(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
Preparazione dei terreni. 
    La  preparazione  del  terreno   da   impiantare   consiste   nel
livellamento del terreno per evitare ristagni idrici;  ripperaggio  o
scasso del terreno; concimazione di fondo con concimi  organici,  con
concimi fosfatici e potassici; impianto a buche o a solchi. 
Impianti. 
    Gli  impianti  devono  essere  esclusivamente  specializzati  con
densita' di piantagione da 200 a 650 piante per ettaro di  superficie
coltivata. 
    Le forme di allevamento sono: a cespuglio, vaso, siepone o  altro
tipo di forma di allevamento che possa  eventualmente  consentire  di
agevolare le operazioni colturali e la raccolta. 
    I sesti di impianto sono: 
    da metri 5,00 a metri 8,00 tra le file; 
    da metri 1,00 a metri 6,00 lungo la fila. 
Tecniche colturali. 
    Le  tecniche  colturali  al  terreno   non   devono   danneggiare
l'apparato radicale dei ficodindieti che e' molto superficiale. 
    Sono  consentite  lavorazioni  al   terreno   quali   erpicature,
fresature, frangizollature superficiali e diserbo chimico. 
    Il diserbo e' consentito esclusivamente con il  principio  attivo
«Gliphosate» e con un massimo di n. 2 applicazioni all'anno  (una  in
autunno subito dopo la raccolta  ed  una  in  primavera  prima  della
scozzolatura dei frutti). 
    La scozzolatura deve essere eseguita nell'arco di  tempo  che  va
dal 10 maggio al 30 giugno a seconda delle  condizioni  climatiche  e
della carica dei frutti presenti sulla pianta. 
    La difesa fitosanitaria dei ficodindieti del comprensorio  D.O.P.
Ficodindia di San Cono deve essere effettuata secondo  un  calendario
di lotta guidata e/o integrata secondo i piani regionali. 
    L'irrigazione  viene  praticata  di  norma  con  un   numero   di
interventi irrigui che varia da un minimo di 2 ad un massimo di 4 per
ogni stagione irrigua. Il loro numero varia in  funzione  di  diversi
fattori, primo fra tutti l'andamento stagionale, la temperatura e  le
precipitazioni; bisogna anche tener  conto  di  altri  fattori  quali
l'eta' delle piante, il tipo  di  terreno,  la  quantita'  di  frutti
presenti, l'esposizione e l'altitudine dove si trova il ficodindieto. 
Raccolta. 
    Le operazioni di raccolta, in relazione  all'andamento  climatico
stagionale, si svolgono dal 20 agosto al 30 settembre per i frutti di
prima fioritura (agostani) e dal 10 settembre al 31  dicembre  per  i
frutti di seconda fioritura (tardivi o scozzolati). 
    I frutti devono essere raccolti  con  una  sottile  porzione  del
cladodo dove sono inseriti; devono essere  integri  e  senza  lesioni
evidenti; devono possedere le caratteristiche proprie della varieta'. 
    La produzione massima consentita da e' di q.li 250 di frutti  per
ettaro di superficie coltivata. 
    Le operazioni di raccolta vanno iniziate,  ad  inizio  invaiatura
dei frutti, dal 20 agosto per i frutti agostani e  dal  10  settembre
per i frutti tardivi o scozzolati. 
    I frutti raccolti devono essere obbligatoriamente sottoposti alla
despinazione ed essere immessi al consumo  qualificati  come:  frutti
despinati. 
    La produzione ed il condizionamento del «Ficodindia di San  Cono»
devono  essere  effettuati  necessariamente  nella  zona   delimitata
all'art. 3 per evitare che il trasporto e le eccessive  manipolazioni
possano causare ferite e  danneggiamenti  ai  frutti  ed  ammaccature
della loro  buccia  alterando  il  colore  e  la  lucentezza  che  li
contraddistingue.