(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel consiglio  comunale di  Zibido San Giacomo  (Milano), rinnovato
nelle  consultazioni  elettorali del  23  aprile  1995, composto  dal
sindaco e da sedici consiglieri, si e' venuta a determinare una grave
situazione di  crisi a causa  delle dimissioni rassegnate,  in giorni
diversi, da tredici componenti del corpo consiliare, nonche', in data
2 marzo 1998, dal sindaco.
  In particolare,  il consiglio suddetto, non  potendo procedere alla
surrogazione dei  dimissionari per  effetto della rinuncia  di dodici
candidati  aventi diritto,  versa nella  oggettiva impossibilita'  di
ricostituire il proprio plenum.
  Il  prefetto  di  Milano, pertanto,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39,  comma 1, lettera  b), n.  2 -bis),
della legge 8  giugno 1990, n. 142, introdotto dall'art.  5, comma 3,
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato,  disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento   n.  13.4/09702266-Gab.   del   21   marzo  1998,   la
sospensione,  con  la  conseguente  nomina  del  commissario  per  la
provvisoria gestione del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale di Zibido  San Giacomo (Milano) ed alla nomina
del commissario per la provvisoria  gestione del comune nella persona
del rag. Enrico de Bonfils.
    Roma, 17 aprile 1998
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano