Allegato 2 SALI DIETETICI: LINEE GUIDA Sali iposodici. Sono considerati tali succedanei del sale con un contenuto di cloruro di sodio compreso tra il 20 e il 35%, corrispondente ad un tenore di sodio compreso tra 7,8 g e 13,6 g %. Il rapporto potassio/sodio non deve essere inferiore a 1,5:1. Sali asodici. Sono considerati tali succedanei del sale privi di cloruro di sodio, con un tenore residuo di sodio non superiore a 120 mg/100 g. Per entrambe le tipologie di prodotti e' consigliabile che il tenore massimo di potassio, derivante dai sali sostitutivi utilizzati come ingredienti, non superi un livello nell'ordine di un terzo del peso totale. Per quanto concerne l'etichettatura, per entrambe le tipologie di sali: va riportato il tenore di potassio; le indicazioni devono fare riferimento all'uso in diete richiedenti globalmente una riduzione dell'apporto di sodio, come ad esempio in caso di ipertensione arteriosa; occorre riportare una avvertenza sulla opportunita' di sentire il consiglio del medico per l'uso, soprattutto in caso di insufficienza renale. Per l'eventuale aggiunta di iodio si applicano i parametri previsti dal decreto ministeriale 10 agosto 1995, n. 562: Regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato e iodato.