINEVRA C. Prove relative alle materie solide infiammabili della classe 4.1 3320 Metodi di prova per le materie solide facilmente infiammabili. (1) Prova preliminare di selezione a) La materia in forma commerciale deve essere modellata in una banda o striscia di polvere continua di circa 250 mm. di lunghezza su 20 mm. di larghezza e 10 mm. di altezza su una lastra di supporto fredda, non porosa e di debole conduttivita' termica. b) Una fiamma calda (temperatura minima di 1000 C prodotta da un bruciatore a gas (diametro minimo di 5 mm) e' applicata ad una estremita' della striscia di polvere fino a quando la polvere non s'infiamma o per due minuti al massimo (5 minuti per le polveri di metalli o di leghe). Occorre notare se la combustione si propaga su 200 mm. della striscia di polvere nei due minuti di prova (o 20 minuti per le polveri metalliche). c) Se la materia non si infiamma e non propaga la combustione con o senza fiamma su 200 mm. della striscia di polvere per i 2 minuti (o 20 minuti) della prova, essa non sara' classificata come materia solida infiammabile e nessuna altra prova e' necessaria. d) Se la materia propaga la combustione su 200mm della striscia di polvere in meno di 2 minuti (o in meno di 20 minuti per le polveri metalliche), occorre in tal caso applicare integralmente la seguente procedura di prove. (2) Prova di velocita' di combustione. Poiche' la classe 4.1 deve includere non tutte le materie che possono essere infiammate, ma unicamente quelle che bruciano rapidamente o quelle la cui combustione e' particolarmente pericolosa, essa deve includere solo le materie la cui velocita' di combustione supera un certo valore limite. Si adotta, come criterio, una durata di combustione inferiore a 45 s misurata su una lunghezza di 100 mm secondo la procedura descritta al marginale 3320 (3). Si prova ad infiammare la materia alle condizioni definite in appresso e si misura la durata della combustione. Si umidifica il mucchio oltre la zona nella quale la velocita' di combustione viene misurata e si nota l'incidenza di questa umidificazione sulla propagazione della fiamma. (3) Modalita' operative a) La materia commerciale sotto forma di polvere o di granulati deve essere versata, senza essere assestata, in uno stampo di 250 mm. di lunghezza avente una sezione triangolare le cui dimensioni interne sono di 10 mm. di altezza e di 20 mm. di larghezza. Da una parte e dall'altra dello stampo nel senso della lunghezza, due lastre metalliche marcano i limiti laterali; esse superano di 2 mm. il bordo superiore della sezione triangolare (Vedere alla figura 2 dello stampo e gli accessori da utilizzare per preparare il mucchio). Lasciar cadere lo stampo tre volte da un'altezza di 2 cm su una superficie solida. 3320 Dopo aver eliminato le lastre laterali, porre una lastra non combustibile, non porosa ed a debole conduttivita' termica sullo stampo, rovesciare l'apparecchio e ritirare lo stampo. Se si tratta di materie pastose, spanderle su una superficie non combustibile formando un cordone di 250 mm. di lunghezza e avente una sezione di circa 1 cm2. Ogni mezzo di accensione appropriato, come una piccola fiamma o un filo scaldato a piu' di 1000 C, e' utile per scaldare il mucchio o il cordone ad una delle sue estremita'. Nel caso di materie sensibili all'umidita', la prova deve essere eseguita il piu' rapidamente possibile, dopo che la materia e' stata ritirata dal suo recipiente. b) Disporre il mucchio trasversalmente nel campo di tiraggio di una cappa di laboratorio chiusa. La velocita' dell'aria deve essere sufficiente ad impedire ad ogni fumo di fuoruscire nel laboratorio; essa non deve essere modificata durante la prova. Uno schermo di tiraggio puo' eventualmente essere installato intorno al dispositivo. c) si aggiunge al mucchio, 30 a 40 mm oltre la zona di misurazione di 100 mm, 1 ml. di soluzione umidificante. Questa soluzione deve essere depositata goccia a goccia sulla cresta del mucchio e si deve vigilare acciocche' tutta la sezione trasversale del mucchio sia umidificata senza che il liquido scorra sui lati*/. Il liquido deve essere applicato sulla lunghezza del mucchio la piu' corta possibile, evitando ogni perdita sui lati. Questa parte della prova non si applica alle polveri metalliche. d) Accendere una delle estremita' del mucchio. Quando quest'ultimo ha bruciato su una lunghezza di 80 mm., misurare la velocita' di combustione sui 100 mm. seguenti. Notare se la parte umidificata ferma o meno la propagazione della fiamma. Eseguire la prova fino a sei volte utilizzando ogni volta una lastra fredda pulita, salvo se si ottiene nel frattempo un risultato positivo. 3321 Criteri di classifica (1) Le materie in polvere, in granulati o in pasta sono da classificare nella classe 4.1 quando la durata di combustione determinata durante una o piu' prove, praticate secondo il metodo di prova descritto al marginale 3320 (2) e' inferiore a 45 s o se la velocita' di combustione e' superiore a 2,2 mm/s. Le polveri di metalli o di leghe sono classificare in questa classe se sono suscettibili di infiammarsi e se la reazione si estende su tutta la lunghezza del campione in 10 minuti o meno. ---------------- */ Qualora scorra acqua sui lati del mucchio, e' necessario aggiungervi agenti umidificanti. Questi ultimi devono essere esenti da diluenti combustibili e la proporzione totale della materia attiva presente nella soluzione umidificante non deve superare 1%. Si puo' versare questo liquido in cima al mucchio in una cavita' misurante fino a 3 mm. di profondita' e 5 mm. di diametro. 3321 (2) Assegnazione ai gruppi dei vari ordinali a) E' assegnata al gruppo a): ogni materia solida, normalmente umidificata che, se fosse allo stato secco, sarebbe classificata come materia esplosiva. b) sono assegnate al gruppo b): ogni materia auto-reattiva ed ogni materia combustibile solida (diversa dalle polveri metalliche) provate secondo il marginale 3320 per le quali la durata di combustione e' inferiore a 45 s e per le quali la fiamma si propaga oltre la zona umidificata, come pure le polveri metalliche o di leghe metalliche se la reazione si propaga su tutta la lunghezza del campione in 5 minuti o meno. c) Sono assegnate al gruppo c): ogni materia combustibile solida (diversa dalle polveri metalliche) provata in conformita' con il marginale 3320 per la quale la durata di combustione e' inferiore a 45 s e la cui zona umidificata ferma la propagazione della fiamma per almeno 4 minuti, nonche' le polveri metalliche se la reazione si propaga su tutta la lunghezza del campione in piu' di 5 minuti. d) Per le materie solide che possono causare un incendio mediante frizione o attivarlo, un gruppo dei vari ordinali sara' assegnato per analogia a classifiche esistenti, o secondo ogni particolare disposizione appropriata. 3322 3329 ----> Vedere a Pag. 457 del S.O. <---- D. Prove relative alle materie soggette ad infiammazione spontanea della classe 4.2 3330 (1) Metodi di prova e modalita' operative per le materie piroforiche solide. Versare 1 a 2 cm3 del campione di materia polverulenta da un'altezza di 1 m. circa su una superficie non combustibile ed osservare se la materia s'infiamma durante la caduta o entro i 5 minuti seguenti. Ripetere l'operazione sei volte, salvo se si e' ottenuto nel frattempo un risultato positivo. (2) Metodo di prova per le materie piroforiche liquide. La prova relativa alle materie liquide deve essere effettuata in due parti, la prima per determinare se la materia s'infiamma quando e' aggiunta ad un supporto inerte ed e' esposta all'aria, la seconda qualora si sia ottenuto un risultato negativo nella prima parte. La seconda parte deve poter determinare se la materia carbonizza o infiamma una carta filtro. (3) Modalita' operative per le materie piroforiche liquide a) Prima parte - Una coppa di porcellana di 10 cm. di diametro circa e' riempita fino ad un'altezza di 5 m. circa di terra di infusori o di gel di silicio a temperatura ambiente. Versare 5 ml. circa del liquido da provare nella coppa di porcellana che e' stata preparata e osservare se la materia s'infiamma entro 5 minuti. Ripetere questa operazione sei volte salvo se nel frattempo si sia ottenuto un risultato positivo. b) Seconda parte - depositare, per mezzo di una siringa, 0,5 ml. del campione su una carta filtro plissettata Whatman N. 3 secca. La prova e' effettuata a 25 C (piu' o meno) 2 C e ad un'umidita' relativa di 50% (piu' o meno) 5% si osserva se la cara filtro s'infiamma o carbonizza entro i cinque minuti successivi all'applicazione del liquido da provare. Ripetere tre volte questa operazione cambiando ogni volta la carta filtro salvo se nel frattempo si sia ottenuto un risultato positivo. 3331 Criteri di classifica (1) Una materia solida deve essere classificata nella classe 4.2 e considerata come piroforica se il campione s'infiamma durante una delle prove. Una materia liquida deve essere classificata nella classe 4.2 e considerata come piroforica se si infiamma nella prima parte della prova o se la carte filtro s'infiamma o si carbonizza durante la seconda parte della prova. (2) Assegnazione ad un gruppo di vari ordinali Tutte le materie solide e liquide piroforiche sono assegnate al gruppo a). 3332 (1) Metodo di prova per le materie auto-riscaldanti Sono mantenuti ad una temperatura costante, per 24 ore, dei campioni cubici misuranti 2,5 cm. e 10 cm. di lato e si osserva se la temperatura del campione supera 200 C. (Questo metodo di prova e' una versione modificata della prova in gabbia di Bowes- Cameron che e' un metodo di prova per il surriscaldamento spontaneo del carbonio). (2) Modalita' operative a) Si utilizza un forno a circolazione di aria calda forno di essicazione ventilato) avente un volume interno di oltre 9 litri e la cui temperatura interna puo' essere regolata a 140 C(gradi centigradi) (piu' o meno) 2 C. b) Si utilizzano porta-campioni cubici di 2,5 cm e di 10 cm. di lato in tela di filo di acciaio inossidabile a maglia di 0,053 mm*/ aperti sulla parte superiore. Ciascun porta- campione e' disposto in una gabbia cubica di tela di acciaio inossidabile a maglia di 0,595 mm*/ di dimensioni leggermente superiori a quella del porta-campione, nella quale quest'ultimo entri comodamente. Per evitare gli effetti della circolazione d'aria, la stessa gabbia e' sistemata in un'altra gabbia di tela d'acciaio inossidabile a maglia di 0,595 mm*/ misurante 15 cm x 15 cm x 25 cm. c) Si utilizzano termocoppie di cromel-alumel di 0,3 mm di diametro per misurare la temperatura, una delle quali essendo disposta al centro del campione e un'altra tra il porta campione e la parete del forno. Le temperature sono misurate in maniera continuativa. d) il campione in polvere o in granulati nella sua forma commerciale e' versato a misura rasa nel porta campione e leggermente pigiato piu' volte. Quando il campione e' ben assestato, si aggiunge sostanza del campione fino al bordo. Se supera i bordi, si pareggia l'eccedenza. Il porta campione e' sistemato nella gabbia e sospeso al centro del forno. e) La temperatura del forno e' portata a 140 C di temperatura di prova e vi e' mantenuta per 24 ore. La temperatura del campione e' registrata. La prima prova e' eseguita con un campione cubico di 10 cm. Si osserva se avviene un'infiammazione spontanea o se la temperatura del campione supera 200 C. Se il risultato ottenuto e' negativo, nessuna altra prova e' necessaria. Se si ottiene un risultato positivo, si procede ad una seconda prova con un campione cubico di 2,5 cm. al fine di raccogliere i dati necessari per assegnare la materia ad un gruppo. ------------------- */ Questo spessore di maglia e' basato sulla scala del filtro di Tyler, con progessione in funzione del quadrato della distanza lineare tra i fili. 3333 Criteri di classifica (1) Una materia deve essere classificata nella classe 4.2 se, al momento della prima prova con un campione cubico di 10 cm. avviene una infiammazione spontanea o se la temperatura del campione supera 200 C durante le 24 ore della prova. Questo criterio e' fondato sulla temperatura d'infiammazione spontanea del carbone di legno, che e' di 50 C per un campione cubico di 27 m3 e di 140 C per un campione di un litro. Le materie la cui temperatura d'infiammazione spontanea e' superiore a 50 C per 27 m3 non devono essere collocate nella classe 4.2 (2) Assegnazione ai gruppi dei vari ordinali a) E' assegnata al gruppo b): ogni materia per la quale si ottiene un risultato positivo con il campione cubico di 2,5 cm. a) E' assegnata al gruppo c): ogni materia per la quale si ottiene un risultato positivo con il campione cubico di 2,5 cm. 3334- 3339 E. Prova relativa alle materie della classe 4.3 che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili 3340 (1) Metodo di prova Questo metodo di prova consente di determinare se la reazione di una materia con acqua produce una quantita' pericolosa di gas infiammabile. Essa puo' essere applicata alle materie solide e liquide ma non conviene per le materie piroforiche. La materia da provare che deve essere nella sua forma commerciale, e' messa a contatto con l'acqua a temperatura ambiente (20 C). Se il gas sviluppato s'infiamma spontaneamente in una fase qualunque della prova, non e' necessario procedere ad altre prove. (2) Modalita' operative a) Disporre in un contenitore riempito di acqua distillata a 20 C una piccola quantita' (di circa 2 mm. di diametro) della materia da provare. Notare i) se vi e' uno sviluppo di gas e iii) se il gas s'infiamma spontaneamente. b) Disporre una piccola quantita' della materia da provare (di circa 2 mm. di diametro) al centro di una carta di filtro galleggiante su acqua distillata a 20 C in un recipiente appropriato ad esempio una capsula di 100 mm. di diametro. La carta filtro serve a mantenere la materia in uno stesso punto, il che accresce la probabilita' d'infiammazione spontanea. Notare 1) se vi e' uno sviluppo di gas e ii) se il gas s'infiamma spontaneamente. 3340 c) Disporre la materia in un mucchietto di circa 2 mm. di altezza per 3 cm. di diametro, in cima al quale si predispone una cavita'. Aggiungere poche gocce di acqua nella cavita' e notare i) se vi e' uno sviluppo di gas e ii) se il gas s'infiamma spontaneamente. d) Se si tratta di una materia solida, ispezionare il collo per determinare la presenza di ogni polvere di granulometria inferiore a 500 um. Se questa polvere rappresenta oltre l'1% (massa) del totale o se la materia e' friabile, macinare l'insieme del campione in polvere prima della prova per tener conto di una riduzione della granulometria durante la manipolazione ed il trasporto. Se tale non e' il caso, utilizzare la materia nella sua forma commerciale come per le materie liquide. Effettuare la prova a temperatura ambiente (20 C) ed a pressione atmosferica, per tre volte. e) Versare acqua in un imbuto a rubinetto. Pesare una quantita' di materia sufficiente (25 g al massimo) per ottenere tra 100 e 250 cm3 di gas e deporla in una fiala conica. Aprire il rubinetto dell'imbuto, lasciare l'acqua scorrere nella fiala conica e far scattare un cronometro. Misurare il volume di gas sviluppato fino a quando tutto il gas non sia sviluppato e prendere altresi', per quanto possibile, le misurazioni di erogazione intermedie. L'erogazione di gas e' calcolata su sette ore ad intervalli di un'ora. Se fluttua oppure aumenta dopo sette ore, protrarre la misurazione fino ad una durata massima di cinque giorni. E' possibile porre fine alla prova di 5 giorni, se l'erogazione diviene regolare o diminuisce regolarmente e se si sono raccolti dati sufficienti per poter assegnare la materia ad un gruppo o decidere che non e' da collocare nella classe 4.3. se non si conosce l'identita' chimica del gas, occorre provare la sua infiammabilita'. 3341 Criteri di classifica (1) Una materia deve essere classificata nella classe 4.3 se si infiamma spontaneamente in una fase qualunque della prova o se l'erogazione oraria di gas infiammabile e' superiore ad 1 litro per chilo di materia. (2) Assegnazione ai gruppi dei vari ordinali a) E' assegnata al gruppo a): ogni materia che reagisce energicamente con l'acqua a temperatura ambiente e che produce un gas generalmente suscettibile di infiammarsi spontaneamente, o che reagisce facilmente con l'acqua a temperatura ambiente, con un vigore tale che l'erogazione di gas infiammabile sviluppato in un minuto e' pari o superiore a 10 litri per chilo di materia. 3341 b) E' assegnata al gruppo b): ogni materia che reagisce energicamente con l'acqua a temperatura ambiente sviluppando un gas infiammabile con un'erogazione oraria massima pari o superiore a 20 litri per chilogrammo di materia e che non si conforma ai criteri del gruppo a). c) E' assegnata al gruppo c): ogni materia che reagisce energicamente con l'acqua a temperatura ambiente sviluppando un gas infiammabile con un'erogazione oraria massima pari o superiore a 1 litro per chilogrammo di materia e che non si conforma ai criteri dei gruppi a) o b). 3342- 3349 F. Prova relativa alle materie comburenti solide della classe 5.1 3350 (1) Metodo di prova Il presente metodo di prova mira a determinare l'idoneita' di una materia solida ad accrescere la velocita' di combustione o l'intensita' di combustione di una materia combustibile con la quale essa e' miscelata in maniera omogenea. Ciascuna materia esaminata deve essere sottoposta a due prove, la prima con un rapporto campione/segatura da 1 a 1 (massa), la seconda con un rapporto campione/segatura da 4 a 1 (massa). Le caratteristiche di combustione di ciascuna di queste miscele sono paragonate con quelle di una miscela campione 1 a 1 (massa), di persolfato di ammonio/segatura. (2) Modalita' operative a) Le materie di riferimento sono il persolfato di ammonio, il perclorato di potassio ed il bromato di potassio. Queste materie devono essere filtrate attraverso un setaccio a maglia inferiore a 0,3 mm e non devono essere macinate. Le materie di riferimento sono essiccate per 12 ore a 65 C e sono conservate in un essiccatoio fino al momento della loro utilizzazione. b) La materia combustibile utilizzata per questa prova e' la segatura di conifere che deve essere filtrata attraverso un setaccio a maglia inferiore a 1,6 mm e contenere meno del 5% di acqua (massa). Se necessario, e' possibile spargerla in uno strato avente uno spessore inferiore a 25 mm, essiccarla a 105 C per 4 ore e conservarla in un essiccatoio fino al momento della sua utilizzazione. c) si preparano 30,0 g (piu' o meno) 0,1 g di un miscuglio composto da materia di riferimento e da segatura di legno con un rapporto da 1 a 1 (massa). si preparano due campioni, ciascuno di 30,0 g (piu' o meno) 0,1 g. del miscuglio della materia da provare con la stessa granulometria che per il trasporto, e di segatura, nei rapporti da 1 a 1 e da 4 a 1 (massa), Ciascun miscuglio deve essere rimestato meccanicamente senza un vigore eccessivo ed essere il piu' omogeneo possibile. 3350 d) La prova deve essere effettuata in una corrente d'aria o in un luogo munito di un ventilatore. e) A pressione atmosferica normale, le condizioni devono essere le seguenti: temperatura, 20 C (piu' o meno) 5 C(gradi centigradi), umidita' 50% (piu' o meno) 10% f) con ciascuno di questi miscugli, si forma su una superficie fredda, impermeabile ed a bassa conduttivita' termica un mucchietto conico di circa 70 mm. di diametro di base e di 60 mm. di altezza. L'infiammazione e' effettuata per mezzo di un filo di metallo inerte a forma di anello tondo di 40 mm. di diametro inserito all'interno del mucchietto, 1 mm. sopra la superficie di prova. Il filo e' riscaldato elettricamente a 1000 C fino a quando non si osservino i primi segni dell'infiammazione o che sia evidente che il mucchietto non puo' infiammarsi. La corrente elettrica e' interrotta non appena vi e' combustione. g) Si prende nota del tempo trascorso tra i primi segni visibili d'infiammazione e la fine di ogni reazione: fumo, fiamma, incandescenza. h) La prova e' eseguita tre volte per ciascuna delle quote del miscuglio. 3351 Criteri di classifica (1) Una materia deve essere classificata nella classe 5.1 se, per una o l'altra delle concentrazioni oggetto della prova, la durata media di combustione della segatura, media determinata nelle tre prove, e' inferiore o pari alla durata media di combustione del miscuglio segatura/persolfato di ammonio. (2) Assegnazione ai gruppi dei vari ordinali. a) E' assegnata al gruppo a): ogni materia che per l'una o l'altra delle concentrazioni sottoposte a prova, ha una durata di combustione inferiore a quella del miscuglio bromato di potassio/segatura: b) E' assegnata al gruppo b): ogni materia che per l'una o l'altra delle concentrazioni provate ha una durata di combustione pari o inferiore a quella del miscuglio perclorato di potassio/segatura e che non si conforma ai criteri del gruppo a). c) E' assegnata al gruppo c): ogni materia che per l'una o l'altra delle concentrazioni sottoposte a prova ha una durata di combustione pari o inferiore a quella della miscela persolfato di ammonio/segatura o che non si conforma ai criteri dei gruppi a) o b). 3352- 3399 APPENDICE A.5 La fine della Nota sotto il titolo ha il seguente tenore: "...delle classi 1, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 5.2, 6.1, 8 e 9". 3500 Aggiungere il nuovo capoverso (12) seguente. "Le prescrizioni enunciate nella sezione III sono basate sugli imballaggi attualmente utilizzati. Per tener conto dei progressi scientifici e tecnici, e' ammesso l'uso di imballaggi le cui specifiche differiscono da quelle della sezione II, a condizione che abbiano una uguale efficacia, che siano accettabili per l'autorita' competente e che possano essere soddisfacentemente sottoposte alle prove di cui al capoverso (10) ed alla sezione IV". 3510 Modificare il capoverso (1) come segue: Alla definizione "Fusti", seconda frase, sopprimere le parole "di metallo o di plastica". 3512 Aggiungere il nuovo capoverso (5) seguente: "Il codice dell'imballaggio puo' essere seguito dalla lettera W per indicare che l'imballaggio, benche' dello stesso tipo di quello indicato dal codice, e' stato fabbricato secondo una specifica diversa da quella della sezione III, ma e' considerato dall'autorita' competente come essendo equivalente al disposto del marginale 3500 (12)". Rinumerare i capoversi "(5)" e (6)" come "6) e (7)". Al capoverso (7) aggiungere un terzo esempio come segue: "per una cassa di acciaio di tipo equivalente u 4A1W/Y136/S/90 (a), (b), (c), (d), (e), n GB/MC123 (f) e (g)" L'ultimo esempio ha il tenore seguente: RID/ADR/042/Y20/S/83 a)ii), b), c) d) ed e) NL/VL 124 f) e g) Con coperchio amovibile, destinato a contenere materie liquide la cui viscosita' a 23 C(gradi centigradi) e' superiore a 200 mm2/s. 3513 Tabella A.6., ultima designazione: il codice diviene "6HH1" Aggiungere una nuova designazione: "con una cassa esterna di plastica rigida 6HH2" le ultime due colonne sotto A. 1, 2 e 3 hanno il seguente tenore: 3514 -------------------------------------------------------------------- Codice Marginale -------------------------------------------------------------------- 1A1 3520 -------------------------------------------------------------------- 1A2 3520 3/ -------------------------------------------------------------------- 1B1 3521