(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel  consiglio  comunale  di  Carinaro  (Caserta), rinnovato nelle
consultazioni elettorali del 6 giugno 1993, composto dal sindaco e da
sedici consiglieri, si e' venuta a determinare una  grave  situazione
di  crisi a causa delle dimissioni rassegnate, in data 1 aprile 1995,
da nove membri del corpo consiliare, che vanno  ad  aggiungersi  alle
dimissioni rassegnate il 29 marzo 1995 da un altro consigliere.
   Il  prefetto  di  Caserta,  ritenendo essersi verificata l'ipotesi
prevista dall'art. 39, comma 1, lettera  b),  n.  2,  della  legge  8
giugno  1990,  n.  142,  ha  proposto  lo  scioglimento del consiglio
comunale sopracitato, disponendone, nel contempo,  con  provvedimento
n.   1376/13.4/Gab.  del  3  aprile  1995,  la  sospensione,  con  la
conseguente nomina del commissario per la  provvisoria  gestione  del
comune.
   Considerato  che  nel  suddetto ente non puo' essere assicurato il
normale funzionamento degli  organi  e  dei  servizi,  essendo  stata
superata  la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non
puo' rinnovarsi per  surrogazione,  si  ritiene  che,  nella  specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Carinaro  (Caserta)  ed alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona  del
dottor Giuseppe La Motta.
    Roma, 4 maggio 1995
                                 Il Ministro dell'interno: BRANCACCIO