(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Il  consiglio  comunale di  San  Vito  Chietino (Chieti)  e'  stato
rinnovato in  seguito alle  consultazioni elettorali del  21 novembre
1993, con  contestuale elezione  del sindaco  nella persona  del sig.
Gianfranco Basterebbe.
  Successivamente, in data 22 luglio 1997, otto consiglieri su sedici
assegnati hanno presentato una mozione  di sfiducia nei confronti del
predetto sindaco, approvata con delibera n.  47 del 19 agosto 1997 da
nove componenti.
  Il  prefetto  di  Chieti, ritenendo  essersi  verificata  l'ipotesi
prevista dall'art. 18, comma 2, della  legge 25 marzo 1993, n. 81, ha
proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, ai sensi
dell'art. 39  della legge  8 giugno 1990,  n. 142,  disponendone, nel
contempo, con  provvedimento n.  2627 / 13.Gab.  del 26  agosto 1997,
adottato a norma  del citato art. 39, comma 7,  lasospeosione, con la
conseguente nomina  del commissario  per la provvisoria  gestione del
comune.
  L'approvazione   della  mozione   di  sfiducia,   evidenziando  una
compromissione dell'equilibrio degli  organi istituzionali del comune
che,  a norma  della  legislazione vigente,  determina la  cessazione
dalla carica  e, quindi, non consente  la prosecuzione dell'ordinaria
gestione dell'ente, configura  gli estremi per far  luogo al proposto
scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale  di San Vito Chietino (Chieti)  ed alla nomina
del commissario per la provvisoria  gestione del comune nella persona
del dott. Carlo Torlontano.
    Roma, 9 settembre 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano