(Allegato-art. 3)
                               Art. 3. 
 
 
                        Zona di raccolta uve 
 
    3.1) zona di raccolta delle uve. 
    La zona di raccolta delle uve per l'ottenimento dei vini atti  ad
essere  designati  con  la  denominazione  di   origine   controllata
«Falanghina del Sannio», accompagnata  o  meno  dalle  specificazioni
previste dal presente  disciplinare,  comprende  l'intero  territorio
amministrativo  della  provincia  di  Benevento,  cosi'   come   gia'
delimitata con decreto ministeriale 5 agosto  1997  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 1997. 
    3.2) delimitazione della sottozona "Solopaca". 
    La zona di produzione delle uve comprende l'intero territorio dei
comuni di Solopaca, Castelvenere, Guardia  Sanframondi,  San  Lorenzo
Maggiore e parte  del  territorio  dei  comuni  di  Cerreto  Sannita,
Faicchio, Frasso Telesino, Melizzano, San Lorenzello,  San  Salvatore
Telesino, Telese e Vitulano, tutti in provincia di  Benevento,  cosi'
come gia' delimitata con decreto del Presidente della  Repubblica  20
settembre 1973 modificato con decreto ministeriale 12 ottobre 1992  e
decreto  ministeriale  30  ottobre  2002  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 19 novembre 2002. 
    Tale zona e' cosi'  delimitata:  partendo  dalla  confluenza  dei
confini comunali di San Lorenzo Maggiore,  Guardia  Sanframondi,  San
Lupo e Cerreto Sannita in localita'  Ripe  del  Corvo,  la  linea  di
delimitazione  segue  verso  sud  il  confine   orientale   prima   e
meridionale poi di San Lorenzo Maggiore, fino ad incrociare quello di
Vitulano che segue verso sud sud-est fino ad incontrare la mulattiera
a quota 349 che segue verso sud-ovest e da quota 305 si  immette  sul
sentiero, verso ovest, passando per le quote 272,  162,  165  e  219,
dove incontra il confine del comune di Solopaca e lo  percorre  verso
sud e poi ovest fino ad incontrare  quello  di  Melizzano  che  segue
verso ovest fino ad  incrociare  in  localita'  Acquaviva  la  strada
Solopaca-Frasso Telesino. Prosegue sulla strada  per  Sant'Agata  dei
Goti sino al ponte in prossimita' della Masseria  Calabrese  a  quota
315. Da qui lungo il corso d'acqua, verso sud  raggiunge  il  confine
meridionale di Frasso  Telesino,  lo  segue  verso  ovest  e  poi  in
direzione nord sino alla strada  Dugenta-Frasso  Telesino  che  segue
verso nord fino in prossimita' della quota 165 e poi, sempre lungo la
strada, procede verso sud per circa 100 metri  sino  a  prendere,  in
direzione ovest, quella che passando per la  quota  74  in  localita'
Torre Maiorano, raggiunge in prossimita' della  quota  39  la  strada
Dugenta-Telese, segue questa in  direzione  est  per  la  strada  che
conduce alla localita' Piana che costeggia passando  ad  ovest  della
medesima fino a raggiungere la carrareccia in prossimita' della quota
72. Da qui segue  una  retta  che  raggiunge,  superato  il  torrente
Maltempo, l'edificio contrassegnato con il segno convenzionale  degli
opifici sulla strada che porta a Melizzano. Da tale punto segue detta
strada in direzione nord-ovest sino  a  congiungersi  con  quella  di
Dugenta-Telese, la  percorre  sino  al  ponte  della  Calce  da  dove
prosegue, in direzione nord-est,  lungo  il  confine  del  comune  di
Solopaca, sino a raggiungere in localita' Pagnano,  la  carreggiabile
che delimita a nord la localita'  Santo  Frate.  Segue  detta  strada
verso ovest per circa un chilometro e 250 metri  e  piega  poi  verso
nord lungo la scarpata tra le quote 52 e  45  fino  a  raggiungere  a
quota 52 la ferrovia che verso nord attraversa l'abitato  di  Telese.
Segue poi la strada che, in  direzione  est,  va  ad  intersecare  il
confine comunale di Castelvenere che segue poi  verso  nord  fino  ad
incrociare la strada per Massa La Grotta. Da tale punto  di  incrocio
la linea di delimitazione prosegue verso nord-ovest per  il  sentiero
che, passando per le quote 114 e 112  raggiunge,  in  prossimita'  di
quest'ultima quota, la strada per le cave di pietra, la percorre  per
un tratto di circa 350 metri, segue quindi  verso  nord  il  sentiero
che, passando alle pendici della collina Della Rocca e attraverso  la
localita'  Vigne  Vecchie,  raggiunge  la  strada   per   Massa,   in
prossimita' della quota 162, prosegue sempre verso nord lungo  questa
strada fino quasi al centro abitato di  Massa,  seguendo  all'altezza
dell'incrocio con la strada per la masseria del  Barone,  quella  che
aggira ad ovest l'abitato, raggiungendo cosi' la sponda del  torrente
Titerno. Segue verso est la riva del corso d'acqua sino ad incontrare
il confine comunale di Cerreto Sannita, da qui segue  l'affluente  di
sinistra del torrente Titerno passando a sud del  centro  abitato  di
Cerreto Sannita fino ad incrociare il sentiero che si congiunge  alla
strada per il convento dei cappuccini in prossimita' dei ruderi.  Una
volta incrociato il sentiero  lo  segue  verso  sud  costeggiando  le
localita' Lomia di Spita e Cesine di Sopra e passando  per  le  quote
380, 424, 425, 433, 415, 417 e 379; raggiunge il confine comunale  di
Guardia Sanframondi che segue verso est raggiungendo, in  prossimita'
delle Ripe del Corvo, il punto di incrocio dei  confini  comunali  da
cui era iniziata la delimitazione. 
    3.32  delimitazione  della  sottozona  "Guardia  Sanframondi"   o
"Guardiolo". 
    La zona di produzione delle uve,  comprende  l'intero  territorio
amministrativo  dei  comuni  di  Guardia  Sanframondi,  San   Lorenzo
Maggiore, San Lupo e Castelvenere in provincia  di  Benevento,  cosi'
come  gia'  delimitata  con  decreto  ministeriale  2   agosto   1993
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 18 agosto 1993. 
    3. 4 delimitazione della sottozona "Taburno". 
    La zona di produzione delle uve,  comprende  l'intero  territorio
amministrativo dei comuni  di  ApolIosa,  Bonea,  Campoli  del  Monte
Taburno, Castelpoto, Foglianise, Montesarchio, Paupisi,  Torrecuso  e
Ponte ed in parte il territorio dei  comuni  di  Benevento,  Cautano,
Vitulano e Tocco Caudio, tutti in provincia di Benevento, cosi'  come
gia' delimitata  con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  29
ottobre 1986  sostituito  con  decreto  ministeriale  2  agosto  1993
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 201 del 27 agosto 1993. 
    Tale zona e' cosi' delimitata: partendo dal confine tra i  comuni
di Apollosa e Benevento e segnatamente al km  256  della  via  Appia,
strada statale n. 7, la linea di delimitazione segue  verso  nord  il
torrente Serretelle fino ad incrociare il fiume Calore. Segue  questo
confine  per  due  chilometri  circa  fino  ad  incontrare  la  linea
ferroviaria  Benevento  -  Caserta,  seguendola  verso  est  fino  ad
incrociare la s.s. n. 88 dei due Principati,  che  percorre  fino  al
confine del comune di Torrecuso a quota  248.  Segue  questo  confine
deviando ancora ad est al km 80 della stessa strada statale n.  88  e
prosegue sempre lungo il confine comunale verso ovest,  quasi  sempre
sulla direttrice, fino ad incontrare il confine del comune di  Ponte.
Segue detto confine comunale di Paupisi fino ad incontrare quello  di
Torrecuso a quota 720. Segue per un breve tratto il confine  comunale
di Torrecuso fino ad arrivare alla localita'  Monte  S.  Michele  nel
comune di Foglianise. Lungo lo stesso  confine  si  arriva,  poi,  al
torrente S. Menna, risalendo lo stesso fino  alla  localita'  Madonna
degli Angeli a quota 582, per un tratto di tre chilometri  confinante
con il comune di Vitulano. In localita' S. Giuseppe la  delimitazione
prosegue lungo la strada che collega casale Fuschi di  Sotto,  casale
Resi e casale Tammari, svoltando verso  sud  all'altezza  di  Fontana
Reale e segue il torrente del Palillo fino ad incrociare  il  confine
del comune di  Cautano.  Scendendo  ancora  verso  sud  la  linea  di
delimitazione attraversa la strada provinciale Vitulanese 1°  tronco,
a quota 291, si immette nel torrente  Ienca  e,  proseguendo  ancora,
arriva ad incrociare la strada comunale Luciarco a quota  282.  Segue
detta strada per un tratto di circa 10 chilometri fino ad  incrociare
il confine del comune di Campoli del Monte Taburno all'altezza  della
strada provinciale Vitulanese a quota 423. Arrivati a questo punto la
linea di delimitazione prosegue lungo i confini di Campoli del  Monte
Taburno fino a quota 502 per immettersi  poi  sulla  strada  comunale
Cesine del comune di Tocco Caudio, che viene percorsa per  un  tratto
fino ad incrociare la strada provinciale Friuni, dello stesso comune.
Seguendo la strada provinciale Friuni, si scende verso  sud  fino  ad
immettersi nel torrente  Castagnola  e,  proseguendo,  si  arriva  ad
incrociare la strada comunale Casino-Friuni a quota  559.  Da  questo
punto si scende e, percorrendo sempre il confine comunale di  Campoli
del Monte Taburno si arriva ad  incrociare  il  confine  comunale  di
Montesarchio in prossimita'  della  localita'  Sperata.  Seguendo  il
confine comunale di Montesarchio  si  incrocia  quello  di  Bonea  in
localita'  Sorgente  Rivullo.  Da   questo   punto,   la   linea   di
delimitazione segue il confine comunale di Bonea fino  ad  incrociare
di nuovo quello di Montesarchio alla quota 269 nei pressi della  s.s.
n. 7. Segue il confine comunale di Montesarchio fino ad incontrare in
localita'  Tufara  Valle,  quello  di  Apollosa  che  segue  fino  ad
incrociare il punto di partenza. 
    A  tale  delimitazione  devesi  aggiungere   una   piccola   area
distaccata della stessa, appartenente al comune  di  Tocco  Caudio  e
cosi' delimitata: 
      partendo dal cimitero di Tocco Caudio e procedendo  verso  nord
si giunge alla contrada Sala e seguendo il  confine  verso  est,  che
delimita i comuni di Cautano e Tocco Caudio, si  arriva  alla  strada
comunale Maione, percorrendola fino al torrente Tassi. Detto torrente
viene percorso fino alla  Chiesa  S.  Cosimo  a  quota  752  dove  la
delimitazione prosegue verso ovest fino  ad  incrociare  il  torrente
Ienca percorrendolo fino al cimitero, punto da cui si era partiti. 
    3.5 delimitazione della sottozona "Sant'Agata dei Goti". 
    La zona di produzione delle uve,  comprende  l'intero  territorio
amministrativo del comune di Sant'Agata dei  Goti,  in  provincia  di
Benevento, cosi' come gia'  delimitata  con  decreto  ministeriale  3
agosto 1993 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21  agosto
1993.