ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Macerata, rinnovato nelle consultazioni elettorali del 16 novembre 1997, composto dal sindaco e da quaranta consiglieri, si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da trentatre' componenti nel corso della seduta consiliare del 12 luglio 1999, acquisite al protocollo il giorno successivo. Le citate dimissioni, contestualmente presentate da oltre la meta' dei consiglieri, hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo. Il prefetto di Macerata, pertanto, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2), della legge 8 giugno 1990, n. 142, come sostituito dal comma 2 dell'art. 5 della legge 15 maggio 1997, n. 127, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 2078/Gab. del 14 luglio 1999, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerato che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita' strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Macerata ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Giuseppe Colli. Roma, 22 luglio 1999 Il Ministro dell'interno: Russo Jervolino