IL DIRETTORE GENERALE 
          per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca 
 
  Visto il Quadro  Strategico  Nazionale  (di  seguito  QSN)  per  la
politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dalla Commissione
Europea  con  Decisione  C(2007)  3329  del  13  luglio  2007  e   in
particolare le Priorita' 2 e 7 del QSN  relative  alle  strategie  di
sviluppo  della  capacita'  di  ricerca,  innovazione,  creazione   e
applicazione   delle   conoscenze   e   del    rafforzamento    della
competitivita'  dei  sistemi  produttivi  e  dell'occupazione   nelle
Regioni  della  Convergenza,  in  coerenza   con   gli   Orientamenti
strategici comunitari per il 2007-2013 che  chiedono,  la  promozione
della conoscenza e dell'innovazione a favore della crescita; 
  Visto  che  il  QSN  prevede  che  gli  interventi  affidati   alle
Amministrazioni Centrali vengano attuati nel rispetto  del  principio
della cooperazione interistituzionale, da realizzarsi  attraverso  la
stipula  di  Accordi  di  Programma  Quadro  o  ulteriori   modalita'
operative di  azione  interistituzionale  che  contemplino  procedure
improntate alla funzionalita', efficienza e flessibilita'; 
  Visto il Programma Operativo Nazionale "Ricerca  e  Competitivita'"
2007-2013 per le Regioni della Convergenza (di  seguito  PON  R  &  C
2007-2013), approvato con Decisione della Commissione Europea C(2007)
6882 del 21 dicembre 2007 (CCI: 2007IT161PO006); 
  Visto che il PON R &  C  2007-2013  individua  quale  Autorita'  di
Gestione (di seguito AdG) prevista dal Regolamento (CE) n.1083/2006 e
dal Regolamento (CE) 1028/2006 il Dirigente  dell'Ufficio  VII  della
Direzione generale per il Coordinamento e lo Sviluppo  della  Ricerca
del Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della  Ricerca  (di
seguito MIUR); 
  Visto che il PON R & C 2007-2013 contempla  un  percorso  attuativo
degli interventi programmati fondato sulla stipula di appositi APQ  o
l'attivazione di altri strumenti della  governance  multilivello,  in
accordo con gli orientamenti del QSN; 
  Considerato che il  PON  R  &  C  2007-2013  si  articola  in  Assi
prioritari di intervento e obiettivi  operativi,  e  che  nell'ambito
dell'Asse II  -  Sostegno  all'Innovazione,  si  colloca  l'obiettivo
operativo Azioni integrate per  lo  sviluppo  sostenibile  e  per  lo
sviluppo della societa' dell'informazione; 
  Visti i contenuti e le finalita'  delle  Azioni  integrate  per  la
societa' dell'informazione, e delle Azioni integrate per lo  sviluppo
sostenibile, in particolare delle Azioni integrate di ricerca  per  i
due  ambiti,  la  cui  attuazione  viene  assicurata  da   un   forte
partenariato istituzionale e in  particolare  con  il  coinvolgimento
diretto  della  Presidenza  del  Consiglio  -  Dipartimento  per   la
Digitalizzazione  della  Pubblica  Amministrazione  e   l'Innovazione
Tecnologica (di seguito DDI) e del Ministero  dell'Ambiente  e  della
Tutela del Territorio e del Mare; 
  Viste le strategie, le finalita' e gli obiettivi in cui si articola
il Piano e-government del DDI e gli elementi di integrazione  con  le
strategie del PON R & C 2007-2013 e  gli  orientamenti  della  Agenda
Digitale Europea; 
  Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo,  al
Consiglio, al Comitato Economico Sociale e al Comitato delle  Regioni
"Un'agenda digitale europea" COM/2010/0245f/2; 
  Visti il Piano Nazionale  per  il  Sud  e  gli  indirizzi  in  esso
contenuti in materia di "Innovazione, Ricerca e Competitivita'" e  il
"Piano di Azione e Coesione " del 15 dicembre 2011; 
  Vista la Carta di Lipsia sulle citta' europee sostenibili del  2007
dove sono stati identificati obiettivi e soluzioni  per  lo  sviluppo
sostenibile  delle  aree  urbane  e  i  contenuti  delle   successive
Dichiarazione di Marsiglia del 2008 e  Dichiarazione  di  Toledo  del
2010, che pongono particolare enfasi sulle  politiche  energetiche  e
climatiche e sulle soluzioni tecnologiche da adottare nelle politiche
di sviluppo; 
  Vista  la  Comunicazione  della  Commissione  al  Consiglio  e   al
Parlamento europeo, relativa ad una Strategia Tematica per l'Ambiente
Urbano COM/2005/718 attraverso la quale  si  stabiliscono  misure  di
cooperazione volte ad  incoraggiare  le  autorita'  locali  affinche'
adottino un approccio alla gestione urbana maggiormente integrato  al
fine di cogliere il massimo delle potenzialita' in tema di  sviluppo,
qualita' ambientale, efficienza energetica e riduzione dei gas serra. 
  Vista l'approvazione da parte del Consiglio Europeo il 12  dicembre
2008  del  cosiddetto   "Pacchetto   Clima-Energia"   e   il   lancio
dell'iniziativa del "Patto dei Sindaci", come modello  di  governance
multilivello in ambito energetico ambientale e come  presupposto  per
le azioni di sviluppo integrato a livello urbano; 
  Vista la Risoluzione del Parlamento Europeo adottata  il  12  marzo
2010  dal  titolo  "Investing  in  the  development  of  low   carbon
technologies (SET-Plan), le relative iniziative progettuali in  corso
a livello comunitario in ambito Smart Cities; 
  Vista la Comunicazione della Commissione Europea al Parlamento e al
Consiglio COM (2010) 546 Final "Europe  2020  Flagship  Initiative  -
Innovation Union", nonche' le finalita' e i contenuti dell'Iniziativa
Innovation Union tesa  a  valorizzare  l'innovazione  quale  elemento
chiave  dei  piani  di  investimento  in   crescita   sostenibile   e
occupazione in Europa; 
  Vista  la  Dichiarazione  Europe  leading  social  innovation   del
Presidente  della  Commissione  europea  del  17  marzo  2011  e  gli
indirizzi  espressi  dal  Presidente  Barroso   sull'evoluzione   del
concetto di innovazione sociale e del ruolo che essa puo' avere nello
sviluppo e nelle opportunita' di crescita della  societa'  europea  a
livello globale e locale; 
  Visti  alcuni  specifici  recenti   meccanismi   di   finanziamento
predisposti a livello comunitario basati su modelli  di  partenariato
pubblico-privato, indirizzati e coordinati dall'ente locale; 
  Visto il Decreto Ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000 e ss.mm.ii.
(di seguito decreto ministeriale  593/2000),  attuativo  del  Decreto
Legislativo  297/1999,  e  in  particolare  l'art.  13   recante   le
disposizioni per l'attuazione  di  interventi  secondo  la  procedura
negoziale; 
  Visto il "Memorandum di Intesa tra  il  Ministero  dell'Istruzione,
dell'Universita'  e  della  Ricerca  -  Autorita'  di  Gestione   del
Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitivita' 2007-2013  per
le Regioni della  Convergenza  e  la  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri  -   DDI"   (di   seguito   Memorandum   DDI),   finalizzato
all'attuazione congiunta  della  predetta  Azione  Integrata  per  la
Societa' dell'Informazione (azione  ricerca),  siglato  il  3  maggio
2011; 
  Visti il "Memorandum di Intesa tra  il  Ministero  dell'Istruzione,
dell'Universita'  e  della  Ricerca  -  Autorita'  di  Gestione   del
Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitivita' 2007-2013  per
le Regioni della  Convergenza  e  il  Ministero  dell'Ambiente  della
Tutela del Territorio e del  Mare"  (di  seguito  Memorandum  MATTM),
finalizzato all'attuazione congiunta della predetta Azione  integrata
per lo sviluppo sostenibile (azione ricerca), sottoscritto in data 27
luglio 2011,  e  il  successivo  Addendum  sottoscritto  in  data  13
febbraio 2012; 
  Visti i successivi orientamenti  e  indirizzi  espressi  a  livello
politico dalle Amministrazioni firmatarie dei predetti Memorandum; 
  Visto  l'ASSE   III   -   Assistenza   Tecnica   e   attivita'   di
Accompagnamento  del  PON  R  &  C  2007-2013  e,  nello   specifico,
l'Obiettivo   Operativo   Integrazioni    programmatiche    per    il
perseguimento di effetti di sistema, in cui si  collocano  iniziative
tese ad attivare integrazioni e collegamenti  con  azioni  realizzate
nell'ambito della  politica  nazionale  ordinaria  e  della  politica
promossa attraverso i Fondi Strutturali; 
  Visto il Protocollo d'Intesa, siglato in data 25 giugno  2009,  tra
il Ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della  Ricerca  ed  i
Presidenti delle Regioni della Convergenza, per l'attuazione del  PON
R & C 2007-2013 e in particolare i contenuti  e  le  finalita'  delle
Iniziative di osmosi nord/sud, richiamati nei successivi APQ, tesi  a
promuovere esperienze di cooperazione  scientifico-tecnologica  e  la
diffusione di buone pratiche; 
  Rilevata l'esigenza che siano tempestivamente attivate le procedure
piu' idonee per l'efficace avvio delle Azioni predette; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                 Finalita' e oggetto dell'intervento 
 
  1. Il PON  R  &  C  2007-2013  per  le  Regioni  della  Convergenza
(Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), cofinanziato dal Fondo Europeo
di  Sviluppo  Regionale  (FESR)  dell'Unione  Europea  e  da  risorse
nazionali  (Fondo  di  Rotazione  -  FDR),  ricomprende,  nell'ambito
dell'ASSE II "Sostegno all'Innovazione" (Obiettivo Operativo: "Azioni
integrate per  lo  sviluppo  sostenibile  e  per  lo  sviluppo  della
societa' dell'informazione"), lo  sviluppo  delle  Azioni  denominate
"Azioni  integrate  per  la  societa'  dell'informazione"  e  "Azioni
integrate per lo sviluppo sostenibile". 
  2. Finalita' del PON R & C 2007-2013 e' favorire  la  capacita'  di
produrre e utilizzare ricerca e innovazione di eccellenza in modo  da
assicurare  uno  sviluppo  duraturo  e  sostenibile  dei   territori,
modificando i fattori di contorno all'agire imprenditoriale, rendendo
il territorio maggiormente competitivo e attrattivo. 
  3. In particolare, il PON R & C 2007-2013 prevede la definizione  e
l'attivazione  di  interventi  in  grado  di  promuovere  la  ricerca
relativa alle applicazioni ICT al fine di  concorrere  allo  sviluppo
qualificato delle Regioni della Convergenza, attraverso un up-grading
tecnologico in settori  connotati  da  dinamiche  accelerate  e  dove
spesso le competenze scientifico-tecnologiche esistenti nei territori
di riferimento  appaiono  disallineate  rispetto  alle  realta'  piu'
avanzate a livello nazionale e internazionale. 
  4. Al fine di dare congiuntamente avvio alle Azioni di cui al comma
1 del presente articolo, il  MIUR,  il  DDI  ed  il  MATTM  intendono
promuovere  interventi  in  grado  di  utilizzare  le  piu'  avanzate
soluzioni tecnologiche  nel  campo  dell'ICT  per  dare  risposta  al
fabbisogno di soluzioni di diretto impatto sugli ambiti di  interesse
pubblico, cosi' come definiti all'art. 2, comma 1 dei  Memorandum  di
cui alle premesse e successive integrazioni. 
  5. Per cio' che concerne le Azioni integrate, in  coerenza  con  il
quadro strategico definito dal Piano E-Government e  in  accordo  con
quanto previsto dal PON  R  &  C  e  dagli  orientamenti  dell'Agenda
Digitale Europea, tenuto conto della Carta  di  Lipsia  sulle  citta'
europee sostenibili e della Strategia Tematica per l'Ambiente  urbano
richiamati nelle  premesse,  gli  interventi  saranno  finalizzati  a
introdurre innovazioni  attraverso  progetti  di  ricerca  fortemente
innovativi che, impegnando competenze integrate dei grandi operatori,
nonche' delle micro, piccole e medie imprese presenti  nei  territori
della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e,  piu'  in
generale, del Mezzogiorno d'Italia nonche' del sistema pubblico della
ricerca possano contribuire allo sviluppo dei territori grazie ad una
migliore allocazione delle risorse e nel  contempo  al  miglioramento
della qualita' della vita delle collettivita'. 
  6.  Nel  contempo  tali  interventi  contribuiranno  a   promuovere
l'utilizzo evoluto  delle  tecnologie  ICT  da  parte  di  cittadini,
imprese e  amministrazioni.  In  coerenza  con  tale  strategia,  gli
interventi  devono  essere   in   grado   di   sviluppare   soluzioni
tecnologiche, servizi, modelli e metodologie che si  collocano  sulla
frontiera  della  ricerca  applicata  di   origine   industriale   ed
accademica.  Il  perimetro  applicativo   e'   quello   delle   Smart
Communities ovvero dello sviluppo di modelli innovativi finalizzati a
dare soluzione a problemi di scala urbana e metropolitana tramite  un
insieme  di  tecnologie,  applicazioni,  modelli  di  integrazione  e
inclusione.   La   Smart    Community,    quale    riferimento    per
l'individuazione  delle  aree  di  ricerca  e  delle  traiettorie  di
sviluppo rilevanti ai fini dell'Avviso,  va  intesa  in  senso  ampio
rispetto alla definizione di agglomerato urbano  di  grande  e  media
dimensione, e si  riferisce  al  concetto  di  citta'  diffusa  e  di
comunita' intelligente (anche attraverso  l'aggregazione  di  piccoli
comuni  ovvero  sistemi  metropolitani)  nei  quali  sono  affrontati
congiuntamente   tematiche   socio   ambientali,   quali   mobilita',
sicurezza, educazione, risparmio energetico o ambientale.