Art. 8 Progetti di innovazione sociale 1. Al fine di favorire l'accompagnamento di un'ampia diffusione di una cultura innovativa in tema di Smart Communities, attraverso il diretto coinvolgimento e l'attiva partecipazione delle piu' giovani generazioni delle Regioni della Convergenza, il MIUR, in aggiunta alla risorse descritte nel presente Avviso, mette a disposizione ulteriori 40 milioni di euro a carico dell'Asse III del PON R & C 2007-2013, con copertura a valere sul FESR (50%) e sul FdR (50%), destinati al sostegno di "progetti di innovazione sociale", orientati alla messa a punto di soluzioni tecnologicamente innovative negli ambiti indicati al precedente art. 2 del presente Avviso. 2. Le risorse sono distribuite in quote da 10 milioni di euro per ciascuna delle 4 Regioni della Convergenza, in coerenza con quanto previsto dal Protocollo di Intesa firmato in data 25 giugno 2009 dal Ministro dell'Istruzione, Universita' e Ricerca e i 4 Presidenti delle predette Regioni. 3. I "progetti di innovazione sociale" (di seguito "progetti") debbono avere un costo massimo di 2 milioni di euro e debbono essere proposti da giovani residenti nelle 4 Regioni della Convergenza di eta' non superiore ai 30 anni di eta' alla data di chiusura dei termini per la presentazione dei "progetti" di cui al successivo art. 9 comma 1, anche costituiti in entita' no-profit senza particolare vincolo di forma giuridica. 4. I "progetti" debbono prevedere lo sviluppo di idee tecnologicamente innovative per la soluzione nel breve-medio periodo di specifiche problematiche presenti nel tessuto urbano di riferimento, con particolare riguardo agli ambiti indicati nell'art. 2 del presente Avviso, anche attraverso il trasferimento nelle Regioni della Convergenza di "buone pratiche" sviluppate in altri territori nazionali. 5. I "progetti" debbono essere strutturati sulla base dei seguenti elementi, descritti complessivamente in non piu' di 40.000 caratteri: a. una complessiva descrizione delle attivita' progettuali che evidenzi le idee tecnologiche individuate, le problematiche urbane alla cui soluzione sono rivolte e le eventuali "buone pratiche" esistenti a livello nazionale trasferite nelle Regioni della Convergenza; b. le competenze e l'impegno dei soggetti coinvolti nelle attivita' progettuali; c. il programma temporale delle attivita'; d. la descrizione dei costi previsti; e. la capacita' di auto-sostenibilita' nel medio-lungo periodo delle soluzioni previste, attraverso la elaborazione di uno specifico business-plan delle attivita' post-progettuali; 6. Per la determinazione e ammissibilita' dei costi si applica quanto previsto al precedente art. 5 del presente Avviso. I progetti dovranno prevedere il completamento delle attivita', da realizzarsi esclusivamente nelle Regioni della Convergenza, entro il 30 maggio 2015. 7. I "progetti", ritenuti ammissibili alla fase di valutazione secondo le modalita' di cui al comma 1 dell'art. 7, sono valutati dal panel di esperti di cui al precedente art. 7, comma 2, del presente Avviso secondo i seguenti criteri di valutazione: a. qualita' delle attivita' progettuali proposte, in termini di innovativa' e originalita' delle soluzioni tecnologiche proposte, e in termini di coerente capacita' di dare risposte positive e fattibili alle problematiche individuate (max 30 punti); b. congruita' economica delle attivita' progettuali (max 30 punti); c. rilevanza del business-plan relativo alle attivita' post-progettuali, in termini di necessaria auto-sostenibilita' e capacita' strutturale nel medio-lungo periodo (max 30 punti). 8. I "progetti" che conseguono il punteggio minimo di 60 punti sui 90 conseguibili, comprensivo di almeno 20 punti per il criterio a., di almeno 15 punti per il criterio b., di almeno 15 punti per il criterio c., sono approvati con decreto ministeriale entro e non oltre 30 giorni dal termine di presentazione di cui al successivo art. 9 del presente Avviso. 9. Ai "progetti" di cui al precedente comma 8 e' riconosciuto un cofinanziamento pari all'80% dei costi giudicati ammissibili, riconoscendo all'avvio delle attivita' una prima erogazione pari al 50% del cofinanziamento concesso. Le successive erogazioni sono riconosciute dietro presentazione e approvazione da parte del MIUR di Stati di Avanzamento Lavori, secondo regole e tempistiche indicate nel decreto ministeriale di cui al precedente comma 8 del presente articolo. Lo stesso decreto conterra' altresi' modalita' e regole per la verifica e il monitoraggio delle attivita' svolte e dei costi sostenuti.