Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Casamicciola Terme (Napoli), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 21 novembre 1993, e' composto dal sindaco e da sedici consiglieri. In data 6 novembre 1995 nove membri del corpo consiliare hanno rassegnato le proprie dimissioni. Il consiglio suddetto, in presenza di un documento di disconoscimento della validita' delle dimissioni di due consiglieri, ha deliberato, in data 16 novembre 1995, la surroga di sette dimissionari. A seguito di ricorso proposto da alcuni consiglieri, con sentenza del 2 agosto 1997, il T.A.R. della Campania ha annullato la predetta delibera di surroga; ne e' conseguito il depauperamento della rappresentativita' dell'organo. Pertanto, il prefetto di Napoli, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2), della legge 8 giugno 1990, n. 142, come sostituito dal comma 2 dell'art. 5 della legge 15 maggio 1997, n. 127, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 010180 / Gab. / EE.LL. del 5 agosto 1997, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Da ultimo e' intervenuta l'ordinanza del Consiglio di Stato, del 29 agosto 1997, che ha respinto la domanda incidentale di sospensione dell'esecuzione della sentenza di primo grado. Considerato che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita' strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Casamicciola Terme (Napoli) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Mario Savoia. Roma, 13 settembre 1997 Il Ministro dell'interno: Napolitano