(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio   comunale  di   Racale  (Lecce),   rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del  23 aprile 1995, composto  dal sindaco e
da  sedici  consiglieri,  si  e'   venuta  a  determinare  una  grave
situazione di crisi  a causa delle dimissioni rassegnate,  in data 21
agosto 1997, da tredici membri del corpo consiliare.
  Le  citate dimissioni,  rese con  atti separati  contemporaneamente
presentati al protocollo dell'ente, di  otre la meta' dei consiglieri
hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Il  prefetto  di  Lecce,  pertanto,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39,  comma 1, lettera  b) n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale   sopracitato  disponendone,  nel   contempo  con
provvedimento n.  2923/13.1/Gab. del 22 agosto  1997, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Racale   (Lecce)  ed  alla  nomina  del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dott. Romolo Gusella.
    Roma, 4 settembre 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano